.: Discussione: Expo, più vicino il passo indietro di Stanca

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 24 Giu 2010 - 10:54
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Da milano.corriere.it:

L'addio dell’amministratore delegato e onorevole del Pdl era dato per scontato

Expo, Stanca dà le dimissioni per lettera

Ha deciso di non partecipare nemmeno alla riunione del cda. Dissensi con il presidente Diana Bracco

MILANO - Con una lettera inviata questa mattina al presidente Diana Bracco, Lucio Stanca ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato della società Expo 2015 Spa. È quanto si apprende da fonti qualificate vicine al dossier e, a quanto risulta, Lucio Stanca non dovrebbe nemmeno partecipare alla riunione del cda convocato per le 12. La decisione dell'ad sarebbe maturata in seguito a dissensi emersi con la stessa Bracco. Le dimissioni erano attese: già due giorni fa l’addio dell’amministratore delegato e onorevole del Pdl era dato per scontato. Si era pensato di costruire per lui un’uscita «morbida», affidandogli il posto di presidente che a quel punto sarebbe stato lasciato libero dall’attuale numero uno, Diana Bracco. Ma la Bracco, a sua volta, aveva spiegato a tutti i suoi interlocutori di non essere intenzionata ad andarsene: e per essere più chiara aveva scritto il 15 giugno scorso una lettera all’ad e a tutti i soci e rappresentanti del consiglio sindacale in cui aveva demolito, punto per punto, il business plan rivisto da Stanca dopo la richiesta dei soci di contenere i costi, considerati i tempi di crisi e le acque agitate in cui versa Expo.

LE MOTIVAZIONI
- In un'intervista al Corriere, Lucio Stanca ha motivato il suo addio non con le polemiche ma con la nuova fase del progetto Expo. «Siamo passati - ha detto - dalla fase di programmazione, seguita finora, alla fase di realizzazione. In questa l’articolo 54 della Finanziaria cambia la governance e rende di fatto superata la figura dell’amministratore delegato, perché gli toglie poteri girandoli alla collegialità dei soci». A proposito delle polemiche sul suo doppio incarico come ad e parlamentare, Stanca ha parlato di strumentalizzazioni: «Si può essere anche in disaccordo sulle scelte o sulla gestione, ma si deve proteggere il patrimonio comune che è rappresentato da questa occasione straordinaria e unica di marketing per l’Italia».

L'IPOTESI SALA
- L'ipotesi più gettonata è che, restando la Bracco alla presidenza, scompaia dalla governance la figura dell’amministratore delegato e venga inserito un direttore generale che i soci hanno già individuato in Giuseppe Sala, ex manager Pirelli, da 18 mesi direttore generale del Comune. Le trattative sono a uno stadio talmente avanzato che a Palazzo Marino si sta già affrontando il nodo del dopo-Sala: al suo posto potrebbe così arrivare uno dei suoi due vice, l’ingegner Antonio Acerbo, oggi responsabile di tutta l’area tecnica, direttore già ai tempi della giunta Albertini. Questa soluzione darebbe al sindaco Letizia Moratti la garanzia di continuità che ha chiesto, evitando scossoni ulteriori ad una macchina comunale che in questa legislatura è già stata molto provata.

Redazione online

24 giugno 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 22 Giu 2010 - 16:21
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