ROM. L’AVEVANO GIA’ PENSATO
“Prima di tutti, vennero a prendere gli zingari
e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perché ero comunista.
Un giorno vennero a prendermi
e non c’era rimasto nessuno a protestare”.
Così con questi versi Bertold Brecht
descriveva nel 1932 la nascita del nazismo.
ROM. L’AVEVANO GIA’ PENSATO
ROM. L’AVEVANO GIA’ PENSATO
“Prima di tutti, vennero a prendere gli zingari
e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perché ero comunista.
Un giorno vennero a prendermi
e non c’era rimasto nessuno a protestare”.
Così con questi versi Bertold Brecht
descriveva nel 1932 la nascita del nazismo.