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Ti chiediamo di firmare l'appello sotto, per sbloccare l'iter di discussione di una legge regionale contro le discriminazioni sessuali ferma in commissione da quasi 2 anni.
Chiediamo adesioni singole e di Associazioni, Movimenti, Partiti e di chiunque abbia a cuore la lotta all'omofobia e alla discriminazione.
L'appello può essere sottoscritto inviando una email a:
oppure scaricando il modulo in allegato e raccogliendo più firme possibile , da inviare al sottoscritto all'indirizzo che trovate in fondo all'appello.
Vi chiedo inoltre di girare la richiesta al vostro indirizzario.
Domenico Pisani, Misto - Centro popolare per le libertà
Luciano Pizzetti, Democratici di sinistra Uniti nell'Ulivo
Gianmarco Quadrini, U. D. C.
Luciana Ruffinelli, Lega Lombarda - Lega Nord Padania
Marcello Saponaro, Verdi per la pace
Riccardo Sarfatti , L'Unione Lombardia
Giancarlo Serafini, Forza Italia
Alberto (Bebo) Storti, Comunisti italiani
Stefano Zamponi, Italia dei valori
L'Italia è uno dei pochi paesi europei ad essere pressoché privo di strumenti giuridici che tutelino le persone lgbtq negli ambiti pubblici e privati della propria vita. Nel nostro paese la discriminazione verso omosessuali, trasgender e transessuali emerge quotidianamente non solo dai numerosi atti di violenza a sfondo omofobo, ma anche nell'eteronormatività che pervade le politiche sanitarie, sociali, scolastiche e culturali.
L'Unione Europea ha approvato numerose risoluzioni contro le discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere, a partire dalla Raccomandazione 924 del 1981 e dalla risoluzione n. 1117 del 12 settembre 1989 sui diritti dei transessuali, fino alla raccomandazione n. 1474 del 26 settembre 2000 rivolta a tutti gli Stati membri al fine di introdurre una completa legislazione antidiscriminatoria e di riconoscere la parità di diritti per le coppie omosessuali.
In questi giorni, dopo molte difficoltà, è stato approvato alla commissione giustizia alla camera il testo base che punisce le discriminazioni e le violenze perpetrate a danni di persone lgbtq. Ma non è sufficiente reprimere le violenze più odiose, bisogna dare significato positivo al diritto di uguaglianza a tutti i livelli, nella società e di fronte alle istituzioni.
In Regione Lombardia il 30 gennaio 2006 è stata presentata una proposta di legge ( PdL 132) riguardante "Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere ": il testo si propone di dare attuazione all'articolo 3 della Costituzione italiana a partire dalle politiche di competenza regionale, per garantire ad ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, in particolar modo nell'accesso al mondo del lavoro, alla formazione professionale e in caso di trattamenti sanitari.
A quasi due anni dalla sua presentazione il PDL non è ancora stato discusso dalla II° commissione "Affari Istituzionali" regionale: facciamo appello al Presidente della 2° Commissione, Dott. Puccitelli e ai componenti della commissione di inserire al più presto il testo nel calendario dei lavori, in quanto riteniamo che sia doveroso affrontare il problema della discriminazione in Lombardia e aprire il dibattito alle diverse proposte di politiche per l'attuazione della parità dei diritti.
PRIMI FIRMATARI:
Arcigay Brescia
Associazione UnaltraLombardia
Socialismo XXI°
Marcia Mondiale delle donne
Osvaldo Squassina consigliere regionale PRC
Arturo Squassina consigliere regionale Ass.Sinistra Democratica
Luciano Muhlbauer consigliere regionale PRC
Mario Agostinelli capogruppo regionale PRC
Luca Trentin presidente ass. l'Orlando
GiannaRosa Baresi consigliere provinciale BS
Federazione PRC SE di Brescia
Giovani Comunisti Lombardia
Segreteria regionale Lombardia PRC SE
Alessandro Rizzo Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano - Consiglio di Zona 4 Milano
firma l'appello No discriminazioni omofobe
Nel nostro paese la discriminazione verso omosessuali, trasgender e transessuali emerge quotidianamente non solo dai numerosi atti di violenza a sfondo omofobo, ma anche nell'eteronormatività che pervade le politiche sanitarie, sociali, scolastiche e culturali.
Ma non è sufficiente reprimere le violenze più odiose, bisogna dare significato positivo al diritto di uguaglianza a tutti i livelli, nella società e di fronte alle istituzioni.
( PdL 132) riguardante "Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere ":
il testo si propone di dare attuazione all'articolo 3 della Costituzione italiana a partire dalle politiche di competenza regionale, per garantire ad ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, in particolar modo nell'accesso al mondo del lavoro, alla formazione professionale e in caso di trattamenti sanitari.
facciamo appello al Presidente della 2° Commissione, Dott. Puccitelli e ai componenti della commissione di inserire al più presto il testo nel calendario dei lavori, in quanto riteniamo che sia doveroso affrontare il problema della discriminazione in Lombardia e aprire il dibattito alle diverse proposte di politiche per l'attuazione della parità dei diritti.