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Giovedì, 16 Settembre, 2010 - 23:50

Onorevoli, un po' di coraggio!

16/09/2010 - Ufficio stampa Arcigay

 

Mercoledì mattina 15 settembre 2010 la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha ricominciato la discussione in merito ad un legge contro l'omofobia e la transfobia.

Ricordiamo che i numerosi casi di aggressioni ai danni di gay lesbiche e trans, l'inottemperanza ai trattati internazionali, da ultimo la carta di Nizza, impongono al legislatore l'urgenza di un intervento legislativo volto a stroncare una pratica violenta e diffusa che colpisce quotidianamente le persone lgbt.

Le proposte in discussione sono due, quella dell'on. Soro (PD) e quella dell'on. Di Pietro (IDV).

La proposta dell'Italia dei Valori rispecchia completamente le nostre richieste, prevedendo l'estensione della legge Mancino ai reati di odio conto la nostra comunità e intervenendo in modo deciso contro le cause che provocano tali atti anziché solo sugli effetti degli stessi.

Sconcertante la proposta a firma Soro (PD). Oltre che per la timidezza della proposta che ben poco serve ad una protezione efficace dalle aggressioni (l'intera proposta si riduce all'introduzione di una aggravante generica), non possiamo non rilevare la scelta del PD di escludere volutamente dalle già magre tutele i reati contro l'onore, ovvero tutta quella serie di fattispecie di reato, dall’ingiuria alla diffamazione che colpiscono ed intaccano la dignità ed il valore sociale delle persone.

In pratica è come dire che l’onorabilità delle persone lesbiche, transessuali e gay vale meno di quella di qualunque altra persona. Si tratta di una discriminazione particolarmente odiosa e oltraggiosa che offende i circa 2 milioni di cittadini italiani LGBT. Quale motivazione può mai giustificare una simile esclusione?

Ci sembra di essere tornati agli anni 60 quando il movimento si affrancava dalla condizione di vergogna e clandestinità e rivendicava la propria visibilità e la propria dignità.

Abbiamo il timore di essere di fronte all'ennesimo provvedimento inefficace e sottolineiamo con preoccupazione il pericolo che la proposta di legge del PD possa essere adottata come testo base.

Siamo certi che l'on. Paola Concia, alla quale va la nostra stima e fiducia, unica lesbica dichiarata in parlamento e relatrice in commissione saprà scongiurare il pericolo che la proposta di legge del suo partito possa essere adottata come testo base.

Chiediamo di essere ascoltati e di dar voce alle associazioni lgbt italiane.
Monitoreremo i lavori della commissione e siamo pronti a scendere in piazza per difendere la dignità della nostra comunità. E' avvilente constatare come nel resto del mondo e oramai in quasi tutta Europa l'agenda parlamentare preveda discussioni sul matrimonio, quando in Italia, si discute ancora di dignità. Non ci stancheremo mai di affermare che un'efficace lotta contro i reati omofobici deve prevedere l'abbattimento di ogni discriminazione e l'affermazione de facto dell'uguaglianza formale di tutti i cittadini di fronte alla legge.

Ciò significa una seria legge per l'accesso al lavoro delle persone trans, il matrimonio civile, l'accesso all'adozione e alla procreazione medicalmente assistita per le persone e le coppie omosessuali nonché l'adozione di leggi
a tutela dei numerosi figli di gay, lesbiche e persone transessuali.

Rita De Santis Presidente nazionale AGEDO
Giuseppina La Delfa Presidente nazionale Famiglie Arcobaleno
Paolo Patanè Presidente nazionale Arcigay
Francesca Polo Presidente nazionale ArciLesbica

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