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Giovedì, 12 Maggio, 2011 - 02:31

Confronto Pisapia - Moratti: falsità e calunnie da parte di un sindaco sul finir del mandato

E' incredibile quanto le ingiurie e le falsità espresse dal sindaco uscente e spero non rientrante, Letizia Brichetto, siano di enorme portata. Dico questo in quanto quste sue caratteristiche si aggiungono alle contraddizioni della stessa. Dire a fine incontro e dibattito, attendendo il momento in cui era impossibile ribattere, che Pisapia sia stato considerato responsabile del reato di furto di autoveicolo per effettuare il sequestro di una persona. E' un falso, come evidenziano gli atti processuali. Pisapia non solo non è stato considerato responsabile con sentenza passata in giudicato ma anche ha voluto andare ai due gradi successivi di giudizio, dopo la sentenza di primo grado che prevedeva l'amnistia, per avere una sentenza che certificasse già nella fase di indagine e istruttoria l'insussistenza del reato contestatogli. E' incredibile e assolutamente palesante la pochezza e bassezza politica del centrodestra affidarsi a collaboratori alla ricerca di scoop e di notizie infondate: tali notizie espresse dal sindaco uscente risulteranno un boomerang contro la stessa, tanto che un suo alleato ha subito avvertito come tale manovra di lanciare fango a sproposito e gratuitamente contro l'avversario, sia controproducente ai fini elettorali. Ed è poi assurdo che tale inneggiamento alla moralità e al moderatismo venga da chi ha nella sua coalizione forze politiche estremiste e da colei che ha un figlio accusato di aver costruito ed edificato senza permessi un edificio, così come da chi ha nelle proprie liste un indagato per avere affisso manifesti di dileggio e vilipendio alla magistratura e alla sua indipendenza. Come è assurdo che il sindaco uscente e spero non rientrante veda nuovamente nelle ordinanze, quelle che hanno determinato insicurezza nei quartieri periferici e che "hanno spento luci e luoghi di aggregazione, dove i giovani potevano trovarsi e non andare in giro e trovarsi in situazioni difficili, o dove gli anziani andavano per vivere un senso di comunità". Nella coalizione di centrodestra, che tanto di legalità e di ordine pubblico si fa portavoce, si vede e nota una spaccatura su tale proposta tra un vicesindaco che promette nuove ordinanze coprifuoco e la Lega, che aspira ad avere il secondo vicesindaco, che parla di promuovere più movida notturna. Pisapia, come ha dimostrato nel dibattito, è stato uno degli autori della riforma del codice penale soprattutto sul tema della garanzia della sicurezza e considera controproducente l'insieme delle ordinanze coprifuoco, elemento che ho sempre denunciato e contrastato e che penso sia doveroso rilevare come fossero state considerate illegittime dalla stessa Corte Costituzionale, in quanto il mezzo per contrastare il degrado prevedeva una misura eccessiva rispetto all'obiettivo delle disposizioni. In altre città italiane il problema della sicurezza ha visto risolto la questione: ci sono stati maggiori organici nella funzione di vigili di quartiere, ritornando a una concezione antica della funzione di tale figura: persona indirizzata a promuovere solidarietà, a garantirsi come punto di riferimento e di confidenza per i residenti della zona, punto di informazione e di conoscenza del quartiere, delle sue dinamiche, così come una capacità del medesimo di comprendere le esigenze del territorio e di agire quando qualcosa non funzionava. A Madrid e a Barcellona gli incentivi vengono dati non ai poliziotti che hanno fatto più arresti, ma a quelli che fanno diminuire reati. Cosi come vengono dati incentivi ai vigili che diventano presenze sul terrtitorio e prevengono situazioni di conflittualità, non a quelli che emettono maggior numero di multe. Oggi i vigili di quartiere risultano sottoutilizzati: alcuni negli uffici amministrativi, altri a fare la scorta al vicesindaco. Rimango stupefatto e sconcertato dai dati del sindaco uscente sul tema dell'insicurezza e dei reati, che dice essere calati, così come rimango altrettanto stupefatto difronte alle dichiarazioni del sindaco che considera un grande passo in avanti avere delle pattuglie che circolano nei quartieri a passo d'uomo nelle ore notturne con lampeggianti, dal momento che tale funzione è alquanto risibile e ridotta a presidiare i territori sottoposti all'ordinanza, dal momento che di vigili di quartiere ce ne siano solo 50 in tutta Milano. E', poi, strumentale e demagogico dire che Pisapia chiuderebbe i CIPE sul tema imigrazione, dato che la sua volontà è quella di provvedere a forme di integrazione che diminuiscano e sfoltiscano il sovraffollamento che in quel contesto esiste di persone migranti, spesso clandestine per motivi che esulano da quelli comunemente intesi, dato che esiste una legge assurda e ingovernabile in materia a livello nazionale, contestata anche da uno dei suoi autori, Gianfranco Fini.  