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Mercoledì, 16 Maggio, 2007 - 11:19

interrogazione su destinazione sicurezza stradale

Alla cortese attenzione dell’Assessorato alla viabilità e ai trasporti del Comune di Milano
Edoardo Croci
Alla cortese attenzione del
Presidente della Commissione Territorio e viabilità Giorgio Tomellini
Alla cortese attenzione del
Consiglio di Zona 4 e delle sue componenti
Alla cortese attenzione del settore centrale Viabilità del Comune di Milano

 
 
Interrogazione su misure e provvedimenti previsti e proponibili in materia di sicurezza stradale e di una verifica degli attuali standard percentuali dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie destinabili da parte del Comune al fondo per la sicurezza stradale.
 
 
Considerata
 
l’interrogazione presentata dal sottoscritto in data 19 aprile 2007, sulle misure di sicurezza per la viabilità e la circolazione pedonale e ciclistica nella città e nella circoscrizione, dove veniva richiesta l’indizione di una commissione viabilità con ordine del giorno l’esame, previa verifica, di misure implementanti il piano di sicurezza stradale, come anticipate nell’ordine del giorno dodecagono in discussione in Consiglio, presentato dai consiglieri Baruffi e Corritore.
 
Visto in diritto
 
l’articolo 208 del Codice della strada aggiornato comma 4 dove si cita testualmente “i proventi spettanti alle Regioni, Province e Comuni sono devoluti per consentire agli organi di polizia locale di effettuare ... corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, imputandone la relativa spesa ai medesimi proventi nonchè al miglioramento della circolazione sulle strade, al potenziamento e miglioramento della segnaletica stradale, ... e alla realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica, nonchè in misura non inferiore al 10%, a interventi per la sicurezza stradale, in particolare a tutela degli utenti deboli: pedoni, ciclisti, bambini, anziani, disabili.
 
Preso atto che
 
è il consiglio comunale a determinare ex lege annualmente le quote dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per provvedimenti inerenti misure e loro miglioramento in materia di “sicurezza stradale”
 
PQM
si chiede
 
alla Commissione competente di verificare presso il Settore viabilità del Comune di Milano e l’assessorato competente quale è la quota prevista in materia e di considerare la sussistenza di eventuali provvedimenti funzionali al miglioramento delle misure disponibili per il piano di sicurezza stradale, considerando le varie tipologie di intervento e i destinatari interessati classificati dal Codice come “utenti deboli”. Si chiede altresì di indire una commissione sul tema al fine di individuare indicazioni utili al territorio circoscrizionale in materia di “sicurezza stradale”, e proponibili all’assessorato competente e all’amministrazione comunale, al fine di una loro integrazione nel piano complessivo.
 
Alessandro Rizzo
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4

Martedì, 15 Maggio, 2007 - 16:05

Situazione Torri Comunali Via Tofano 5

Leggete questa bella storia sulle case a Milano e riflettiamoci su.........

Saluti
Ivano Grioni

Martedì, 15 Maggio, 2007 - 16:01

Riapertura srudio medico a Quinto Romano

Si sono raccolte quasi 300 firme in 10 giorni per questa petizione.

Saluti
Ivano Grioni

Sabato, 12 Maggio, 2007 - 18:05

Family day: ma perchè si manifesta?

