user error: Unknown column '438Cos' in 'where clause'
query: SELECT bc.*, buc.weight
									FROM blog_categories bc, blog_user_category buc
									WHERE buc.uid = 438Cos AND buc.catid = bc.catid
									ORDER BY buc.weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '438Cos' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 438Cos AND type = 'candidati'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '438Cos' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 438Cos AND type = 'links'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '438Cos' in 'where clause'
query: 	SELECT 	cp.nid AS pagina
												FROM 	users u LEFT JOIN candidati_pagine cp ON u.uid = cp.uid 
												WHERE	u.uid = 438Cos in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '438Cos' in 'where clause'
query: SELECT nid FROM node WHERE uid = 438Cos AND type = 'blog' in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
Il Blog di Fiorello Cortiana | www.partecipaMi.it
warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /mnt/data/sites/partecipami/includes/common.inc:386) in /mnt/data/sites/partecipami/themes/com06/globals/cookies.php on line 34.

.: Eventi

« Aprile 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          

.: Ultimi 5 commenti


Nessun commento...

.: Il Blog di Fiorello Cortiana
Venerdì, 2 Marzo, 2012 - 12:47

Per un'altra politica- Stefano Rodotà

L’antipolitica o l’altrapolitica? (Stefano Rodotà).

01/03/2012 di triskel182

Con gli ultimi provvedimenti, il profilo del governo “tecnico” si è ormai chiaramente definito e le caratteristiche dei suoi interventi rappresentano anche una messa in mora (una sfida?) per un mondo “politico” che non riesce a trovare una sua misura di fronte ad una novità che si conferma sempre più profonda. E i partiti devono fronteggiare anche una ineludibile questione: antipolitica o altrapolitica? Infatti, la lunga ondata antipolitica, alimentata ogni giorno da scandali e debolezze del sistema dei partiti, non può occultare il fatto che l`Italia sia pure un Paese pieno di politica, reattivo in forme né populiste né qualunquiste. Ma quest` altra politicaviene temuta dai partiti, che magari ne parlano e poi la tengono lontana, la trascurano, continuano ad abbandonarsi all`esorcismo del “non cedere ai movimenti”, formula divenuta ormai l`emblema dell`immobilismo e dell` autoreferenzialità. Così stando le cose, potranno i partiti realizzare quel mutamento che tanti invocano come indispensabile? Nella sua lezione all`università di Bologna, il presidente della Repubblica ha associato la fiducia nel governo Monti ad un invito ai partiti ad “autorinnovarsi”, a realizzare una “riqualificazione culturale e programmatica”. E il presidente del Consiglio ha parlato di un compimento del suo mandato che restituirà l`iniziativa appunto ai partiti. Ma quali dovrebbero essere le condizioni perché, rigenerati, i partiti possano di nuovo guadagnare quella fiducia dell`opinione pubblica che oggi appare perduta? E quali i temi con i quali cimentarsi per l` auspicato ritorno aduna seria elaborazione culturale, per mettere a punto programmi non raffazzonati? Comincio con l`indicarne tre: i diritti fondamentali; i servizi pubblici; i limiti alla libertà d`iniziativa economica privata. Non li scelgo a caso. Dietro ciascuno di questi temi si trovano soggetti reali, iniziative concrete. Molti comuni e gruppi si adoperano ogni giorno perché trovino effettivo riconoscimento i diritti degli immigrati, delle coppie di fatto, di quanti vogliono liberamente decidere sulla fine della loro vita.Laquestione dei servizi è simboleggiata dal servizio idrico, dall`acqua come bene comune: l`Italia è l`epicentro di un largo movimento, che ha visto ventisette milioni di elettori votare contro la privatizzazione dell`acqua, che produce analisi sempre più accurate, che ha visto convenire a Napoli e Roma rappresentanti da molti Paesi, che è all`origine di una rete di comuni europei e di iniziative popolari rivolte alla Commissione di Bruxelles. Altrettanto intensa è la discussione intorno ai limiti del mercato, accesissima intorno ai temi del lavoro e che vede l`inquietante tentativo di cancellare l`articolo 41 della Costituzione che congiunge il decreto berlusconiano di luglio e