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Il Blog di Donatella Elvira Camatta | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Martedì, 12 Dicembre, 2006 - 15:00

Le città in cui vivere e in cui è difficile vivere ...

Piuttosto insoddisfacente il risultato del sondaggio di Mercer, società preposta all'indagine sui parametri per una vita sostenibile e uno sviluppo compatibile nelle città mondiali. Milano si attesta ben al 51° posto, senza nessun miglioramento rispetto al 2005, scendendo nella classifica. Nelle prime postazioni abbiamo Zurigo e Ginevra, e altre città dell'Europa, quali Monaco, Vienna, Francoforte. Nell'Europa dell'Est esiste un certo migliroamento delle condizioni di vivibilità, mentre si attestano in buona posizione alcune città dell'America Settentrionale, come Toronto, Vancouver e Honolulu. Scende considerevolmente Il Cairo, sottoposta da più anni ad attacchi terroristici di varia entità. Alla fine della classifica si attestano molti centri urbani africani, come Brazaville e Pointe Noire nel Congo, Ndjamena nel Chad. A Baghdad la situazione è fortemente critica, dovuta anche alle condizioni di eterna guerriglia civile, dovuta all'occupazione militare, e di forte instabilità di governo. I parametri di valutazione si sono basati sulla qualità del benessere e della sostenibilità ambientale dell'incremento urbanistico e sociale: lo stato sociale, i servizi pubblici, l'ambiente, il traffico, l'inquinamento e la qualità dell'aria, le relazioni culturali, umane, le offerte per il tempo libero, il rapporto sui luoghi di lavoro, la sicurezza personale e sociale.

Di seguito riporto la classifica.

Queste le migliori città in cui vivere (tra parentesi la posizione dell'anno scorso)

1. Zurich, Switzerland (1)
2. Geneva, Switzerland (2)
3. Vancouver, Canada (3)
4. Vienna, Austria (3)
5. Auckland, New Zealand (8)
6. Dusseldorf, Germany (5)
7. Frankfurt, Germany (6)
8. Munich, Germany (7)
9. Bern, Switzerland (9)
9. Sydney, Australia (9)
11. Copenhagen, Denmark (11)
12. Wellington, New Zealand (14)
13. Amsterdam, Netherlands (12)
14. Brussels, Belgium (13)
15. Toronto, Canada (16)
16. Berlin, Germany (16)
17. Melbourne, Australia (14)
18. Luxembourg, Luxembourg (18)
18. Ottawa, Canada (21)
20. Stockholm, Sweden (19)
21. Perth, Australia (20)
22. Montreal, Canada (22)
23. Nuremberg, Germany (22)
24. Dublin, Ireland (22)
25. Calgary, Canada (25)
26. Hamburg, Germany (25)
27. Honolulu, HI (25)
28. San Francisco, CA (28)
29. Adelaide, Australia (29)
29. Helsinki, Finland (29)
31. Brisbane, Australia (31)
31. Oslo, Norway (32)
33. Paris, France (33)
34. Singapore, Singapore (35)
35. Tokyo, Japan (34)
36. Boston, MA (36)
37. Lyon, France (37)
37. Yokohama, Japan (37)
39. London, UK (39)
40. Kobe, Japan (40)
41. Washington, DC (41)
41. Chicago, IL (52)
43. Portland, OR (42)
44. Barcelona, Spain (43)
45. Madrid, Spain (44)
46. New York City, NY (45)
47. Seattle, WA (46)
48. Lexington, KY (47)
49. Pittsburgh, PA (48)
49. Winston Salem, NC (48)
51. Osaka, Japan (50)
51. Milan, Italy (51)...

e le peggiori...
1. Baghdad, Iraq
2. Brazzaville, Congo
3. Bangui, Central African Republic
4. Khartoum, Sudan
5. Pointe Noire, Congo
6. Ndjamena, Chad
7. Sanaa, Yemen Arab Republic
7. Port Harcourt, Nigeria
7. Nouakchott, Mauritania
8. Ouagadougou, Burkina Faso

Lunedì, 11 Dicembre, 2006 - 18:24

COMMISSIONE NAVIGLI ZONA 6

Nel mese di Novembre in Consiglio di Zona 6 e stata istituita la Commissione Navigli, dove mi SI è attribuita la Presidenza.
Per commissione navigli si intende non solo quanto riguarda il corso del Naviglio ma tutto ciò che è l'area circostante,perciò sono a Vostra disposizione su questo blog per segnalazioni in merito alla sudetta areaa.

