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.: Il Blog di Angelo Valdameri
Venerdì, 19 Gennaio, 2007 - 14:08

...Promemoria a Prodi, Parisi e D'alema

 

No all’ampliamento della base militare di Vicenza
Disarmiamo la politica - Disarmiamo i territori

MANDA UN PROMEMORIA A PRODI, PARISI E D'ALEMA

Su www.disarmolombardi a.org è possibile con un solo clik inviare al Presidente del consiglio Romano Prodi, al Ministro della Difesa Arturo Parisi e a al Ministro degli Esteri Massimo D'Alema una lettera di protesta per la consessione del raddoppio della base statunitense a Vicenza.
Inoltre vi invitiamo ad essere presenti SABATO 20 GENNAIO...
a MILANO piazza Cordusio/Mercanti, ore 15,30 è previsto un presidio promosso da Bastaguerra Milano, Coordinamento Pace Cinisello Balsamo, SdL intercategoriale (Sicobas-Sult) , Attac Milano, Attac Bergamo, Assoc. Sinistra Critica, Coord. Solidarietà alle Donne Afghane, Partito Umanista, Donne in Nero di Milano, Fiom Milano, Salaam Ragazzi dell’Olivo Milano, Arci Milano, Partito della Rifondazione Comunista – Fed. di Milano
a BRESCIA corso Zanardelli (angolo via X Giornate), ore 16,30 è previsto un ppresidio promosso dal Brescia Social Forum

Venerdì, 19 Gennaio, 2007 - 08:27

presidio 20 gennaio ore 15,30 a Milano

No all’ampliamento della base militare di Vicenza
Disarmiamo la politica - disarmiamo i territori

Sabato 20 gennaio ore 15.30
Presidio informativo – piazza Cordusio/Mercanti - Milano

La decisione del Governo di “non opporsi” all’ampliamento della base militare statunitense di Vicenza è un fatto gravissimo.
Dopo l’aumento delle spese militari contenuto nella legge finanziaria ora, con questo atto, si dà il via libera ad un intervento che devasterà ulteriormente un territorio già fortemente militarizzato. Ma non è solo questo. La base di Vicenza sarà la sede di nuove truppe americane di intervento rapido secondo la logica della guerra globale permanente. 
Tutto ciò passando sopra la volontà dei cittadini di Vicenza e – tra l’altro - infischiandosene, ancora una volta, del programma col quale l'Unione si è presentata agli elettori

Ma anche vicino a noi le politiche militari ricadono negativamente sul territorio: pensiamo alla presenza di decine di testate nucleari nella base di Ghedi, alla sede del comando delle forze di reazione rapida a Solbiate Olona (Va) o al rilancio dell'aeroporto di Cameri (Novara) per assembleare i caccia F35 Lockheed.
Tutto questo rientra a pieno titolo in una concezione offensiva e di dominio militare verso quelle aree del mondo ricche di risorse naturali in cui si vuole “esportare la democrazia occidentale”.
In questi anni ci siamo opposti alla guerra "senza se e senza ma". Oggi continuiamo opponendoci alle politiche che rendono possibile fare la guerra!

Bastaguerra Milano, Coordinamento Pace Cinisello Balsamo, Assoc. Sinistra Critica, Sindacato dei Lavoratori intercategoriale, Partito Umanista.
Giovedì, 18 Gennaio, 2007 - 09:49

Posizione del Partito Umanista

No alla base USA a Vicenza
Il sì del governo italiano all’allargamento della base militare USA a Vicenza è l’ennesimo esempio di viltà e servilismo nei confronti della disastrosa politica degli Stati Uniti e di disprezzo della volontà espressa con chiarezza dalla popolazione coinvolta nel progetto.
Non basta ospitare nel nostro territorio 90 bombe atomiche nelle basi di Aviano e Ghedi, in aperta violazione del Trattato di Nonproliferazione Nucleare. Non basta la presenza dei soldati italiani in Afghanistan travestita da “missione di pace”. Ora dobbiamo anche fare da portaerei alle future missioni di guerra che gli Stati Uniti lanceranno a partire dalla base di Vicenza.
Denunciamo con indignazione la decisione del governo Prodi e appoggiamo la ribellione dei cittadini di Vicenza.
Facciamo appello al movimento pacifista e nonviolento che si è sviluppato in questi anni, unendo persone diverse nel rifiuto della guerra e di ogni altra forma di violenza, perché impedisca con la mobilitazione questo ennesimo sopruso.
Partito Umanista

Mercoledì, 17 Gennaio, 2007 - 22:32

Via le bombe..Movimento Umanista per il disarmo

Il Comitato "Via le Bombe" è nato con lo scopo di sensibilizzare la popolazione affinché sviluppi una maggiore consapevolezza sulla realtà del nucleare e sui problemi etici, ambientali, giuridici che essa comporta; in particolare, si propone di intervenire nella causa in corso contro il governo degli Stati Uniti, in cui si chiede la rimozione degli ordigni nucleari dalla base di Aviano e più in generale dal territorio italiano, nonché di sostenere e promuovere ogni altra iniziativa nonviolenta tesa al medesimo obiettivo. Il comitato è aperto all'adesione di tutti coloro condividono tali scopi.

