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Inserito da Alessandro Rizzo il 2 Gen 2009 - 13:23
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Gentile Alfonso, mi perdoni ma ancora non capisco un passaggio. Ossia perchè ci si ostini nel considerare come necessarie certe edificazioni che sono assolutamente inutili, a parere del sottoscritto, per la città e per il suo sviluppo. Milano necessita di grattacieli? Oppure i grattacieli sono la risposta unica che si possa dare in termini di innovazione urbanistica? Come lei sa non sono pregiudizialmente ostile a queste proposte, ma credo che nel contesto attuale in cui si trova Milano non sia prioritario costruire grattacieli come opere mirabolanti e mastodontiche, quasi fossero esempi di progresso e di modernità fine a sè stessa. I grattacieli consumano energia, questo è un dato assodato, anche semplicemente dotandoli di sistemi compatibili, credo siano obbligatori, di contenimento della dispersione energetica almeno all'interno di una cifra pari al 30%: per struttura, dimensione e per le molteplici funzioni che ospiterebbe un grattacielo il consumo energetico è comunque confermato. Ma questo è uno dei lati di una mia criticità verso le priorità dell'attuale amministrazione in termini di interventi urbanistici e territoriali integrati. Che cosa servono? Io penso che ogni provvedimento e progetto di intervento urbanistico e territoriale debba essere inserito in un ambito sociale e culturale e che debba perlomeno essere condiviso, discusso nelle sedi opportune, e vagliato con un'ampia partecipazione civile. Così a Milano non avviene da tempo. Non avviene da tempo neppure la nostra minima potestà di esprimere pareri in merito ai progetti di modifiche delle dimensioni volumetriche di alcune edificazioni, i cosidetti progetti DIA e Superdia. Un'altra domanda, più sociale: ma cosa ospiteranno i grattacieli proposti, oltre a forme artisticamente e architettonicamente indubbiamente di valore, nel senso post moderno del termine? Uffici, grandi studi di multinazionali, oppure residenze a basso canone o pubbliche? Credo sia maggiormente reale la prima opzione. Io credo che prima di parlare di grattacieli e di operazioni costruttivistiche degne della "torre di Newsky" occorra riflettere sull'esigenza di dare avvio ora a un nuovo "programma del territorio", un Piano di intervento definito in prospettiva con chiare le indicazioni politiche condivise dalla cittadinanza su quale sviluppo nei prossimi anni dare e garantire, offrire, alla città, integrando, così, gli aspetti sociali, culturali e le forti esigenze e istanze reali. Forse occorrerebbe ripartire da questa prassi ormai dimenticata e svuotuata nel proprio contenuto, prima esistente nel governo del territorio, senza accentrare competenze in materia di interventi territoriali e urbanistici, nonchè edilizi, alle autorità amministrative comunali, magari a semplici commissioni di tecnici, come avvenuto per la verifica dei progetti deliberati dalla scorsa consiliatura in merito alla costruzione di nuovi parcheggi sotterranei, la cui soluzione finale è risultata alquanto contraddittoria e poco efficace. Un cordiale saluto Alessandro Rizzo Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo LA SINISTRA Consiglio di Zona 4 Milano |
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In risposta al messaggio di
Cittadino Anonimizzato a posteriori inserito il 31 Dic 2008 - 18:14
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