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Venerdì, 14 Marzo, 2008 - 01:13

Un'affermazione pericolosa e irresponsabile

Ha già una ricetta in tasca, Berlusconi, per "risolvere" i problemi di un'intera generazione e di quelle future di giovani precari. A una domanda di una ragazza durante la trasmissione TG2 Punti di Vista, riguardo a che cosa si propone per cancellare e combattere la precarietà lavorativa, che è anche precarietà esistenziale, il "Rodomonte" di Arcore risponde dicendo che sarebbe buona idea sposare un milionario, magari il proprio figlio Pierslivio. Direi che il programma è veramente interessante. Risolvere la questione drammatica di una totale incertezza sul futuro proprio e quello della propria famiglia, spesso difficile, impossibile dal crearsi, uno dei candidati alla presidenza del consiglio, auspicabile la sua sconfitta, licenzia la tragedia esistenziale con una battuta pessima indicativa della caratura irresponsabile del soggetto. Basta vincere una lotteria, oppure andare al Milionario di Scotti, oppure sposarsi, magari con sponsor vari, un ricco figlio di "buona famiglia" per poter coronare la propria speranza di vivere un futuro migliore. Come dire: o accetti la tua condizione precaria e marginale, oppure affidati alla bontà del signorotto di turno, come un Don Rodrigo brianzolo. E' una vera offesa quella che Berlusconi ha fatto non solo alla ragazza ma a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che vivono di stenti e di forte confusione perchè precari, senza diritti, senza garanzie, senza possibilità di autodeterminarsi come persona autonoma. E' l'espressione di chi non conosce il dramma esistenziale che ingabbia le nostre giovani generazioni in una situazione di non progressione sociale ed economica utile e funzionale a renderle indipendenti. E' l'espressione di chi minimizza una piaga sociale che vive i nostri tempi e li rende una delle epoche più incerte in materia di diritti e di garanzie, di subordinazione verso i datori di lavoro, di subalternità, di dipendenza assoluta e continuativa, di insoddisfazioni esistenziali. E' una ricetta tipica dell'opulento ricco che sbeffeggia chi fatica a raggiungere fine mese e chi fatica a trovare un'occupazione continuativa e stabile, socialmente sicura almeno: quell'opulenza che vede soluzioni solo se il potere e la ricchezza concedono motivi di riscatto fuori dalla propria vita ordinaria, dalla propria condizione vitale, dalle proprie abitudini civili, dalla propria autodeterminazione sociale. Sono preoccupato difronte a tanta irreverenza e irresponsabilità: dopo le allucinanti e gravose esternazioni di un candidato dichiaratosi fascista e fiero di esserlo nelle fila delle liste del PdL, oggi abbiamo nuove esternazioni che rivelano un'indole disumana e squallida.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

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