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Venerdì, 28 Luglio, 2006 - 15:44

PER L'INDULTO... GOVERNO "SINISTRO" TI RINGRAZIO!!!

 
Da "La Repubblica" 28 luglio 2006
 
ORA PER PREVITI I SERVIZI SOCIALI. "PRONTO A LAVORARE PER LA CARITAS" (Elsa Vinci)
Adesso gli serve un lavoro. "La condanna a sei anni per corruzione giudiziaria ne processo Imi-Sir lo interdisce dai pubblici uffici, ma non dalla sua professione, l'avvocato civilista. Potrebbe fare il consulente di un'associazione con scopi umanitari. Caritas, Amnesty International", spiega il suo avvocato, Alessandro Sammarco. A Cesare Previti, ex parlamentare di Forza Italia, ex ministro della Difesa, agli arresti domiciliari per i suoi 72 anni, un lavoro è necessario per riconquistare la libertà. Come? Chiedendo l'affidamento ai servizi sociali. Un regalo portato dall'indulto. "Oltre allo sconto di tre anni sulla pena - prosegue Sammarco - il provvedimento ci consente di chiedere l'affidamento ai servizi sociali, che se ottenuto significherebbe la fine della detenzione". Ma Previti si dovrà impegnare per la collettività. Volontariato? Nemmeno l'avvocato ce lo vede. "Dovrà fare qualcosa di socialmente utile, metterà a disposizione della comunità la sua esperienza. Anche per organizzazioni internazionali". Se, come è prevedibile, ci riuscirà, Previti saluterà l'autunno a spasso per Roma.
Tre mesi dopo quella mattina del 6 maggio, quando l'ex parlamentare si è presentato ai cancelli di Rebibbia, dopo una condanna resa definitiva dalla cassazione, lo spiraglio. Atteso, agognato, non commentato. La sua non è stata una detenzione dura, pochi giorni in cella, poi l'età lo ha mandato ai domiciliari. Da tre mesi vive nella sua casa di piazza Farnese, a due passi dall'Ambasciata di Francia e da Campo de' Fiori, con la moglie. "I figli ormai grandi vanno a trovarlo spesso. Può incontrare gli amici, chiacchierare con chi vuole. Ma non può uscire", spiega Sammarco.
In attesa di attraversare la breccia, Cesare Previti non abbandona l'orgoglio di essere "falco". "Soffre ma a testa alta. E' di temperamento sanguigno, il dolore non lo piega. Studia. Si tiene in forma, fa ginnastica, consuma pasti leggeri. In lui non c'è abbandono". Sammarco, docente di diritto dell'esecuzione penale di Salerno, è uno specialista, lo tirerà fuori. L'avvocato non andrà in vacanza se non dopo aver presentato al tribunale di sorveglianza di Roma la richiesta di affidamento ai servizi sociali. Tempi tecnici per il verdetto? "In genere tre mesi, ma forse l'indulto alleggerirà il lavoro dei giudici e si potrà fare prima".
 
Io sono insegnante precaria da 15 anni, ho preso regolarmente l'abilitazione, insegno con un certo scrupolo (credo), e, malgrado lo stipendio ballerino, sono da molti anni impegnata in attività di VOLONTARIATO e continuo a confidare (questo è il mio errore di fondo) nella giustizia, nell'"intima bontà umana" come diceva un'altra giovane illusa, Anna Frank. Tanto giovane io non sono più (42 anni), e non sono certa di trovare lavoro quest'autunno, non ho nessun avvocato di grido al mio fianco e dubito che la Caritas o Amnesty s'interessino al mio caso. Vedremo come finirà questa volta, ma ricordo che di quest'indulto potrebbero beneficiare anche Moggi e Giraudo, e quanto ai pedofili, oggi sono puniti, ma ancora per poco: dopo la legalizzazione del loro partito, in Olanda (http://www.associazioneprometeo.org/pedofilia/partitopedofili.htm), notizia passata vergognosamente (e significativamente) passata sotto silenzio, può darsi che presto libereremo anche loro, magari con tante scuse. Resteranno dentro gli extracomunitari, i piccoli spacciatori, tutti quelli che, anziani o no, non hanno prezzo per la loro vita. Grazie, sinistra che ho colpevolmente votato.

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