Stavo riflettendo, come spesso capita, davanti alla notizia del telegiornale regionale della Lombardia delle partenze di allegre famiglie alla volta di Roma, dove oggi, 12 maggio si è avuta la manifestazione indetta in occasione del family day. E' ormai tradizione, quasi moda, attribuire date di varia entità, spesso non comrensibili per il loro significato, a persone, valori, soggetti collettivi, ideali: la giornata del ricordo, la giornata della memoria, la giornata della mamma, la giornata della festa della donna, la giornata della nonna, la giornata della memoria delle vittime del terrorismo, la giornata dela lavoro, la giornata dell'ambiente. Si può pensare che sia solamente un tributo che si vuole concedere a ciò che spesso si dimentica, per scagionare la propria coscienza dal senso di colpa dell'oblio, della dimenticanza: ed ecco che in prossimità delle grandi giornate vediamo iniziative, dibattiti, campagne pubblictarie, presidi con vendita di gadget, tutti finalizzati a ricordare che esiste anche questo o quell'elemento nella nostra storia collettiva, nella storia di tutte e di tutti, in quella dell'umanità. Adesso si parla della giornata della famiglia: ed ecco pellegrine e pellegrini che prendono il treno dell'alba per andare in Piazza, San Giovanni, e dimostrare cosa bene non ho capito, nè compreso. Una mamma di famiglia intervistata diceva che andava a Roma, nonostante la fatica del viaggio lungo e impervio, per affermare che la famiglia esiste, perchè non poteva rimanere a casa, lasciando ad altre e ad altri l'accollo del dovere di dimostrare il valore della famiglia. Credo certamente che ogni mobilitazione di piazza debba essere rispettata, e la voglia di partecipare oggi come oggi sia massima, nonostante l'afasia che spesso obnubila le menti e assopisce gli animi dei più. Ma mi ripongo e ripropongo la domanda: per che cosa si manifestava oggi? Non riesco a comprendere, forse ho perso dei passaggi ultimi, dato che le notizie si accavallano l'una con l'altra in modo incessante, spesso contraddittorio. Esiste una legge che ha abolito l'istituzione famiglia? Non mi sembra, dato che ancora oggi vedo molte famiglie che si incamminano per Roma, come in un pellegrinaggio di massa, alla volta della propria meta sacra. E quuindi: quale è il singificato della manifestazione? Forse la mobilitazione è dovuta a qualcosa non di propositivo, ma di contrastante, ossia dimostrare che l'ampliamento dell'istituzione familiare anche per realtà che non possono essere chiaramente intese come matrimoni, ma unite da affetto e da amore, non è accetto perchè si presume ledere le fondamenta della famiglia tradizionale, canonica, quella "benedetta". Io vorrei solo indicare il paradosso della situazione: da una parte di teme che la famiglia come rappresentanza immaginifica, idealizzata, venga intaccata proprio in un momento in cui si intende estendere la propria caratteristica giuridica di forma di convivenza anche ad altre realtà.
La famiglia sotto attacco? Scirve bene Francesco Merlo su Repubblica di oggi, dove dice che l'Italia è il Paese dove maggiormente si imposta una cultura familiaristico centrica. Le pubblicità vedono famiglie risvegliarsi allegre alla mattina davanti una tazza di caffelatte e biscottini dolci del Mulino Bianco; le grandi serie televisive disegnano giovani celibi attaccati alla propria mamma e al sugo che lei prepara amorevolmente la domenica; il resto del mondo deride certe nostre espressioni quali "mamma mia", "figlio mio", e quant'altro. Esiste una cultura "mammaria", scrive giustamente Merlo, ossia tutto è incentrato sui forti legami tradizionali tra una prole sempre meno indipendente e una presenza abbondante genitoriale protettiva e sempre disposta a sacrificarsi. E il sistema in generale come è retto in Italia se non dalla logica del protezionismo familiaristico: i nomi prevalgono nei concorsi, nelle redazioni dei grandi quotidiani, negli albi dei professionisti. Addirittura una legge, fortunatamente abrogata dal decreto Bersani, disponeva che se eri figlio di un farmacista diventavi de jure proprietario della licenza, con tutto il valore monetario derivante. Ebbene è la concezione familiaristica la base su cui si fondano i cosidetti privilegi e vantaggi: se sei figlio di, puoi pretendere diverse cose. Per ultimo Merlo parla di mogli di bancari che vengono omaggiate da doni di grande portata ponendo i propri consorti nei guai giudiziari per fenomeni di corruzione: ricordiamo donna Fazio e i gioielli regalati. Prima annoveravo tra le varie giornate dedicate a questo o a quell'altro tributo, la Festa della donna. Forse è una delle poche giornate con significato storico e culturale ben definito, garante di una chiara legittimità di esistere e persistere. In quella giornata, 8 marzo, si è ricordato quante violenze vengono perpetrate contro le donne in diversi contesti mondiali, ma soprattutto in Italia, dove le prevaricazioni di diversa entità vengono consumate non solo esternamente alle mura familiari ma, bensì, anche e soprattutto internamente. Mogli picchiate, figlie su cui padri abusano sessualmente, donne segregate dal proprio amante, dal proprio fidanzato: diverse sono le casistiche e differenti sono le conseguenze derivanti da questi atti di una violenza inestimabile e di una gravità elevata. Alcune donne decidono di togliersi la vita per la vergogna, altre preferiscono non denunciare, poche, purtroppo, procedono in giudizio confessando l'autore bestiale delle angherie e dei soprusi. Anche queste sono famiglie, come sono famiglie i nuclei che molti politici politicanti perbenisti, oggi in manifestazione a Roma, hanno costruito per, poi, disfarli in modo anche abbastanza affrettato, veloce: persone con tre matrimoni alle spalle e numerosi figli. Insomma il concetto "tradizionale e idealizzato" di famiglia allegra sussiste solo quando si tratta di fare campagna elettorale, magari cavalcando le onde del malcontento economico e sociale e addossando su ipotetici governi le responsabilità dovute all'assenza di disposizioni che sostengano le famiglie, soprattutto se prolifiche. Se si tratta di fare i conti con la propria persona questo concetto insidacabile, quasi religioso e fideistico viene meno. Troppa ipocrisia e troppa strumentalizzazione vedo affiancarsi a questa manifestazione nazionale, tenutasi oggi, 12 maggio, a Roma: occorre parlare di giustizia sociale e di eguaglianza nei diritti e nelle opportunità, senza discriminazioni alcune, se si vuole realmente prcedere su un ampliamento di una democrazia consapevole e responsabile di cittadine e di cittadini protagonisti del proprio futuro e della propria libertà di azione. E' finito il tempo della propaganda ideologica: credo che l'era delle contrapposizioni tra laici e cattolici sia cessata proprio difronte alla complessità del presente e alle migliaia di questioni che la nostra modernità, i nostri tempi mutati, pone davanti.

