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Mercoledì, 5 Novembre, 2008 - 11:57

nuovo piano provinciale dei rifiuti: un'occasione persa!

Riprendo e sviluppo alcune considerazioni già espresse dal collega Angelo Valdameri di Zona 6 e invito tutti a partecipare al convegno "DALLA TERRA ALLA TERRA" che si terrà il 15 novembre prossimo sul tema della raccolta differenziata.

Dunque: Approvato il Piano Rifiuti da parte del Consiglio provinciale.
Già! Approvato il NUOVO (!!) Piano Rifiuti della Provincia.
Il documento approvato accoglie le prescrizioni della Regione –espressione di una visione vecchia della gestione dei rifiuti- e quindi amplia la quantità di rifiuti da smaltire (nonostante le norme prevedano l’impegno primario di riduzione della quantità di rifiuti), e invita a localizzare un nuovo inceneritore.
E qui c’è l’inghippo, come dice Angelo: nel nuovo Piano approvato, là dove si dice che non potrà essere realizzato nei parchi regionali, si esclude espressamente il Parco Agricolo Sud. Come se quest’ultimo non fosse un parco a tutti gli effetti: della serie, ci sono parchi di serie A e parchi di serie B; natura di serie A e natura di serie B.

E quale è quella di serie B?!?! Quella che ha una vocazione agricola!!! Quella che produce foraggio per le vacche da latte e per il bestiame di cui ci nutriamo; quella che produce ortaggi e frutta che poi mangiamo!!!
Qualcuno anni fa scrisse: chi inquina l'acqua prima o poi la beve!!
Idem con ciò che mangiamo: prima o poi ce lo inquiniamo da soli!!!

Nel contempo è passato un emendamento del PD che dice no a nuovi impianti a Milano .... vicino al Parco Sud! Angelo ci riferisce che Penati si è comunque già dichiarato possibilista (della serie: “no, ma anche..”?!) dicendo che “il Piano non esclude nulla – ed è vero – con la Regione lavoreremo per definire la nuova localizzazione”!
Siamo alle solite:

  1. il Parco Sud viene inteso come terra di conquista e come territorio in cui allocare tutto quello che la città respinge, dall’inceneritore, agli sfasciacarrozze, alle discariche, alle cave riadattate, come spazio vuoto da riempire con ospedali, centri di ricerca e centri congressi ecc. Beh, la presenza dell'Istituto Europeo Oncologico, IEO, e del CERBA è quanto mai provvidenziale: studieranno e cureranno le persone ammalate di tumori, anche quelli provocati dall'inquinamento da diossina, nanoparticelle, polveri sottili ecc. che le amministarzioni pubbliche invece di diminuire aiutano ad accrescere con gli inceneritori!!
    Non basta l'inquinamento veicolare e da riscaldamento?!?
  2. La gestione dei rifiuti non è intesa in maniera proattiva, come indirizzo e prescrizione verso un modello sociale virtuoso e ambientalmente sostenibile, ma come mero compito di “eliminazione” degli scarti della società, che devono “sparire” dalla faccia della terra: poveri rifiuti! Reietti e rifiutati!
 
Concordo con Angelo: manca, sia a destra che a sinistra, una vera cultura ambientalista che preservi il territorio e l’ambiente, che prenda consapevolezza che i rifiuti sono ancora delle risorse, ricche di materie che non debbono essere distrutte e incenerite, ma recuperate nel vero senso della parola e non con giochi di parole (v. i “Termovalorizzatori”).
Le future generazioni hanno il sacrosanto diritto di ricevere in eredità qualcosa, non un pianeta consumato e incenerito!
Un altro “inghippo” è l’illusione che questo piano rifiuti sia coerente con il principio di autonomia e prossimità nella gestione dei rifiuti.
Con la costruzione di inceneritori non sarà così!!!
Infatti i residui degli inceneritori (molto più tossici dei rifiuti in ingresso!) devono essere smaltiti FUORI provincia: gli scarti devono essere smaltiti in discariche per rifiuti tossici che in provincia di Milano non esistono e le polveri sottili vengono esportate in Germania!!!
La Provincia di Milano ha perso l’occasione di incentivare e prescrivere:
1.    riduzione della quantità di rifiuti prodotti, in primis i rifiuti da imballaggio (se l’amministrazione favorisse la filiera dell’“imballaggio a rendere”, come una volta c’era il vuoto a rendere, sono certa che le imprese per prime e “volontariamente” troverebbero soluzioni più economiche e più facilmente gestibili, tramite la riduzione della quantità di imballaggi utilizzati);
2.    sviluppo della raccolta differenziata e dell’umido (che rappresenta il 30-40% dei rifiuti):
-         basterebbero centri per la produzione di compost (=dalla terra alla terra),
-         piattaforme di recupero e riciclo dei rifiuti destinati a rientrare nelle rispettive filiere e
-         discariche per il rimanente residuo secco, che potrebbe rappresentare il 5-10% dei rifiuti prodotti e non sarebbe tossico quanto il residuo degli inceneritori (potendo così essere smaltito in discariche per rifiuti urbani non tossici).
Invece siamo ancora fermi al vecchio approccio basato su: smaltire in discarica e bruciare.
Tra inceneritori e discariche … arriveremo a dover dire: meglio le discariche perché le future generazioni potranno almeno recuperare le risorse sotterrate dai loro avi nel 20° e 21° secolo! Con gli inceneritori si troveranno tra le mani solo polvere!!!
Altro che NUOVO PIANO RIFIUTI!
Questo piano nasce già vecchio, ossia come espressione di una impostazione, di una mentalità vecchia e drammaticamente superata, insomma MIOPE, perché non guarda al di là del proprio naso, non guarda al futuro, non considera la necessità di preservare le risorse del pianeta!!!

