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.: Ultimi 5 commenti

.: Il Blog di Antonella Fachin
Lunedì, 22 Dicembre, 2008 - 12:17

'Mammasantissima' a Milano

Questi sono dati che riguardano la Lombardia ... cosa aspettiamo a rompere con l'omertà e il silenzio?!?!

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
--------------------------------------------------

11 dicembre 2008
'Mammasantissima' a Milano
di Mario Sanna
La Lombardia è la prima regione del Paese per quanto riguarda operazioni finanziarie sospette segnalate dall'Ufficio Italiano Cambi (3370 nel solo 2006) ed ha anche il primato per numero di operazioni antidroga (3638) e per sequestro di cocaina (4630 kg nel 2006).
Inoltre, per quanto riguarda i beni sequestarati ai mafiosi, questa regione risulta al quarto posto (546 immobili al 2007).
Sono dati eloquenti della presenza mafiosa in questa zona del nostro Paese, erroneamente ritenuta immune al fenomeno della criminalità organizzata che invece presidia intere zone del territorio e riesce a sviluppare i propri traffici a cominciare dal commercio di droga e dei rifiuti pericolosi.
In particolare in alcune zone del milanese è provata la presenza della 'ndrangheta', la mafia calabrese. In particolare nel quartiere di Quarto Oggiaro e nel comune di Buccinasco. Ma la 'ndrangheta', secondo la Commissione antimanfia, è presente anche a Monza, a Varese, a Tradate e a Busto Arsizio. Nell'inchiesta abbiamo visitato e raccontato alcuni di questi luoghi."

Qui di seguito il link al documentario realizzato da Rai News 24 sul tema delle infiltrazioni mafiose a Milano.

Sabato, 20 Dicembre, 2008 - 22:16

HUMOR: ecco dove mettere i tornelli!!!

donne_pensione_bassa.png

Sabato, 20 Dicembre, 2008 - 22:14

HUMOR: Ottimismo del Governo

9.png
Ciao a tutti flessibili e precari,
cosa vi sta portando il Natale? Ansia? Preoccupazione? Rassegnazione?Il conto alla rovescia è cominciato e pare che seppure non finisca il mondo (secondo Giacobbo, Voyager e il calendario Maya se ne riparla nel 2012), alla mezzanotte del 31 dicembre 2008 scadranno centinaia di migliaia di contratti precari.
Quanti di voi saranno travolti dall’onda di piena di questi licenziamenti mascherati da scadenza? Avete alternative, soluzioni, idee? - Arnald

Mercoledì, 17 Dicembre, 2008 - 10:44

W il latte crudo - M le campagne denigratorie!!!

Aderisci anche tu alla petizione in difesa del latte crudo!!!
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella

Consorzio Tutela Latte Crudo
(*)
Via J.F. Kennedy, 30 - 26013 Crema CR
tel. 0373.897011 - fax 0373.81582
Codice Fiscale 91027060192 - www.consorziotutelalattecrudo.it e-mail : info@aral.lom.it
COMUNICATO STAMPA
A SEGUITO RIUNIONE CONSORZIO DI TUTELA LATTE CRUDO
Crema 15/12/08
Confortati dalle numerose testimonianze ricevute dai consumatori che ogni giorno continuano a prediligere il latte crudo, malgrado la campagna denigratoria in atto, si ribadisce che ad oggi non risulta un solo caso provato di infezione causata dal consumo di latte crudo acquistato presso distributori automatici, come dimostrano le migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario pubblico.
E’ nostra fondata convinzione che, non il latte, ma gli agricoltori con la vendita diretta dei loro prodotti ai consumatori sono potenzialmente pericolosi per gli interessi dei grandi gruppi economici, in quanto vera alternativa al loro monopolio.
Pertanto saranno attuate le seguenti iniziative:
  1. ricorso al TAR del Lazio al fine di annullare l’Ordinanza del 10/12/08 che impone il consumo solo dopo bollitura
2. proposta "Latte crudo day" per il 24/12/08 in cui sarà distribuito gratuitamente il latte crudo in tutti i 1.100 punti vendita , come gesto di ringraziamento per i numerosissimi attestai di solidarietà da parte dei cittadini
3. richiesta urgente d’incontro con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, preannunciando un Assemblea generale dei produttori di latte crudo a Treviso (zona Refrontolo) per il giorno 30/12/08.
La verità è dalla nostra parte. Chi beve latte crudo campa cent’anni, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente.

(*) Per volontà degli Allevatori che hanno avviato l’attività di vendita diretta al consumatore di latte crudo delle proprie stalle, il 24 febbraio 2006, si è costituito il Consorzio Volontario denominato “Consorzio tutela latte crudo”,  con sede legale in Crema (CR), via J.F. Kennedy, 30.
Presidente del Consorzio è il  Sig. Emilio Paleari Henssler, Vice Presidenti sono: Sig. William Donini e Sig. Alex Sassella.

