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Sabato, 6 Gennaio, 2007 - 15:18

Mamme contro lo smog: occorre una nuova mobilità

Riporto con grande piacere e con forte attenzione e interesse, come richiede il testo stesso, questo dettagliato e puntuale "cahier de doleance" dell'associazione Mamme contro lo Smog di Milano.
La città è veramente in una situazione di insostenibilità e di invivibilità: non sono azioni terroristiche che vogliono incutere paure e angosce, magari apostrofando scenario futuri e prossimi apocalittici. Non ve n'è bisogno di acuire le ansie, già oggi esistenti nella società dello stress sconsiderato e irrazionale. Ma sono doglianze vere e proprie che fotografano esigenze di vita di persone, cittadine e cittadini, che rivendicano uno sviluppo sostenibile e più compatibile di questa grande metropoli. Diverse sono le ricette che vengono dai tavoli di analisi e di apprpofondimento delineate: chi dice chiusura del traffico, le diverse filosofie su come procedere, come applicarle, la sostenibilità economia e finanziaria di alcune misure e provvedimenti, le modalità di attuazione, i tempi, i costi. Molti sono gli slogan elettorali che imperversano anche dopo la chiusura delle urne: le estemporanee battute di questo o di quell'altro amministratore, creando strumentalmente competizioni nella maggioranza per dipingersi come il più ecologista dell'altro, magari cercando, poi, di portare lo scontro internamente alla Giunta per motivi di prevalenza di potere nei diversi ambiti.
La cittadinanza è spettatrice di questa lunga querelle senza poter intervenire e, nel frattempo, si avvertono aumenti considerevoli di forme influenzali, di malattie bronchiali e di forme virali alle vie resèpiratorie, non considerando anche il progressivo aumento delle affezioni patologiche e continue, irrimediabili in molti casi, che si palesano.
Credo che occorra quanto meno, senza nessuna venatura di populismo e strumentalizzazione, discutere e riflettere, analizzare e concepire vie risolutive di questa immensa questione che attanaglia la città, i suoi abitanti, la sua vivibilità: un tavolo permanente di confronto tra amministratori, consiglieri, assessori di competenza, cittadinanza attiva, soggetti associativi, comitati, che sappia partorire proposte chiare, dettagliate e possibili di cambiamento totale e netto del concetto di mobilità e di traffico in una città, promuovendo fasi di conversione della mentalità generale circa tale principio. Le stesse iniziative che l'associazione propone, ossia stimolare il dibattito, costruire processi virtuosi amministrativi pratici, dare l'opportunità reale alla realizzazione di una pratica alternativa di mobilitià e, infine, di invitare la cittadinanza a considerare momenti di conoscenza e di informazione circa le diverse e alternative possibilità nell'ambito della mobilità. Maggiore incremento delle piste ciclabili in un'ottica generale e universale di pianificazione della loro presenza e realizzazione; informazione ed educazione a un'altra mobilità nelle scuole; istituzione e ampliamento dei servizi di trasporto pubblico eco compatibile; facilitazione dello scorrimento delle filovie nelle tratte a esclusivo passaggio delle medesime, le corsie èpreferenziali, e un loro incremento; costituzione di un monitoraggio sullo stato delle autovetture pubbliche di trasporto e una loro rottamazione, revisione, e dismissione nel caso di presenze di elementi di incompatibilità con l'ambiente; chiusura traffico e ticket di ingresso con incentivazioni all'utilizzo dei mezzi pubblici, quindi rendendo questi ultimi compatibili; costruzione di parcheggi nelle zone di interscambio; e, soprattutto, uniformità delle tariffe per l'utilizzo dei mezzi pubvblici su tutta l'area provinciale, con un tavolo di raccoprdo interisituzionale metropolitano di confronto e di condivisione di nuove politiche per la mobilità con gli altri comuni, non di conflittualità e di amministrazione autoreferenziale come finora fatto.