GAETANO BIANCHI

Lunedì, 11 Dicembre, 2006 - 14:13

64000 Euro

Dopo che per mesi il CDZ7 per mancanza di fondi, spesi tutti dalla precedente
amministrazione (dello stesso segno della presente)entro aprile, rispondeva
negativamente alla maggior parte delle richieste pervenute dai cittadini; a
Novembre è arrivato da Comune un "avanzo di bilancio" di circa 64000 euro.
La decisione sulla spesa di questi quattrini "nostri" doveva essere decisa
entro il 6 Dicembre, il 4 è stato convocato un Consiglio in doppia convocazione
(per essere sicuri che non mancasse il numero legale e tutto andasse votato) al
cui ordine del giorno comparivano i documenti allegati (2-3-4, il doc. 1 era
stato votato in un consiglio precedente).
La maggior parte di queste iniziative non sono passate neppure in Commissione
ma presentate nel "pastone" che trovate allegato, vi lascio immaginare le
modalità di "distribuzione" .
Ora lascio a Voi la valutazione nel merito del livello di qualità e
opportunità delle cifre (di soldi nostri) testè impiegate.
Fatte salve alcune valide iniziative (poche) passate in Commissione e che
comunque comportano impegni di spesa minimi.

Mando gli allegati su 2 mail in quanto troppo grossi per egoups

Saluti
Ivano Grioni
Cons. Zona 7
Gruppo Cons. L'Ulivo

Lunedì, 11 Dicembre, 2006 - 13:44

Immissioni da traffico nelle aree metropolitane: principio di precauzione, politiche di programmazione e prevenzione

 

ASSOCIAZIONE VAS - VERDI AMBIENTE E SOCIETA' ONLUS

Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare
Regione Lombardia
Provincia di Milano

4° CONVEGNO NAZIONALE IMMISSIONI

"Immissioni da traffico nelle aree metropolitane: principio di precauzione, politiche di programmazione e interventi di prevenzione."
Convegno scientifico, giuridico, amministrativo.

14 dicembre 2006, ore 9.00

SALA CONFERENZE di PALAZZO TURATI  - VIA MERAVIGLI 9/B - MILANO

Nella nostra società le immissioni inquinanti condizionano fortemente la salubrità ambientale, la qualità della vita e l'esistenza delle persone.
Il quarto convegno nazionale sulle immissioni, ideato e organizzato da VAS - Verdi Ambiente e Società, concentra la propria attenzione sul tema
dell'inquinamento atmosferico e acustico prodotto dal traffico nelle aree metropolitane.

Prendendo spunto dalla presentazione del Rapporto dell'Osservatorio Immissioni ed Emissioni Sostenibili di VAS, esperti del mondo giuridico e
scientifico, tecnici e amministratori pubblici presenteranno dati aggiornati sui livelli di inquinamento, si confronteranno sulle scelte legislative
adottate e valuteranno l'efficacia degli interventi e dei progetti in fase di realizzazione in campo urbanistico e ambientale e a favore della mobilità
sostenibile.

PROGRAMMA:

9.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

9.15 SALUTI  E APERTURA LAVORI
Sen. Guido Pollice
Presidente nazionale VAS

9.30 PRIMA SESSIONE
ANALISI E STUDI SULL'INQUINAMENTO DA TRAFFICO NELLE AREE METROPOLITANE

"Presentazione Rapporto Immissioni VAS"
Marco Menichetti - Responsabile Osservatorio Immissioni ed Emissioni
Sostenibili di VAS

"Fonti e cause dell'inquinamento atmosferico"
Marco Faticanti - APAT

"Il controllo delle emissioni autoveicolari"
Francesco Avella e Antonio Rolla - Stazione sperimentale per i Combustibili

"Scienza e prevenzione. Impatto ambientale e salute"
Morando Soffritti - Oncologo, Direttore Fondazione Ramazzini

"Inquinamento acustico da traffico"
Cristina Pronello - Dipartimento di Idraulica Trasporti ed Infrastrutture Civili del Politecnico di Torino

