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Martedì, 14 Novembre, 2006 - 10:43

manifestazione 18 novembre a Milano e Roma

Sabato 18 novembre sono state indette due manifestazioni, una a Milano e una a Roma, sullo stesso tema: la Palestina. Entrambe si dicono nazionali ed entrambe contengono altri punti condivisibili, come l’opposizione alla missione in Afghanistan.
Ciò che non è condivisibile è la logica di contrapposizione che sta dietro alle due iniziative: viene il sospetto che per entrambi i comitati promotori sia più importante contarsi, ognuno nella speranza di poter vantare più partecipanti dell’altro, piuttosto che trovare un terreno comune (anche minimo) per organizzare un’unica, forte manifestazione e dare un vero sostegno al popolo palestinese. Chiunque, organizzazione o singolo individuo, sia sinceramente interessato a manifestare su questo tema si trova così coinvolto in un gioco che non lo riguarda e costretto a schierarsi da una parte o dall’altra. A seconda dei punti di vista, i buoni stanno a Milano e i cattivi a Roma, o viceversa.
Come umanisti, rifiutiamo questa logica ricattatoria e pur convinti dell’importanza di un forte segnale di solidarietà e denuncia sul tema palestinese, non parteciperemo a nessuna delle due manifestazioni.
Per il 18 novembre avevamo fissato da tempo (prima che venissero indette le due manifestazioni per la Palestina), la costruzione di un simbolo della pace e del disarmo con le fiaccole a Torino e a Roma (informazioni su www.simbolodellapac e.net); a questo punto inseriremo le richieste riguardanti la Palestina nel contesto più ampio di queste due iniziative, che stanno raccogliendo un ampio consenso soprattutto tra i giovani.
Anna Polo
Partito Umanista

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