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Martedì, 19 Aprile, 2011 - 09:12

Milano: candidati ai nastri di partenza

Si confermano le assurde divisioni della destra radicale che, anche a Milano, si presenta con tre liste concorrenti: la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli (con l’Avv. Gabriele Leccisi candidato sindaco e il conte Gianluca Bonazzi di Sannicandro capolista), Forza Nuova di Roberto Fiore (con Marco Mantovani candidato sindaco e Duilio Canu capolista) e La Destra di Francesco Storace (capolista indipendente Alberto Torreggiani) che, invece, sostiene Letizia Moratti.

Esponenti, più o meno noti, della destra milanese sono candidati in altre liste minori: Io Amo Milano di Magdi Cristiano Allam e la Lista Civica Milano al Centro che sostengono la Moratti, La Tua Milano di Carla De Albertis, il Partito Nuova Italia di Armando Siri, la Lega Milano e gli Autonomisti Goisis di Massimiliano Loda, la Lega Padana Lombardia di Roberto Bernardelli in appoggio a Giancarlo Pagliarini candidato sindaco.

http://www.milanotoday.it/tag/elezioni-comunali-2011-milano/

Nessuno dei sopracitati candidati, più o meno bravi e meritevoli, ha una reale speranza di essere eletto in consiglio comunale con queste listarelle dello zero virgola. I consiglieri comunali da eleggere sono scesi da 60 a 48 e, per le elezioni amministrative, vige, di fatto, uno sbarramento del 3%.

Unici candidati di destra che concorrono seriamente per un posto di Consigliere Comunale sono quelli presenti nella coalizione di centro-destra che sostiene la rielezione del Sindaco Letizia Moratti: nella Lega Nord (come Leo Siegel ed il candidato di Mario Borghezio, Max Bastoni) e, soprattutto, nel Popolo della Libertà. Nel PDL vi sono innanzitutto tre candidati di apparato che rappresentano le vecchie correnti di Alleanza Nazionale: Benedetta Borsani (candidata del Ministro Altero Matteoli e figlia dell’ex assessore regionale Carlo Borsani), Marco Osnato (candidato di Ignazio La Russa e genero dell’assessore Romano La Russa) e Antonluca Romano (di nome e di fatto, in quanto candidato di Gianni Alemanno, Sindaco di Roma).  Oltre a questi tre candidati, spinti e sponsorizzati dai rispettivi capicorrente, vi sono uomini liberi come Michele Mardegan (esponente dell’Opus Dei e rappresentante della destra cattolica) e, fuori dagli schemi, come l’emergente Marco Clemente che è riuscito a coalizzare, intorno a se, energie trasversali che vanno dal consigliere regionale Angelo Gianmario (ex Forza Italia) agli storici ambienti della destra sociale ed identitaria.

Questa è la fotografia obbiettiva ai nastri di partenza. Ovviamente tornerò presto sull’argomento, consigliandovi alcuni candidati, al comune e nelle nove circoscrizioni di Milano, dandovene valide e documentate motivazioni. Sicuramente non sono contento della esclusione del mio candidato Stefano Di Martino dalle liste del PDL, tantomeno della mia non candidatura alla presidenza di zona uno, ed anche su questo argomento ritornerò presto, ma, guardando il lato positivo, ora posso guardare con maggiore serenità, attenzione ed obbiettività alla campagna elettorale.

Roberto Jonghi Lavarini

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