.: Discussione: Expo 2015: lo stato dell'arte

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 9 Set 2010 - 16:27
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Da milano.corriere.it:

Mirabelli (Pd): resta molto da chiarire sull'asta e sulla futura urbanizzazione

Fondazione Fiera: «Entro settembre
accordo per l'acquisto delle aree Expo»


Trattative avanzate con i Cabassi, pagamento nel 2017. Cantoni: «Garantiamo trasparenza etica»

MILANO - Fondazione Fiera Milano sta definendo il possibile acquisto delle aree di proprietà dei Cabassi sulle quali sorgerà l'Expo. Lo ha detto il presidente della Fondazione Gianpiero Cantoni, a margine dell'inaugurazione della bretella di Porta Est della Fiera di Milano, infrastruttura che completa la viabilità all'interno del polo fieristico lombardo anche in vista dell'evento 2015. «La trattativa - ha detto Cantoni - dovrebbe concludersi entro settembre». «Queste - ha proseguito Cantoni - sono indicazioni che ci sono arrivate da Formigoni, Podestà e Moratti». Il pagamento ai Cabassi, ha spiegato, avverrà 18 mesi dopo la fine dell'Expo e quindi non prima del 2017. «Tra le condizioni che ho posto - ha aggiunto - c'è quella che non ci sia una "forchetta" di prezzo dei terreni, in modo da evitare ogni discussione». Riguardo alla valorizzazione dei terreni dopo il 2015, Cantoni ha spiegato che «avremo la disponibilità di questo terreno per metterlo sul mercato con un'asta completamente aperta, secondo le procedure di legge e la massima trasparenza».

TRATTATIVA AVANZATA - Cantoni ha sottolineato che la trattativa sta andando avanti; l'esecutivo della Fondazione in programma per giovedì è stato cancellato, in modo da avere più tempo per esaminare la questione. «Attualmente è in atto una due diligence, in quanto la Fondazione deve avere la massima prudenza e sicurezza sulla trasparenza dell'acquisizione», spiega Cantoni. I soci della Fondazione sono peraltro gli stessi di Expo 2015, vale a dire Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano. «L'auspicio - ha spiegato Cantoni - è che i terreni facciano parte di una Fondazione che è emanazione della collettività della Regione». Questo «per evitare che ci siano sospetti di speculazioni grazie al fatto che la Fondazione è un soggetto privato, ma a indirizzo pubblico».

ENTRO FINE SETTEMBRE - Una volta terminata la due diligence, la palla ripasserà ancora agli enti locali per la valutazione e «procederemo solo quando avremo la loro approvazione» e comunque «entro la fine di settembre contiamo di arrivare alla formalizzazione». Il problema di dove trovare i soldi per acquistare le aree sarà spostato in là nel tempo, «18 mesi dopo la conclusione dell'Expo», e quindi a inizio 2017. «Questa - ha detto Cantoni - è stata la condizione che ho posto, perché non vogliamo fare acquisizioni che porterebbero a un'ulteriore esposizione e perché è giusto che quando noi avremo una prospettiva di ricavo ce l'abbiano anche i Cabassi». Intanto, però, le aree saranno immediatamente nella disponibilità di Fondazione, che le cederà in comodato d'uso alla società Expo 2015 per la realizzazione dell'evento.

LA VALORIZZAZIONE URBANISTICA - Sul futuro, dopo il 2015, «ci aspettiamo per una parte di queste aree la possibilità di una valorizzazione urbanistica», ha sottolineato Cantoni. Ma non sarà la Fondazione ad occuparsene. «Posso dire - ha messo le mani avanti - che la Fondazione non ha come suo core business lo sviluppo di terreni o la costruzione di case». «Quello che possiamo garantire - ha aggiunto - è l'assoluta trasparenza etica e la non speculazione». Il percorso prevede un ritorno delle aree sul mercato: «Avremo la disponibilità di questo terreno per metterlo sul mercato con un'asta completamente aperta, secondo le procedure di legge e la massima trasparenza».

L'ORGANIZZAZIONE - Il gruppo Fondazione Fiera Milano, come annunciato nei giorni scorsi dall'ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, potrebbe contribuire anche all'organizzazione dell'evento. «Il gruppo organizza eventi da un secolo - ha spiegato Cantoni - e chi meglio di noi può aiutare a organizzare un evento come l'Expo? Noi ci mettiamo a disposizione per i servizi e per fornire la nostra professionalità».

DUBBI E PREOCCUPAZIONI - Secondo Franco Mirabelli, consigliere regionale del Pd, la soluzione prospettata da Cantoni «desta molti dubbi e qualche consistente preoccupazione, anche se finalmente, con grande ritardo e dopo mesi di confusione, almeno si parte da una proposta concreta». «Resta ancora molto da chiarire - spiega l'esponente Pd in una nota - sia sulla praticabilità delle procedure con cui le aree verranno messe a disposizione della società dell'Expo, sia su come si farà l'operazione di acquisto e poi di vendita dei terreni, sia su cosa succederà nel sito dopo il 2015» visto che «non è affatto chiaro - precisa Mirabelli - se e quale parte dei terreni dell'Expo rimarrà pubblica dopo l'esposizione e quindi quali realizzazioni resteranno a disposizione della città». Secondo Mirabelli «occorre soprattutto capire quali plusvalenze sono attese dall'asta che la Fondazione annuncia di voler fare dopo la conclusione delle manifestazioni, perché c'è il rischio concreto che la valorizzazione si traduca in tassi di consumo di suolo e in costruzione di volumetrie insopportabili per quel territorio. Su tutto ciò occorre massima chiarezza».

Redazione online
09 settembre 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 2 Lug 2010 - 13:46
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