 

Campagna del Movimento Umanista per il disarmo

Il Movimento Umanista sta conducendo una campagna mondiale per il disarmo, basata su uno spot di trenta secondi in cui Silo, il pensatore argentino fondatore del Movimento, lancia un appello per il disarmo nucleare, il ritiro delle truppe d'invasione e la restituzione dei territori occupati. Abbiamo ricevuto questo comunicato dalla Regionale Umanista Europea e volentieri lo pubblichiamo.

Protestiamo contro il test nucleare realizzato dal governo della Corea del Nord, ma contrariamente alle denunce ipocrite delle potenze atomiche, non riteniamo sufficiente chiedere alla Corea del Nord di porre subito fine ai suoi esperimenti. Bisogna anche chiedere a tutte le potenze nucleari – Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, India, Pakistan e Israele – di smantellare i loro arsenali. Il test di ieri ci rafforza nella convinzione di portare avanti la nostra campagna mondiale per il disarmo nucleare. Non esiste alcuna giustificazione al fatto che certi stati possiedano armi di distruzione di massa e poi pretendano di proibirle ad altri.
Nonostante le proteste ipocrite, la direzione attuale ci porterà a una moltiplicazione dei paesi dotati di armi atomiche e questo metterà in pericolo la pace mondiale e addirittura minaccerà la sopravvivenza dell'umanità intera.
Oggi esistono oltre 30.000 ordigni nucleari, capaci di distruggere il pianeta 25 volte e questo succede in un mondo in cui aumentano gli scontri tra culture e religioni. Per questo come umanisti abbiamo lanciato a metà settembre una campagna mondiale per il disarmo nucleare.
Oltre a varie attività puntuali, la campagna consiste in uno spot di 30 secondi che viene al momento trasmesso in oltre 330 canali televisivi in tutto il mondo e appare anche sugli schermi giganti installati in stazioni, aeroporti, piazze e stadi di calcio. In questo spot Silo, fondatore del Movimento Umanista e pensatore del nuovo Umanesimo, lancia un appello per il disarmo nucleare e il ritiro delle truppe d'invasione. Lo spot si può vedere nel sito www.silo.ws e oggi è più attuale che mai.
Il messaggio della campagna è lo stesso dappertutto: Chi invade, bombarda e assassina non ha altra scelta se non tornare nelle sue caverne! Il logoramento della violenza sta per portare al ritiro delle truppe d'invasione, alla restituzione dei territori occupati e allo smantellamento delle armi di distruzione di massa.

C.S. Rete Disarmo sull'esperimento nucleare in Corea

La Rete Italiana per il Disarmo (RID) condanna con fermezza il test nucleare sotterraneo avvenuto ieri, lunedì 9 ottobre, in Corea del Nord. La notizia di questa sperimentazione conferma che la strategia di tensione permanente non può che portare a un mondo sempre meno sicuro. La RID sottolinea che la causa scatenante della proliferazione nucleare è il mancato rispetto degli impegni assunti dalle Potenze Nucleari firmatarie del Trattato di Non Proliferazione nucleare.

http://www.vialebombe.org/

Mercoledì, 17 Gennaio, 2007 - 22:21

No alla base Militare USA a Vicenza

Venerdi 19 gennaio, ore 16.00 tutti in piazza anche a Roma

Il governo Prodi ha dato il via libera alla costruzione di una nuova
base
militare USA a Vicenza  E' una scelta gravissima

La nuova base militare USA al Dal Molin sarà una base pienamente
operativa
e funzionale alla dottrina della guerra preventiva statunitense per le
aggressioni contro i popoli nel Medio Oriente.

Il dissenso e la mobilitazione popolare contro la nuova base militare a
Vicenza sono state enormi.. Questo governo e la coalizione di forze che
lo
sostengono, oggi sono chiamate a scegliere tra sovranità popolare e
lealtà
ad un esecutivo orientato su una scelta antidemocratica e bellicista.
Il
servilismo e subalternità agli USA e alla NATO, la presenza delle loro
basi
militari nel nostro territorio e la partecipazione alle missioni
militari
nei teatri di guerra, vanno rimessi in discussione radicalmente.