"Rilevazione degli inquinanti dell'aria tramite biomonitoraggio"
Stefano Scarselli - Società Ecosfera

E' previsto un intervento video di Marco Gasparinetti - Giurista, Unione Europea

11.30 PAUSA CAFFE'

11.45 SECONDA SESSIONE
DALL'ANALISI ALLA PROPOSTA: PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PROGRAMAZZIONE
DELLE RETI E DEI SERVIZI DI MOBILITA' PER RIDURRE L'INQUINAMENTO

"Politiche dell'offerta e della domanda di mobilità e pianificazione urbanistica al servizio delle aree metropolitane"
Anna Moretti - Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Politecnico di Milano

"Il ticket d'ingresso e le politiche di mobilità per Milano e la sua area metropolitana"
Comune di Milano

"Quali margini di sviluppo e quali limiti della rete FS in Lombardia"
Giandomenico Cassano - Politecnico di Milano

"Pianificazione territoriale, nodi intermodali e sviluppo della mobilità ciclistica"
Pietro Mezzi - Assessore al Territorio della Provincia di Milano

13.30 BUFFET

14.30 TERZA SESSIONE
LE ESPERIENZE IN ITALIA: PROGETTI PER UNA NUOVA MOBILITA'

"Il Piano Regolatore di Roma e lo sviluppo delle reti di mobilità"
Comune di Roma (invitato)

"Logistica  urbana : problematiche e prospettive. Il progetto Life-CEDM in Lucca"
Marco Di Bugno - Comune di Lucca
Giorgio Ambrosino - GA Consultancy
Stefan Guerra - Lucense ScpA

"Il sistema tariffario integrato dell'area metropolitana di Napoli"
Consorzio UnicoCampania (invitato)

15.30 QUARTA SESSIONE (tavola rotonda)
FOCUS SULLA LOMBARDIA: LA NUOVA LEGGE REGIONALE SULL'ARIA E LE AZIONI PER
RIDURRE L'INQUINAMENTO

discutono:

Sen.  Gianni Piatti - Sottosegretario, Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio

Lionello Marco Pagnoncelli - Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Lombardia

Achille Taverniti - Vice Presidente ANCI Lombardia

Ettore Brunelli  - Assessore all'Ambiente del Comune di Brescia

Marco Volpi  - Direttore Generale Fondazione Ambiente Milano

Bruna Brembilla - Assessora all'Ambiente della Provincia di Milano

17.00 CONCLUSIONI
Fabio Fimiani
Presidente VAS Lombardia

con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea

progetto condotto con il contributo della Fondazione Cariplo

si ringrazia la Camera di Commercio di Milano per la collaborazione

Informazioni e iscrizioni:

VAS Lombardia - Via Passerini, 18 - Milano
tel. : 02 66 10 48 88
fax:  02 89 07 60 20
mail: segreteriavaslombardia@vaslombardia.org

Venerdì, 8 Dicembre, 2006 - 10:51

Il ciclista ignoto

7 Dicembre 2006

ciclista_ignoto.jpg

Le città di Milano e di Nassirya si stanno gemellando. Letizia Moratti si recherà presto in Iraq in visita all’Eni. L’accompagneranno il marito petroliere Gian Marco Moratti, il cognato petroliere Massimo Moratti e la cognata verde Milly Moratti. Le due città hanno in comune i caduti per il petrolio. In Iraq per difendere i pozzi. In Italia per difendere gli utili dei petrolieri e dello Stato. I caduti civili sono molti di più dei caduti in guerra. Nella sola Milano la contabilità da inizio anno è per i ciclisti 812 feriti e 11 morti. Per i pedoni 1.290 feriti e 26 morti. 37 morti in totale, ma manca ancora il periodo natalizio. Negli ultimi giorni una ragazza è stata uccisa da un autobus dell’Atm sulle strisce pedonali. Un signore in bicicletta è stato stritolato da un autotreno in pieno centro. Un ragazzo di 13 anni è stato travolto con la sua bici da un autocarro. Ma è gente così. Che ama il rischio. Altro che i parà. E chi rischia paga.
Il Comune dovrebbe intervenire, fare qualcosa. Obbligare ad esempio tutti i cittadini a dotarsi di automobile. Non per circolare, ma per proteggersi. Cintura, air bag, barre laterali sono fabbricati apposta. Il tempo di percorrenza sarebbe più lungo, ma la benzina andrebbe via come il pane. E si salverebbero molte vite. Rimarrebbe il pericolo per chi, testardamente, volesse andare a piedi fino alla fermata di un mezzo pubblico. La soluzione c’è: sottopassaggi. Direttamente dal portone di casa alla fermata dell’autobus o della metropolitana.
Il numero di ciclisti morti per incidente è raddoppiato in un anno a Milano. Bisogna affrontare subito il problema. Vietare le biciclette. E, a monito, mettere una lapide al ciclista ignoto in ogni città. Sponsorizzata dall’Eni e dalla Fiat.