Solo così forse si può iniziare un percorso diverso, una volontà politica manifesta e di partecipazione nelle scelte decisionali, senza ripercorrere gli anni oserei dire di piombo e di assenza di politiche, di totale gestione autoritaria e non condivisa, come richiederebbe il tema della mobilità, interessando da vicino e in primo luogo la cittadinanza e la città nel suo tessuto sociale, la propria vivibilità. la propria esistenza, la soddisfazione del diritto di muoversi liberamente senza gravare in termini di inquinamento acustico, aereo, luminoso e quant'altro. Ricordiamo che agire localmente si può anche incentivare pratiche virtuose a livello globale: il mondo e il pianeta sono in scadenza nel 2050, se tutto procede bene. Occorre invertire la rotta aggravata da una situazione di forte pericolosità per il genere umano: se vogliamo sopravvivere, dico sopravvivere, cerchiamo di innescare amministrativamente scelte politiche che siano applicabili e visioni differenti e diametralmente opposte a quelle attuali di mobilità e di trasporto.
Buona lettura
e diamo a queste esigenze percorsi risolutivi condivisibili e sostenibili, applicabili, ma alternativi a quelli attuali.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
CARO SINDACO, ECCO COSA VORREMMO
Quando si parla di inquinamento, due sono i nemici da combattere: lo smog e il traffico.
Perchè a Milano non si respira e non si circola.
Per questo crediamo che non basti solo 'trasformare' il traffico (l'ossessione degli amministratori è di sostituire il parco auto) ma che sia necessario anche ridurre sensibilmente il numero di auto circolanti, e ciò può avvenire solo incoraggiando una mobilità alternativa.
Il 2006 è l'anno che ha visto il cambio di guardia nell'amministrazione di Milano.
Dall'attuale Sindaco ci aspettiamo un forte segnale di coraggio. Auspichiamo che affronti l'emergenza con misure provvisorie e che inauguri finalmente una seria strategia articolata, con interventi strutturali e una forte campagna di informazione e sensibilizzazione sui danni che l'inquinamento provoca alla salute.
Combattere lo smog significa combattere una mentalità, un modo di amministrare e vivere la città. Difendere la salute dei cittadini e in particolare dei più deboli e dei bambini significa restituire alla città il suo significato di comunità, in cui l’interesse particolare cede il passo al bene collettivo.
COSA CHIEDIAMO:
* MEZZI PUBBLICI
1) aumento delle corse giornaliere
2) riconversione dei mezzi pubblici maggiormente inquinanti
3) creazione di nuove corsie preferenziali per lo scorrimento dei mezzi pubblici e maggiore controllo delle stesse
4) apprestamento di sistemi di salita/discesa per portatori di handicap e passeggini su tutti i mezzi pubblici non già adatti e alle fermate delle metropolitane
5) tariffe agevolate: introduzione di diverse proposte e convenzioni che rendano economicamente competitivo l'uso dei mezzi pubblici
* VIABILITA' CICLABILE
1) realizzazione di piste ciclabili
2) divisione dei marciapiedi ampi (già spesso occupati da macchine in sosta) in una FASCIA PEDONALE e UNA PISTA CICLABILE delimitata con segnaletica orizzontale
3) promozione di una campagna culturale sull'uso della bicicletta
4) istituzione di punti di noleggio delle biciclette in zone nevralgiche della città.
* CHIUSURA CENTRO STORICO E CREAZIONE ISOLE PEDONALI/AMBIENTALI
Chiediamo la CHIUSURA PERMANENTE del centro storico perché pensiamo che il centro storico sia lo scrigno del patrimonio storico ed artistico di una città. A Milano sembra mancare una filosofia legata alla salvaguardia e conservazione del carattere originario del centro, ormai ridotto a deposito di auto, fuoristrada, furgoni.
Ancora una volta: il traffico non è solo smog ma anche forte impatto ambientale, incuria, immagine che peggiora sensibilmente la percezione del luogo in cui si vive, incoraggiando così un approccio sempre più individualistico verso questa città.
Allo stesso tempo crediamo che ogni quartiere abbia pari dignità e che possa essere migliorato con provvedimenti di varia natura (isole ambientali o pedonali) per valorizzarlo e restituirlo all'uso dei cittadini (che devono venire sempre prima dei cosiddetti city users).
* INTRODUZIONE DEL TICKET
L'introduzione del ticket è un provvedimento molto controverso, in quanto si ritiene che possa penalizzare le tante persone che vengono da fuori Milano e che dovrebbero pagare per entrare in città.