L'immigrazione è una risorsa, si ribadisce con Pisapia durante il confronto su Sky di ieri: la scuola pubblica, affossata dalla Moratti ministro dell'istruzione, è un luogo per iniziare questo percorso. La scuola pubblica ha visto il totale disinteressamento anche dell'attuale amministrazione comunale in dirittura di arrivo: tagli poderosi all'organico e mancanza di investimenti in strutture sono stati gli elementi reali degli impegni disattesi della giunta e della maggioranza. Ed è interessante la proposta, presente nel programma, che Pisapia sottolinea nuovamente, ossia partire da un'integrazione che veda "un aiuto supportato da un microcredito comunale volto a creare sviluppo e lavoro per i giovani, garantendo maggiore sicurezza sul e per la ricerca di un lavoro, diritto di tutti". La povertà è aumentata e riguarda diverse fasce generazionali ed etniche. Le perfierie, luoghi dove i flussi miratori sono molto presenti, non hanno dignità, sono ignorate, dimenticate, e il "degrado deriva dalla responsabilità di chi ha il dovere di investire nella manutenzione delle case popolari, dove ci sono situazioni difficili, dove un anziano o un disabile si trova spesso con ascensore funzionante per un giorno e non funzionante per un altro, abitando magari agli ultimi piani e impossibilitato a uscire di casa", ribadisce Pisapia. Il confronto acceso e determinato è giunto, poi, su uno dei punti fondamentali che ritengo essere prioritari per l'inizio di una rinascita della partecipazione sociale e civica a Milano.Occorre garantire maggiori poteri ai consigli di zona, portando gli stessi a essere nuovamente "luoghi dove ci siano dei rapporti tra cittadini e consiglieri che devono essere presenti, non come fatto dal sindaco uscente che si è presentata in consiglio solo il 7% di tutte le sedute in cui c'erano discussioni o votazioni". E' vero il sindaco uscente non ha mai visitato un consiglio di zona, non ha garantito risorse, sostegno alle attività, attenzione alle esigenze: semplicemente sono stati svuotati di potere e di capacità di incidere nelle scelte di governo dei territori. Occorrono, pertanto, "risorse effettive, poteri effettivi, e una parte del bilancio deve essere decisa dagli abitanti della zona: chi meglio può sapere e dare indicazioni se è più urgente tappare buche o dare più verde" chiosa Pisapia. Nel dibattito confronto a Sky si è evidenziato come il sindaco uscente fosse permabile ai poteri forti, alle lobby, che hanno disegnato gran parte del PGT attuale, "un regalo agli immobiliaristi" asserisce giustamente Pisapia. Un altro tema su cui invito a riflettere sono le infiltrazioni mafiose negli affari dell'expo: è, questo, un tema centrale per chi si professa paladino della sicurezza, ed è un tema su cui più volte sono tornato con interrogazioni e istanze in consiglio di zona. I cantieri e gli appalti sollecitano interessi economici della malavita organizzata. Occorre contrastare con forza tale fenomeno, come spinge a fare Pisapia. Ed è stato importante sottolineare come l'opposizione alla commissione antimafia a Milano da parte del centrodestra in maggioranza fosse stata grave. Smuraglia aveva creato una serie di interventi che prevenivano il crimine organizzato, con strumenti politici adottati dalla commissione che aveva presieduto. Molti fenomeni di mafia interessano anche da vicino alcuni consiglieri comunali pdl. Bsigona avere la forza a contrastare tali fenomeni, che vedono società fondersi, sciogliersi e ricostituirsi per riciclare danaro sporco o per garantire appalti diretti alle cosche. Occorre alimentare un rapporto corretto ed equilibrato con le forze dell'ordine e con la Magistratura per indagare politicamente sulle cause di tale fenomeno, arginandolo ed eliminandolo alla radice. Anche questa è sicurezza: soprattutto questa, signor vicesindaco e signori della giunta uscente, spero non rientrante. Mi piace riprendere, esprimendo la solidarietà e l'appoggio a Pisapia contro falsità e menzogne, killeraggio perpetrato e architettato dalla Moratti sul finire del confronto, la conclusione del mio, nostro, candidato sindaco di centrosinistra: è necessaria aria pulita non solo dal punto di vista ecologico a Milano, ma anche intesa come trasparenza, una stagione di legalità e di moralità, riportando Milano capitale morale, dove ci siano strumenti per contrastare infiltrazioni e garantire vigilanza e trasparenza su appalti e subappalti, lavoro a cui il candidato sta investendo insieme a Valerio Onida.

Sono rimasto, a latere, alquanto perplesso sul fatto che non siano stati toccati i temi riguardanti le politiche da prendersi per contrastare reati a sfondo omofobico, alla luce degli avvenimenti che si sono verificati anche ultimamente a Bruzzano, dove squadre di picchiatori e provocatori si sono avvicendate per funzioni punitive e di violenza contro persone a orientamento glbt. Forse sarebbe stato interessante sapere, ci sono e sono notevoli, le proposte del candidato sindaco del centrosinistra, in materia, ed evidenziare, invece, la totale assenza e la totale mancanza di politiche in tale ambito da parte del sindaco uscente e di un'amministrazione che ha emarginato una comunità, non ascoltandola, ma viva ed energica, dato che agisce nella città e si presenta forte e determinata e sostenere proposte chiare e puntuali.

Alessandro Rizzo

Candidato Lista Civica Milly Moratti per Pisapia

Consiglio di Zona 4 Milano

 

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