Alessandro Rizzo

Mercoledì, 9 Maggio, 2007 - 14:43

prima fiera metropolitana dell'autoproduzione

11 - 12 - 13 maggio 2007

Cavalcavia Bussa, FS/MM2 Garibaldi

Rebel8

EL SUC DE MILAN

prima fiera metropolitana dell'autoproduzione

REBEL8: la prima fiera metropolitana dell'autoproduzione: una fiera nel senso nobile del termine, arricchita di tanti desideri mai realizzati.

L'idea nasce durante la vicenda degli O-bej O-bej, quando la giunta comunale decide di spostare "la fiera per eccellenza" dei milanesi, un appuntamento annuale che da tempo remoto prende spazio nella storia e nelle strade di questa città.

Di questo appuntamento meneghino ci sono visioni completamente opposte. Da un lato la giunta e una parte della popolazione che propongono un mercato della tipologia standard (tipo quelli che si vedono alle feste di quartiere organizzate dalle associazioni di commercianti,in cui spesso sono oggetti comuni dozzinali a farla da padrona). Dall'altro un nutrito insieme colorato e ciarliero di artigiani,  riciclatori, robivecchi, saltimbanchi e pinco palli vari che vedono nei giorni della fiera, un'occasione di incrocio fra creature simili e cittadini festosi e  una possibilità di  scambiare o vendere le loro  amate produzioni.

Un REBELOT come si dice a Milano, che è per noi è il vero 'suc de Milan'.

Di qui  l'intento e la voglia di creare un evento in cui rendere agibili in questa città momenti di partecipazione e incontro altrimenti negati, fornendo spazio alla presentazione e promozione di autoproduzioni.