Possono aderire al Consorzio tutti gli Allevatori italiani che vendono latte crudo direttamente al consumatore.
Il Consorzio non ha scopo di lucro e si propone:
La promozione e la realizzazione di iniziative intese a valorizzare, tutelare e diffondere la vendita del latte crudo, promuovendo ogni iniziativa intesa a salvaguardarne le caratteristiche peculiari da ogni abuso, concorrenza sleale e contraffazione;
La promozione e la realizzazione di attività di ricerca, assistenza, vigilanza nei confronti dei consorziati. 
--------------------------
E’ in atto un violento ed ingiustificato attacco denigratorio contro la vendita diretta del latte crudo.

OBBEDISCO!

- Invitiamo a consumare il latte crudo previa bollitura -

Questo dopo ben quattro anni, in cui centinaia di migliaia di cittadini, ogni giorno hanno acquistato il latte crudo presso i distributori self service, senza che vi sia stato un solo caso provato di infezione causato dal nostro latte ( Voi tutti ne siete testimoni ) come dimostrano le migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario Pubblico.

La verità è che stiamo dando fastidio a qualcuno che vuole farci chiudere. La vendita diretta è l’alternativa concreta alla bieca globalizzazione dei mercati;

Noi abbiamo a cuore la salute delle persone!

Aiutateci a difendere un modo di vendita trasparente, controllabile, che permette ai consumatori di avere il miglior prodotto ad un prezzo onesto, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente.

Sottoscrivi la petizione al Ministro ZAIA e al sottosegretario MARTINI NO alla chiusura preventiva dei distributori di latte crudo andando a questo link:http://www.ipetitions.com/petition/consorziotutelalattecrudo/index.html

Se vuoi divulgare la petizione, scarica qui la scheda per la raccolta firme in formato excel, che potrai inviarci via fax al numero 0373.81582
Il Ministero della Salute, Sottosegretario Martini, annuncia : "la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell' informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura".
LINK UTILI
www.aral.lom.it
www.milkmaps.com
www.vivilafattoria.it
www.buonalombardia.it
www.regione.lombardia.it

Martedì, 16 Dicembre, 2008 - 12:15

Commissione antimafia - iniziativa di Libera

Per opportuna informazione, diffusione e adesione, se desiderate, riporto qui di seguito il comunicato del gruppo consiliare Uniti con Dario Fo per Milano e in allegato quello dell'associazione Libera.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano 
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Commissione antimafia - iniziativa di Libera

Dopo il buon risultato conseguito sino ad oggi delle adesioni all'appello contro le infiltrazioni mafiose a Milano passiamo alla consegna delle stesse al Presidente del Consiglio Comunale.
L’associazione  Libera  prosegue  comunque  la  raccolta  delle  firme  che andranno  poi  ad  unirsi a quelle che saranno consegnate al Presidente del Consiglio Comunale.
Nel   frattempo  si  infittiscono  le  notizie  sul  ruolo  della  malavita organizzata  a  Milano,  questa  la  vera  emergenza  sicurezza  che non si affronta  con  qualche  soldato  in  divisa fermo davanti a qualche palazzo della città.
Milano si appresta a un periodo di grandi investimenti legati all'Expo 2015 che  noi  vorremmo  fossero  occasione di rilancio della città tollerante e solidale  che  abbiamo  conosciuto  offrendo  lavoro  pulito  per  i  tanti cittadini  italiani  e  immigrati  che vogliono vivere solo del loro lavoro onesto.
Per queste  ragioni  vi invitiamo a sottoscrivere da subito la proposta di interrogazione di iniziativa comunale perché venga istituita la commissione speciale d'inchiesta sulla criminalità organizzata.
La  costituzione   di  questa  commissione  è  premessa  fondamentale  per affrontare  senza nascondersi dietro un dito uno dei problemi più gravi che condizionano  la  vita della nostra città, un problema troppo spesso negato di  fronte  agli interessi dei grandi affari e che avvelena e condiziona la vita di tutti i cittadini.
Per  firmare l'interrogazione servono alcuni adempimenti formali per cui vi invitiamo  a  recarvi  presso  gli  uffici del gruppo della Lista Uniti con Dario  Fo  per  Milano  in via Marino 7 terzo piano. (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00)  dove sono depositati i moduli dell’Associazione Libera.

In allegato  si trasmette il testo del comunicato stampa dell'Associazione Libera  a  riguardo  dell'iniziativa,  dove  sono indicati altri luoghi dove possibile sottoscrivere il  testo  dell'interrogazione  dell'iniziativa popolare

RACCOLTA FIRME PER INTERROGAZIONE DI INIZIATIVA POPOLARE
(Interrogazione popolare al Comune di Milano ex art. 9 Statuto comunale e art. 2 Reg. att. Diritti di partecipazione popolare)

