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Lunedì, 26 Luglio, 2010 - 17:23

Preti gay: Panorama, brutta pagina di giornalismo

Siamo turbati da un servizio che nel mettere giustamente in luce le contraddizioni della Chiesa cattolica ed il suo tormentato rapporto con la sessualità finisce per assecondare una modalità orribile e torbida che non condividiamo e che contestiamo duramente.

Non è la vita privata delle persone che va colpita con un moralismo scandalistico ed offensivo, ma i comportamenti pubblici e politici di chi pianifica ed afferma l'omofobia e la discriminazione.

L'articolo finisce per criminalizzare i preti omosessuali dimenticando che la cosiddetta "doppia vita"riguarda anche e largamente i preti eterosessuali o, ancora, migliaia di mariti o mogli.

Non è mai giusto frugare nelle vite dei semplici, lasciando che le potenti gerarchie vaticane tuonino furore ed ingiustizia contro la dignità delle persone lgbt, condizionando il legislatore e contrastando la depenalizzazione del reato di omosessualità nel mondo Quello è il vero scandalo.

Ci sembra una pagina decisamente brutta, densa dei peggiori stereotipi che aderisce a quella parte interna alla Chiesa che vuole dipingere l'omosessualità come fonte di ogni male. A questa visione ci ribelliamo con decisione, schierandoci apertamente e laicamente dalla parte della vita privata di chiunque.

Siamo certi delle migliori intenzioni di "Panorama", molto meno dell'uso che la Chiesa stessa  farà di quel dossier, utilizzandolo per sviare l'attenzione dai problemi autentici che sono posti dalla sua interferenza nella vita politica di questo Paese.

Un neomoralismo si allunga come un'ombra cupa, assegnando significato a situazioni private, mentre l'Italia viene devastata da scandali e corruzione.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay

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