user error: Unknown column '315Milano' in 'where clause'
query: SELECT bc.*, buc.weight
									FROM blog_categories bc, blog_user_category buc
									WHERE buc.uid = 315Milano AND buc.catid = bc.catid
									ORDER BY buc.weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315Milano' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 315Milano AND type = 'candidati'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315Milano' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 315Milano AND type = 'links'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315Milano' in 'where clause'
query: 	SELECT 	cp.nid AS pagina
												FROM 	users u LEFT JOIN candidati_pagine cp ON u.uid = cp.uid 
												WHERE	u.uid = 315Milano in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315Milano' in 'where clause'
query: SELECT nid FROM node WHERE uid = 315Milano AND type = 'blog' in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /mnt/data/sites/partecipami/includes/common.inc:386) in /mnt/data/sites/partecipami/themes/com06/globals/cookies.php on line 34.

.: Eventi

« Aprile 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          

.: Ultimi 5 commenti


Nessun commento...

.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 15:10

"OLAF PALME. Vita e assassinio di un socialista europeo"

INCONTRO PUBBLICO
 
In occasione della presentazione del libro di Aldo Garzia
"OLAF PALME. Vita e assassinio di un socialista europeo"
Edizioni Editori Riuniti
 
Considerazioni e idee di:
Susanna CAMUSSO
Segretaria regionale CGIL Lombardia
Ugo INTINI
Segreteria nazionale della Rosa nel Pugno
Gennaro MIGLIORE
Capogruppo alla Camera di Rifondazione Comunista
Fabio MUSSI
Coordinatore nazionale di Sinistra Democratica
 
Martedì 3 luglio 2007 - ore 21,00
Auditorium San Fedele
Via Hoepli, 3 - Milano
 
A cura delle Federazioni Provinciali Milanesi di:
Sinistra Democratica. Per il Socialismo Europeo
Rifondazione Comunista.
SDI. Unità Socialista
Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 15:07

spurgo acqua stagnante presso il Centro Civico Via oglio 18

Al Settore Manutenzione del Comune di Milano
Alla Direzione di Settore Zona 4 di Milano

Interrogazione e segnalazione presenza di acqua stagnante nella parte sotterranea del Centro Civico Via Oglio 18 in corrispondenza dei locali della sala consiliare

Si segnala che nel piano sotterraneo del Centro Civico di Via Oglio 18 in corrispondenza della sala consiliare, sul lato sinistro dell'edificio, è presente acqua stagnante e rifiuti di vario genere nell'area allocata in fondo alla scala che accede agli scantinati. In prossimità della scala nella parte dei locali della biblioteca e del giardino adiacente si registra un'alta presenza di zanzare e insetti parassiti, causati dal permanere di questa situazione.

PQM

Si chiede

al Settore Manutenzione Impianti Meccanici del Comune di Milano di provvedere a rimuovere l'acqua stagnante tramite uno spurgo utile a riportare alla normalità la situazione, e di provvedere a bonificare l'area in questione rimuovendo i rifiuti in essa presenti.
La segnalazione è stata già sollevata dal sottoscritto presso l'Ufficio Tecnico del Settore di Zona 4 nella giornata di martedì us.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 14:58

Centri Civici come soggetti risparmiatori di acqua

Alla Direzione del Settore Aree Cittadine e Consigli di Zona del Comune di Milano
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue Componenti

Vista

l'esigenza riscontrata di promuovere forme di risparmio delle risorse idriche nel contesto municipale, tutelando, così, il carattere pubblico della gestione dell'acqua nel Comune di Milano, ricchezza vitale per tutte e per tutti, a cui accedere in modo gratuito e libero

Presa conoscenza
di esperienze già avviate in diversi contesti municipali e amministrativi italiani di promozione di pratiche virtuose volte a rendere lo stesso Ente un soggetto di risparmio dell'acqua, considerando, anche, l'emergenza ambientale da ricondurre all'uamento del clima e delle temperature, soprattutto nei mesi estivi dell'anno