Venerdi 19 gennaio concentramento a Montecitorio alle ore 16.00 a
sostegno del movimento che si oppone alla nuova base militare a
Vicenza. Ci
saranno manifestazioni anche in altre città.

Prepariamo nelle prossime settimane una grande manifestazione nazionale 
per
il ritiro dei militari italiani da tutti i teatri di guerra, per lo
smantellamento delle basi militari USA e NATO e per il taglio alle
spese  militari.

 Governo Prodi ha dato il via libera alla costruzione di una nuova base
militare USA a Vicenza  E' una scelta gravissima

 La nuova base militare USA al Dal Molin sarà una base pienamente operativa
e funzionale alla dottrina della guerra preventiva statunitense per le
aggressioni contro i popoli nel Medio Oriente.

Il dissenso e la mobilitazione popolare contro la nuova base militare a
Vicenza sono state enormi.. Questo governo e la coalizione di forze che lo
sostengono, oggi sono chiamate a scegliere tra sovranità popolare e lealtà
ad un esecutivo orientato su una scelta antidemocratica e bellicista. Il
servilismo e subalternità agli USA e alla NATO, la presenza delle loro basi
militari nel nostro territorio e la partecipazione alle missioni militari
nei teatri di guerra, vanno rimessi in discussione radicalmente.

Venerdi 19 gennaio concentramento a Montecitorio alle ore 16.00 a
sostegno del movimento che si oppone alla nuova base militare a Vicenza. Ci
saranno manifestazioni anche in altre città.

Prepariamo nelle prossime settimane una grande manifestazione nazionale  per
il ritiro dei militari italiani da tutti i teatri di guerra, per lo
smantellamento delle basi militari USA e NATO e per il taglio alle spese
militari.

Prime adesioni:
Comitato per il ritiro dei militari italiani, Confederazione Cobas,
Federazione RdB/CUB,
Rete dei Comunisti, Partito Comunista dei Lavoratori, Comitati Iraq
Libero, CARC, Utopia Rossa

---
Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it

Mercoledì, 17 Gennaio, 2007 - 22:12

CTPC....comitato trasporti puntuali e civili

Giovedì 18 gennaio 2007 h. 17.30 presso la sede di

Via Borsieri 4

riunione del  Comitato Trasporti Puntuali e Civili
Nel corso dell'incontro parleremo degli obiettivi e strategie per questo secondo anno: 
In particolare:
-         azione tesa al riconoscimento del danno che ritardi rilevanti dei mezzi pubblici possono  causare ai cittadini (danni e altri inconvenienti talvolta gravi) con l'ausilio degli strumenti sia sociali che legali (parleremo anche dell'azione di Accertamento Tecnico Preventivo presso il Tribunale di Milano avviato nel mese di luglio '06 che ha avuto un percorso tormentato. Parteciperà a questo proposito l'Avvocatessa Veronica Dini .
-         prosecuzione della mappatura dei disservizi scegliendo zone campione in cui svolgere un monitoraggio più sistematico e coinvolgere opportunamwente gli utenti della zona;
-         è in programma seminario “Metropolitana & Co” ;
-         studio dei piani di sviluppo dei trasporti pubblici e approfondire come e chi li governa nell'area metropolitana perché il servizio sia commisurato alle crescenti esigenze del cittadino sulla mobilità e sull'ambiente.
Analisi sulla Magnetizzazione a cura di L.C.
L'ATM persegue la sua politica di "magnetizzazione" dell'utenza (in compagnia delle FNM). Segnalo i fatti seguenti :

 - a Cadorna FNM sono comparse (per ora inutilizzate) le barriere a tornelli tipo metropolitana e LeNord stanno facendo cambiare ai loro abbonati pendolari le tessere con tessere elettroniche.

