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Venerdì, 1 Agosto, 2008 - 14:24

TG3 e Primo Piano relegati a notte fonda

E' una notizia chè passata in totale sordina. E' un colpo di mano nel palinsesto dell'informazione pubblica elargito dalla RAI. Un colo di mano è questo che si aggiunge ad altri colpi di mano che rendono sempre più meno competitiva la rete nazionale, svuotandola di contenuto innovativo, interessante, altamente qualificato, tagliando organici interni specializzati, professionisti, ponendo programmi di interesse generale elevato, culturali, artistici, giornalistici, di indagine, di approfondimento, quasi tabloid, dossier televisivi, nelle tarde ore della notte, se non alle prima ore della mattina, quando l'audience è minimo.
E' il primo colpo di mano voluto dalla dirigenza della RAI, in odore di trasformazioni e di cambiamento, in assenza di una Commissione di Vigilanza RAI rinnovata, come testimonia l'egregia battaglia costituzionale condotta dalle parlamentari e dai parlamentari Radicali nel PD, asserragliati a occupare gli uffici della commissione, a cui esprimo la mia totale solidarietà e il mio appoggio.
Mi riferisco alla decisione presa dal CDA RAI di trasferire il TG3 di seconda serata, testata che vedeva un'arriocchita elaborazione informativa, comprendente anche la rubrica Night News, le notizie dall'estero, di carattere internazionale, su temi di diversa portata e calibro, documentate da servizi precisi e puntuali, ricordo la grande mobilitazione condotta dalla redazione per la liberazione di Ingrid Betancourt, e Primo Piano, approfondimento di interesse politico e attuale di grande professionalità e contenuto, a notte fonda, magari dopo il già relegato "Fuori Orario" di Enrico Ghezzi.
E' un attacco all'informazione, alla qualità dei contenuti informativi che il CDA sta ottemperando a seguito di un modificato assetto governativo che, nella legislatura del 2001, con il governo guidato dall'attuale premier che assomma su di sè un ginepraio di conflitti di interesse, aveva agito affinchè la qualità del servizio pubblico scadesse al fine di assicurare un aumento dell'audience per le reti private concorrenti.
I giornalisti delle redazioni dei due programmi di alto spessore qualitativo denunciano questa decisione insostenibile e lesiva di un palinsesto informativo pubblico realmente informativo.
Con loro mi unisco affinchè la decisione insensata e deleteria sia revocata dallo stesso CDA, in attesa che l'elezione di una nuova Commissione di Vigilanza avvenga, dopo le giuste pressioni e la fermezza politica della delegazione radicale, unica a sottolineare, tramite uno sciopero della fame condotto nelle stanze della commissione, un'anomalia istituzionale attuale incostituzionale.
Per maggiori approfondimenti, il comunicato della redazione del TG3 e di Primo Piano:

http://www.youtube.com/watch?v=VdqVomAOg0w

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

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