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Lunedì, 24 Dicembre, 2007 - 22:28

E' gay e i vicini lo perseguitano

È gay, i vicini lo perseguitano
intolleranza verso gli omosessuali, di' la tua

Cameriere in un ristorante sui Navigli presenta un esposto dopo l'ennesima aggressione
di Sandro De Riccardis

Mesi di insulti volgari e risate di scherno, ingiurie urlate alle spalle e minacce. Poi, sabato scorso, quando Fernando Ruggiero, 49 anni, omosessuale, cameriere in un ristorante sull'alzaia Naviglio Grande, torna a casa e rischia di finire sotto le ruote di uno scooter, investito dagli stessi uomini che da mesi lo ingiuriavano per il suo essere gay. «Sei un ricchione», «Quanti ricchioni ci sono a Milano», «Chissà perché tutti i ricchioni hanno i capelli corti», sono solo alcune delle frasi gettate contro il cameriere, che due giorni fa - e «dopo quattro notti insonni», racconta - ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine. Si è recato al commissariato di Porta Genova e ha fatto un esposto contro due egiziani, gestori della pizzeria accanto al locale dove lui lavora.

Un rapporto di vicinanza contrastato, con i primi screzi due anni fa, quando una discussione per i motorini della pizzeria parcheggiati troppo vicino al ristorante avevano raffreddato i rapporti tra il cameriere e i due egiziani, con i magrebini che gli avevano tolto il saluto. Poi, però, non succede nulla fino a quest'estate, quando le offese si fanno settimana dopo settimana sempre più frequenti, fino al tentativo di aggressione di sabato. Ruggiero ha appena finito di lavorare, cammina in via Casale, deve raggiungere la metropolitana per tornare a casa in zona Maciachini. Nel buio della via uno scooter gli si avvicina, poi all'improvviso accelera, e lui solo per un attimo non viene travolto. Si accorge della moto, non attraversa la strada, nota i due extracomunitari in sella e subito dopo viene raggiunto dalla solita offesa urlata nella notte. Così, due giorni fa, presenta un esposto al commissariato di piazza Venino, dove nei prossimi giorni tornerà per formalizzare la denuncia.

Intanto l'episodio è arrivato in Parlamento con la denuncia di Vladimir Luxuria, amica personale della vittima, e Titti De Simone. «Episodi come questo non sono casi isolati - sottolineano le due parlamentari di Rifondazione - ogni giorno nel nostro paese si consumano violenze di questo genere. Fernando è uno dei pochi che ha avuto il coraggio di denunciare. Il suo caso è solo la punta di un iceberg».

(20 dicembre 2007)

www.repubblica.it

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