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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Martedì, 13 Maggio, 2008 - 13:51

A Brera i fiori nelle periferie il degrado

L'assessora alle attività produttive, Maiolo, è esaltata per il risultato della lunga manifestazione floreale culturale che ravviverà lo storico quartiere di Brera nelle prossime tre settimane, ogni fine settimana. Un risveglio dal lungo sonno invernale dove artisti di strada, autori, poeti, artisti di Brera, addirittura i più piccoli alle prese con le prime esperienze di performance, si esibiranno dando lustro a questo "nodo pulsante di Milano" come riferisce la stessa assessora.
Un quartiere storico di Milano, è vero, attrazione per turiste e turisti, ma anche luogo dove circolano soldi e forti scambi commerciali.
La festa è indetta dalle associazioni dei commercianti di zona e da alcune realtà che vivono il quartiere.
Niente da eccepire è chiaro, quando si tratta di ravvivare e aggregare la città. Ma nel resto della grande mela italiana cosa succede? Un reportage su L'Espresso di questa settimana disegna una Milano delle periferie, a forte rischio di disagio sociale e altamente penalizzata da un'emergenza che riguarda la devianza dovuta a situazioni di emarginazione senza precedenti.
Viene fotografato e analizzato uno dei quartieri storricamente più sofferenti di questa piaga, il quartiere Gratosoglio. A rendita bassa giovanissimi si rendono disponibili per collaborare con il mercato nero dell'illegalità diffusa, magari quello dello spaccio di droga, di diversa entità, magari quello del commercio di auto usate e rubate, magari quello del rendersi attento vigilante delle presenze nei territori e dei movimenti che riguardano questi quartieri, sostrato di coltura per lauti profitti di un'organizzazione criminale non più solo relegata al Sud d'Italia, ai piccoli paesi di provincia meridionali.
La dispersione scolastica, poi, è una delle conseguenze più devastanti.
Che cosa propone il Comune e l'amministrazione per prevenire questo disagio diffuso? Quale è la ricetta presente nell'agenda politica del centrodestra per fronteggiare questa situazione che chiaramente non dà lustro alla città che vuole candidarsi a essere punto focale di attrazione sociale e culturale, nonchè economica, di un evento internazionale dagli alti finanziamenti quale l'Expo 2015?
Le periferie procedono nel degrado, come ci insegnao i comitati di inquilini dove sono presenti i Contratti di Quartiere. Molti quartieri, poi, sono esclusi da questi progetti di intervento, che spesso si risolvono in semplici palliativi di riqualificazione superficiale delle facciate dei palazzi, senza operare secondo un programma di integrazione sociale, di rilancio della vivibilità, di rinascita civile, di coinvolgimento dei diversi segmenti che agiscono in questi contesti. Spesso i progetti sono realizzati previo accordo bipartisan tra amministrazione e ALER, tralasciando una componente importante quali i consigli circoscrizionali, che dovrebbero governare i territori di propria competenza, e la cittadinanza residente, spesso organizzata in comitati e in realtà collettive, autrici di interessanti dossier e analisi di studio e di ricerca sulle situazioni difficili della zona a forte densità popolare.
Brera si ricopre di fiori: ma non si doveva provvedere, mi ricordo, anche nelle zone del decentramento a promuovere simili manifestazioni? L'assessorato Terzi parlava l'anno scorso di Giardini aperti nelle varie "contrade" della città: ma che fine ha fatto questo mastodontico progetto ad effetto? Come mai non è stato portato a termine in modo dovuto e coerente? I consigli di zona sono stati solamente piazze fisiche dove poter illustrare una simile proposta, senza renderli partecipi e atttivi nel percorso di definizione del progetto. Il resto non è dato di sapersi. Come non è dato di sapersi che cosa si considera importante fare e realizzare per diminuire una contraddizione che stride nella città che vuole essere fulcro di un modello di sviluppo europeo e all'altezza delle sfide commerciali internazionali, tramite l'EXPO.
Rendere le periferie vivibili e partecipate significa ridestare momenti di aggregazione che non lascino ampi spazi dismessi e non luoghi dell'aibtare metropolitano soggetti a un degrado diffuso che crea disgregazione e rende operanti settori illegali diffusi che vedono nel reclutamento delle giovani leve il proprio sostentamento futuro. Rendere gli adolescenti e i giovani di queste realtà dimenticate da tutte e da tutti partecipi di prospettive civili, sociali di aggregazione e di proposta sul territorio, partendo dai centri di aggregazione giovanile,. che soffrono tagli cospicui e progetti di esternalizzazione senza precedenti, svuotanti il loro contenuto di spazi pubblici e plurali.
Le periferie potranno diventare anche loro piccoli centri vitali della città, che garantiscano una prospettiva di prosperità e ricchezza civica e sociale per la grande metropoli, oppure rimangano zone off limits, spesso terre sconfinate da considerarsi come agricole nella loro destinazione d'uso ma soggette a progetti di revisione della medesima per soddisfare gli appetiti insaziabili di grandi imprese edilizie? Manteniamo le periferie a zona abbandonate e dimenticate da un'amministrazione che ama maggiormente predisporre iniziative di facciata e superificali senza contenuti, di immagine e ad alta pubblicizzazione?

