.: Discussione: Expo 2015: lo stato dell'arte

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 30 Lug 2010 - 11:50
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Da milano.corriere.it:

Sul tema delle aree due ipotesi: cessione in cambio dei diritti di superficie e acquisto

Expo, tregua Moratti-Formigoni

«Ci sono divergenze, ma nessuno scontro politico». Nasce il progetto Ict per i visitatori dell'esposizione

MILANO - Tregua. Letizia Moratti e Roberto Formigoni depongono per un attimo le armi e tornano a usare toni pacati a proposito di Expo. Comincia lei: «Continuo a credere che abbiamo un obiettivo unico, anche con la Regione, che è la realizzazione di Expo, nell'interesse di un Expo milanese, regionale e nazionale, che deve lasciare un'eredità positiva per la città di Milano ed essere positivo per il Paese. Abbiamo un obiettivo comune e sono certa che troveremo una soluzione comune anche su questo fronte».

Lui le fa eco nel pomeriggio, entrando nello specifico della vicenda dei terreni che ospiteranno il sito: «Premetto che si tratta di una differenza di valutazioni tecniche e non di uno scontro politico. Il problema è tecnicamente molto complesso e per questo ci sono proposte diverse. Noi, come il Comune e la Provincia, stiamo lavorando per trovare una strada possibilmente condivisa da tutti». Quanto al rapporto con la Moratti, «non c'è nessuna incrinatura e, anche non c'è stata investitura ufficiale, voglio già assicurare che avrà tutto il mio appoggio nella campagna elettorale per la sua rielezione a sindaco».

Insomma: anche se nei corridoi dei due palazzi si vocifera di un altro scambio di lettere al vetriolo tra sindaco e governatore, il clima si starebbe ricomponendo. Formigoni, che ieri ha incontrato il sottosegretario Gianni Letta, ha avuto rassicurazioni da esponenti del governo sul fatto che la politica non vuole entrare in questa vicenda e, proprio per questo, i parlamentari lombardi hanno ritenuto non opportuno convocare, come era stato proposto dal coordinatore regionale Guido Podestà, una riunione del partito dedicata a questo tema. «La questione deve essere risolta dalle istituzioni», spiegano.

E l'auspicio che è giunto ieri anche dai vertici di Assolombarda e commercianti riuniti per presentare il progetto Ict, molto voluto dal presidente degli industriali Alberto Meomartini e benedetto, fra gli altri, anche dal dg di Expo Giuseppe Sala: progetto che garantirà ai visitatori di Expo 2015 informazioni complete, integrate e accessibili a tutti. La presidente di Expo, Diana Bracco, garantisce sul fatto che «la politica alla fine riesce sempre a trovare una soluzione». Ottimista anche il presidente di Promos, Bruno Ermolli: «Noi ci occupiamo - premette - di progetti e non di scontri istituzionali e il dibattito non mi scandalizza. Dico solo che abbiamo vinto Expo stando uniti e uniti dobbiamo continuare a lavorare». Parla di unità anche il presidente dei commercianti, Carlo Sangalli: «C'è un Expo poco visibile ma concreto che lavora su diversi livelli per il successo della manifestazione. E questo deve essere da stimolo e da incoraggiamento per le istituzioni che hanno davanti un difficile percorso ad ostacoli».

Sul tema delle aree, poi, continuano a esserci due ipotesi sul tavolo: cessione dei terreni in cambio di diritti di superficie (sostenuta da Moratti e Podestà), acquisto (sostenuta da Formigoni e, ieri anche dal sottosegretario Francesco Magnano). In serata pare arrivare un colpo di scena da Roma, nel momento in cui il governo accoglie l'ordine del giorno di Vinicio Peluffo (Pd) che, tra l'altro, contiene anche l'impegno a valutare la possibilità di acquisto. Ma il sottosegretario all'Economia, intervenuto in aula sull'emendamento, toglie i dubbi: «Si tratta di una raccomandazione a valutare e valuteremo. Anche se in realtà abbiamo già fatto le nostre considerazioni e non ci pare esistano le condizioni perché sia lo Stato ad occuparsi dell'acquisto».

Elisabetta Soglio

30 luglio 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 29 Lug 2010 - 11:56
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