.: Salute: Palmeri e Landi presentano manuale anti-crisi "Spendo meno, mangio meglio"
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Oliverio Gentile - Martedì, 8 Giugno, 2010 - 15:55
Di cosa si tratta:
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SALUTE. PALMERI E LANDI PRESENTANO MANUALE ANTI-CRISI  “SPENDO BENE, MANGIO MEGLIO”


Milano, 8 giugno 2010 – Domani, mercoledì 9 giugno, alle ore 12.00, in Sala Marra a Palazzo Marino, il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna interverranno alla presentazione del vademecum “Spendo meno, mangio meglio”. La pubblicazione, che sarà distribuita in oltre 28mila copie, sprona a coniugare gusto e salute, senza spendere più del necessario.

Partecipano: Paola Chessa Pietroboni e Flavio Merlo, ricercatori del Centro  per lo studio della Moda e della Produzione Culturale dell’Università Cattolica; Angela Alberti, Presidente Adiconsum; Alfredo De Bellis, responsabile Settore Soci e Consumatori Coop Lombardia.

P.S.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Una guida per orientarsi


La qualità a giusto prezzo è servita in tavola

L’opuscolo “Spendo bene, mangio meglio” sarà distribuito in oltre 28mila copie nei supermercati, all’Università Cattolica, al Museo Leonardo da Vinci, nelle biblioteche e nei consigli di zona


Milano, 9 giugno 2010 – Portare in tavola la qualità al giusto prezzo. Per districarsi da quest’impresa quotidiana arriva un aiuto dal Comune di Milano: l’opuscolo Spendo bene, mangio meglio che sarà distribuito in oltre 28mila copie all’Università Cattolica, al Museo Leonardo da Vinci, in otto punti vendita Coop, nelle biblioteche e nei consigli di zona. Una sorta di manuale anticrisi, realizzato dall’Assessorato alla Salute e redatto dal Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che non si limita a fornire indicazioni su come fare la spesa a Milano risparmiando, ma indirizza ad uno stile di vita sano e contemporaneamente economico.

Segnalando persino i costi giornalieri e mensili minimi di una spesa, per un uomo, una donna, un bambino e un adolescente, che tenga conto dello specifico fabbisogno energetico e nutrizionale. Al fine di mangiare con gusto e in modo salutare  tentando però di spendere il giusto.

“In un periodo di particolare attenzione alle spese – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – la guida propone ai milanesi soluzioni per coniugare risparmio, cibo di qualità e salute: è un’iniziativa che ha una valenza economica e (in)formativa. L’educazione a una sana alimentazione, a partire dai bambini e dai giovani, è una responsabilità che riguarda da vicino la scuola e le istituzioni, trasmettendo messaggi semplici e autorevoli per tutelare la salute delle persone. Alcuni problemi presenti nella nostra società, come l’obesità e i modelli di vita non corretti che hanno una forte componente ‘culturale’, possono essere combattuti e prevenuti attraverso l’indicazione di comportamenti virtuosi, capaci di arricchire il grado di conoscenza e coscienza dei cittadini". 

“Noi siamo quello che mangiamo – ha affermato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - è uno slogan che racchiude un significato  profondo, sul quale tutti dovremmo riflettere. Perché l’alimentazione, nella società moderna, dev’essere anche il terreno privilegiato di prevenzione, controllo e difesa della salute. Sul banco degli imputati, il nostro stile di vita: cibi troppo ricchi di grassi e zuccheri, e attività fisica scarsa, a volte nulla. Il risultato che ne consegue è un diffuso sovrappeso. I nostri figli, anziché giocare all’aperto o fare sport, passano davanti al televisore almeno due-tre ore al giorno. Questo succede al 30% dei ragazzi tra i 6 ed i 14 anni, ma il 22% arriva a tre–quattro ore e il 20% supera le quattro. Si tratta di dati tutt’altro che irrilevanti, addirittura preoccupanti viste le conseguenze. è stato, infatti, dimostrato che un bambino che trascorra cinque ore davanti al video - e tra televisore e computer sono in moltissimi a superarle - corre un rischio cinque volte maggiore di diventare obeso".

“L’Assessorato alla Salute – ha aggiunto Landi - è pronto a fare la sua parte mettendo al primo posto l’attività di prevenzione in età infantile per evitare conseguenze gravi nell’età adolescenziale ed adulta. E impegnandosi nel contempo a migliorare lo stato di salute e di benessere psicofisico di tutta la popolazione. Una cultura della prevenzione che avrà anche una fattiva ricaduta sulla spesa sanitaria del prossimo futuro, liberando risorse per affrontare le grandi patologie del nostro tempo".

Studio su alimentazione

Per mangiare sano bastano 4 euro e 46 centesimi
I dati dello studio forniti dai ricercatori del Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell’Università Cattolica

Milano, 9 giugno 2010 – I milanesi non mangiano più quotidianamente riso e carne, ma non rinunciano al caffè. A rendere note queste nuove abitudini dei nostri concittadini è stato oggi l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna che ha presentato a Palazzo Marino, assieme al Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, l’opuscolo “Spendo bene, mangio meglio” che indirizza a uno stile di vita sano e contemporaneamente economico.

“Per mangiare sano facendo economia – spiega l’assessore Landi di Chiavenna riferendosi ai dati forniti dai ricercatori del Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell’Università Cattolica - una donna deve spendere 4 euro e 13 centesimi, un uomo 4 euro e 46, meno di un bimbo di oltre sei anni per il quale si devono spendere 4 euro e 53 e di una donna anziana, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la cui spesa giornaliera arriva a 4 euro e 74. I più costosi sono gli adolescenti e le femmine più dei maschi: per le ragazze bisogna, infatti spendere 6 euro e 26 contro i 5 e 77 per i ragazzi”.

Per quanto riguarda invece i consumi reali “i milanesi - spiega l’assessore alla Salute - hanno abbandonato il piatto più conosciuto della loro tradizione gastronomica: non mangiano quasi più riso. È, infatti, sparito dagli alimenti consumati giornalmente, come risulta da un’indagine condotta dai ricercatori della Cattolica su un campione di 119 famiglie milanesi che se rinunciano al risotto non possono fare altrettanto con il caffè che viene consumato quotidianamente dall’85,70 degli intervistati ed è seguito da latte (67,20), pane (58,50) e biscotti (39,30). Scomparsi, invece, riso e carne. Li portano in tavola quotidianamente, rispettivamente, soltanto l’8,50% e il 5,2 per cento”.
La tendenza diffusa a risparmiare, infine, è confermata anche dalla scelta del punto vendita dove fare la spesa. Tutti, famiglie con o senza figli, frequentano soprattutto i supermercati. Proprio come fanno gli ultrasessantacinquenni che, costretti a fare i conti con la pensione, sono i maggiori clienti dei discount.


Dove:
Sala Marra a Palazzo Marino
Quando:
Mercoledì 9 Giugno - 11:00