.: Discussione: ’Ndrangheta e appalti del Comune

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 19 Lug 2010 - 10:20
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Da milano.corriere.it:

Verifiche su tre interventi per 80 milioni di euro in cui hanno lavorato i mezzi della Perego

’Ndrangheta e appalti del Comune

I Ros indagano sull’ex Ansaldo, sul deposito dei vigili in via Marignano e su Corvetto

MILANO - Ci sono anche gli appalti di Palazzo Marino tra le opere finite nelle carte dell’inchiesta sulla ’ndrangheta in Lombardia. Tre cantieri pubblici: la riqualificazione ex Ansaldo in via Tortona, il deposito delle auto rimosse della polizia municipale e quello dell’Atm in via Marignano e per le opere stradali al Corvetto. Tre appalti rispettivamente da 60 e 17 milioni e da 500 mila euro, dove secondo la Dda hanno lavorato i mezzi della Perego general contractor srl, l’azienda scalata dalle cosche della ’ndrangheta per aggiudicarsi i lavori pubblici. Il titolare Ivano Perego, insieme al suo braccio destro Andrea Pavone è finiti agli arresti quattro giorni fa su mandato del gip Giuseppe Gennari. L’accusa, pesantissima, associazione mafiosa. Con loro anche i membri delle famiglie mafiose Ietto e Strangio originarie di Natile di Careri, paesino dell’Aspromonte a due passi da San Luca.

Perego e Pavone si sarebbero serviti degli agganci politici dell’ex assessore provinciale al Turismo Antonio Oliverio, ora indagato. Contatti che tornano nelle intercettazioni anche per trovare «sponde» dentro Palazzo Marino. E ai piani alti del Comune la cosca arriva, eccome. In particolare quando —come annotano i Ros di Milano — Perego e soci cercano di strappare un subappalto al cantiere del nuovo polo del Palazzo di Giustizia in via Pace (dove poi i carabinieri fotograferanno i mezzi della società). E’ il 10 giugno dell’anno scorso quando Perego chiede aiuto ad Oliverio per fare pressioni su due funzionari del Comune (una donna e un geometra) che «creano problemi» sul subappalto per il movimento terra: «Quella cretina lì ci vuole denunciare... », dice Perego in un’intercettazione. Ma da Palazzo Marino non partono segnalazioni alla magistratura.

In contemporanea viene chiesto aiuto anche a un dirigente della Regione, Guido Nardini (candidato a Cinisello Balsamo con il pdl). L’obiettivo è quello di parlare con il dirigente del Settore gestione amministrativa progetti e lavori del Comune, Giorgio Riccadonna. Ed effettivamente nel giro di poche ore Perego e Pavone riescono a trovare l’intermediario giusto con Riccadonna, il quale esprime dubbi sulle attività della Perego: «Come fanno a lavorare ovunque dato che sono così fuori posto?». In effetti, da settembre 2008, le imprese di Perego sono sommerse di protesti, guarda caso da quando nella società arrivano Pavone e lo ’ndranghetista Salvatore Strangio, eppure lavorano al Portello e a Citylife. Cosa dica Riccadonna non si sa, ma il 15 giugno l’imprenditore Enrico Rebai (l’aggiudicatario dell’appalto) chiama Perego e riferisce quanto gli avrebbe comunicato il dirigente di Palazzo Marino: mi ha detto, «se vuole ricevo lei, ma per cortesia non porti le altre persone, perché io non voglio... se loro dicono che hanno ragione mi facciano dei documenti, perché io ho un documento che loro non sono a posto».

Nell’assessorato è chiaro insomma che le carte non sono in regola. Perego però, parlando al telefono è certo che tutto possa sistemarsi: «Abbiamo fatto una chiacchierata... fatto tutto ». Due giorni dopo l’incontro avviene e si scopre che manca una dichiarazione della Cassa edile sullo «stato di salute dell’azienda». Lavorano eccome, invece, i mezzi della Perego negli altri tre appalti gestiti da Comune e Atm. Al Corvetto ci sono le opere stradali del «Contratto di quartiere II» in subappalto: il 27 ottobre del 2009 alle 16.30 i Ros fotografano i mezzi della Perego in via Mompiani e via dei Panigarola. Il 10 agosto 2009, invece, i carabinieri fotografano un bilico della Perego mentre esce dal cantiere della Città delle culture di via Tortona. Nell’aprile del 2009 vengono intercettate telefonate di Perego e Strangio che partono dall’area del cantiere per il deposito automobilistico Atm e di quello della polizia municipale, di via Marignano. C’è anche la foto del cartellone dei lavori: alla voce subappalti compare la Perego. L’azienda da 7 mesi è nelle mani degli Strangio. Ma l’appalto non viene bloccato.

Cesare Giuzzi

19 luglio 2010