   I miei colleghi pendolari temono che le barriere rallenteranno il  flusso dato la notevole affluenza (specie a arrivo treno);

 - la Regione sta mandando ai titolari di tessere regionali agevolate  (che comunque scadono a luglio 2007 ... salvo ennesima proroga) una  nuova tessera su cui sara' possibile caricare l'attuale abbonamento
   (dietro esibizione della ricevuta di c/c postale). In futuro la   ricarica (p.es. 60 euro annui per invalidi) si potra' fare anche  agli ATM point

 - i vecchi tesserini 2x6 sono stati sostituiti con un singolo biglietto  magnetico (me ne ha fatto vedere uno una collega).
   Questo direi che e' un cambiamento "neutrale"

 - i vecchi carnet da 10 corse (che consentivano un modesto risparmio  a utilizzatori poco frequenti rispetto al biglietto singolo) sono  pure sostituiti con un singolo biglietto magnetico.
   Pero' prima era possibile usare lo stesso carnet da parte di piu' persone che viaggiavano insieme, adesso non piu'

   Segnalo a questo proposito un thread sul forum del Corriere http://www.corriere.it/vivimilano/forum/vivimilano/Thread?forumid=16&postid=101797    (oppure dall'indice del forum, cercare il soggetto
   Quesito: utilizzo del nuovo carnet Atm)

   Questa cosa e' chiaramente svantaggiosa per gli utilizzatori poco  frequenti, diciamo una famigliola di 4 persone che esce al sabato, oppure se uno invita alcuni amici da fuori Milano.

   Prima prendeva un carnet e faceva 4+4 corse, per dire, e gliene  restavano due.

   Adesso o prende otto biglietti, o prende 4 carnet su ognuno dei quali usa 2 corse, e tiene le altre 32 per una altra volta

   Ora gli utilizzatori poco frequenti dei mezzi pubblici, non e' che  siano utilizzatori non regolari, magari li usano sempre, ma solo quando gli servono, e non gli servono spesso. Non mi pare giusto
   penalizzarli ...

   ... tanto per dire, a Monaco gli abbonati durante il weekend possono  portare con se un amico gratis !

Mercoledì, 17 Gennaio, 2007 - 21:53

L'ombra del cancro base Nato di Martina Franca

 

             

Amianto, radon,onde elettromagnetiche. Cosa è accaduto in questi anni
nella base supersegreta di Martina Franca? Scavata in una caverna a trenta

chilometri da Taranto, è un mistero su cui è stato mantenuto uno
stretto riserbo.

Per saperne di più clicca su

http://italy.peacelink.org/tarantosociale/articles/art_20050.html

Alessandro Marescotti

Mercoledì, 17 Gennaio, 2007 - 21:43

Umanisti per l'ambiente non privatizzare l'acqua

        DEBUTTA IN PIAZZA LA RACCOLTA
           FIRME IN DIFESA DELL’ACQUA
 

Il 13 gennaio 2007 è iniziata nelle piazze delle città italiane la raccolta firme sulla legge d’iniziativa popolare con la quale si vuole riportare l’acqua sotto il controllo pubblico, sia per quanto riguarda la proprietà che la gestione ed erogazione dei servizi idrici.
 
Ma non saranno banchetti del solo movimento dell’acqua. Più di 100 associazioni e comitati hanno promosso e aderito alla campagna, tra cui il Partito Umanista e gli Umanisti per l'Ambiente, i Cobas, l'ARCI, la CGIL, l'intero movimento di Porto Alegre, i partiti della sinistra radicale, ma anche vescovi e parroci,  personalità della cultura e dello spettacolo che hanno inviato i messaggi di sostegno.
 
L'obiettivo è di raccogliere mezzo milione di firme in 6 mesi, anche se ne basteranno 50.000 per portare l'iniziativa popolare in Parlamento. La proposta di legge vuole innanzitutto inserire nella legislazione italiana il principio che l'acqua dev'essere un bene comune, un bene pubblico, non una merce che si può privatizzare e vendere, sulla quale si può speculare e fare profitti.
 
In passato l'acqua è stata gestita dai Comuni stessi o da aziende municipalizzate, ma da alcuni anni è partita un'offensiva da parte di aziende e multinazionali per accaparrarsi i diritti su di essa. C'è chi la vede come il "petrolio blu" del futuro, da sottomettere ai meccanismi del libero mercato e da quotare in borsa. Da proprietà e diritto di tutti l’acqua diventerebbe così una merce alla quale si accede solo pagandola salata. Nell'ambito politico tutti d'accordo a privatizzare, dal centrodestra al centrosinistra, dalla sindaca di Milano Moratti fino al presidente Prodi (il quale aveva promesso l'esatto contrario in campagna elettorale). Tutti a collaborare volenterosi alla svendita del patrimonio pubblico, come è accaduto in provincia di Pavia, dove la legge della Regione Lombardia che obbliga a privatizzare i servizi idrici è stata recepita all'unanimità.
 
