Questo sito utilizza cookie anche di terze parti. Per avere maggiori informazioni e per negare il tuo consenso all'utilizzo dei cookie clicca qui. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.OK
Il ministro Fioroni indica le novità apportate alla riforma che sarà discussa nel Consiglio dei ministri. Le reazioni dei sindacati. Fondi per le borse di studio.
Ammissione agli esami e commissioni ecco le nuove regole della maturità
Ritorna l'ammissione e cambiano le commissioni dei prossimi esami di Stato. Ecco le novità più importanti che il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha illustrato ai sindacati e che venerdì presenterà al Consiglio dei ministri per l'approvazione da parte del Governo. Cambia, quindi, quasi certamente la maturità per i circa 480 mila studenti italiani che dovranno affrontarla l'anno prossimo.
L'ammissione agli esami. Dopo sei anni, se lo schema proposto da Fioroni diventerà legge, ritorna l'ammissione agli esami di stato abolita di fatto dalla riforma Berlinguer del 1999. Sarà il Consiglio di classe, come avviene per tutte le deliberazioni riguardanti gli aspetti didattici, a stabilire se uno studente possiede la preparazione sufficiente per sostenere l'esame di maturità. E sarà negato l'accesso alla maturità a tutti coloro che non avranno superato il debito formativo relativo alle discipline del penultimo anno di corso. Se un ragazzo, per fare un esempio, non ha colmato il debito di Matematica o Latino relativo agli argomenti del quarto anno, non potrà presentarsi davanti alla commissione giudicatrice.
Le commissioni. Cambia, come ha più volte preannunciato il ministro, la composizione delle commissioni giudicatrici. Si ritorna alla commissione composta per metà (3 o 4 professori) da docenti esterni e per la rimanente metà da membri interni. Cambia anche la modalità di assegnazione del presidente, che fino a quest'anno - dovendo seguire anche i lavori di 15 classi - era ridotto al ruolo di un semplice notaio. La proposta del nuovo inquilino di viale Trastevere è quella di prevedere un presidente (possibilmente docente universitario) ogni due classi, o al massimo 70 candidati.
Le prove. Novità anche nelle prove d'esame. I destinatari delle novità saranno gli studenti degli istituti tecnici e professionali, che rappresentano comunque la maggioranza dei maturandi. La seconda prova, quella di indirizzo - che in genere prevede lo svolgimento di un progetto o la risoluzione di un problema riguardante le materie specifiche dell'ultimo anno - diventerà una prova da svolgere in laboratorio anche in più di un solo giorno. Un modello simile a quello attualmente in vigore per i licei artistici e gli istituti d'arte che svolgono la seconda prova i tre giorni. Saranno inoltre abolite le cosiddette prove Invalsi - test uguali per tutte le scuole superiori della Penisola - introdotte, ma ancora mai attivate, dall'ex ministro Moratti nella riforma della scuola secondaria di secondo grado.
Esterni e 'saltanti'. Nuove regole anche per i candidati esterni (coloro che si presentano agli esami senza avere seguito neppure un giorno di lezione) e per i cosiddetti 'saltanti' per merito (coloro che, ottenuta la promozione al quarto anno con almeno 8 in tutte le discipline, dopo qualche settimana si possono presentare direttamente agli esami di Stato senza frequentare la quinta classe. Questi ultimi, oltre ad avere riportato 8 in tutte le discipline in quarta, dovranno avere la media del 7 negli anni precedenti e avere una carriera scolastica immacolata: neppure una bocciatura.
I decreti delegati. Il ministro Fioroni ha inoltre illustrato le linee generali di due decreti delegati che proporrà al Parlamento. Il primo riguarda borse di studio (per circa 5 milioni di euro) riguardanti i diplomati più meritevoli, le cui modalità saranno come è ovvio stabilite successivamente. Il secondo riguarda una più stretta collaborazione tra i ministeri della Pubblica istruzione e quello dell'Università. All'ultimo anno della scuola superiore per meglio orientare le scelte dei ragazzi in vista della facoltà, docenti universitari dovrebbero recarsi a scuola per spiegare direttamente ai ragazzi materie e prospettive di lavoro delle varie facoltà universitarie. E professori della scuola dovrebbero contribuire alla formulazione dei test di ammissione all'università che tanto fanno discutere per la selezione che fanno anche degli alunni che sono usciti col massimo dei voti dalla scuola.
