.: Discussione: Expo 2015: lo stato dell'arte

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 23 Lug 2010 - 20:41
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Da milano.corriere.it:

Majorino: evento a rischio per i conflitti tra le istituzioni governate dal centrodestra

La Moratti a Formigoni: «Sull'Expo
bisogna saper fare un passo indietro»


L'appello è implicitamente rivolto al presidente della Regione, contrario al comodato d'uso per le aree


MILANO
- Nello scontro a colpi di lettere, solleciti e pareri tecnici tra Comune, Provincia e Regione sul nodo dei terreni di Expo 2015 il sindaco di Milano Letizia Moratti ha sollecitato tutti i protagonisti dell'evento a fare gioco di squadra, sacrificando se necessario il proprio interesse particolare. «Ognuno di noi dovrebbe capire - ha affermato Letizia Moratti - quando si deve fare un passo indietro e coinvolgere anche gli altri e magari fare anche qualche cosa che è meno gradito a una parte ma condiviso da tutti gli altri». Un appello, quello del commissario straordinario di Expo, implicitamente rivolto al presidente lombardo Roberto Formigoni che, fermo sostenitore dell'ipotesi dell'acquisto delle aree, non vuole sottoscrivere la proposta del comodato d'uso verso la quale ormai la maggior parte dei soci propende. «Mi auguro che tutti giochiamo nella stessa direzione - ha aggiunto Letizia Moratti - perché Expo non è un progetto del Comune, né della Provincia né della Regione, ma è un progetto per tutto il Paese».

«NESSUN ULTIMATUM»
- Il sindaco Moratti ha voluto comunque precisare che l'ultima lettera inviata alla Regione per formulare un'ulteriore proposta per l'acquisto dei terreni, con richiesta di risposta entro 5 giorni, «non è un ultimatum». «Come sempre ho fatto - ha assicurato - è una lettera con la quale ricerco nuovamente il consenso». Sostanzialmente il commissario straordinario, dopo la riunione di martedì scorso, ha sollecitato il Pirellone a presentare entro il 28 luglio una nuova offerta per l'acquisto dei terreni agricoli alle porte ovest di Milano, circa 1,1 milioni di metri quadrati, su cui dovranno essere costruiti i padiglioni dell'Expo. «Essendoci stata una segnalazione di ulteriore perplessità da parte della Regione (sull'ipotesi del comodato d'uso gratuito, ndr) - ha chiarito Letizia Moratti - ho voluto dare ancora qualche giorno alla Regione, oltre ai mesi che erano stati dati dal 20 aprile, per formulare un'ipotesi diversa di acquisto, pur tuttavia indicando una somma che non poteva essere superata, essendo la somma proposta dalla Regione come la somma massima alla quale si poteva comprare». Davanti a un'eventuale nuova proposta per l'acquisto, il commissario straordinario dell'Expo si è impegnato a sottoporla all'esame comparato con quella del comodato gratuito «a un giudice terzo, pubblico, in modo da poter scegliere la migliore soluzione per il pubblico».

IRONIA PER I 5 GIORNI
- La lettera del sindaco-commissario Letizia Moratti al governatore Roberto Formigoni sulle aree per Expo «ha destato qualche ironia ai piani alti» del Palazzo della Regione, «per quel termine ultimativo di 5 giorni indicato per la risposta del Governatore, dopo 2 anni e 4 mesi». È quanto si apprende in ambienti vicini al governatore della Lombardia. Ma, a parte questo, si osserva che «il testo della lettera morattiana sembra ignorare le conclusioni formulate dal gruppo di avvocati di Regione, Provincia e Comune incaricati di valutare l'ipotesi del comodato, i quali hanno chiaramente espresso perplessità, rimarcando che la via di una simile intesa con i privati pregiudica l'Accordo di programma».

LA BOZZA DI RISPOSTA
- In ogni caso la bozza di risposta del presidente Formigoni «è già quasi pronta. La lettera ricorderà molto probabilmente che la proposta alternativa di Regione Lombardia - l'acquisto delle aree - è stata condivisa e presentata tre mesi fa. E quando il Comune ha fatto sapere di non essere più d'accordo, egualmente la Regione non ha perso tempo ed ha comunque predisposto la legge che consente la creazione della NewCo, che il Consiglio regionale è pronto a varare la prossima settimana. Dopo di che, per procedere, sono necessari - la lettera lo farà chiaramente presente - due atti che dopo 2 anni e mezzo Letizia Moratti deve ancora compiere: uno in quanto Commissario Expo, e cioè la dichiarazione che l'Esposizione del 2015 è un evento di pubblica utilità; l'altro come sindaco del Comune di Milano, e cioè la determinazione del valore delle aree. Inoltre - si apprende sempre in ambienti vicini al governatore Formigoni -, il 20 aprile i soci avevano deciso di verificare la possibilità di costituire la NewCo. L'ipotesi è stata poi accantonata nel momento in cui la Regione era pronta a presentare il piano per la costituzione della società pubblica che consentisse l'acquisizione dei terreni per l'area, perchè alcuni soci hanno ritenuto la soluzione del comodato d'uso più vantaggiosa, soluzione oggi smentita anche dal pool di avvocati dei tre enti pubblici». (fonte: Ansa)

MAJORINO: IL FALLIMENTO E' VICINO
- «I conflitti tra le istituzioni governate dal centrodestra immobilizzano la macchina dell'Expo. Il risultato è che Milano, tra le incapacità gestionali e l'assenza di risorse, rischia di passare alla storia come la città che ha fallito mancando l'appuntamento del 2015». È quanto afferma il capogruppo del Pd al Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. «Siamo di fronte - continua Majorino - a una casta di irresponsabili che non riesce a togliere l'Esposizione dal pantano. Chiediamo al sindaco, tra una partita e l'altra di Monopoli, la convocazione d'urgenza del Consiglio e l'identificazione di un piano straordinario per salvare Expo 2015». «Il fallimento - conclude l'esponente del Pd - è più vicino di quanto si creda e sappiamo che la cosa è ampiamente discussa anche dalle parti di Letizia Moratti». (fonte: Adnkronos)

23 luglio 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 20 Lug 2010 - 20:57
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