Per partecipare sarà richiesta un'autocertificazione che garantisce un'alta qualità dell'offerta.

All'interno della Prima Fiera dell'Autoproduzione  è allestito uno speciale spazio Musica.

Per tre giorni dalle 14 alle 24 il Cavalcavia Bussa trasmetterà ritmi e melodie selezionate da differenti crew.  Rappresentanti delle più vivaci scene musicali milanesi si alterneranno alla consolle per rendere il passaggio all'interno della fiera semplicemente perfetto...

PROGRAMMA MUSICALE

Venerdì 11

Scaldano i subwoofer i djs del B-TEAM, il collettivo musicale cittadino più attivo del momento nella realtà underground cittadina. Si continua con una selezione ad hoc di DJ EM. A seguire dalla Guidancekrw, pionieri dello stile  drum and bass nelle mitiche notti del danceflor di Pergola e attuali conduttori della trasmissione Guida nella Giungla sulle frequenze di Popolare network, SKYWALKER. Verso sera il tappeto sonoro di Supalova dj CHIOVO a preparare il mood giusto per ricevere ALIOSCIA  & friends 'inna bridge style'.

Sabato 12

Nel primo pomeriggio ci sono le ladies dj GIANNA con il suo hip hop raffinato e dj WINGS con sonorità soul-ragga-rnb. Lo street party continua con MON C (tuttofatto) e TOMOYOGHI (cckz). L'instancabile ESA  presenta la sua nuova creatura con lo showcase dell'etichetta Funkyamama. Per finire DJ INDI e DJ DAIS si incontrano sui piatti per fornire il meglio delle vibrazioni dancehall-reggae.

Domenica 13

Una festa per i bimbi da 0 a X anni con la musica più bella degli ultimo secolo: a scaldare gli animi  BRAVI RAGAZZI, PINK VIOLENCE SQUAD, POSTUMIA VIBRATIONS

Dal tramonto fino alla fine dell'evento 'grand finale' con SPAZIO PETARDO.

Contatti e info

rebel8@inventati.org  oppure  rebel8.rebel8@gmail.com

Blog: Rebel8.noblogs.org

Tel.  3927881859

Referente musicale per biografie – info – orari

xinamun@tiscali.it             xina 338 7108159

Venerdì, 4 Maggio, 2007 - 20:21

Un concerto underground per l'ambiente

Sono lieto di sottoporre alla vostra attenzione questo importante comunicato di una particolare iniziativa promossa da Lifegate in occasione del prossimo 5 giugno, giornata mondiale dell'ambiente. Si tratta di una kermesse underground di aspiranti giovani artisti che hanno voluto destinare la propria arte a esprimere contenuti e la passione per costruire un mondo diverso, dove l'ecosistema, l'equilibrio bioclimatico e la difesa della natura siano valori imprescindibili. E' un'occasione importante per dare colore a questa nostra spesso grigia città, in punti principali della rete metropolitana, dove la vita scorre in un'incessante corsa verso mete da raggiungere, senza pausa di riflessione e senza sosta. Ascoltare, conoscere nuove linfe vitali dell'arte musicale, pensare, emozionarsi, appassionarsi: sono sentimenti reali e incisivi nell'animo umano tali per cui si possa dire che avere una futura umanità in equilibrio di uno sviluppo per l'ambiente sostenibile viene recepito sempre maggiormente come obiettivo da raggiungere e da costruire, insieme, responsabilmente e con dedizione culturale.
Per saperne di più potete contattare Lifegate, www.lifegate.it, in cui poter accedere a un modulo di iscrizione, per chi fosse interessata o interessato a prendere parte a questa splendida mobilitazione artistica, oppure potete visionare il calendario degli appuntamenti con i singoli artisti, impegnati in questo concerto metropolitano. Speriamo che la forza di questo concerto possa all'unisono scalfire molta indifferenza ancora presente nella società attuale. Occorre invertire la rotta: e chi meglio della voce libera dell'arte musicale può aiutarci.

