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dopo 35 anni di presenza a Milano, vissuti in lotta permanente per la sopravvivenza di un’idea di teatro e di libertà, ho deciso di presentarmi come candidato indipendente per il Consiglio comunale nelle liste di Rifondazione Comunista. Siamo tutti stanchi e sfiduciati di avere a che fare con politiche “culturali” che hanno da sempre privilegiato i salotti-degli-eventi-istituzionali, negando allo stesso tempo sguardi e attenzioni alle ricche realtà teatrali autogestite che, forti soltanto della loro idealità e altruismo, si sono viste rifiutare “sistematicamente” il sacrosanto diritto ad esistere ed esprimere le proprie idee, liberi da ricatti economici e cavilli burocratici. E’ ora che noi portiamo il Teatro in Comune in prima persona, di rifiutarci di delegare la nostra vocazione e il nostro lavoro a soggetti, convinti che il teatro sia una “seccatura inevitabile” o un “serbatoio di voti”, e non la risorsa più importante per una società che pretende di essere civile e democratica. Ricordiamoci l’affermazione di Brecht: “il teatro di un paese esprime le condizioni della società cui appartiene.” E noi sappiamo bene che la situazione teatrale odierna rispecchia il degrado di una politica concepita come un pragmatico Mercato delle Vacche. Lavoriamo insieme su un progetto comune sommando forze ed energie. Potrebbe essere questa la volta buona: temi come Spazi – Modalità degli Interventi pubblici – Gestione comune di luoghi – Organizzazione comunitaria della promozione – Diritto costituzionale ad esprimere liberamente le nostre idee e le nostre concezioni teatrali e tanti altri ancora, meritano un nostro tentativo diretto.
Per questo v’invito alla festa per il 37° anniversario della Comuna Baires, venerdì 5 maggio dalle 20 in poi, per discutere progetti e idee. Per mettere in comune necessità e proposte.
Un abbraccio Renzo Casali
Comuna Baires * Via Parenzo 7 Ufficio Stampa: Myrna Gil tel. 3355243176
Lettera aperta ai teatranti
Lettera ai teatranti
Siamo tutti stanchi e sfiduciati di avere a che fare con politiche “culturali” che hanno da sempre privilegiato i salotti-degli-eventi-istituzio
E’ ora che noi portiamo il Teatro in Comune in prima persona, di rifiutarci di delegare la nostra vocazione e il nostro lavoro a soggetti, convinti che il teatro sia una “seccatura inevitabile” o un “serbatoio di voti”, e non la risorsa più importante per una società che pretende di essere civile e democratica. Ricordiamoci l’affermazione di Brecht: “il teatro di un paese esprime le condizioni della società cui appartiene.” E noi sappiamo bene che la situazione teatrale odierna rispecchia il degrado di una politica concepita come un pragmatico Mercato delle Vacche.
Lavoriamo insieme su un progetto comune sommando forze ed energie. Potrebbe essere questa la volta buona: temi come Spazi – Modalità degli Interventi pubblici – Gestione comune di luoghi – Organizzazione comunitaria della promozione – Diritto costituzionale ad esprimere liberamente le nostre idee e le nostre concezioni teatrali e tanti altri ancora, meritano un nostro tentativo diretto.
Renzo Casali