il decreto “Cresci Italia”, ponendo il problema se sia ancora possibile in economia una politica “costituzionale”. Questa è l`altra politica. E ciascuno di questi temi pone la questione di quale idea di società debba oggi sostenere l`azione politica. Ei partiti? Silenziosi o diffidenti, timorosi dellaloro ombra. Si pensi a quel che è avvenuto a Milano, dove una meritoria iniziativa del sindaco riguardante le coppie di persone dello stesso sesso ha pro- vocato sconcertanti reazioni di rigetto all`interno dello stesso Pd, dove evidentemente si ignora che una sentenza della Corte costituzionale ha affermato che queste persone hanno un diritto fondamentale aveder riconosciuta la loro condizione. La questione non può essere considerata minore o locale, poiché rivela come all`interno di quel partito non vi sia una elaborazione programmatica riconoscibile, si è paralizzati dall`irrisolto rapporto tra le diverse forze che hanno dato origine al Pd e che troppe volte fanno emergere tentazioni integraliste e incapacità di altri settori del partito di definire una posizione netta proprio sui diritti fondamentali delle persone. Non diversa è la condizione del Pdl, prigioniero di fondamentalismi figli soprattutto d`una stagione d`un collateralismo strumentale, quando il partito si presentava come il portavoce della gerarchia vaticana. Stanno così nascendo due circuiti: quello, talora discutibile ma dinamico, dell`altra politica e quello congelato del sistema dei partiti. Quest`ultimo si chiude sempre più in se stesso, rifiutail dialogo, e ne paga i prezzi. Quando le condizioni istituzionali rendono inevitabile il contatto tra i due circuiti, infatti, è quasi sempre quello dell`altra politica a prevalere. Lo dimostra, per il Pd, l`esperienza negativa di primarie e elezioni, da Milano a Cagliari, da Napoli all`ultimo episodio di Genova. Davvero si può credere che da questa difficoltà politica si possa uscire con espedienti procedurali o accentuando il controllo partitico sulle candidature alle primarie? Il nodo è altrove, e riguarda la necessità di prendere atto non solo dell`esistenza di nuovi attori politici, ma delle realtà che sono capaci di rappresentare. Proprio qui, nella perdita di capacità rappresentativa, ha una sua radice profonda la crisi dei partiti. L`esistenza di circuiti politici diversi, che s`intersecano e configgono, non è esperienza soltanto italiana. Ricordo solo il rapporto tra sfera politica e blogsfera, che ha conosciuto momenti di tensione negli StatiUniti. L`intelligenzap olitica ha consentito ad Obama di rendersi conto che la novità di Intemet non era tecnologica, ma incideva sulla qualità della politica. E così, attraverso una accorta connessione dei due circuiti, hapure costruito il suo successo elettorale. Ma i partiti italiani rimangono arretrati, le ricerche serie mostrano la povertà del loro uso delle risorse della Rete. Qui si riflette una più generale debolezza: l`incapacità di confrontarsi con il cambiamento radicale imposto dalla rivoluzione scientifica e tecnologica, che giunge a configurare nuove antropologie, individua dinamiche e spazi inediti. Anche, per certi versi soprattutto, su questo terreno si deve compiere la “riqualificazione” dei partiti. Ma chi dev`essere protagonista di questo processo? Possono farcela le attuali oligarchie, logorate in mille modi, responsabili del loro discredito per non aver voluto comprendere che l`abbandono d`una rigorosa etica pubblica avrebbe fatto dilagare la corruzione, che ci assedia e che ha già destrutturato la società italiana? La costituzione di un governo tecnico si rivela anche come un diverso modo di selezione del ceto politico. È rivelatrice la mossa di indicare in Corrado Passera un possibile leader del centrodestra. È questa la strada o la riqualificazione deve riguardare non solo cultura e programmi, ma pure la capacità dei partiti di modificare i criteri di selezione e legittimazione democratica al loro interno, in un contesto di rinnovata moralità civile?

Da La Repubblica del 01/03/2012.

Giovedì, 23 Febbraio, 2012 - 10:01

Appello per la Darsena

Un appello lucido, derivato dall'esperienza diretta contro le speculazioni immobiliari, la mala gestione del territorio e della Cosa Pubblica. Lo condivido pienamente.