Si chiede

alla Direzione del Settore Aree Cittadine del Comune di Milano se sono stati predisposti dei provvedimenti da adottare internamente alle strutture dei singoli centri civici volti a dotare le stesse di centraline erogatrici di acqua pubblica utilizzabili non solo da parte della dipendenza, dei consiglieri, ma anche della cittadinanza utente, concependo, così, gli stessi come promotori di risparmio della risorsa idrica, esempi di etica condotta ecosostenibile per la città, all'insegna del sostegno dell'utilizzo dell'acqua pubblica di qualità.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 14:47

dissuasori di velocità in Via Nervesa

Alla Direzione del Settore Trasporti e Mobilità del Comune di Milano
Alla Commissione Territorio e Urbanistica del Consiglio di Zona 4

Interrogazione su sussistenza di provvedimenti atti a proporre dissuasori di velocità per le autovetture in transito nel tratto della Via Nervesa prospicente le entrate pubbliche ai giardini ivi presenti

Considerato che
esiste e sussiste una presenza di passaggio continuato e consistente attraversante il tratto della Via Nervesa prospicente le entrate pubbliche dei giardini di Via Nervesa, soprattutto considerando l'età molto giovane degli stessi pedoni utenti dell'area verde da poco costituita

Visto

il flusso costante di autovetture a velocità medio - alta attraversanti la stessa via Nervesa nella ore diurne, dove maggiore risulta essere l'afflusso di pedoni recantisi al giardino in questione

Si chiede

alla Direzione del Settore Trasporti e Mobilità del Comune di Milano di rendere conoscente la Commissione Territorio del Consiglio di Zona, nonchè lo stesso Consiglio, dell'esistenza di provvedimenti atti a garantire l'apposizione di dissuasori di velocità per le autovetture percorrenti la via nei tratti adiacenti le entrate pubbliche ai giardini, nonchè si chiede alla Commissione Territorio del Consiglio di Zona di indire una riunione di commissione con all'ordine del giorno un punto dedicato all'esame e alla verifica di strumenti idonei a tale funzione da sottoporre alla Direzione competente del Comune.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 14:35

area verde via gonzales/nervesa

Alla Commissione Territorio, Urbanistica e Ambiente del Consiglio di Zona 4
Al Settore Arredo urbano e verde del Comune di Milano
Alla direzione dell'AMSA
Oggetto: apposizione di sistema di irrigazione area giardino Via Gonzales/Nervesa per la manutenzione del manto erboso in esso presente

E' riscontrato che il manto erboso dei giardini siti in Via Gonzales angolo Via Nervesa è soggetto a incuria in quanto assenti misure atte al mantenimento del medesimo.

PQM
si chiede al Settore Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano se già sono previsti interventi atti a garantire una manutenzione del manto erboso e, in caso di assenza di provvedimenti, di predisporre lo spazio di un completo sistema integrato di irrigazione affinchè si possa tutelare l'area verde.

Alessandro Rizzo
Presidente Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 10:11

Preghiera per le Vittime dell’Omofobia

La REFO, in collaborazione con i gruppi di gay cattolici
IL GUADO e LA FONTE,
vi invita alla veglia di

Preghiera per le Vittime dell’Omofobia

in Chiesa Valdese di Milano Via Francesco Sforza, 12/a
28 GIUGNO 2007, ore 21.00

Martedì, 26 Giugno, 2007 - 19:54

Barack Obama contro l'integralismo evangelista

"Anni fa la fede ha smesso di essere usata per unire le persone ed è stata usata per creare divisioni". In America i leader evangelici che appartengono all`estrema destra hanno usato la fede per i loro progetti politici.

HARTFORD – Il Senatore Obama, candidato alle elezioni Usa, ha avuto il coraggio di dire quello che tutti pensano ma nessuno avevano il coraggio di dire. I leaders evangelici che appartengono all'estrema destra hanno usato la fede e il credo religioso per i loro progetti politici e per creare divisione nella comunità dei fedeli.

