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Venerdì, 1 Dicembre, 2006 - 22:27

Commissione Ambiente Partito Umanista

Comunicato stampa
 
                                                                                                Milano, 01 dicembre 2006
 
 
Come favorire le case automobilistiche fingendo di lottare contro lo smog
 
Nella grande battaglia contro lo smog che attanaglia le città italiane, la soluzione magica che sembra mettere d'accordo tutti, centrosinistra e centrodestra, automobilisti ed imprenditori, è quella del rinnovo del parco macchine: "Incentiviamo la sostituzione delle vecchie macchine Euro 0, 1, 2 e 3 con vetture Euro 4 o addirittura elettriche, e l'inquinamento calerà". Ne è un esempio la legge approvata il 28 novembre dalla Regione Lombardia che dà un contributo di 2000 euro a chi cambia auto.
 
Questa proposta è scellerata perché chiunque si interessi di temi ambientali sa che produce l'effetto contrario: il proprietario di una nuova macchina, attrezzata con il massimo confort e con gli ultimi ritrovati tecnologici (navigatore satellitare, aria condizionata, cambio automatico) è stimolato ad usarla di più, a percorrere più chilometri e quindi ad emettere più inquinanti. Difficilmente questo cittadino che ha appena sborsato 10mila o anche 30mila Euro lascerà la sua scintillante automobile nel parcheggio per infilarsi in un tram affollato o in una soffocante metropolitana, inforcare la bicicletta o andare a piedi.
 
Il rinnovo accelerato del parco auto e moto produce un altro drammatico impatto negativo sull'ambiente: per produrre un’automobile nuova ci vogliono ingenti quantità di energia e di materie prime già oggi scarse, mentre la rottamazione della vecchia vettura farà crescere le montagne di rifiuti che ingombrano il pianeta e verranno lasciate in eredità alle future generazioni.
 
L'acquisto di un'auto nuova viene esaltato anche dalla pubblicità come un comportamento ecologico e quindi virtuoso. Sia le case automobilistiche che le multinazionali dell'energia amano usare slogan fuorvianti come "emissioni zero" e "la tecnologia al servizio dell'ambiente" per incitare al consumismo.
 
Il  Partito Umanista chiede che:
 
- si incentivi l'uso e potenziamento dei mezzi pubblici, non l'acquisto di nuove auto e moto;
 
- si rediga un serio piano energetico nazionale per superare lo stallo degli accordi di Kyoto, insufficienti e mai rispettati.
 
- i veicoli elettrici non vengano considerati "vetture ecologiche": l'elettricità che serve a farli funzionare viene comunque prodotta da centrali termoelettriche, che bruciano combustibili fossili altamente inquinanti, oppure viene importata dalle centrali nucleari francesi.
 
 
 
Commissione ambiente
Partito Umanista

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