.: Discussione: La riqualificazione del quartiere Salomone - Zona 4 - dalla carta ai fatti?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 27 Gen 2011 - 17:19
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Da milano.corriere.it:

Cormio (Pd): non solo edilizia, serve riqualificazione sociale

Minacce ai volontari anti-degrado


Via Salomone, i residenti dal questore: racket delle occupazioni e spaccio. Aler, piano da 13 milioni

MILANO - La pubblicità di una ditta di onoranze funebri. La pensilina del bus, e ieri a mezzogiorno e trenta ci ha messo quarantuno minuti ad arrivare, gli aspiranti passeggeri erano partiti a piedi da un pezzo. Poi cominciano i palazzi. Un unico blocco. Nove piani. Una ventina di civici, tutti pari. Al pianterreno un'insegna davanti a un ampio alloggio vuoto: «Polizia municipale». C'era un presidio dei vigili, l'hanno chiuso anni fa e mai riaperto. Sono ancora posti da ghisa, queste periferie? Via Salomone, dopo l'Ortomercato. Cinquecento appartamenti. Trentadue occupazioni abusive. Settantacinque anziani che vivono soli. Balordi. Balordi più che criminali. Italiani e stranieri. Lo spaccio di droga sulle scale. I pezzi rubati di motorini e macchine. Le minacce di morte ai residenti se vanno a elencare nomi e denunciare in commissariato, che fa il suo, intendiamoci. Il comitato dei cittadini, oggi, sarà dal questore Alessandro Marangoni. «Ci aiuti».

Eppure il quartiere vale. Parrocchia, associazioni e Caritas spediscono operatori e volontari. Girano, aiutano, ascoltano. Ma vale anche, via Salomone, perché l'Aler ha messo a bilancio 13 milioni di euro. Sono destinati alla riqualificazione. Il mese prossimo, pare, verrà illustrato il progetto. Una bella cosa? Sì e no. Le chiamano le «case bianche», dal colore appunto, è un bianco ormai macchiato di inquinamento. Sono decenni che «le case bianche» non ricevono attenzione, figurarsi stanziamenti. Adesso, i 13 milioni. Però l'opposizione, col consigliere comunale Pd Marco Cormio dice: «Il lavoro su Salomone è unico. Vede attivo un "tavolo" con protagonisti tutti i soggetti, dalle istituzioni agli inquilini. C'è partecipazione». E allora «l'obiettivo deve essere non una semplice manutenzione quanto un'occasione di riqualificazione sociale».

Non fermatevi all'esterno: andate in profondità. Per esempio. Vecchietti bloccati in casa al nono piano: guasti gli ascensori. Una forte presenza di invalidi. Stiamo attraversando uno dei giardinetti quando da un balcone un tizio esplode dei colpi con una scacciacani. «Mette in fuga i piccioni», spiegano, «non ce l'ha con gli umani». Erano cominciati i lavori del teleriscaldamento: sono Natale, chissà perché, si sono bloccati e fine. Su un muro hanno scritto «benvenuti nel Bronx». Ragazzata. Un tempo si stava peggio. Più in là, il civico 78 fu al centro di un'inchiesta con un autoparco legato a mafia, omicidi, droga, Tir. «Le cose sono migliorate» dice in effetti l'operatore della Caritas Giorgio Sarto. Guida il gruppo d'aiuto per anziani. Racconta che un giorno si è messo nel vicino parchetto, e ha fotografato «le case bianche». Prese così, spiega il signor Sarto, con il verde attorno, l'immagine non era male. «Giuro... C'è modo di migliorare il quartiere. Ma ognuno deve fare il suo». Ve lo ricordate il presidio dei vigili? Un'idea, dicono gli abitanti, sarebbe quella di riconvertire i locali mettendoci un portinaio, che manca, e mediatori linguistici, e operatori sociali, e sportelli informativi. Una parte dei palazzoni confina con una caserma dei carabinieri. Il cui ingresso è su un'altra via: per andarci bisogna fare un bel giro.

Andrea Galli

27 gennaio 2011

In risposta al messaggio di Luciana Pellegreffi inserito il 14 Lug 2010 - 08:29
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