.: Discussione: Expo 2015: lo stato dell'arte

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 2 Ott 2010 - 13:49
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Da milano.repubblica.it:

VERSO IL 2015

Expo, superpoteri alla Moratti
per sbloccare la questione aree


Pronta un'ordinanza per consentire al sindaco l'esproprio dei terreni per l'evento
E' l'ultima arma per accelerare l'acquisizione dai privati. Martedì un nuovo vertice
di ORIANA LISO

E' un’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri a scaldare l’ennesima puntata della vicenda delle aree su cui sorgerà il sito di Expo. Un’ordinanza non ancora firmata, scritta per il sindaco Letizia Moratti come commissario straordinario al 2015, per autorizzarla «ad adottare tutti i provvedimenti necessari per assicurare la disponibilità delle aree individuate nel dossier di registrazione nei tempi richiesti dal Bie». Superpoteri, in pratica, per avere in mano una carta che le consentirebbe, almeno in linea teorica, di espropriare i terreni di Fondazione Fiera e Cabassi. Non che questa sia l’ipotesi più probabile, però, mentre si dà per vicina un’intesa tra Comune, Regione e Provincia: nei corridoi istituzionali si fa capire che sarebbe solo un’arma per una “moral suasion” verso i proprietari dei terreni e una rassicurazione per il Bie.

Mentre andava in Regione per partecipare al Tavolo sulle infrastrutture, il sindaco Moratti smentiva: «A oggi non ho alcun documento sulla mia scrivania che dice che Roma mi dà maggiori poteri». Una formula che sembra scelta per lasciare aperta ogni interpretazione, tanto che lei stessa ha aggiunto: «Ho sempre chiesto i poteri solo per fare delle accelerazioni rispetto alle procedure normali, qualora ve ne siano di troppo lunghe». Ma se sul tavolo del sindaco quell’ordinanza non è ancora arrivata, i soci di Expo le spianano la strada. «Credo ci siano le condizioni perché vengano conferiti maggiori poteri al commissario», diceva il presidente della Provincia, Guido Podestà, seguito dal governatore Roberto Formigoni: «Sono pronto a dare il mio assenso».

Il logoramento delle posizioni contrapposte con il Comune — acquisto delle aree con una newco per la Regione, contro la scelta del comodato d’uso — fa dire al governatore che «il commissario ha il diritto di scegliere la via che ritiene più percorribile, siamo pronti a sostenerla». Mentre l’esproprio, avverte Formigoni, «è praticato in tutto il mondo, la parola è violenta, il contenuto è normale». L’intesa, comunque, si avvicina. Il tempo sta per scadere e tutti gli attori della vicenda ora puntano a una nuova data per la soluzione, forse martedì prossimo, quando ci sarà un nuovo vertice. La scelta più probabile, a questo punto, sembra quella del comodato d’uso, rivisto e corretto dai paletti che i legali degli enti pubblici hanno alzato.

Un’intesa di cui non si è parlato al Pirellone, durante il tavolo con il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, convocato per esaminare lo stato dell’arte delle opere infrastrutturali collegate a Expo: le 17 considerate essenziali, più un’altra quarantina. Castelli ha assicurato che i finanziamenti già previsti per le prime non sono stati toccati, sulle altre troppe incognite. Tra queste, come ha spiegato l’assessore regionale Cattaneo, potrebbero saltare perché giudicate non necessarie alcune opere per il potenziamento dell’accessibilità al polo di Rho-Pero e una variante per la statale Varesina. E altri problemi, tra fondi che mancano e rallentamenti dei lavori, sono stati segnalati da alcuni sindaci dell’hinterland. La Moratti, però, ha assicurato: «Il metrò 4 sarà consegnata tutta per tempo, e ce la faremo anche per la linea 5».

Slitta, intanto, la seduta del consiglio regionale dedicata al tema Expo. Per il presidente dell’assemblea, il leghista Davide Boni, nessun mistero: «L’ad di Expo, Giuseppe Sala, ha rinviato il nostro incontro al giorno 8, di conseguenza ho spostato la seduta». Ma il consigliere pd Franco Mirabelli attacca: «Boni crede alle favole, è evidente che Sala non viene in consiglio perché non hanno ancora una soluzione».

(01 ottobre 2010)
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 30 Set 2010 - 10:19
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]