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 13 Maggio, 2008 - 11:20

Università Roma 3: An blocca festa di sinistra

Università Roma 3
«An blocca festa di sinistra»
Il rettore vieta un appuntamento dei collettivi. Che occupano e denunciano: è l'effetto Alemanno. «E sabato prossimo tutti a Verona»
Giacomo Russo Spena
Roma
Il Manifesto 10 maggio 2008

Alla fine la festa s'è fatta. Anche se rimane tutto da capire quali pressioni abbia esercitato An sui vertici dell'università. Giornata piuttosto tesa ieri a Roma Tre, culminata con l'occupazione della facoltà di Lettere da parte dei collettivi studenteschi dopo che il rettore Guido Fabiani, che prima aveva autorizzato «iniziative serali» agli studenti nelle facoltà di Architettura e, appunto, Lettere, aveva ritrattato per «motivi di par condicio». L'ateneo è in campagna elettorale: il 14 e 15 maggio si vota per eleggere gli organi interni. E per il rettore o «tutte le liste organizzano feste o nessuna». «E' solo un pretesto - denunciano i giovani dei collettivi - Il vero motivo è che An ha fatto pressioni sulla presidenza per annullare le iniziative. E' uno dei primi effetti della nuova amministrazione Alemanno».
Per il neosindaco è un ritorno di fiamma, quello a Roma Tre. Già nel 2004, quando era ministro dell'Agricoltura, partecipò a un dibattito organizzato a Scienze Politiche dalla lista «nera». Sul tema degli ogm. E accadde che proprio a margine dell'incontro, avvenuto in un ateneo blindato, tre giovani dal look «di sinistra» fossero malmenati da alcuni sostenitori del neosindaco.
Questa volta l'iniziativa nella facoltà di Architettura, prevista per mercoledì sera, è saltata all'ultimo momento per il diniego improvviso di Fabiani e, soprattutto, per l'irruenza della Digos che ha minacciato a brutto muso gli studenti di denunce in caso avessero svolto comunque la festa. Stessa sorte spettava a quella organizzata ieri sera a Lettere. Ma gli studenti dei collettivi si sono ripresi quello che «ci era stato ingiustamente tolto».
«Roma tre - afferma uno di loro - ha piegato la testa perché si vuole tener buono il Comune. In ballo c'è la costruzione di un campus universitario, che tra l'altro prevede alloggi per gli studenti a prezzo di mercato, e una enorme piscina per le Olimpiadi del 2009. Fabiani vorrebbe appropriarsi del tutto dopo la competizione e si deve tenere buono Alemanno». Intanto nella festa si sono rilanciati i percorsi sul diritto allo studio e all'accesso a un sapere svincolato dalle logiche di profitto. Senza tralasciare il tema dell'odio contro il diverso e della xenofobia che divampa nella società. «Saremo - dicono - a Verona per riaffermare l'unica verità: Nicola, come Renato Biagetti, è morto per mano fascista».