"In qualche modo, anni fa la fede ha smesso di essere usata per unire le persone ed è stata usata per creare divisioni. E' stata ricattata" ha detto Obama alla chiesa Unita di Cristo, una delle chiese protestanti che ha sempre accettato i gay e le loro unioni. "Le ragioni sono da trovare nei cosiddetti leaders della destra cristiana che erano pronti a dividere e sfruttare le divisioni tra persone. A ogni occasione hanno affermato che le persone democratiche non rispettano i loro valori e non amano la chiesa, suggerendo al popolo che solo loro sono portatori di verità soprattutto in materie come aborto e questione gay, teoria evoluzionista e fede nelle scuole. Sono giunti persino a dire che era cristiano e giusto tagliare le tasse ai ricchi. Non so che Bibbia leggano, ma non coincide con la mia".
La chiesa Unionista a cui Obama appartiene personalmente, conta circa due milioni di fedeli ed è considerata estremamente liberal. Già nel 1972 ha ordinato un prete gay dichiarato. E due anni fa ha iniziato a celebrare matrimoni religiosi gay. Obama crede che spetti ai singoli stati dell'unione decidere se permettere il matrimonio gay, e vuole vietare l'emendamento costituzionale che li vieta.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv

fonte: www.gay.tv

Martedì, 26 Giugno, 2007 - 19:53

Sostenere Barack Obama per un cambiamento necessario

Sempre più Obama. E' assolutamente importante sostenere questo candidato per la candidatura alla Casa Bianca per il Partito Democratico. E' necessaria una svolta negli Stati Uniti d'America. Barak ha sconfessato anni e anni di legittimazione, da parte di deputati e senatori democratici, della guerra di aggressione in Iraq: ha detto, giustamente, che occorre ridare agli Stati Uniti d'America quella autorevolezza internazionale che fanno di questa potenza non uno stato propenso alla colonizzazione, all'esportazione della guerra preventiva, a quella guerra di espansione senza fine e senza termine, perchè globale, perchè permanente, ma occorre ridare agli USA quella sua caratteristica storica, che si legge nella Dichiarazione d'Indipendenza, dove chiaramente si enucleano diritti civili e umani contro l'oscurantismo feudalistico e medioevale. Sono, questi, presupposti dimenticati da parte della superpotenza, abbandonati in nome di un profitto e della ricerca di un profitto depredando le risorse naturali presenti in molti territori indipendenti di stati autodeterminati. E' giunta definitivamente l'ora di dire basta a una politica estera e internazionale assolutamente fallimentare che aumente le spese militari, tagli lo stato sociale, aumenta l'incertezza di un contingente la cui finalità è insensata come operazione bellica in Iraq, senza soluzione, senza termine. E' giunta l'ora di dire: ritiro immediato del contingente dall'Iraq, e promozione di un'autodetemrinazione di quel popolo, martoriato e angariato da mesi e mesi di occupazione e di tensione bellica civile distruttiva. E' giunta l'ora di irportare una nuova politica estera che sappia promuovere le grandi battaglie dei grandi ideali lungimiranti: l'ambiente, un nuovo sviluppo globale, la promozione dei diritti umani, inalienabili, la promozione dei diritti dei popoli. Questi sono gli intenti nelle diverse dichiarazioni espresse da Barak nei suoi comizi, comizi fatti tra le persone, tra lòe cittadine e i cittadini in una campagna elettorale sentita, avvertita, dei