Alessandro Rizzo

http://www.lifegate.it/lg_radio/talentipernatura

Dal "World earth day" 22 Aprile nelle più trafficate stazioni della metropolitana milanese, aspiranti musicisti selezionati suoneranno per la natura. Il progetto che si concluderà il 5 Giugno - Giornata mondiale dell'ambiente con un evento in uno dei più rinomati parchi milanesi.

DOVE SI SVOLGE

Riempiamo di verde le metropolitane
In otto diverse fermate di maggior affluenza della Metropolitana Milanese (Cairoli, Cordusio, S. Babila, Loreto, Centrale, Garibaldi, S.Ambrogio, Porta Genova), LifeGate Radio allestirà 8 piccoli palchi (Oasi Musicali), su cui si avvicenderanno aspiranti musicisti che allieteranno con la loro musica il via-vai dei cittadini.

Venerdì, 4 Maggio, 2007 - 10:06

Invito per momento di preghiera per Elena

Elena era una bambina rom che il 2 maggio, cadendo in una roggia di
Chiaravalle, è deceduta .
Domani, 5 maggio, alle ore 14,30 presso l'Abbazia di Chiaravalle, gli amici
della Comunità di S. Egidio con le suore del Nocetum, hanno organizzato un
momento di preghiera per Elena.
Invitiamo a diffondere questa iniziativa ed a partecipare insieme per
testimoniare la vicinanza delle comunità alla famiglia di Elena.
Andrea Fanzago

Giovedì, 3 Maggio, 2007 - 14:41

Area abbandonata parcheggio Boncompagni

Alla cortese attenzione del Presidente della Commissione Territorio
Giorgio Tomellini
Alla Direzione del Settore Territorio del Comune di Milano
Alla Cortese Attenzione del Presidente del Consiglio di Zona 4
Paolo Zanichelli
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti

 
Interrogazione sullo stato dell’area e sull’esistenza di provvedimenti di riqualificazione dell’area sita in Via Boncompagni angolo Via Gaggia, dove è presente un’autorimessa interrata in condizioni di degrado e di abbandono
 
Rilevata
 
La presenza all’altezza di Via Boncompagni angolo Via Gaggia di una costruzione, risalente al 1990, adibita per l’occasione dei Mondiali di Calcio a ospitare un’autorimessa interrata di tre piani per parcheggi auto non pertinenziali, oggi in stato di abbandono e inutilizzabile da parte della cittadinanza, in quanto l’accesso alla medesima non è disponibile
 
Considerato che
 
La struttura è in condizioni di alta fatiscenza ed è soggetta a un degrado generale dovuto al non intervento da parte dell’amministrazione, della direzione di settore competente e dell’assessorato ai fini di una riqualificazione dell’area
 
Visto che
 
Pur non essendo in presenza di una zona ad alta densità abitativa, nella parte sovrastante l’area suddetta giace uno spazio, primariamente adibito ad area verde, oggi in stato di completo degrado e di forte abbandono ambientale
 
Considerata, infine
 
La precarietà strutturale della costruzione, quasi completamente occupata dalla presenza della falda acquifera, elemento, questo, che aumenta la precarietà strutturale e igienica sanitaria
 
Si chiede
 
Al Presidente della Commissione Territorio di verificare, previo sopralluogo, se sussiste presso la Direzione di Settore competente del Comune di Milano un provvedimento atto a rilevare l’area e a riqualificarla, e di provvedere a indire una riunione di commissione in cui poter discutere della questione suddetta con la presenza della cittadinanza residente, considerando anche lo stato giuridico esistente con la proprietà della ditta a cui è stata appaltata l’esecuzione dei lavori, allo stato attuale e all’atto della concessione dei lavori. Occorre nella riunione prendere parte attiva come Consiglio di Zona alla definizione di una proposta che rilevi l’area per scopi utili al territorio, competenza, questa, che dovrebbe rientrare a pieno titolo come priorità nell’attività e nelle competenze del Consiglio.
 
