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Se anche alle primarie di Milano prevalgono gli astenuti...
Il sogno dell'Ulivo '96 proponeva l'incontro tra le culture democratiche storiche e recenti sul piano della responsabilità della proposta di governo. Se aumentano gli astenuti anche alle primarie di Milano si devono porre qualche domanda i gruppi dirigenti che hanno fagocitato il sogno dell'Ulivo '96 riducendo la metafora di un partito democratico, inclusivo e aperto, ad una contesa tra cordate figlie del bipolarismo consociativo. Nel loro vuoto di proposta politica si inserisce l'opa di Vendola, con la sua narrazione, che qui al Nord suona retorica. Le carte sono sparigliate e i recinti ideologici del '900 non tengono più. E' tempo di proposte che si legittimino perché capaci di affrontare i nodi dell'equità e del talento dentro una tenuta sociale democratica, a Milano ed in Italia.
Se anche alle primarie di Milano prevalgono gli astenuti...
Il sogno dell'Ulivo '96 proponeva l'incontro tra le culture democratiche storiche e recenti sul piano della responsabilità della proposta di governo. Se aumentano gli astenuti anche alle primarie di Milano si devono porre qualche domanda i gruppi dirigenti che hanno fagocitato il sogno dell'Ulivo '96 riducendo la metafora di un partito democratico, inclusivo e aperto, ad una contesa tra cordate figlie del bipolarismo consociativo. Nel loro vuoto di proposta politica si inserisce l'opa di Vendola, con la sua narrazione, che qui al Nord suona retorica. Le carte sono sparigliate e i recinti ideologici del '900 non tengono più. E' tempo di proposte che si legittimino perché capaci di affrontare i nodi dell'equità e del talento dentro una tenuta sociale democratica, a Milano ed in Italia.