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Domenica, 18 Marzo, 2007 - 21:06

Denuclearizzare Ghedi

IL CASO. Nasce un comitato per «disarmare» l’aerobase
Denuclearizzare Ghedi Offensiva multimediale
 
L’altra sera Ghedi ha tenuto a battesimo il «Comitato popolare contro le armi nucleari». La nascita è stata salutata nel corso di un’assemblea pubblica alla presenza di Tiziano Tissino, dei Beati i Costruttori di pace del Comitato di Aviano che ha denunciato il Governo statunitense per violazione di trattato internazionale e per messa in pericolo della vita e della sicurezza dei cittadini: la prima udienza è fissata per il 28 marzo.
Fra gli ospiti anche Olol Jackons, figlio di un ufficiale statunitense di Vicenza che ha raccontato il disagio della città, sottolineando come tra l’altro le basi americane gravino sulle tasche degli italiani.
Dopo l’introduzione di Angelo Bressana di Rifondazione comunista - è toccato a Sauro Di Giovanbattista presentare documenti ufficiali di provenienza statunitense e fotografie che testimoniano la presenza di ordigni nucleari a Ghedi.
«Siamo di fronte a una doppia illegalità - ha spiegato Di Giovanbattista -. Il Governo italiano ha firmato infatti un trattato in cui si impegna a non ospitare bombe nucleari. Gli Usa a loro volta hanno siglato un impegno a non cedere, depositare o stoccare i loro ordigni al di fuori del loro territorio». Il Comitato procederà con una serie di richieste: in primo luogo lo smantellamento delle armi nucleari sul territorio italiano e l’affidamento alla base di Ghedi di funzioni meramente difensive. Come terza richiesta, visto che all’interno esiste un Piano di sicurezza per il personale militare, che vengano diffuse le informazioni necessarie a varare Piani di protezione civile specifici nei paesi del bacino dell’aerobase.
A proposito della presenza delle bombe B 61, quindi ordigni a gravitazione sganciate dagli aerei, il Comitato diffonderà un questionario tra la popolazione della Bassa per conoscere il grado d’informazione e le opinioni dei cittadini in merito al problema.
Inoltre verrà diffuso materiale audiovisivo fra gli studenti con lo scopo di organizzare assemblee negli istituti superiori.
Il sindaco di Ghedi, Anna Giulia Guarneri, pur non aderendo al Comitato, ha deciso d’inoltrare ai ministeri dell’Interno e della Difesa l’ennesima informativa, per elaborare eventuali Piani di sicurezza e di evacuazione.
Il primo cittadino chiederà inoltre che si proceda a denuclearizzare la base. In particolare il sindaco si sta muovendo anche per avere un contatto diretto con i ministeri interessati, visto che precedenti richieste di informazioni nel 1995 e nel 1999 avevano ottenuto risposte piuttosto generiche, anche se esprimevano una volontà di rinegoziare la presenza del nucleare sul territorio italiano.
Come ultimo passo l’Amministrazione civica coinvolgerà i sindaci dei paesi limitrofi per essere confortato e per fare maggior peso alla richiesta di informazioni e di interventi da parte del Governo centrale.
Milena Moneta
 
 

(Bresciaoggi 16/3/2007)

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