Vi invito tutti/e a partecipare al
CONVEGNO CON PATROCINIO UNESCO SUL TEMA DELLA RD UMIDO: DALLA TERRA ALLA TERRA
Quando: 15 novembre 2008 20.30
Dove: Auditorium San Carlo, Corso Matteotti 14, Milano (MM1 San Babila)
Gli Amici di Beppe Grillo di Milano e l’Associazione Grilli Altoparlanti di Milano, in collaborazione con UNESCO, in occasione della Settimana dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, organizzano per sabato 15 Novembre 2008, presso Auditorium San carlo, Corso Matteotti 14, Milano (MM1 San Babila) un convegno dal titolo "Dalla Terra alla Terra".
La serata tratterà il tema dei rifiuti organici, la loro gestione ed il tema del compostaggio, nel contesto attuale della partenza, da Gennaio 2009 e per i sei mesi successivi, della sperimentazione in alcune zone di Milano (Bovisa, Villette San Siro, P.zza Firenze/Accursio) della raccolta differenziata dell’umido da parte di AMSA, in cui si vorrà verificare l’impegno in tal senso dei cittadini.

Gli Amici di Beppe Grillo di Milano si propongono si sostenere tale iniziativa, di modo da risvegliare il senso civico dei milanesi, convinti che i più elevati livelli di recupero (in alcune città italiane, come Novara, siamo oltre il 70%, mentre a Milano il dato è del 43%) siano conseguiti in presenza di servizi dedicati alla raccolta differenziata di organico/umido particolarmente efficaci.
Riteniamo che il potenziamento della Raccolta Differenziata sia da perseguirsi per ridurre l’utilizzo degli impianti di incenerimento, in quanto nocivi per la salute e costosi per i cittadini; la Raccolta Differenziata anche della frazione umida favorirebbe inoltre la creazione di lavoro, nonché il rispetto dell’ambiente, tramite il recupero dell’organico come concime sotto forma di Compost, con la conseguente riduzione dell’utilizzo dei fertilizzanti chimici.
Due gli esperti che parteciperanno alla serata: Enzo Favoino e Massimo Centemero.
Di seguito un breve estratto dei loro curriculum:
Enzo Favoino
della Scuola Agraria del Parco di Monza, vice-presidente dello European Compost Network. Esperto di sistemi di raccolta differenziata e di strategie sostenibili di gestione dei rifiuti, advisor dell'Unione Europea, di diversi Governi Esteri e di Amministrazioni Locali su rifiuti, cambiamento climatico e strategie di sostenibilità. La Scuola Agraria ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo dei sistemi intensivi di raccolta differenziata in Italia ed altri Paesi Europei.
Enzo Favoino è membro di Zero Waste.
Massimo Centemero
Coordinatore del CT, agronomo, ha operato dal 1991 al 2005 presso il Gruppo di Studio sul Compostaggio della Scuola Agraria del Parco di Monza. Dal 2001 è coordinatore del Comitato Tecnico del Consorzio Italiano Compostatori. Ha partecipato a diversi Gruppi di Lavoro sia con l'Unione Europea (Ecolabel for Soil Improvers and Growing media), le amministrazioni locali (Province, Regioni) e i Ministeri (Ministero dell'Ambiente, Ministero Risorse Agricole, sottocommissioni ex legge 748/84, GDL sull'Agricoltura Biologica) in sede di definizione degli standard di qualità del compost e dei prodotti derivati dal trattamento biologico.
IL TEMA E' IMPORTANTE E QUANTO MAI ATTUALE!

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