grandi sogni possibili, degli echi che ancora risuonano di quel mitico annuncio "I have a dream" risuonato nelle strade di New Orleans nella grande battaglia per l'emancipazione della popolazione e minoranza nera in America, espressa da Martin Luther King, a cui Barak spesso si riferisce. Obama potrebbe cambiare il volto di uno stato sanguinario, di uno stato che si è macchiato di ignominia con le diverse azioni belliche che hanno mietuto vittime innocenti nei vari angoli di questo pianeta. Ripartire come la grande tradizione liberale, democratica, pacifista americana vorrebbe e vuole. Quella dei cortei contro la guerra in Vietnam, quella delle mobilitazioni per i diritti civili, quella per i diritti delle minoranze, degli omosessuali, delle donne per l'aborto e per la loro emancipazione. Esiste un'altra America che è quella della mamma del soldato inviato in Iraq per combattere a nome di non si sa chi e per conto di non si sa chi, ma morto, sacrificato per nessun valore e nessun obiettivo, ammesso che si possa considerare una guerra avere obiettivi e finalità auliche. Esiste un'altra America che è quella della grandi mobilitazioni contro la pena di morte, ancora presente in gran parte degli stati, esiste un'altra America che è quella della convivenza, della fratellanza, dell'eguaglianza, dei diritti sociali, che vengono espressi ogni giorno da chi contesta le scelte scellerate di un'amministrazione irresponsabile; esiste l'America delle denunce alla Al Gore e alla Gugghenaim, che nel film documentario "An Incredible Truth", parlano scientificamente del futuro prossimo di un mondo ostaggio di coloro che per il profitto e per il lucro non considerano i cascami che questo sviluppo può determinare sull'intero sistema geoclimatico e umano. Esiste un'America della tolleranza, della laicità, che è quella in cui si denuncia la presenza di sette religiose che per interessi politici e di potere, nonchè di profitto, si autopromuovono come detentrici della verità assoluta, che si autoeleggono come le uniche assolute verita, dividendo la comunità, la collettività, individuando falsi nemici, acuendo con azioni di terrorismo psicologico gli scontri e le avversioni, mietendo odio, deviando l'attenzione delle persone frustrate verso obiettivi errati, che non sono i gangli di un potere causanti il loro malessere diffuso e generale, ma, bensì, sono quelli falsi, ideologici, inesistenti, incomprensibilmente immateriali. Barak parla di laicità, vuole eliminare la legge federale e l'emendamento costituzionale che vieta i matrimoni tra omosessuali. Sostiene la Chiesa Unionista, che da sempre viene considerata di tradizione culturale liberal e che già nel 1972 aveva ordinato un prete omosessuale in modo dichiarato e che celebra da due anni matrimoni tra gay. Eì ora di voltare pagina, America: il sogno americano deve ricominciare a essere visibile, percepibile. Altrimenti tutto il mondo ne risentirà: ricordate la lettera di alcune studentesse e di alcuni studenti che si scusavano per la rielezione dell'oscurantista e guerrafondaio Bush Jr, in cui loro dicevano che avevano votato per l'alternativa, ma che il dato elettorale era una vergogna per gli USA nei riguardi davanti al mondo intero? Non vorrei dare a queste sane persone una nuova opportunità di avvertire la sofferenza e la tristezza di una sconfitta, che sarebbe sconfitta per il mondo intero. Rinasci America.