Di fatto però l'introduzione di tale provvedimento, seguendo il modello di altre città europee, potrebbe comportare non solo una drastica riduzione di auto circolanti, ma soprattutto un cambiamento del modo di pensare e vivere la mobilità. Naturalmente compito dell'amministrazione è destinare i proventi del ticket al potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità leggera.
* TARGHE ALTERNE
E' dimostrato che l'introduzione delle targhe alterne riduce da subito la concentrazione di inquinanti. Riteniamo quindi che sia un provvedimento da adottare ogni qual volta si raggiungano situazioni di criticità allarmanti perché in modo tempestivo può ridurre i danni sulla salute del cittadino. Deve però essere un primo (e provvisorio) passo da adottare in attesa e che vengano realizzate soluzioni più organiche e strutturali.
* TAXI
Il taxi è un servizio che potrebbe contribuire sensibilmente alla riduzione dell'uso dell'auto privata. Chiediamo dunque all'amministrazione di studiare dei sistemi che agevolino l'ulitizzo dei taxi (promuovendo anche l'uso dei taxi collettivi) e di renderli più competitivi.
* RADIOBUS
Chiediamo che il servizio del Radiobus venga migliorato, potenziato (perché non renderlo attivo anche di giorno?) e soprattutto pubblicizzato in maniera capillare, dando l'opportunità alle persone di sfruttarlo molto più di quanto non si faccia oggi.
* PARCHEGGI PUBBLICI E PRIVATI
Non c'è dubbio che la costruzione dei parcheggi in città comporti un aggravio di tutti gli inquinanti, dato che per ogni scavo si movimentano numerosissimi mezzi pesanti in ambito urbano. Perciò è necessario che la costruzione di un parcheggio risponda a logiche strettamente ambientali e non di profitto. L'aumento dei cantieri nel cuore della città, in luoghi particolarmente significativi dal punto di vista storico, lascia molti dubbi sui benefici che tali parcheggi comporterebbero. Noi crediamo che la risposta giusta sia quella di prevedere la costruzione di un maggior numero di parcheggi di interscambio, che aiutino a limitare il flusso dei veicoli in ingresso, laddove i parcheggi in centro - quando non destinati unicamente ai residenti - al contrario lo attirano.
* LAVAGGIO STRADE
E' dimostrato che il particolato viene sensibilmente abbattuto anche dall'acqua, quindi chiediamo un lavaggio delle strade con acqua corrente molto più costante e diffuso.
* RISCALDAMENTO
Come attesta anche l'ARPA regionale, in Lombardia il contributo del riscaldamento all'aumento del PM10 presente nell'aria è pari al 30%. Inoltre va considerato il fatto che la Lombardia risente in particolar modo di un'alta densità edilizia e conseguentemente del numero di impianti di riscaldamento accesi. Per questo motivo riteniamo fondamentale che il problema venga affrontato innanzitutto con provvedimenti a breve termine (imporre la regolamentazione della temperatura nelle case e negli uffici nonché la certificazione obbligatoria delle caldaie) ma anche con provvedimenti lungimiranti che sostengano una diversa cultura del costruire: promuovere una maggiore coibentazione negli edifici, ricorrere a sistemi di raffreddamento che sfruttino la circolazione dell'aria, promuovere l'architettura bioclimatica.
* CAMPAGNA CULTURALE
La battaglia contro l'inquinamento deve essere affrontata con il contributo di tutti. Per questo riteniamo necessaria una sistematica campagna culturale:
NELLA SCUOLA:
- incentivi alle scuole per la creazione di progetti Piedibus
- realizzazione di progetti pilota di accompagnamento dei bambini in bus scolastici
- realizzazione di progetti didattici volti all'educazione ambientale dei bambini e delle loro famiglie
NELLE AZIENDE:
- promuovere il car pooling per i dipendenti e l'uso di mezzi di trasporto alternativi all'auto
VERSO I COMMERCIANTI:
- portare avanti una campagna di sensibilizzazione verso i commercianti (che attualmente percepiscono i divieti contro il traffico come un deterrente ai profitti) sottolineando i vantaggi anche economici che una città meno trafficata e più vivibile apporterebbe all'intero sistema sociale.

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