.: Discussione: Parco delle Cave: 120 ettari in cerca di autore e di futuro

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Rosario Pantaleo

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Inserito da Rosario Pantaleo il 5 Ago 2010 - 12:42
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Lettera aperta all’assessore al Verde del Comune di Milano

Egregio sig. Assessore,

Il Parco delle cave, apprezzato nel mondo e considerato una delle eccellenze di Milano, si è fermato.
Nato ufficialmente nel 1997, i milanesi l’hanno amato e ne hanno visto l’occasione per realizzare un sogno: riqualificare un’area degradata, trasformarla in un polmone naturalistico per la città, parte del sistema di verde – agricolo più ampio: il parco Ovest.
La mobilitazione e il protagonismo di tanti cittadini, associazioni, partiti, dell’allora Consiglio di Zona 18, l’intuizione dell’assessore Ercole Ferrario, i convegni, le campagne di sensibilizzazione del mensile di zona “Il Diciotto” portarono concretamente all’avvio della realizzazione di quel sogno quando si giunse alla collaborazione tra il Comune di Milano e Italia Nostra - Centro di Forestazione Urbana.
Collaborazione che ha fatto sì che un’area di rilevanti dimensioni, che per decenni era stata una discarica incontrollata, riprendesse a vivere, riqualificata e progressivamente restituita ai milanesi.
Natura in città, riforestazione, acqua, agricoltura di prossimità, cascine, produzione, tempo libero, educazione ambientale, volontariato e cultura sono stati i cardini di quel progetto innovativo, che trasformava e riorganizzava il territorio e l’ambiente, rispettandolo e valorizzandone la conformazione e la storia.

Parco multiforme quindi, con una pluralità di paesaggi e di funzioni, gestito con rigore.
Obiettivi che il PD continua a perseguire, potendosi sviluppare su quest’area una grande esposizione “sul campo” in vista del previsto Expo 2015.
Purtroppo, durante la Giunta Moratti, Italia Nostra è stata messa nella condizione di rinunciare alla gestione, essendo venuti a mancare i presupposti della sperimentata collaborazione.
L’Amministrazione ha ritenuto, legittimamente, quanto inspiegabilmente, di cambiare strada.
Ora il Parco è completato per meno della metà, ma da ormai cinque anni nessun nuovo intervento è stato eseguito, le attività sono ridotte alla minima manutenzione, con reti di recinzione bucate, pontili divelti, porte dei servizi igienici guaste per mesi e un po’ di rifiuti non raccolti in più.
Nessuna nuova ulteriore progettualità.
Fermi anche i progetti di riqualificazione già elaborati da Italia Nostra, dei quali non conosciamo la definizione.
Come qualsiasi cosa che sta ferma, dopo un po’ di tempo anche il Parco, sig. Assessore, regredisce.
Emblematica è la mancata riqualificazione della cava di Quinto Romano, denominata Ongari-Cerutti, degradata e chiusa da molti anni per ordinanza del Sindaco, nonostante gli impegni presi in campagna elettorale e non mantenuti.
Le abbiamo chiesto da tempo di confermarci se, come dai nostri calcoli, si spendano alcune centinaia di migliaia di euro in più rispetto alla precedente gestione.

Le abbiamo anche chiesto quando e come saranno utilizzati i 5 milioni di euro per il parco provenienti dagli oneri di urbanizzazione del nuovo intervento urbanistico denominato Calchi-Taeggi (Bisceglie).
Sono domande che Le hanno già rivolto i nostri consiglieri di Zona 7 del Pd e alle quali non ha risposto.
Domande che non vorremmo vedere nel frattempo superate dalla trasformazione delle cave in “parco del divertimento” secondo il modello di West Park dell’intrattenimento indicato nel Piano di Governo del Territorio.
Nè vorremmo che il Parco venisse utilizzato prevalentemente per iniziative come “Parchi in Comune” di cui, francamente, non si sentiva la mancanza, ma di cui si accusa il colpo economico (1.100.000,00 euro complessivi per un’iniziativa di poche settimane, dei quali, possiamo ipotizzare, 140.000,00 euro spesi in pochi giorni per il solo Parco delle cave).
Vorremmo avere risposte chiare da chi ci amministra e non vorremmo averle a ridosso della prossima campagna elettorale.
Anche perché non sarebbero più credibili per nessuno.

PD Zona 7 Milano

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