Alessandro Rizzo

Martedì, 26 Giugno, 2007 - 10:28

Trasparenza finanziamenti Consiglio di Zona

In un periodo dove è forte l'esigenza di una maggior trasparenza
nell'assegnazione di fondi pubblici; propongo che venga indicato, sul materiale
pubblicitario di quelle manifestazioni finanziate dal Cons. di Zona 7, che
appunto tale iniziativa beneficia di contributo per un valore di x euro.
Così anche il cittadino potrà agevolmente controllare come vengono spesi i
suoi soldi, valutando anche la congruità tra qualità dell'iniziativa e quantità
del finanziamento.

Allego mozione.

Saluti.
Ivano Grioni

Domenica, 24 Giugno, 2007 - 17:54

GAY E DIRITTI ESSERE IN TANTI NON BASTA PIU’

GAY E DIRITTI ESSERE IN TANTI NON BASTA PIU’
24/06/2007 - Il Manifesto - Gianni Rossi Barilli
LA QUESTIONE È INVECE CHE NON SI PUÒ PIÙ ASPETTARE CON PAZIENZA UN'IPOTETICA MATURAZIONE DI CHI GOVERNA QUESTO PAESE. LA LEGGE SUL DIVORZIO PASSÒ A UN SECOLO DI DISTANZA DALLA PRESENTAZIONE DELLA PRIMA PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA. PER LA PARITÀ DEI DIRITTI GLBT, COME SINGOLI PRIMA ANCORA CHE COME COPPIE, NON DEVE ACCADERE LA STESSA COSA. Ascoltare la piazza. Questo ritornello l'abbiamo sentito innumerevoli volte all'indomani del Family day organizzato dalle parrocchie. Non tutte le piazze però sono uguali, se dobbiamo considerare la fredda accoglienza politica ricevuta dal pride di Roma della scorsa settimana, che pure ha avuto dimensioni altrettanto o anche più imponenti del family day. D'altro canto, visto che le due piazze sostenevano istanze contrapposte, sarebbe forse logico concludere che non era possibile ascoltarle entrambe. Ma si tratta di un ragionamento valido solo se si sposa la tesi ideologica dell'oltranzismo religioso che vive come un'aggressione inaccettabile tutto ciò che non rientra nella sua ristretta e prescrittiva visione del mondo. E proprio di questo si tratta in Italia, dove chiunque voglia evitare di passare per estremista deve genuflettersi ai diktat di papa Ratzinger o perlomeno dare per scontato che siano argomenti sacrosanti.
Eppure basterebbe guardarsi un po' intorno per capire che le tesi apocalittiche e interessate del Vaticano sono completamente fuori dalla realtà. Basterebbe osservare a come si sta evolvendo la società italiana per vedere che la conclamata crisi della famiglia «costituzionalmente intesa» non dipende affatto dalle richieste di riconoscimento di gay, lesbiche e transessuali. E basterebbe mettere il naso nelle politiche di nostri vicini come la Francia o la Germania (tralasciando per una volta la diabolica Spagna) per sapere che il sostegno alle famiglie eterosessuali non è per nulla incompatibile con il superamento delle discriminazioni nei confronti degli omosessuali. Questo è però proprio quanto il sistema politico italiano si rifiuta di fare. Per amorale valutazione del fatto che da noi le truppe del papa pesano assai di più di quelle del frastagliato popolo glbt e per l'arcaica impostazione culturale (leggi crassa ignoranza e impermeabilità al buonsenso) della nostra classe dirigente.
Cosa devono fare quindi le persone glbt che chiedono diritti minimi per avere la possibilità di essere cittadini come gli altri? È ormai chiaro che riempire le piazze e far vedere che si è in tanti di per sé non basta. Dunque si è cominciato a pensare di usare altri metodi, partendo dalla necessaria premessa che la politica istituzionale, un tempo interlocutore indispensabile per il cambiamento in una società arretrata, è diventata oggi una controparte e un elemento di freno. Si è parlato per esempio di forme di sciopero fiscale, facendo gridare allo scandalo gli alfieri governativi della lotta all'evasione che non hanno esitato a etichettare l'idea come uno scivolone berlusconiano. Di ben altro si tratta però. Come ha spiegato il presidente di Arcigay Aurelio Mancuso in un articolo sul Riformista «stiamo parlando di azioni che si rifanno alla tradizione della non violenza anti collaborazionista indiana». Qualcuno ricorda ad esempio l'obiezione di coscienza alle spese militari che una volta si faceva in Italia? Altre proposte sono l'astensionismo elettorale attivo o addirittura la restituzione polemica delle carte d'identità. Si può discutere dell'adeguatezza di questa o quella forma di lotta, ma certo è che si diffonde la consapevolezza che qualcosa di nuovo e incisivo bisogna fare. C'è anche la via giudiziaria, già intrapresa singolarmente da alcune coppie omosessuali per contestare in tribunale le discriminazioni subite, ma si tratta di un percorso lungo e tortuoso. La questione è invece che non si può più aspettare con pazienza un'ipotetica maturazione di chi governa questo paese. La legge sul divorzio passò a un secolo di distanza dalla presentazione della prima proposta di legge in materia. Per la parità dei diritti glbt, come singoli prima ancora che come coppie, non deve accadere la stessa cosa.

...
211 212 213 214 215 216 217 218 219
...
RSS feed