Lunedì, 12 Maggio, 2008 - 15:37

Contro ogni revisionismo, la storia non si modifica

Contro ogni revisionismo, la storia non si modifica

Noi uomini e donne antifascisti/e, fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana, ci sentiamo indignati dagli attacchi promossi da certi giornali che tendono a storpiare, modificare ed irridere la guerra di liberazione.
I valori della Resistenza e dell'antifascismo dovrebbero essere patrimonio di tutti gli uomini e le donne, che grazie a quelle pagine drammatiche possono, oggi, manifestare liberamente il proprio pensiero ( articolo 21 ). Siamo sdegnati dall'articolo apparso il 22 Aprile a firma di Diego Pistacchi, sulle colonne de Il Giornale.
Il giornalista irride i partigiani e tutto il popolo fedele alla democrazia basata sull'antifascismo.
A lui, vorremmo ricordare che tanti sono stati i morti straziati dalla perversa logica nazi-fascista, che quei morti non avevano un colore politico, ma tutti furono convinti nella costruzione di uno stato libero e democratico. Ci preme citarne uno su tanti. Attilio Martinetto, 23 anni guardia di finanza- aderisce al gruppo resistente Democristiano, nell'ultima lettera inviata alla moglie cita: "So quello che m'attende domattina, ma sono forte per il vostro ricordo, pregherete per me, offro il mio sacrificio a Dio per la felicità  di voi tutti. Perdono i miei carnefici che mi portano alla morte con le sole prove che hanno voluto raccogliere". Tutti i morti Resistenti sono riusciti nel loro scopo. Oggi questi valori sono patrimonio di tutto il popolo Italiano.
Ci batteremo sempre per difendere l'antifascismo, la libertà , la democrazia e carta della Costituzione della Repubblica Italiana, contro ogni forma di revisionismo, perchè la ragione non è un'opinione.

Io ho aderito ora tocca a voi

sign the petition

http://www.ipetitions.com/petition/revisionismo/index.html

Venerdì, 9 Maggio, 2008 - 14:25

”Consulenti superpagati. Il sindaco risarcisca 7 milioni di euro”

Dal Corriere della Sera di oggi 9 maggio 2008
(Articolo a firma Giuseppe Guastella)

 

Il PM contabile:”Consulenti superpagati. Il sindaco risarcisca 7 milioni di euro”.

La Procura della Corte dei Conti della Lombardia cita in giudizio  la Giunta di Milano per i danni subiti dall’erario dopo aver chiuso l’inchiesta sull’assunzione di 91 dirigenti esterni a tempo determinato in Comune. Processo in autunno. Rimane pendente il ricorso presentato da Basilio Rizzo – Lista Fo in Comune- alla Procura della Repubblica.

Venerdì, 9 Maggio, 2008 - 14:09

Mozione sul Parco Agricolo Sud Milano

Allego la mozione passata ieri sera in CDZ 6, sul parco Agricolo Sud, presentata dal PD e sottoscritta da tutta l'opposizione.

(18 si, 10 dei quali tutta l’opposizione presente,  8 astenuti,

3 contrari, due dei quali della Lega)

Venerdì, 9 Maggio, 2008 - 11:24

LE PROSPETTIVE DELLA SINISTRA IN ITALIA

Assemblea pubblica dopo le elezioni
LE PROSPETTIVE DELLA SINISTRA IN ITALIA
Dopo la sconfitta elettorale, le ragioni e le proposte per ricominciare il percorso della Sinistra unita e plurale su nuove basi.
Milano - martedì 13 maggio 2008 - ore 20.30
Camera del Lavoro - C.so Porta Vittoria 43
Sono invitati associazioni, comitati, movimenti, partiti, singole e singoli a una discussione pubblica.
Primi promotori: Associazione Culturale Punto Rosso, Leoncavallo Spa, Socialismo XXI-Forum Sinistra Europea, Unaltralombardia, Uniti con Dario Fo per Milano, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Movimento politico per la Sinistra,  Forum Ambientalista, Antonio Lareno (Lavoro e società area programmatica Cgil), Rolando Mastrodonato (Vivi e progetta un’altra Milano), Anita Sonego (Libera Università delle Donne), Nicola Iannaccone (Arci Ragazzi), Giuliana Michelini (Forum Laicità Milano)e altri in via di definizione, Alessandro Rizzo (Consigliere di Zona 4)
Venerdì, 9 Maggio, 2008 - 10:30

Chiusura scuole pubbliche serali

                                                                                         