L'argomentazione che, essendo un bene scarso, l'acqua verrebbe gestita meglio da privati per evitare sprechi, è falsa. Gli acquedotti sono oggi in buone condizioni, l'acqua di ottima qualità, l'accesso garantito a tutti, il costo basso. L'obiettivo principale delle società private è il profitto (a spese dei cittadini) e non la qualità del servizio.
 
La questione è gravissima e non riguarda solo l'Italia. Al summit di Nairobi e alla FAO parlano di siccità, desertificazione e carenza idrica in Europa, negli USA e in Cina, di 200 milioni di profughi idrici, di 800 milioni di contadini poveri cacciati dalle loro terre entro il 2050 e di modelli agricoli ormai in crisi per l'eccessiva dipendenza dall'acqua. In un rapporto sullo sviluppo umano dell’ONU dal titolo significativo "Povertà e Crisi Mondiale dell’Acqua" si legge che 4900 bambini al giorno muoiono di diarrea per mancanza di acqua potabile e servizi sanitari.
 
Per quanto riguarda la situazione italiana, è urgente porre uno stop alla privatizzazione ora che è ancora possibile. Una volta  privatizzata l’acqua,  sarà difficile tornare indietro. I cittadini, i politici e le istituzioni non si stanno rendendo conto di quello che è in gioco. Questa ignoranza è dovuta in parte al silenzio imposto dai mass-media, che hanno la consegna di tacere sulla questione.
 
Scendendo in piazza, pacificamente, a raccogliere le firme dobbiamo quindi anche informare, informare, informare, affinché si crei un'ampia protesta in tutto il paese che riesca ad ostacolare e bloccare l'avanzata dei privati.
 
L'acqua deve restare un bene pubblico. Non può diventare una merce.
 
RQN - Radio Quintessenza Network
La radio dei talenti EMERGENTI
www.quintessenzanet .org/radio

Sono iniziati i banchetti di raccolta firme a
> sostegno della legge di iniziativa popolare per non
> privatizzare l'acqua italiana. Inoltre si stanno
> raccogliendo anche delle firme per una petizione per
> impedire che la Moratti privatizzi l'acquedotto di
> Milano.
> A chi fosse interessato a questa petizione posso
> fornire i moduli.
> Per i banchetti sulla legge di iniziativa popolare
> io e Thomas vi comunicheremo il calendario.
> in questo link maggiori info:
> http://www.acquaben ecomune.org/
> Ciao
> Roberto Benatti
> Umanisti per l'ambiente

Mercoledì, 17 Gennaio, 2007 - 15:52

Biglietti gratuiti Teatro alla Scala per anziani

Volevo portare a conoscenza dell'ennesima squallida vicenda avvenuta in CDZ7.
Nel consiglio di Lunedì 15 us, molti consiglieri di maggioranza e di
opposizione si sono lamentati della questione di cui all'oggetto, in
particolare siamo venuti a sapere che:
- l'iniziativa per nulla preannunciata alla Zona, veniva pubblicizzata sui
quotidiani più importanti, sulla free press e alla tv; ha creato caos e
imbarazzo e difficoltà organizzative alle componenti amministrative della Zona
stessa
- ai cittadini (ultrasessantacinquenni) che si presentavanoin Zona, veniva
richiesto il libretto di pensione; fatti tornare successivamente un documento
d'identità (con fotocopia che hanno dovuto fare recandosi in giro per Baggio)
- a fronte dell'ingente richiesta e al poco tempo organizzativo a disposizione
il Direttore di Settore ha assegnato i biglietti ad estrazione
- siamo altresì venuti a Conoscenza che a fronte di 60 biglietti a
disposizione degli anziani della Zona 7, altri 15 sono stati riservati ai
Consiglieri (il Presidente ha comunicato che altre Zone ne hanno tenuti 20/25)
- alla conferenza dei Capigruppo, confermandolo in Consiglio, il Presidente
proponeva di riservarne 9 alla maggioranza e 6 all'opposizione.

Il Gruppo Consiliare dell'Ulivo non ha accettato la proposta indecente e ha
rifiutato la cosa.

Prendiamo atto che dopo il voto che propone di riservare parte dei parcheggi
ai consiglieri nel parcheggio di Via Anselmo da Baggio, la vicenda della
distribuzione natalizia dei 64 mila euro assistiamo ora a questa squallida
vicenda della riffa con biglietti riservati ai Consiglieri.
E non è finita, qualcosa di nuovo si prospetta all'orizzonte.............

Saluti
Ivano Grioni
Cons. Zona 7
Gruppo Consiliare "L'Ulivo"

Mercoledì, 17 Gennaio, 2007 - 11:54

stato avanza.progetto Parco teramo-mozione


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