Postato da Beppe Grillo il 07.12.0

Giovedì, 7 Dicembre, 2006 - 14:30

No alla Privatizzazione dell'acqua a Milano

Vi invitiamo ad un evento pubblico organizzato dal Comitato Milanese per l'Acqua, a cui aderiamo attivamente anche noi "Umanisti per l'Ambiente":

VENERDI 15 DICEMBRE, ORE 21.00
CAMERA DEL LAVORO, Corso di Porta Vittoria 43, Milano (MM San Babila)
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA A MILANO
SI ALL'ACQUA COME BENE PUBBLICO E DIRITTO UMANO

Si presenteranno le firme raccolte a Milano per protestare contro l'annunciata privatizzazione degli acquedotti, che verranno consegnate il giorno dopo, il 16 dicembre, a Palazzo Marino. Molte di queste firme sono state raccolte durante il simbolo della pace in piazza Duomo.
Si lancerà inoltre la raccolta firme che partirà a gennaio 2007 sulla proposta di legge di iniziativa popolare perché l'acqua rimanga un bene pubblico in tutta l'Italia.

Dal 2002 il Comitato Milanese per l'Acqua contesta la decisione della Giunta Albertini di cedere alla Metropolitana Milanese SpA la gestione dell'Acquedotto di Milano. Si trattava però solo della prima mossa verso la privatizzazione futura del servizio idrico: nel silenzio dello scorso Agosto la Regione Lombardia ha approvato la Legge n. 18 che impone la privatizzazione dei servizi idrici. La sindaca di Milano Moratti vuole farlo senza neppure gare d'appalto, fondendo la Metropolitana Milanese SpA (al 100 % pubblica, che gestisce attualmente i servizi idrici) con la AEM SpA (al 66 % privata). AEM verrebbe a sua volta unita alla ASM di Brescia, creando una grande impresa fornitrice di servizi con capitale misto, operazione che potrebbe porre gli interessi dei privati al di sopra dell'interesse pubblico. Un'operazione che appare per vari aspetti illegittima, perché non c'è gara d'appalto e perché una società che si fonde con un'altra non può "portare in dote" le concessioni che le sono state assegnate.

Per questo diciamo
     NO ALLA SVENDITA DEGLI ACQUEDOTTI DI MILANO A PRIVATI
    
Si chiede pertanto al Comune di Milano:
- che nello statuto comunale sia introdotto il riconoscimento del diritto all'acqua per tutti
- che la proprietà, gestione e erogazione dell'acqua restino interamente pubbliche e non siano oggetto di fusione o cessione a privati.
- che la cittadinanza possa esercitare il controllo sulle decisioni che riguardano l'acqua
- che venga avviato un programma per ridurre gli sprechi e i consumi idrici a livello familiare e di aziende.
- che la politica tariffaria sia indirizzata al miglioramento della qualità dell'acqua, per garantire l'accesso alle fasce protette, non all'ottenimento di profitti.