Le reazioni. Positive le reazioni dei sindacati della scuola. Per Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil, "fermo restando che occorrerà leggere l'articolato della propostà la modifica delle commissioni è un fatto di grande soddisfazione". "Nel 2001 abbiamo fatto uno sciopero generale proprio contro le commissioni della Moratti", spiega Panini. Accolta positivamente anche dalla Uil scuola la proposta di modica della maturità. "Si va nella giusta direzione", commenta Massimo Di Menna. "Il collegamento più stretto fra scuola e università e la modifica della seconda prova per gli istituti tecnici e professionali mi sembrano le novità più interessanti", dichiara. Anche se il capo della Uil-scuola vede una strada lastricata di difficoltà per via di gruppi di potere "università e scuole private che sono interessati dalla possibile riforma". (2 agosto 2006)
Posizione Cisl:
Confronto positivo con il Ministro Fioroni sulla nuova maturità. Dichiarazione di F. Scrima, Segretario Generale CISL Scuola Sugli esiti dell’odierno incontro richiesto dalle OO.SS. con il Ministro Fioroni relativo alle modifiche degli esami di maturità e sulle problematiche relative all’inizio dell’anno scolastico. La CISL Scuola esprime una valutazione positiva in quanto accolgono alcune nostre richieste da tempo avanzate.
Sugli esami di stato è sicuramente condiviso l’obiettivo di fondo di restituire ad essi la dovuta serietà.
È importante che un momento così particolare nella vita dei giovani sia vissuto come un impegno forte, anche a salvaguardia del suo valore legale ai fini della prosecuzione degli studi.
Le annunciate modifiche riguardano:
- la costituzione delle commissioni esaminatrici che ritorneranno ad una composizione mista di docenti interni ed esterni;
- il ripristino del giudizio di ammissione;
- il saldo di tutti gli eventuali debiti degli studenti;
- il riconoscimento della valutazione finale di maturità ai fini delle prove d’ingresso all’Università;
- le norme di contrasto alle speculazioni dei diplomifici, evitando afflussi di massa e di comodo di candidati privatisti presso le istituzioni non statali;
- una integrazione tra scuola e Università nell’ultimo semestre dell’anno scolastico ai fini di una più consapevole scelta dei successivi percorsi universitari;
- criteri più rigorosi per i “saltatori” (cosiddetti ottisti);
- riconoscimento agli studenti che raggiungono livelli di eccellenza (es.: valutazione finale, olimpiadi disciplinari, crediti particolari) attraverso borse di studio o stage formativi, rispetto ai quali il ministero ha comunicato il reperimento di 5 milioni di euro.
Oltre ai problemi del precariato la CISL Scuola ha chiesto al Ministro di garantire per il nuovo anno scolastico tutti quegli interventi finalizzati ad assicurare le migliori condizioni organizzative e professionali, in un contesto di chiarezza e in un clima di serenità a partire dalle questioni relative a portfolio, “orario spezzatino”, indicazioni nazionali. (Roma, 2 agosto 2006)
Posizione Cgil:
Incontro con il Ministro Fioroni Si è svolto oggi il preannunciato incontro incontro con il Ministro Fioroni, a seguito della richiesta delle OO.SS. Il Ministro in apertura ha rappresentato quelli che a suo giudizio sono i contenuti più significativi del Disegno di legge di riforma degli esami di stato che il Consiglio dei ministri di venerdì prossimo dovrebbe approvare, per poi procedere alla discussione ed approvazione da parte del Parlamento in tempi utili per l’applicazione della nuova formula a partire dal prossimo anno scolastico. In particolare: La composizione delle Commissioni per metà interna e metà esterna ed un Presidente. Commissari esterni e Presidente opereranno su due classi, con un tetto massimo di alunni definito. Commissioni solo presso le scuole statali per i privatisti, quando il loro numero è superiore al 50% degli interni. Ripristino dell’ammissione da parte del consiglio di classe; sulla base di due principi stabiliti dalla legge: l’idoneità a sostenere l’esame ed il superamento dei debiti. Per i cosiddetti ottisti (coloro che hanno ottenuto la media dell’otto nella penultima classe) anche la media del 7 nei due anni precedenti. Per gli istituti tecnici, professionali, d’arte e licei artistici, la seconda prova potrà essere