APPELLO PER LA DARSENA
by Marina Rizzi on Friday, 24 December 2010 at 02:40 ·
A fronte della Sentenza del Consiglio di Stato n. 201008554 del 06/12/2010 in cui si afferma che il Comune di Milano non ha diritto di revoca ai fini di autotutela sulla Concessione in essere con la Società Darsena S.p.A affidataria per la realizzazione del parcheggio interrato sotto l’invaso della Darsena di Milano;

A fronte della manifestata volontà della Sindaco Moratti così come riportato dai principali quotidiani ”Il parcheggio non lo vogliamo, gli uffici sono al lavoro per studiare e risolvere la questione” e condividendo il Comunicato Stampa del 16.12.2010 a firma dei Comitato dei Navigli, Comitato per la Tutela dei Navigli e Comitato Abitanti Naviglio Pavese riteniamo indispensabili e urgenti:

1) la modifica del Piano dei Servizi del PGT del Comune di Milano, attualmente approvato, con l’eliminazione della dicitura ‘Parcheggio sotterraneo esistente’ da ogni elaborato connesso alla Darsena e negli studi di settore conseguenti;

2) il ripristino della Darsena allo stato precedente l’intervento della Società Darsena S.p.A. come precondizione per qualsiasi ragionamento futuro sul suo assetto che non ne riduca il ruolo di testimonianza monumentale e di elemento funzionale al sistema d’acque di un ampio territorio;

3) che ci si adoperi immediatamente affinché il Ministero dei Beni Culturali e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici apponga, sulla Darsena e Navigli, nuovo e più opportuno vincolo a maggior grado di protezione, in modo da evitare che nuovi ed eventuali strumenti urbanistici o proposte private possano riproporre il problema per il futuro di un bene inalienabile della collettività.

Questo è un appello di singoli cittadini; le adesioni a sostenerlo sono aperte.
Grazie a tutti i privati, alle associazioni, ai movimenti e ai partiti che vorranno sostenerlo e grazie a chi di voi vorrà condividere.

Per aderire e` sufficiente apporre la propria firma o scrivere "sottoscrivo" nei commenti sotto alla nota.

Primi firmatari:
Luigi Caprarella
Marina Rizzi
Gabriella Valassina
Marina Varriano
Giulia Gresti
Leda Fava 
Antonia Prigione 
Roberto Rivolta
Gabriele Scafati
Alessandra Mauri
Flora Cappelluti
Rita Barbieri
Alberto Capece Minutolo
Ivan Berni
Paola Domenichini
Maria Gabriella Berti
Jeanine Carteau
Giorgio Franchina
Costanza Firrao
Valeria Corbella
Mirko Bareggi

Comitato dei Navigli
Comitato Abitanti di San Siro
Associazione I BEI NAVIGLI
Comitato Abitanti di Via Gola
Tutela del Territorio
Darsena Pioniera

Mercoledì, 22 Febbraio, 2012 - 10:47

il prezzo dell'iPad

il prezzo dell'iPad

Operai schiavi e dormitori prigioni:nella fabbrica cinese di iPad e iPhone, i lavoratori guadagnano 1,78 dollari l'ora, troppo pochi anche per il governo di Pechino che non li tassa. Non mi fa per nulla piacere sapere che il mio iPad è stato prodotto a scapito della dignità dei lavoratori. Questa l'altra faccia di Steve Jobs e della Apple.
Mercoledì, 22 Febbraio, 2012 - 10:27

Anti Digital Divide chiude

Anti Digital Divide chiude. Grazie per il lavoro svolto sino a qui.
http://www.antidigitaldivide.org/
Martedì, 21 Febbraio, 2012 - 17:27

Disastro Lambro. l'inchiesta si sviluppa

Disastro Lambro. l'inchiesta si sviluppa. Sei indagati per il petrolio nel Lambro. "Liquidi inquinanti per 2.400 tonnellate" La Procura di Monza ha chiuso le indagini per il disastro ecologico del febbraio 2010. Ma quali controlli ha effettuato l'ARPA della Lombardia per verificare le autocertificazioni relative alle tonnellate di materiale stoccato.