Umanisti per l'Ambiente

Giovedì, 7 Dicembre, 2006 - 14:24

Un ragazzino solo

5 Dicembre 2006

orco.jpg

Un ragazzino di nome Francesco è stuprato da un gruppo di pedofili a Barrafranca (Enna). Fotografato. Le immagini diffuse nella sua stessa scuola. Chi sapeva ha taciuto. Il ragazzino si ribella. Viene picchiato. Ucciso con una chiave inglese. 19 colpi. I presunti pedofili sono in carcere in attesa del processo. C’è un unico testimone. E’ un altro ragazzino che ha visto gli stupri e li ha denunciati. Oggi è isolato. E’ lui il colpevole. Colpevole di mancata omertà. Gli inquirenti denunciano: “una grave situazione di pressione ambientale in atto nel piccolo comune di Barrafranca”. Dove sono i 13.115 cittadini di Barrafranca? Dov’è il sindaco? Il parroco? La preside?
Il giudice ha trattenuto in carcere i presunti criminali. In Italia i criminali sono sempre presunti, qualche volta prescritti, di rado condannati. Lo ha fatto perchè gli arrestati "potrebbero indurlo a ritrattare". Ma che paese è mai questo? Sono i presunti pedofili che dovrebbero aver paura a uscire dal carcere. Non il ragazzino a testimoniare.
Un articolo del Corriere spiega tutto. Anche troppo. E’ un resoconto dell’orrore. Qualcosa che non ti fa dormire e ti rende triste. Una tristezza rabbiosa verso un’umanità cupa, complice, ignobile. Non lasciamo solo questo ragazzino con il suo coraggio. Non potremo perdonarcelo.

http://www.beppegrillo.it

Giovedì, 7 Dicembre, 2006 - 14:22

simbolo della pace Umanista 2dicembre 2006

Ciao a tutti,
Sabato 2 dicembre abbiamo fatto il simbolo della pace in piazza Duomo a Milano. Eravamo circa 1.000, con molti giovani e tanta forza ed emozione. Purtroppo non è uscito niente in TV, però sono stati pubblicati tre articoli sui giornali locali (uno con una foto molto bella) e c’è stato un po’ di spazio nelle radio.
In allegato mando una foto.
Un abbraccio
Anna   
Venerdì, 1 Dicembre, 2006 - 22:31

Polmoni Puliti......Un bel respiro profondo!!!!!

polmoni_puliti.jpg

Le città italiane si stanno svuotando di bambini. Sono stati sostituiti dalle macchine. Da parcheggi. Da pendolari motorizzati. Chi ha un bambino deve rassegnarsi a una tosse cronica. A malattie respiratorie. A un rapporto quotidiano con il pediatra. Oppure andarsene. In città entrano le macchine ed escono i bambini e le loro famiglie. Che diventano pendolari. E prendono la macchina per entrare in città e parcheggiano. Per la mancanza di mezzi pubblici efficienti. Una paranoia che produce veleni per i cittadini e utili per i petrolieri. I rappresentanti dei cittadini non muovono un dito. In questo destra e sinistra sono entrambe petrolizzate.
A Milano la stessa famiglia di petrolieri, la famiglia Moratti, è sia al governo che all’opposizione. Io credo che sia ora di un nuovo RESET. Per evitare di tagliare adenoidi e tonsille ai nostri figli. E vederli giocare in un parco cittadino senza che si avvelenino. Per i nostri governanti sono più importanti i consumi di carburante e le società immobiliari della salute dei bambini. Loro, di solito, abitano altrove. In ville alberate fuori città. RESET.
Visto che li paghiamo noi devono iniziare a renderci conto delle loro azioni. Quanti morti per Pm10 produce l’incuria dei sindaci, dei presidenti di Regione e di Provincia? Quanti malati? Esiste la possibilità di portare in tribunale i nostri dipendenti? Voglio lanciare con l’aiuto dei Meetup una campagna prima di informazione, poi, se necessario, di incriminazione dei responsabili, dal nome: ‘Polmoni puliti’. Riprendiamoci le città e la nostra salute.