anche di elaborazione tecnica e progettuale e per questo occupare più di un giorno. Sulla valutazione delle prove un peso maggiore al curricolo, che passa da 20 a 25 punti, rimanendo inalterato quello delle prove scritte, mentre il colloquio passa a 30. Nell’ultimo semestre del quinto anno attività di orientamento universitario, con la partecipazione di docenti universitari ai fini di una puntuale informazione. La possibilità di forme di incentivazione, da precisare meglio, che dovrebbero riconoscere e valorizzare l’eccellenza, con veri e propri crediti. Condividendo la necessità di procedere alla revisione dell’attuale formula degli esami, contro la quale la CGIL scioperò per l’intera giornata il 12 novembre del 2001, in occasione della discussione della Finanziaria 2002 che la approvò, esprimeremo puntualmente le nostre osservazioni e valutazioni, non appena il testo compiuto sarà disponibile. Durante l‘incontro con il Ministro Fioroni abbiamo ulteriormente richiamato l’attenzione sulla necessità che il nuovo anno scolastico parta all’insegna della certezza e della legalità. La FLC Cgil ha ribadito la richiesta che siano cancellati il portfolio, raccolta cartacea non utile per valutare il percorso degli alunni; le prove Invalsi che, anziché valutare il sistema, valutavano l’attuazione della Legge Moratti; le Indicazioni Nazionali che fra le altre cose hanno eliminato Darwin dai programmi scolastici; la separazione fra ore curriculari ed ore opzionali, ripristinando qualità ed unitarietà dell’offerta formativa. Roma, 2 agosto 2006
Il ministro Fioroni...
discussa nel Consiglio dei ministri. Le reazioni dei sindacati. Fondi
per le borse di studio.
Ammissione agli esami e commissioni
ecco le nuove regole della maturità
Ritorna l'ammissione e cambiano le commissioni dei prossimi esami di
Stato. Ecco le novità più importanti che il ministro della Pubblica
Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha illustrato ai sindacati e che
venerdì presenterà al Consiglio dei ministri per l'approvazione da
parte del Governo. Cambia, quindi, quasi certamente la maturità per i
circa 480 mila studenti italiani che dovranno affrontarla l'anno
prossimo.
L'ammissione agli esami. Dopo sei anni, se lo schema proposto da
Fioroni diventerà legge, ritorna l'ammissione agli esami di stato
abolita di fatto dalla riforma Berlinguer del 1999. Sarà il Consiglio
di classe, come avviene per tutte le deliberazioni riguardanti gli
aspetti didattici, a stabilire se uno studente possiede la
preparazione sufficiente per sostenere l'esame di maturità. E sarà
negato l'accesso alla maturità a tutti coloro che non avranno
superato il debito formativo relativo alle discipline del penultimo
anno di corso. Se un ragazzo, per fare un esempio, non ha colmato il
debito di Matematica o Latino relativo agli argomenti del quarto
anno, non potrà presentarsi davanti alla commissione giudicatrice.
Le commissioni. Cambia, come ha più volte preannunciato il ministro,
la composizione delle commissioni giudicatrici. Si ritorna alla
commissione composta per metà (3 o 4 professori) da docenti esterni e
per la rimanente metà da membri interni. Cambia anche la modalità di
assegnazione del presidente, che fino a quest'anno - dovendo seguire
anche i lavori di 15 classi - era ridotto al ruolo di un semplice
notaio. La proposta del nuovo inquilino di viale Trastevere è quella
di prevedere un presidente (possibilmente docente universitario) ogni
due classi, o al massimo 70 candidati.
Le prove. Novità anche nelle prove d'esame. I destinatari delle
novità saranno gli studenti degli istituti tecnici e professionali,
che rappresentano comunque la maggioranza dei maturandi. La seconda
prova, quella di indirizzo - che in genere prevede lo svolgimento di
un progetto o la risoluzione di un problema riguardante le materie
specifiche dell'ultimo anno - diventerà una prova da svolgere in
laboratorio anche in più di un solo giorno. Un modello simile a
quello attualmente in vigore per i licei artistici e gli istituti
d'arte che svolgono la seconda prova i tre giorni. Saranno inoltre
abolite le cosiddette prove Invalsi - test uguali per tutte le scuole
superiori della Penisola - introdotte, ma ancora mai attivate,
dall'ex ministro Moratti nella riforma della scuola secondaria di
secondo grado.
