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Venerdì, 22 Maggio, 2009 - 10:28

abbasso il federalismo e le spese incontrollate degli enti locali

Traggo spunto dalle considerazioni del procuratore generale della Corte dei Conti Furio Pasqualucci per fare questa riflessione:
- lo stato sta riducendo negli anni la spesa pubblica in consulenze;
- invece gli enti locali, ossia  Regioni, Province e  Comuni non lo stanno facendo (la sindaca Letizia Brichetto Moratti è stata addirittura CONDANNATA dalla Corte dei Conti per abuso d'ufficio proprio in tema di consulenze!!!  .. negli altri paesi del nord Europa in cui c'è senso dell'ETICA in politica si sarebbe dimessa!!!!)
- gli enti locali, quindi, senza una legge dello stato che glielo impedisca, non hanno la volontà di operare in maniera virtuosa e trasparente nella gestione del denaro pubblico e i cittadini , nonostante la vicinanza apparente di questi enti, hanno meno informazioni e conoscenza degli sprechi e della mala-gestione dei loro amministratori locali.
- NESSUNO del Governo, NESSUNO della LEGA che da anni si sono riempiti la bocca di un federalismo meramente ideologico (basta pagare il sud, noi del nord ....) NESSUNO, dicevo,  ha dato conto delle percentuali di RISPARMIO per i cittadini con il federalismo, SENZA ovviamente ridurre i servizi pubblici (tutti sono bravi a risparmiare in questo modo!!)
- in realtà, dato che nessun Paese è mai passato dallo stato centrale alla federazione di stati e/o enti, come il centro-destra vuol fare in Italia, con il federalismo fiscale annunciato avremo non solo il CAOS ma l’AUMENTO DEI COSTI E DEGLI SPRECHI DI DENARO PUBBLICO PERCHE’ ALLE STRUTTURE CENTRALI E NAZIONALI SI AGGIUNGERANNO LE STRUTTURE PERIFERICHE E LOCALI PER DARE UN POSTO DI LAVORO AD AMICI E PARENTI, COLLEGHI E/O SIMPATIZZANTI DI PARTITO.
Cordiali saluti
Antonella Fachin
Consigliera di zona 3
Capogruppo  “Uniti con Dario Fo per Milano”
Candidata nel collegio 12 Milano Lambrate-Forlanini per la
Lista civica “un’ALTRA PROVINCIA” Massimo Gatti Presidente
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Sanita': Ssn; Corte Conti, nel 2008 consulenze per 790 mln, pari allo 0,5% della spesa sanitaria
(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Secondo i dati di cassa Siope, il sistema informativo che registra le operazioni di tutti gli enti pubblici compresi, dal 2008, quelli del Servizio sanitario nazionale, nello scorso anno il Ssn ha speso per consulenze e "altre prestazioni di lavoro esterne da privati" ben 790 milioni di euro. Una cifra che equivale "allo 0,5 per cento della spesa sanitaria".
Lo ha affermato il procuratore generale della Corte dei Conti Furio Pasqualucci, intervenendo in audizione davanti alla commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, presieduta dal senatore Ignazio marino, sottolineando che "il fenomeno delle consulenze fa parte di un malcostume nazionale ma non è il nodo centrale dei problemi che attraversa la nostra sanità pubblica".
A margine dell'audizione il procuratore ha aggiunto poi che le consulenze "stanno scendendo da parte dello Stato, perché la legge finanziaria ha potuto disporre di un limite al tetto delle consulenze".
Operazione questa, che non si è potuta fare nei confronti delle Regioni, Provincie, Comuni e delle Asl, dove le consulenze invece faticano a scendere, visto "non ci sono vincoli di legge che prescrivono questi limiti". Questo perché, precisa Pasqualucci, "la Corte Costituzionale ha detto che si può porre un limite alla spesa complessiva di questi Enti, dato che sono essi stessi enti sovrani, ma non si può sindacare all'interno della spesa", ovvero "su come vengono ripartiti i fondi". A tale proposito, conclude Pasqualucci, una soluzione potrebbe essere quella di realizzare "singole leggi regionali per stabilire i limiti di spesa da utilizzare per consulenze e incarichi vari".

 

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