Alessandro Rizzo
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
sottoscritta dal Consigliere Daniele Olivieri
Rosa nel Pugno
Consiglio di Zona 4

Giovedì, 3 Maggio, 2007 - 14:38

Aggressione contro due sedi democratiche

Apprendo con grande costernazione dell'aggressione dolosa perpetrata da ignoti contro due sedi di partito: il Circolo di Rifondazione e la sezione dei Comunisti Italiani, siti entrambi in Via Solari 40 a Milano.
Ignoti, chiaramente non ancora identificati, hanno incendiato le due sedi, arrecando danno grave e pregiudizio non solo alle strutture, ma alla tenuta del quadro democratico in questa città. La cronistoria degli ultimi episodi di analoga matrice non possono che dipingere una situazione complessiva fortemente allarmante. Si sono tenute, in passato, delle aggressioni contro la sede dell'Arcigay, con scritte di insulti e di alto grado di intolleranza; ricordo l'attacco contro alcune sedi di partito, contro gazebo di realtà afferenti a un quadro democratico, appartenenti alla coalizione di centrosinistra; ricordo poco tempo fa violenze verbali perpetrate contro i più deboli, gli emarginati, magari persone che vivono in situazioni precarie non certo per volontà propria, ma per difficoltà a reperire un lavoro, un'occupazione, un ruolo nella società, dimenticati ai cigli delle strade, spesso vittime del freddo o di qualche violenza attuata da ignoti. Prima di Natale un altro atto degno solamente di essere considerato nazifascista e dalle dimensioni disumane è stato attuato contro un accampamento di Rom e di Sinti a Opera, con un incendio firmato politicamente da esponenti di partiti istituzionali, appartenenti al centrodestra locale. Oggi registro ancora questo grave atto, che segna un vulnus indescrivibile e di entità elevata contro la convivenza civile: penso che il clima stia diventando intollerabile e non perpetrabile, pena la venuta meno di quel tessuto culturale e sociale che ha caratterizzato da sempre Milano come città cosmopolita e costitutrice di un'Europa antifascista e di un mondo di solidarietà e di progresso sociale, di emancipazione civica e di liberazione della classe lavoratrice, di giustizia, di eguaglianza. Non si può soprassedere su questa situazione: occorre chiaramente perseguire gli autori non solo materiali di questi atti, ma anche le menti e gli organizzatori, se ci sono, e la cosa assumerebbe tinte di una gravità maggiore. Contro questo stato di cose si deve anche prendere una posizione politica di dura condanna e di seria denuncia, emarginando e neutralizzando ogni possibile compimento di atti destabilizzanti e reazionari di uguale intensità e portata. Milano non può cadere in un plumbeo periodo di terrore e di violenza: il futuro prossimo di questa città non può essere ostaggio di criminali reazionari, riproponendo un passato che spero possa considerarsi ormai chiuso e non ripetibile.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4

Martedì, 1 Maggio, 2007 - 13:58

Un Primo Maggio di riflessione ...