Esterni e 'saltanti'. Nuove regole anche per i candidati esterni
(coloro che si presentano agli esami senza avere seguito neppure un
giorno di lezione) e per i cosiddetti 'saltanti' per merito (coloro
che, ottenuta la promozione al quarto anno con almeno 8 in tutte le
discipline, dopo qualche settimana si possono presentare direttamente
agli esami di Stato senza frequentare la quinta classe. Questi
ultimi, oltre ad avere riportato 8 in tutte le discipline in quarta,
dovranno avere la media del 7 negli anni precedenti e avere una
carriera scolastica immacolata: neppure una bocciatura.
I decreti delegati. Il ministro Fioroni ha inoltre illustrato le
linee generali di due decreti delegati che proporrà al Parlamento. Il
primo riguarda borse di studio (per circa 5 milioni di euro)
riguardanti i diplomati più meritevoli, le cui modalità saranno come
è ovvio stabilite successivamente. Il secondo riguarda una più
stretta collaborazione tra i ministeri della Pubblica istruzione e
quello dell'Università. All'ultimo anno della scuola superiore per
meglio orientare le scelte dei ragazzi in vista della facoltà,
docenti universitari dovrebbero recarsi a scuola per spiegare
direttamente ai ragazzi materie e prospettive di lavoro delle varie
facoltà universitarie. E professori della scuola dovrebbero
contribuire alla formulazione dei test di ammissione all'università
che tanto fanno discutere per la selezione che fanno anche degli
alunni che sono usciti col massimo dei voti dalla scuola.
Le reazioni. Positive le reazioni dei sindacati della scuola. Per
Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil, "fermo restando
che occorrerà leggere l'articolato della propostà la modifica delle
commissioni è un fatto di grande soddisfazione". "Nel 2001 abbiamo
fatto uno sciopero generale proprio contro le commissioni della
Moratti", spiega Panini. Accolta positivamente anche dalla Uil scuola
la proposta di modica della maturità. "Si va nella giusta direzione",
commenta Massimo Di Menna. "Il collegamento più stretto fra scuola e
università e la modifica della seconda prova per gli istituti tecnici
e professionali mi sembrano le novità più interessanti", dichiara.
Anche se il capo della Uil-scuola vede una strada lastricata di
difficoltà per via di gruppi di potere "università e scuole private
che sono interessati dalla possibile riforma".
(2 agosto 2006)
Dichiarazione di F. Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Sugli esiti dell’odierno incontro richiesto dalle OO.SS. con il
Ministro Fioroni relativo alle modifiche degli esami di maturità e sulle
problematiche relative all’inizio dell’anno scolastico. La CISL Scuola
esprime una valutazione positiva in quanto accolgono alcune nostre richieste
da tempo avanzate.
Sugli esami di stato è sicuramente condiviso l’obiettivo di fondo di
restituire ad essi la dovuta serietà.
È importante che un momento così particolare nella vita dei giovani sia
vissuto come un impegno forte, anche a salvaguardia del suo valore
legale ai fini della prosecuzione degli studi.
Le annunciate modifiche riguardano:
- la costituzione delle commissioni esaminatrici che ritorneranno ad
una composizione mista di docenti interni ed esterni;
- il ripristino del giudizio di ammissione;
- il saldo di tutti gli eventuali debiti degli studenti;
- il riconoscimento della valutazione finale di maturità ai fini delle
prove d’ingresso all’Università;
- le norme di contrasto alle speculazioni dei diplomifici, evitando
afflussi di massa e di comodo di candidati privatisti presso le
istituzioni non statali;
- una integrazione tra scuola e Università nell’ultimo semestre
dell’anno scolastico ai fini di una più consapevole scelta dei successivi
percorsi universitari;
- criteri più rigorosi per i “saltatori” (cosiddetti ottisti);
- riconoscimento agli studenti che raggiungono livelli di eccellenza
(es.: valutazione finale, olimpiadi disciplinari, crediti particolari)
attraverso borse di studio o stage formativi, rispetto ai quali il
ministero ha comunicato il reperimento di 5 milioni di euro.
Oltre ai problemi del precariato la CISL Scuola ha chiesto al Ministro
di garantire per il nuovo anno scolastico tutti quegli interventi
finalizzati ad assicurare le migliori condizioni organizzative e
professionali, in un contesto di chiarezza e in un clima di serenità a partire
dalle questioni relative a portfolio, “orario spezzatino”, indicazioni
nazionali. (Roma, 2 agosto 2006)