MOZIONE  URGENTE

 

-          Al Signor Sindaco di Milano

-          All’ Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali

-          All’Assessore alla Cultura

 

Il Consiglio di Zona 6

 

-         premesso che Milano ha un patrimonio di scuole pubbliche serali paritarie unico a livello nazionale: 4 licei (classico, scientifico, socio psicopedagogico e linguistico), 2 istituti tecnici (ragionieri e geometri) e un professionale (per l´industria e l´artigianato). I quatto indirizzi dei licei sono, anzi, gli unici serali pubblici in Italia;

 

-         premesso che migliaia di studenti hanno conseguito un diploma nelle civiche scuole serali paritarie e che attualmente queste scuole contano oltre 600 iscritti l’anno;

 

-         premesso che le scuole civiche milanesi si caratterizzano anche per i risultati che realizzano sia in termini di numero di giovani recuperati alla scuola che di adulti rientrati in formazione, ma soprattutto per il livello di preparazione che garantiscono;

 

-         premesso che scuola pubblica significa accessibilità per tutti e che chiudendo le scuole serali paritarie il Comune di Milano compie una scelta sbagliata che colpisce le persone forse più motivate e meritevoli di attenzione della nostra società,

 

-         appresa l’intenzione della Amministrazione comunale di volere chiudere e/o sospendere le civiche scuole serali paritarie,

 

chiede

al presidente del Consiglio di Zona 6

 

 

di intervenire presso l’Amministrazione comunale alfine di soprassedere alla decisione di chiudere e/o sospendere le civiche scuole a tutela dell’utenza e del principio di salvaguardia del diritto allo studio.

 

Milano, 08 maggio 2008

 

Consiglieri:  

Roberto Acerboni - PRC

Massimo Camerini – Socialisti

Claudio Rovelli – Lista Ferrante

Elisa Scarano - Verdi

Angelo Valdameri – Lista Fo

Adele Vignola - PD

Venerdì, 9 Maggio, 2008 - 10:29

Raddoppio Ferrovia Milano - Mortara:scarichi illegali?

INTERROGAZIONE URGENTE

Raddoppio Ferrovia Milano - Mortara

 

Premesso che:

 

  • i lavori di raddoppio della ferrovia Milano Mortara sono già iniziati nella tratta di Corsico al confine con Milano;

 

Constatato che:

 

  • la terra ricavata dagli scavi lungo il binario esistente da via Molinetto di Lorenteggio al Ponte Giordani sul Naviglio Grande è stata depositata sull’area delle ferrovie in prossimità del Ponte Giordani coprendola in modo non corretto  come si può vedere nella foto allegata.

 

Appurato che:

 

  • risulterebbe che i lavori siano iniziati senza che sia stata fatta una verifica delle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente riguardanti anche le opere di cantierizzazione ed il trasporto della terra;
  • il Ministero dell’Ambiente ha inviato alla società Italferr spa - il 2 aprile 2008 - una lettera con richiesta di spiegazioni a seguito di alcuni esposti presentati da comitati di cittadini ;
  • la ditta appaltatrice è stata già sanzionata dal Comune di Corsico per irregolarità.

 

Si chiede

Al presidente del Consiglio di Zona 6

 

di verificare presso il Comune di Milano, gli Assessorati alla partita  e le Ferrovie dello Stato se la discarica creata sull’area delle Ferrovie in territorio di Milano abbia tutte le autorizzazioni necessarie per la tutela ambientale e la salute dei cittadini, ivi compreso la regolarità dello stoccaggio del materiale e la messa in sicurezza dell’area.

 

Milano, 8 maggio 2008

 

Angelo Valdameri - Lista Fo

Roberto acerboni – PRC

Massimo Camerini – Socialisti

Elisa Scarano - Verdi

 

Venerdì, 9 Maggio, 2008 - 10:26

Per la difesa e il rilancio delle civiche scuole paritarie

MOZIONE

 
Per la difesa e il rilancio delle civiche scuole paritarie milanesi
 
Per richiedere all’Amministrazione Comunale di soprassedere alla decisione di chiudere o sospendere le civiche scuole a tutela dell’utenza e del principio di salvaguardia del diritto allo studio
 