Un bel respiro profondo

aria_di_veleni.jpg

Respiriamo veleni. Costruiamo fabbriche di veleni. Seppelliamo rifiuti tossici in mezza Italia. Trasformiamo le città in parcheggi e l’aria in ossido di carbonio. Chi inquina ti toglie la vita. Quanta? Non si sa. Di certo una modica quantità. Perchè lo fa? E’ sotto controllo. Non può reagire. I media lo tengono sotto ipnosi. Nella classifica mondiale le prime industrie sono il petrolio e le auto. L’opinione pubblica è creata da queste aziende. Dalla loro ideologia: il profitto. Gli italiani vogliono il loro posto al sole per le fabbriche di veleni. All’italiana. Non paga chi inquina, ma chi viene inquinato. E’ il business degli inceneritori. Commesse pubbliche, veleni privati. L’inceneritore non è una soluzione ai rifiuti. E’ una scorciatoia che trasforma l’organismo umano in rifiuto. I nostri dipendenti politici amano gli inceneritori. Ne vogliono uno per città. Porta lavoro, lavoro, lavoro. La grande mistica del lavoro della sinistra. La grande mistica del profitto della destra. Una mistica bipartisan. Gli inceneritori ci avvelenano.
La Regione Veneto e l’Istituto Oncologico Veneto con il Registro dei Tumori del Veneto, il Comune e la Provincia di Venezia hanno pubblicato uno studio: ‘Rischio di sarcoma in rapporto all’esposizione ambientale a diossine emesse dagli inceneritori’.
Le conclusioni:
- La Provincia di Venezia ha subito un massiccio inquinamento atmosferico da sostanze diossino-simili rilasciate dagli inceneritori...
- Nella popolazione esaminata risulta un significativo eccesso di rischio di sarcoma correlato sia alla durata che all’intensità dell’esposizione
- Gli inceneritori con più alto livello di emissioni in atmosfera sono stati quelli che bruciavano rifiuti urbani..

Chi costruisce inceneritori causa tumori. Va informato sui fatti e poi accompagnato alla porta o, se proprio insiste, rigassificato.

http://www.beppegrillo.it

Venerdì, 1 Dicembre, 2006 - 22:27

Commissione Ambiente Partito Umanista

Comunicato stampa
 
                                                                                                Milano, 01 dicembre 2006
 
 
Come favorire le case automobilistiche fingendo di lottare contro lo smog
 
Nella grande battaglia contro lo smog che attanaglia le città italiane, la soluzione magica che sembra mettere d'accordo tutti, centrosinistra e centrodestra, automobilisti ed imprenditori, è quella del rinnovo del parco macchine: "Incentiviamo la sostituzione delle vecchie macchine Euro 0, 1, 2 e 3 con vetture Euro 4 o addirittura elettriche, e l'inquinamento calerà". Ne è un esempio la legge approvata il 28 novembre dalla Regione Lombardia che dà un contributo di 2000 euro a chi cambia auto.
 
Questa proposta è scellerata perché chiunque si interessi di temi ambientali sa che produce l'effetto contrario: il proprietario di una nuova macchina, attrezzata con il massimo confort e con gli ultimi ritrovati tecnologici (navigatore satellitare, aria condizionata, cambio automatico) è stimolato ad usarla di più, a percorrere più chilometri e quindi ad emettere più inquinanti. Difficilmente questo cittadino che ha appena sborsato 10mila o anche 30mila Euro lascerà la sua scintillante automobile nel parcheggio per infilarsi in un tram affollato o in una soffocante metropolitana, inforcare la bicicletta o andare a piedi.
 
Il rinnovo accelerato del parco auto e moto produce un altro drammatico impatto negativo sull'ambiente: per produrre un’automobile nuova ci vogliono ingenti quantità di energia e di materie prime già oggi scarse, mentre la rottamazione della vecchia vettura farà crescere le montagne di rifiuti che ingombrano il pianeta e verranno lasciate in eredità alle future generazioni.
 
L'acquisto di un'auto nuova viene esaltato anche dalla pubblicità come un comportamento ecologico e quindi virtuoso. Sia le case automobilistiche che le multinazionali dell'energia amano usare slogan fuorvianti come "emissioni zero" e "la tecnologia al servizio dell'ambiente" per incitare al consumismo.
 
Il  Partito Umanista chiede che:
 
- si incentivi l'uso e potenziamento dei mezzi pubblici, non l'acquisto di nuove auto e moto;
 
- si rediga un serio piano energetico nazionale per superare lo stallo degli accordi di Kyoto, insufficienti e mai rispettati.
 
- i veicoli elettrici non vengano considerati "vetture ecologiche": l'elettricità che serve a farli funzionare viene comunque prodotta da centrali termoelettriche, che bruciano combustibili fossili altamente inquinanti, oppure viene importata dalle centrali nucleari francesi.
 
 
 
Commissione ambiente
Partito Umanista

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