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Giovedì, 4 Settembre, 2008 - 23:28

Ancora materne: perchè non sono accettabili le scuse della Moioli

La qualità della vita delle donne milanesi?…parole, parole, parole…..!
“I genitori che protestano sono sempre i soliti quattro gatti….ma la maggioranza sta dalla mia parte” (Moioli, 2 settembre 2008).
Ma come si permette un assessore – anzi, una assessora - di esprimersi in questo modo nei confronti di cittadini e cittadine che non fanno altro che rivendicare un loro legittimo diritto! Quale astio, quale arroganza guidano le sue parole! Quella stessa arroganza, indifferenza e totale disattenzione in realtà alla base delle azioni (o meglio – delle non-azioni) nei confronti delle donne della nostra città.
Sì, perché è facile – quando serve - sottolineare con soddisfazione che Milano presenta il più alto tasso di attività e di occupazione femminile in Italia; che qui le donna occupano posti di prestigio e di potere….e poi? Poi si gestiscono i servizi per l’infanzia come se non si sapesse che l’organizzazione di cura dei bambini continua a ricadere soprattutto sulle spalle delle donne; che, quindi, più degli uomini hanno il problema di gestire la difficile conciliazione tra i tempi del lavoro retribuito e i tempi per la gestione familiare; situazione che, fra l’altro, tende ovviamente a penalizzare in misura maggiore quelle famiglie e quelle donne che si trovano in condizioni economiche più disagiate e che non possono contare su aiuti esterni o parentali.
L’azione dell’amministrazione nei confronti delle donne è totalmente fallimentare sotto questo profilo. Di politica dei tempi – spesa ai quattro venti in campagna elettorale proprio per migliorare la qualità della vita delle donne milanese – non se ne è mai sentito parlare. Anzi, con un certo sarcasmo, potremmo dire che questo assessorato agisce in totale spregio del tempo – del tempo delle cittadine e dei cittadini si intende – adottando decisioni sempre in ritardo e all’ultimo momento.

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