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Mercoledì, 30 Gennaio, 2008 - 12:10

Girotondo per gli asili: Sgarbi scende in piazza

L´assessore: Fioroni è nel giusto, i figli non hanno colpe per la condizione dei genitori Salvini: ormai c´è un clandestino in giunta

di Teresa Monestiroli
www.repubblica.it

Mano nella mano con il consigliere comunale di Rifondazione comunista Patrizia Quartieri, l´assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ha partecipato al girotondo "impertinente" organizzato da Retescuole per protestare contro la tanto contestata circolare che esclude i bambini irregolari dalle materne comunali. E per rivendicare «il diritto di tutti i bambini, regolari e clandestini, all´istruzione fin dalla scuola dell´infanzia».

A pochi giorni dalla rottura tra l´istrionico assessore e il sindaco milanese sulle mostre fotografiche di Witkin e Saudek - finita con l´ennesima riappacificazione fra i due - , Sgarbi torna a provocare partecipando a una manifestazione anti-Moratti e contro la compagna di giunta Mariolina Moioli, assessore all´Educazione. «Stavo lavorando, contrariamente a quello che pensa Salvini, e quando sono sceso dall´ufficio ho incontrato questo gruppo di persone. Non avevo buone ragioni per sottrarmi alla protesta» spiega l´assessore.

Ma lo sa, Sgarbi, che in piazza si manifesta contro il suo sindaco? «Non sono contro nessuno - prosegue - ma a sostegno di qualcosa. A lume di naso penso che le argomentazioni di Fioroni (che prima ha diffidato il Comune poi ha deciso di revocare la parità delle scuole materne e di conseguenza di tagliare i finanziamenti, ndr) siano più convincenti». E ancora: «Credo che la Moioli capirà che i bambini non hanno colpa per la condizione delle loro famiglie e che se mandarli a scuola vuol dire tenerli lontani dalla strada che insegna solo la delinquenza. Meglio il libro della pistola. Mi auguro che Fioroni e Moioli facciano pace in nome dei bambini e della sicurezza. Del resto erano entrambi democristiani».

La presa di posizione di Sgarbi dalla parte dei girotondini sostenuti da associazioni, sindacati e partiti di sinistra, ha suscitato non poche critiche fra i suoi alleati. Matteo Salvini, capogruppo della Lega a Palazzo Marini, è secco: «Ormai Sgarbi è un clandestino in giunta. Contiamo che prima o poi il sindaco lo espella. Al suo posto meglio il Gabibbo, più utile alla città, sobrio e coerente». Carlo Fidanza, capogruppo di An, ironizza: «Non vorremmo che a forza di girare Sgarbi si dimenticasse da che parte dovrebbe stare». Duro anche Giulio Gallera, Fi: «Sgarbi ha sbagliato nuovamente il tempo e il contenuto del suo intervento. Lo invitiamo a occuparsi di più di cultura». Mentre il vicesindaco Riccardo De Corato ricorda che «Milano è un modello di integrazione nel rispetto della legalità».

Ma le polemiche non arrivano in piazza dove invece oltre trecento persone protestano in allegria. Musica e striscioni, passeggini e fischietti. In corteo, tra gli altri, Vittorio Agnoletto e Gianni Occhi di Rifondazione, Cgil, Comunisti italiani, Sindacato dei lavoratori, Verdi, Sinistra Critica e Sinistra Democratica con Chiara Cremonesi, che conclude: «Milano è sempre stata la città dei diritti e delle opportunità e l´istruzione, a partire dalla scuola materna, è un diritto fondamentale».

(27 gennaio 2008)

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