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Lunedì, 9 Marzo, 2009 - 12:55

Denuncia al governo sudanese per decisione di espulsione ong

c.a della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano;

del Consiglio Comunale di Milano;

della Giunta Comunale di Milano;

della Presidenza del Consiglio di Zona 4 di Milano;

del Consiglio di Zona 4 di Milano e di tutte le sue Componenti

 

 

 

Ordine del giorno in merito al necessario pronunciamento del Comune di Milano nel denunciare le disposizioni emesse dal governo sudanese di espellere le organizzazioni internazionali fornitrici dei servizi di assistenza sociale e sanitaria alle popolazioni del Darfur, dopo la sentenza della CPI di richiedere l’arresto del Presidente sudanese al Bashir

 

"Milioni di vite sono a rischio e non c'è tempo, nel modo più assoluto, per i giochi politici" – dichiara Tawanda Hondora, vicedirettore del programma Africa di Amnesty International.

Il governo sudanese ha deciso di espellere dai propri territori nazionali 10 organizzazioni umanitarie tra cui Oxfam, Care, Save the Children e Medici senza frontiere, oggi garanti, come dice lo stesso Hondora, della fornitura capillare della maggiore “degli aiuti umanitari a oltre due milioni di persone che si trovano in stato di vulnerabilità”.

Il Darfur, teatro di conflitti e di indecifrabili atrocità contro le persone, all’alba di una sentenza epocale della Corte Penale Internazionale dell’Aja che richiede il mandato di arresto del Presidente sudanese Al Bashir, per i crimini di guerra e contro l’umanità commessi e perpetrati contro le popolazioni civili del Darfur,  Tribunale Internazionale, soffre dell’assenza totale da parte dello stato dei necessari e fondamentali servizi di assistenza sociale e sanitaria, nonostante, come denuncia Amnesty International, esista il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, ratificato dal Sudan.

Secondo questo Trattato di natura convenzionale internazionale le autorità sudanesi hanno l'obbligo di astenersi da azioni che violino i diritti economici, sociali e culturali dei propri cittadini e di chiedere assistenza internazionale se non sono in grado di adempiere a tale obbligo.

Amnety International richiede all’Unione Africana e alla Lega degli Stati Arabi, nonché a tutta la comunità internazionale che ci sia un pronunciamento chiaro e inequivocabile in merito alle decisioni disumane e inaccettabili del governo sudanese, di fatto artefice di un ostaggio della popolazione del Darfur, da anni angariata e opressa da efferati crimini e atrocità.

Chiedo espressamente, in occasione anche e per di più della sentenza della Corte Penale Internazionale dell’Aja, svolta importante nella soluzione politica e nel ripristino dei diritti civili in Darfur, che il Consiglio di Zona 4 recepisca il presente appello rivolto alle autorità internazionali, regionali e universali, e che lo stesso Consiglio si faccia promotore presso il Consiglio Comunale di Milano affinché diventi promotore di tale richiesta presso gli organismi nazionali, il Parlamento della Repubblica Italiana e il Governo, affinché si dia conseguenza alla sentenza della CPI e si vincoli il governo sudanese a revocare una disposizione volta a privare la popolazione darfuriana del sostegno minimo sociale previsto dai Trattati Internazionali sui diritti sociali ed economici.

 

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

 

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