La Festa del Primo Maggio, la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Sono reduce dalla manifestazione consueta che si tiene ogni anno in questa importante giornata. Ho incontrato diverse compagne, amiche, diversi compagni e amici. Ho salutato e riporto i saluti del nostro Sandro Antoniazzi, che sempre con piacere ho incontrato, anche lui in piazza come me, come tante e tanti di noi. Ma quest'anno non è festa di gioia: qualcosa è cambiato in melius oserei dire: abbiamo un governo di centrosinistra, sorretto da quel fronte che si è opposto alle politiche liberiste e aziendaliste, dell'illegalità legalizzata, che il centrodestra ha perpetrato negli ultimi 5 anni, portando l'Italia a livelli non solo economici, ma anche sociali ed etici molto bassi.
E' stato un anno piuttosto drammatico per le lavoratrici e i lavoratori, soprattutto i precari, soprattutto gli sfruttati nelle sacche del cosidetto lavoro nero, ossia quello non emerso, dove soprattutto sono presenti immigrate e immigrati, spesso sottoposti a orari di lavoro molto intensi, senza garanzie, senza tutele, senza poter citare in giudizio colui che, datore di lavoro, ma spesso caporale, elude tutte le leggi per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il 1 maggio è stato dedicato a loro: ai morti, ai caduti, alle vittime di un sistema cinico e fortemente antitetico al princpio di rispetto della dignità della persona: Prodi, il nostro Presidente del Consiglio, aveva espresso giusta indignazione per questi fatti terribili, dove persone perdono la loro vita sui luoghi di lavoro: è uno degli episodi più cinici e crudi della storia dell'umanità. Oggi un'altra tragedia di eguale portata si è avuta a Sorrento: un altro eroe che è soccombuto, in nome di quella logica perversa del profitto senza limiti, del guadagno senza oneri, di irresponsabilità sociale e di irreverenza verso i diritti umani, verso il diritto di sopravvivere. Non è un Paese civile, considera chiaramente il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, un Paese che conta ogni giorno almeno 2, 3 vittime sui luoghi di lavoro: non è un Paese democratico uno stato dove ancora esistono questi avvenimenti brutali e cruenti, dove ancora persistono sacche di emarginazione tale per cui se non hai un certo reddito, se non hai una certa condizione sociale, se non appartieni a una certa classe e categoria sei sottoposto al pericolo di vedere troncata la tua vita in quanto non hai gli strumenti per rivalerti e per rivendicare la tua persona come appartenente a te stesso, non al primo caporale o al primo sfruttatore desideroso solo all'aumento della propria ricchezza.
Morire sul lavoro è l'aspetto più intollerabile di questa nostra società, dove il valore dell'essere umano viene degradato in quanto ciò che occorre è avanzare individualmente e, se sei più forte, più puoi permetterti di raggiungere certe vette, certi paradisi fiscali e finanziari. Il più forte vince, il più debole soccombe. Ma questo indecente panorama che getta disonore alla cultura civile e sociale del nostro Paese deve cessare: ottime le proposte che sono ancora sul tavolo della discussione concertativa tra le parti concernenti il disegno di legge Damiano. Si registrano un aumento dei controlli, che sono da diffondersi in modo capillare sul territorio, che sono da costituirsi tramite degli ispettori che non siano organici alle imprese, quindi non siano ricattabili da parte del datore di lavoro. Ottime le misure preventive di sicurezza e l'inasprimento delle norme penali di denuncia e di condanna dei fatti di reato per violazione delle leggi sulla sicurezza. Ma ancora di passi da fare sono tanti e tanti sono i problemi che avanzano in materia. Penso che sia opportuno dedicare questa giornata, come è stato fatto, alla memoria di queste vittime eroiche e per dire che occorre quanto meno riportare etica nel sistema produttivo attuale, dove la responsabilità d'impresa non deve diventare solo un appellativo da porre nello statuto fondativo della società, magari per cercare di aumentare credibilità sul mercato, ma, bensì, deve diventare un impegno concreto e sostanziale per dare vita a una nuova cultura, che dia alla lavoratrice e al lavoratore piena dignità e pieno rispetto della propria persona, centrale nella democrazia di una Repubblica fondata sul lavoro.
Come Unione stiamo cercando di assumerci un impegno che la scorsa legislatura, governata dal centrodestra, aveva totalmente eluso, anzi direi che le norme approvate e proposte erano controtendenti rispetto a questo percorso, favorendo l'illegalità, l'aumento del mercato nero del lavoro, diminuendo e abbassando i livelli di guardia di tutele e di garanzie.
Buon primo maggioa a tutte e a tutti, ma soprattutto auspichiamo in un prossimo primo maggio diverso e in cui questa piaga indicibile non sia più prevalente sulle pagine dei nostri quotidiani.

Alessandro Rizzo
Segretario operativo Forum L'Unione di Milano
Rete Civica di Milano

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