.: Aggiungi un commento
Lunedì, 23 Luglio, 2007 - 14:47

Quando la bicicletta diventa cultura di mobilità altra

In tutta Italia si moltiplicano le ciclofficine. Per costruire, riparare e vendere due ruote a pochi euro. E riscoprire la lentezza perduta.
Al polso porta un braccialetto fatto con la catena di una bici. Lo indossa come un gioiello qualsiasi, ma è un segno di identità. Giacomo di professione fa il tecnico di biologia molecolare, ma fuori dal centro di ricerca è un «ciclomeccanico». Cioè ripara, assembla, costruisce biciclette di ogni forma o dimensione: non esistono limiti, nemmeno sul numero di ruote o di sellini. L'unica regola è mettere al bando motore e benzina. Per farlo ha aperto una «ciclofficina» a Roma, nell'ex Istituto Angelo Maj, rione Monti, a metà tra il garage e un circolo di quartiere. È uno stanzone che trabocca di chiavi inglesi, catene, cestini e telai. Tutti i pomeriggi apre alle cinque e fino a sera chiunque può entrare per aggiustare da solo la sua bici, per imparare come si fa, per chiederne una. Nella ciclofficina non si compra nulla: chi si innamora di una bici la chiede e poi lascia qualcosa, un euro, una torta, un regalo qualsiasi. All'inizio si va solo per «lavorare», ma poi si entra in un gruppo che propone e organizza di tutto, dall'asta pubblica con in palio bici recuperate fino ai raduni, ai viaggi. Quella di Roma non è l'unica ciclofficina in Italia. Ne esistono già una quindicina sparse un po' ovunque: a Milano, Bergamo, Firenze, Vicenza, e altre stanno nascendo. Internet è il mezzo di comunicazione degli appassionati. Per scambiare idee, progetti, appuntamenti o per organizzare eventi nazionali, come i campionati di ciclomeccanica a squadre, appena conclusi a Milano. Perché la ciclofficina è un piccolo mondo a parte, che funziona secondo regole e principi opposti a quelli delle nostre città, primi fra tutti la lentezza e la collaborazione. Marcello, 34 anni, ha smesso di fare il grafico per gestirne una a San Donato Milanese. Lo ha fatto per seguire un progetto, il primo in Italia, che unisce mezzi pubblici e due ruote: si arriva in metrò e poi si sale in bici. Sulla falsariga delle esperienze di Berlino o Amsterdam, è nata poco fuori Milano questa ciclofficina (Stecca) che noleggia, ripara e custodisce circa 300 biciclette (www.piubici.org, tel. 0255603730). Da qui partono anche iniziative per le scuole, per suscitare nei bambini l'amore per la bici, «il primo mezzo che si prende, e che purtroppo si lascia», come la definisce Giacomo. Molti istituti hanno già aperto le porte ai ciclo-meccanici, che insegnano, gratuitamente, come si riparano un freno o una ruota bucata (il modulo per richiedere il corso si scarica dal sito). Sempre a Milano, c'è la Ciclofficina Barona, gestita dalla Cooperativa sociale Anta res (via Cassoni, tel. 320-0444045), che ripara e vende bici, organizza gite fuori porta ma anche corsi di formazione e di inserimento sociale rivolti a minori soggetti a rischio di devianza. La solidarietà, del resto, è alla base anche del gruppo Ciclocomio di Vicenza, che invia periodicamente a piccole comunità in Bolivia container pieni di bici e attrezzature e ha un programma «bici collettive» da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno. Poi ci sono i puristi della pedalata, che ammettono solo mezzi a rapporto fisso (senza cambio) e senza freni (si ritrovano su www.rotafixa.org). Come Marcello, che gira «senza freni per aumentare il livello di attenzione». In comune, tutti hanno una diversa idea di spazio urbano. E la voglia di realizzarla mettendo in sella più gente possibile. QUANDO SI FINISCE NELLA RETE DEI CLAN DEL PEDALE. www.ciclofficina.org Raccoglie i link ai siti di tutte le ciclofficine italiane presenti in rete, che presto si riuniranno in associazione: Ciclofficina Macchia Rossa, Don-Chischiotte, Centrale (a Roma); Ciclofficina Nord Niguarda, Stecca, Ruota Libera (Milano); Ciclofficina Ciclocomio (Vicenza), Ciclofficina Brugola Rossa (Firenze), Ciclofficina Cielito Lindo (Bergamo). www.piubici.org È l'associazione che gestisce sia la stazione delle bici di San Donato milanese (deposito, noleggio e riparazione), sia la ciclofficina Stecca. Organizza i campionati di ciclomeccanica a squadre. www.ciclistica.it Blog della comunità di ciclisti italiani, dove si raccolgono segnalazioni, si scambiano consigli, critiche, commenti. www.rotafixa.org Sito dei ciclisti metropolitani, cultori della bici a rapporto fisso e senza freni, con le date delle velocity, gare in città all'alba. www.dclxvi.org/chunk Sito americano per costruire bici fai-da-te di ogni tipo. www.bicyclefilmfestival.com Festival internazionale di video dedicati alla bici. Il 22-23 novembre si svolgerà a Tokyo. LE ASTE Tutto l'anno si svolgono aste di bici usate: le date si trovano sui siti delle clofficine. LE CARCASSE Abbandonare bici in strada è ritenuto uno dei peggiori «ciclodelitti»: i pezzi vanno riciclati.
CORSI, FESTE, GITE: GLI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE Domenica 13, corso per ciclomeccanici gratuito presso la Ciclofficina Angelo Mai di Roma, aperta tutti i giorni dopo le 17 e il sabato tutto il giorno. Mercoledì 16 (e in genere ogni terzo mercoledì del mese), aperitivo per conoscersi presso la Ciclofficina Stecca di Milano (via Confalonieri, quartiere Isola). Corsi di ciclomeccanica per gruppi scolastici di massimo 35 alunni sono organizzati dall'associazione +Bici: il modulo si scarica dal sito www.piubici.org. Ciclogite tutto l'anno: info su www.romapedala.splinder.com, www.biciurbana.org, www.bici.net.
Articolo di Alessia Piovesan, tratto da “il Venerdì di Repubblica” del 4 Novembre 2005, n. 920 pag. 140/141.

Rispondi

La discussione è chiusa: non puoi inviare nuovi commenti.