Lunedì, 20 Febbraio, 2012 - 16:59

Cittadinanza attiva in rete per una rete libera

ll progetto: una rete "ombra" per difendersi dalla censura
Secondo Scientific American, il crescente controllo governativo e aziendale sulla Rete ne ha ormai compromesso la decentralizzazione. Un antidoto potrebbe venire dal mesh networking, sistema in cui tutti gli utenti diventano "staffettisti" dei dati. A patto di rinunciare alla pigrizia.
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/02/18/news/web_ombra-29873354/?ref=HRERO-2

Lunedì, 20 Febbraio, 2012 - 10:36

Rispettare l'esito dei referendum milanesi!

Il Comitato promotore dei referendum Milanosimuove ha presentato un ricorso al Collegio dei Garanti, sottoscritto dal Presidente Edoardo Croci e dal segretario Marco Cappato,  per chiedere che si esprima al fine di sollecitare la Giunta e il Consiglio comunale  a  deliberare gli atti necessari a   dare attuazione ai cinque referendum approvati dai milanesi lo scorso giugno. 
I temi dei referendum.  1) ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di “ecopass” e la pedonalizzazione del centro, 2) raddoppiare gli alberi e il verde pubblico e ridurre il consumo di suolo, 3) conservare il futuro parco dell’area EXPO, 4) risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra, 5) ripristinare la Darsena e studiare la riapertura del sistema dei Navigli milanesi. 
Hanno dichiarato Edoardo Croci, Marco Cappato ed Enrico Fedrighini: “Sono da tempo scaduti i termini previsti dalla legge perché l’amministrazione comunale dia attuazione in termini di piani, programmi, tempi, responsabilità e risorse ai cinque referendum. Apprezziamo l’introduzione della congestion charge con l’avvio di area C quale importante punto di partenza. Chiediamo a  questo punto di non ritardare ulteriormente lo sviluppo completo del grande progetto di trasformazione urbana che i milanesi hanno chiesto coi referendum. Siamo fiduciosi che questo ricorso rappresenti un forte stimolo per accelerare il processo decisionale e attuativo, a  cui confermiamo la disponibilità a dare il contributo del comitato promotore”. 
“I dati sull’aumento dei viaggiatori sui mezzi pubblici confermano che la disponibilità dei milanesi a partecipare attivamente al processo di trasformazione sostenibile e che non vi è riduzione del numero di persone che accedono al centro storico, ma solo delle auto con una rilevante riduzione della congestione. È importante che i benefici economici in termini di proventi della tariffa, aumento degli incassi della vendita dei biglietti per Atm, riduzione dei costi di gestione per la maggiore velocità dei mezzi pubblici e sanzioni, siano  pienamente reinvestiti sin da ora a favore del potenziamento e di nuovi servizi per il trasporto e la mobilità sostenibile come chiesto dai referendum”. 
Il termine di legge previsto per le deliberazioni comunali attuative dei referendum è scaduto il 1° ottobre 2011 mentre su alcune materie come il parco agroalimentare e le vie d’acqua  Expo 2015 non sembra esservi un adeguato raccordo con le indicazioni dei referendum. 
Martedì, 14 Febbraio, 2012 - 10:55

Il Gigante Guariniello

Anche sul caso Eternit, oltre che sul doping ecc., Guariniello è stato un gigante tenace. Ora giustamente chiede di estendere il modello di organizzazione specifico messo a punto a Torino alle altre procure italiane, perché l'amianto non conosce confini. Maledetto questo paese dove le persone eccezionali sono una eccezione e non un esempio.