 
Premesso
 
 
- che Milano ha un patrimonio di scuole pubbliche serali paritarie unico a livello nazionale: 4 licei (classico, scientifico, socio psicopedagogico e linguistico), 2 istituti tecnici (ragionieri e geometri) e un professionale (per l´industria e l´artigianato). I quatto indirizzi dei licei sono, anzi, gli unici serali pubblici in Italia;
                                  
- che migliaia di studenti hanno conseguito un diploma nelle civiche scuole serali paritarie e che attualmente queste scuole contano oltre 600 iscritti l’anno;
 
- che le scuole civiche milanesi si caratterizzano anche per i risultati che realizzano sia in termini di numero di giovani recuperati alla scuola che di adulti rientrati in formazione, ma soprattutto per il livello di preparazione che garantiscono;
 
- che in questi ultimi anni il Comune di Milano non ha previsto una completa ed efficiente programmazione di una promozione e di una pubblicizzazione dei corsi e delle opportunità formative serali che sono attive nell'ambito della didattica offerta, tanto che, rebus sic stantibus, si paventa una netta diminuzione del numero delle iscritte e degli iscritti ai corsi del prossimo anno;
 
-   che in tali istituti è impiegato personale ad alta qualifica professionale e fortemente preparato, dati i risultati conseguiti nel corso degli anni dalle persone frequentanti i diversi corsi, unico che possa garantire la prosecuzione di una tale offerta pubblica e che una chiusura o una sospensione delle scuole civiche serali determinerebbe un pericolo per la prosecuzione del loro rapporto di lavoro;
                                
CONSIDERATO CHE
 
-  che scuola pubblica significa accessibilità per tutti e che chiudendo le scuole serali paritarie il Comune di Milano compie una scelta sbagliata che colpisce le persone forse più motivate e meritevoli di attenzione della nostra società, soprattutto le lavoratrici e i lavoratori che, intenzionati a migliorare la propria formazione educativa e scolastica, arricchendone il curriculum, hanno la possibilità di accedere esclusivamente a tale offerta didattica, senza oneri e senza limitative precondizioni, in quanto espletata nelle fasce serali;
 
- lo spirito dell'articolo 34 della Costituzione che recita:"I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi" e che tale principio è chiaramente conseguito in gran parte dall'istituzione del servizio erogato dalle scuole civiche serali paritarie;
 
appresa
 
 
- l’intenzione della Amministrazione comunale di volere chiudere e/o sospendere le civiche scuole serali paritarie;
 
IL CONSIGLIO DI ZONA 4 CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA COMUNALE
 
di soprassedere alla decisione di chiudere e/o sospendere le civiche scuole a tutela dell’utenza e del principio di salvaguardia del diritto allo studio, garantendo e attivando una programmazione promozionale e di informazione della cittadinanza utile a promuoverne le basi formative e a rendere diffusa l'opportunità di accesso
 
IL CONSIGLIO DI ZONA 4 SOLLECITA INOLTRE
 
- il Provveditorato agli Studi di Milano di rivedere la circolare inerente alla data di scadenza di prescrizione dei potenziali utenti delle scuole civiche paritarie serali, prevista per il 31 maggio, in quanto considerata come inadeguata e fortemente limitante
 
 
Milano, 8 maggio 2008

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Massimo Gentili
Capogruppo Comunisti Italiani
Pierangelo Tosi
Capogruppo Verdi per la Pace

Venerdì, 9 Maggio, 2008 - 09:08

Lingua Madre. Dalla Romania, Mihai Mircea Butcovan

Besa editrice alla Fiera Internazionale del Libro di Torino maggio 2008
Pad. 2 Stand M37 e M33

Lunedì 12 maggio

Ore 15:00

Lingua Madre. Dalla Romania, Mihai Mircea Butcovan

Presenta: Allunaggio di un immigrato innamorato
 
Regione Piemonte e Fiera del libro

Arena Piemonte [Guarda Planimetria]
Interviene: Andrea Bajani
 
 
Allunaggio di un immigrato innamorato (editrice Besa, collana Cosmografie 2007)
Dalla quarta di copertina:
“Se si parla di sesso è per raccontare d’amore; se si parla di culture è per generare Cultura.
Per chi conosce la differenza, la lettura sarà feconda.

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