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Alberto Marzi

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Inserito da Alberto Marzi il 10 Giu 2010 - 17:42
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Mi permetto di intervenire, da cittadino "non addetto ai lavori" per fare una osservazione di carattere generale, valida non solo in questo contesto particolare, ma in generale nei rapporti tra la politica, a mezzo dei suoi esponenti,  e il cittadino.

Se, da una parte, è giusto identificare degli obiettivi da raggiungere, è altrettanto vero, secondo me, che tali obiettivi debbano essere condivisi da quanti più cittadini possibile e, per fare questo, occorre che oltre a proporre gli obiettivi si propongano anche le azioni, dettagliate e concrete, che si vorrebbero porre in atto per raggiungere i suddetti scopi.

E' sacrosanto dire che vogliamo l'aria più pulita, meno rumore, meno traffico e tante altre belle cose, ma, in concreto, come ci possiamo arrivare ?

Se vogliamo semplicemente dire che sarà obbligatorio andare solo a piedi o in bicicletta e che dovremo "rottamare" le nostre auto, ebbene io credo sia doveroso inserire questa informazione nel programma elettorale di chi la vorrebbe porre in atto, lasciando poi ai cittadini di scegliere, con il voto, se andare in questa direzione o scegliere un programma alternativo.

Se vogliamo costruire parcheggi di corrispondenza per i pendolari, il programma elettorale di chi li promuove dovrebbe dire dove, come, con quali risorse si intendono costruire e quale sarebbe poi il costo della sosta per l'utente.

La cosiddetta "antipolitica" si alimenta, a mio avviso, proprio nella mancanza di chiarezza nella comunicazione tra politica e cittadini: tutti proclamano grandi obiettivi, dimenticando di esporre quali sarebbero, per i cittadini, le conseguenze pratiche, i costi e gli effetti collaterali cui andrebbero incontro.

Per tornare al "quotidiano" e, in particolare, al servizio di pubblico trasporto, riporto la mia esperienza personale di martedì scorso:

Dovendo raggiungere Torino per una trasferta giornaliera, opto per il treno (Treno affollatissimo, dopo Rho, di pendolari imbufaliti per la composizione ridotta e le condizioni di viaggio, però "in orario"). Prendo l'autobus 87 per raggiungere la Stazione Centrale. Ore 6:30 del mattino, attesa 2 minuti (Sono fortunato): 5 minuti di viaggio e sono a destinazione.

Al mio ritorno (ore 20:45) mi reco al capolinea dell'87: il bus non c'è e il display indica un'attesa di 15 minuti. Inizio il percorso a piedi e raggiungo la mia destinazione dopo 17 minuti......

Alberto Marzi
In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 9 Giu 2010 - 13:44
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