Lunedì, 13 Febbraio, 2012 - 17:08

i Navigli, una risorsa sociale

1 Marzo i Navigli

sta prendendo corpo l'iniziativa sociale per l'area dei Navigli di cui vi parlavo 
ecco la scheda relativa.
L'incontro è previsto in una modalità conviviale, infatti si mangerà assieme. 

a presto 

Milano BENE COMUNE
Verso una Costituente Civica per i beni comuni

Milano BENE COMUNE, gruppo di cittadini e associazioni impegnato per favorire la presenza della società civile nei processi di definizione delle politiche pubbliche che riguardano i ‘beni comuni’, organizza l'incontro:

DARSENA E NAVIGLI
IL FUTURO DI MILANO IN RETE. TRA ACQUE, TERRE E CITTADINANZA ATTIVA

Teatro Alfredo Chiesa via San Cristoforo n.1 Milano
giovedì 1 Marzo 2012 ore 18,30 - 22,30

Il Ticinese è quella parte di Milano la cui identità coincide con l’essere storicamente punto di incontro tra la città, alcune vie di comunicazione d’acqua e di terra e i vasti territori agricoli a sud. Denominata ‘Cittadella, in essa si accoglievano merci e materie prime portate dal Naviglio per essere trasformate e distribuite sul mercato cittadino ed europeo. 
Quartiere di popolo, artigiani e commercianti, giunto socialmente e culturalmente attivo fin quasi ai nostri giorni, il Ticinese vive oggi una crisi di identità causata dalla rottura del rapporto con il territorio e da politiche urbane poco lungimiranti e insensibili al contesto.
Un cinquantennio di scelte pianificatorie ed economiche hanno estromesso le attività produttive ed artigianali, semplificato il ricco tessuto urbano e sociale, utilizzato la qualità urbana rappresentata dalla presenza dell’acqua per il più grande ‘parco tematico’ della città dedicato al consumo e alla ristorazione ed, infine, abbandonato o snaturato quei manufatti come la Darsena, la Conca o l’antica arena romana, da sempre caratterizzanti l’area e non direttamente utilizzabili a fini di promozione economica o commerciale.
Nonostante i processi di omologazione economica e sociale il Ticinese continua a conservare peculiarità qualitative specifiche rispetto al resto della città, qualità considerabili risorsa ambientale idonea all’accoglimento, all’incubazione e all’avvio di iniziative imprenditoriali, culturali e civiche.
Obiettivo dell’incontro del 1 marzo è l’avvio di un percorso di ricognizione dell’area interessata dalla presenza dei due Navigli ed estesa oltre i confini comunali.
Un’analisi in grado di rendere il quadro delle trasformazioni in atto, gli aspetti caratterizzanti la risignificazione del contesto urbano, le sperimentazioni e i progetti che interessano il futuro dell’area e, attraverso ciò, la messa in rete di tutte le esperienze attive presenti.
Siamo infatti convinti che attraverso lo scambio di esperienze e la coscienza di ciò che le connette si possa fare strada una soggettività culturale e politica in grado di esprimere nuovi scenari per il Ticinese e nuove modalità amministrative e di partecipazione per realizzare gli stessi.

Congiuntamente al percorso avviato con l’iniziativa proponiamo la sperimentazione di una piattaforma digitale come strumento ed estensione del processo partecipato di progettazione sociale, un contributo alla definizione del ruolo, dell'identità e della funzione dell'area dei Navigli e della città metropolitana.

La serata è organizzata in due sessioni, dalle 18,30 alle 20,30 Le trasformazioni del Ticinese. Iniziative e imprenditorialità sensibile; dalle 21,00 alle 22,30 Il Ticinese futuro. Proposte e progetti per l’innovazione delle politiche pubbliche.
Gli interventi sono previsti della durata di 15 minuti, con possibilità di proiettare slide da computer.
E’ richiesto a tutti un contributo di 5 € per la copertura selle spese di affitto della sala, inoltre dalle 20,30 alle 21,00 funzionerà un punto ristoro gestito dal BuonMercato di Corsico.

Giovedì, 9 Febbraio, 2012 - 11:37

Quoto Obama su SOPA e PIPA

Quoto Obama su SOPA e PIPA, speriamo che lo spieghi anche a Monti “Ogni sforzo per combattere la pirateria informatica deve essere profuso con attenzione, il rischio di andare a porre leggi che funzionino come una vera e propria censura e inibiscano l'innovazione è dietro l'angolo. In tutto il mondo, l'apertura di Internet occupa un ruolo sempre più centrale per l'innovazione nelle imprese, nel governo e nella società, e deve essere protetta”.

...
9 10 11 12 13 14 15 16 17
...
RSS feed