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AGENZIA REGIONALE PER LA RICONVERSIONE DELL'INDUSTRIA BELLICA: SEMPRE IN ATTESA La maggior parte delle armi e dei sistemi d'arma italiani, dalle pistole agli elicotteri ai cacciabombardieri, viene dalla Lombardia e, nonostante il divieto della legge 185/90, viene venduta anche a paesi che non rispettano i diritti umani fondamentali e in cui infuria la guerra. Nel 2005 l'Italia avrebbe autorizzato contratti per le armi verso il Medio Oriente per circa 200 milioni di euro; tra il 2001 e il 2004 abbiamo venduto armi a Siria, Libano e Israele, tra cui anche armi leggere, che oggi metteranno a repentaglio la vita dei soldati italiani Noi non siamo d'accordo che il nostro territorio abbia questo triste primato.
Come realtà impegnate nella campagna a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per il rilancio dell'Agenzia Regionale per la riconversione dell'industria bellica osserviamo con interesse la ripresa del dialogo, in Regione, intorno a questi temi.
Ricoridiamo che l'obiettivo della proposta di legge e' quello di rendere possibile la progettazione di produzioni alternative a questo lucroso mercato di morte, tenendo in particolare considerazione, in un contesto che vede aumentare i fatturati delle aziende e contemporaneamente la diminuzione dell'occupazione, la salvaguardia dei lavoratori delle industrie impegnate in produzioni belliche.
Ricordiamo quindi che la proposta di legge per la riconversione attende ancora di essere discussa e approvata, come chiedono i 15.000 cittadini della Lombardia che hanno firmato per la presentazione della legge.
Ricordiamo inoltre che l'attuale Agenzia Regionale per la riconversione dell'industria bellica attende ancora di essere convocata e rifinanziata. Crediamo che in vista della votazione del bilancio regionale sia questa una priorità da tenere presente.
Da parte nostra continueremo a non far mancare il nostro impegno, di informazione e di stimolo, per la realizzazione di quello che riteniamo un utile strumento per incamminarci sulla strada di un mondo migliore.
Comitato promotore: Rete Regionale Disarmo, Pax Christi Nord Italia, Pax Christi Brescia, Pax Christi Milano, Caritas Ambrosiana, Missionari Comboniani Venegono, PeaceLink, Guerre & Pace, Vita, Coordinamento Pace Cinisello Balsamo, Fiom-Cgil Lombardia ,Fim-Cisl Lombardia, Cgil Lombardia, Cisl Lombardia, Cgil Camera del Lavoro di Brescia, SinCobas, Arci Lombardia, Acli Lombardia, Acli prov. Varese, Legambiente Lombardia, Legambiente prov. Varese, Coordinamento Pace Busto Arsizio, Circolo Primo Levi Busto Arsizio, Rete Lilliput Varese, Varese Social Forum, Associazione Nizzy Samarate, Circolo Acli Achille grandi Gallarate, Coordinamento Pace e Solidarietà di Gallarate, Coordinamento Pace e Solidarietà di Samarate, Circolo Legambiente di Cassano Magnago
Riconversione dell'industria bellica....
AGENZIA REGIONALE PER LA RICONVERSIONE DELL'INDUSTRIA BELLICA: SEMPRE
IN ATTESA
La maggior parte delle armi e dei sistemi d'arma italiani, dalle
pistole agli elicotteri ai cacciabombardieri, viene dalla Lombardia e,
nonostante il divieto della legge 185/90, viene venduta anche a paesi
che non rispettano i diritti umani fondamentali e in cui infuria la
guerra.
Nel 2005 l'Italia avrebbe autorizzato contratti per le armi verso il
Medio Oriente per circa 200 milioni di euro; tra il 2001 e il 2004
abbiamo venduto armi a Siria, Libano e Israele, tra cui anche armi
leggere, che oggi metteranno a repentaglio la vita dei soldati italiani
Noi non siamo d'accordo che il nostro territorio abbia questo triste
primato.
Come realtà impegnate nella campagna a sostegno della proposta di
legge di iniziativa popolare per il rilancio dell'Agenzia Regionale per
la riconversione dell'industria bellica osserviamo con interesse la
ripresa del dialogo, in Regione, intorno a questi temi.
Ricoridiamo che l'obiettivo della proposta di legge e' quello di
rendere possibile la progettazione di produzioni alternative a questo
lucroso mercato di morte, tenendo in particolare considerazione, in un
contesto che vede aumentare i fatturati delle aziende e
contemporaneamente la diminuzione dell'occupazione, la salvaguardia dei
lavoratori delle industrie impegnate in produzioni belliche.
Ricordiamo quindi che la proposta di legge per la riconversione attende
ancora di essere discussa e approvata, come chiedono i 15.000 cittadini
della Lombardia che hanno firmato per la presentazione della legge.
Ricordiamo inoltre che l'attuale Agenzia Regionale per la riconversione
dell'industria bellica attende ancora di essere convocata e
rifinanziata. Crediamo che in vista della votazione del bilancio
regionale sia questa una priorità da tenere presente.
Da parte nostra continueremo a non far mancare il nostro impegno, di
informazione e di stimolo, per la realizzazione di quello che riteniamo
un utile strumento per incamminarci sulla strada di un mondo migliore.
Comitato promotore:
Rete Regionale Disarmo, Pax Christi Nord Italia, Pax Christi Brescia,
Pax Christi Milano, Caritas Ambrosiana, Missionari Comboniani Venegono,
PeaceLink, Guerre & Pace, Vita, Coordinamento Pace Cinisello Balsamo,
Fiom-Cgil Lombardia ,Fim-Cisl Lombardia, Cgil Lombardia, Cisl
Lombardia, Cgil Camera del Lavoro di Brescia, SinCobas, Arci Lombardia,
Acli Lombardia, Acli prov. Varese, Legambiente Lombardia, Legambiente
prov. Varese, Coordinamento Pace Busto Arsizio, Circolo Primo Levi
Busto Arsizio, Rete Lilliput Varese, Varese Social Forum, Associazione
Nizzy Samarate, Circolo Acli Achille grandi Gallarate, Coordinamento
Pace e Solidarietà di Gallarate, Coordinamento Pace e Solidarietà di
Samarate, Circolo Legambiente di Cassano Magnago