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Domenica, 18 Febbraio, 2007 - 15:38

13.02.2007 - Netto rifiuto del terrorismo

Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci

Con preoccupazione per il riemergere di sacche di violenza che pensavamo sconfitte per sempre, abbiamo appreso dell'azione giudiziaria in corso che ha portato all'arresto di un gruppo accusato di finalità terroristiche.

Nel ribadire la massima fiducia nell'operato della Magistratura e degli organi inquirenti, vogliamo sottolineare ancora una volta l'impegno della nostra associazione nella lotta al terrorismo e il netto rifiuto di ogni forma di violenza.

Il terrorismo è anche un nostro nemico, e non può che essere così per un'associazione che ripone nello sviluppo della partecipazione democratica una delle ragioni della sua esistenza. C'è una radicale contrapposizione tra poche persone che vogliono colpire nel mucchio agendo nell'ombra e le tante cittadine e cittadini che vogliono esercitare alla luce del sole il loro diritto a partecipare, ad esercitare in forme democratiche il conflitto sociale, a proporre alternative per un futuro diverso e più giusto.

Le grandi questioni sociali che affliggono l'Italia, l'esigenza di maggiore giustizia sociale, il diritto a un futuro non precario per tutti, richiedono, accanto all'impegno del governo ad attuare con coerenza il suo programma, il sostegno e la mobilitazione di tutte le energie sane del paese in uno sforzo collettivo di confronto democratico che non deve lasciare spazio a derive violente e minoritarie.

Siamo certi che qualsiasi tentativo di far precipitare il paese in un clima di cupa violenza è destinato ad essere sconfitto. La società civile italiana sarà in grado di reagire con coraggio e fermezza. C'è una consapevolezza diffusa del fallimento storico e politico di una stagione che lascia dietro di sé morte ed orrore. Le tante forme di partecipazione in cui si esercita oggi la cittadinanza, le centinaia di migliaia di giovani, lavoratori, cittadine e cittadini che in questi anni hanno attraversato le vie e le piazze delle nostre città in modo assolutamente pacifico sono il miglior antidoto a quei pochi che ancora inseguono un progetto teso a colpire la nostra democrazia.

Roma, 13 febbraio 2007
http://www.arci.it/news.php?id=7907

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