TESTO DELL’INTERROGAZIONE DI INIZIATIVA POPOLARE

Al Sindaco di Milano
In  considerazione  di  quanto  emerso  dalla  relazione sulla ‘ndrangheta, approvata   all’unanimità   dalla   precedente   Commissione   parlamentare antimafia, con specifico riferimento alla massiccia presenza a Milano ed in Lombardia  di  soggetti  legati  a questa realtà criminale, dalle recenti e numerose  operazioni  condotte dalle Forze dell'Ordine e dalla Magistratura che  hanno  consentito di delineare un quadro inquietante della criminalità organizzata  presente  sul territorio lombardo e milanese, nonché a seguito delle  recenti  inchieste  giornalistiche  proposte  dai media televisivi e della carta stampata, i sottoscritti cittadini di Milano ritengono sia loro diritto  avere  risposte  in  merito  allo  stato delle infiltrazioni delle associazioni  criminali  nelle  principali attività economiche e produttive milanesi in particolare e lombarde in generale.
Per questi  motivi  i  cittadini  del  Comune  di  Milano  interrogano  le Istituzioni  del  Comune  di  Milano per conoscere le motivazioni del fatto che,  nonostante  se  ne  discuta  ormai  da  tempo,  non sia stata tuttora costituita  una  Commissione  Speciale  di  Inchiesta  sul  fenomeno  della criminalità  organizzata,  anche  di stampo mafioso, presente in città, non essendo  ciò riscontrabile, in maniera approfondita ed efficace, attraverso il normali canali dei mezzi di informazione.

Lunedì, 15 Dicembre, 2008 - 11:01

DISINFORMAZIONE SULLA SCUOLA

DISINFORMAZIONE SULLA SCUOLA di Gennaro Carotenuto
(www.gennarocarotenuto.it)
Vi invito a leggere il pezzo di Gian Antonio Stella sul Corriere dell'11 dicembre. Parla ancora di Università e di corsi di laurea inutili in sedi periferiche inventate dal nulla e probabilmente nessuno dei dati che cita è sbagliato. Ma il pezzo è soprattutto un fulgido esempio di disinformazione. Date un'occhiata veloce. L'idea è che l'Università malata, baronopoli, ecc. e che quindi Mariastella Gelmini ha ragione ad usare l'accetta. L'articolo è un pezzo di bravura nell'indicare una metastasi ma per nascondere di chi è la colpa di quella metastasi. "È tutta lì, la fotografia della follia dell'Università italiana" scrive Gian Antonio.
Peccato che la fotografia di Stella sia stata taroccata col Photoshop e la colpa non sia delle Università, ma dell'ideologia del territorio voluta da banche e confindustrie locali. Le sedi periferiche - Stella si esercita nell'estetica del trovare i casi limite - i corsi di laurea con un solo iscritto o in paesi che hanno la colpa di non stare in provincia di Vicenza, non le hanno volute le Università, le ha volute la Confindustria. Questa, meno di dieci anni fa, teorizzava che fossero necessarie almeno 200 università (ovvero raddoppiarle, sempre con soldi pubblici ovviamente) perché l'Università doveva espandersi nel territorio. Lo hanno imposto, facendo sprecare miliardi alle università, non ha funzionato e adesso si nascondono e danno la colpa all'Università pubblica.
Sono le amministrazioni ma soprattutto le banche e le confindustrie locali, che cavalcando l'autonomia universitaria hanno offerto sedi in collocazioni improbabili, dettando corsi assurdi secondo l'ideologia per la quale le Università servivano solo a preparare tecnici collegati all'impresa e al territorio. Corsi come quelli che cita Stella, "Scienze e Tecnologie del Fitness e dei Prodotti della Salute", che Stella bolla come " follia dell'Università italiana", furono invece follia della new economy ma soprattutto follia dell'ideologia mercatista. E' la sciagura del 3+2, che le università hanno subito, ad aver preteso la moltiplicazione dei corsi in specializzazione sempre più ristrette per le quali non c'è più tempo di preparare un veterinario ma bisogna immettere nel mondo della precarietà un esperto di cani, un altro di gatti e un altro di bufale.
E andiamo a scavare, perché Stella si diverte a fare il bravo scopritore di sprechi ma è molto superficiale nella sua pseudodenuncia. Stella addita al pubblico ludibrio quello che secondo lui è un caso limite: a Celano, nella Marsica, in Abruzzo, un corso di ingegneria agroindustriale con 17 professori per 7 studenti. Per Stella non ha senso. Stella dimostra ignoranza e sfiora il razzismo quando definisce Celano "un borgo montano sperduto nel nulla" e riecheggia il George Bush per il quale l'Iraq era "un angolo oscuro e remoto del mondo".
Adesso non ha senso per Stella l'Università a Celano. Ma dieci anni fa ... Dieci anni fa, sembra un secolo, era Letizia Moratti che teorizzava, d'accordo con la Confindustria, l'Università diffusa nel territorio. L'Università di sua natura è accentratrice e aveva sempre paventato lo svilimento e la licealizzazione del triennio, l'assurdità delle sedi periferiche, che si è poi puntualmente verificata. E quindi non c'è nulla che il Corriere della Sera non abbia sostenuto in quel corso di ingegneria agroindustriale che doveva preparare tecnici locali per l'agroindustria di un territorio agricolo come quello della Marsica. Adesso, invece di fare autocritica, il Corriere dà la colpa all'Università.
Stella poi gioca ... 17 professori per 7 studenti. A chi non è addentro Stella fa credere che siano 17 stipendi da pagare. Balle. Almeno una dozzina sono sicuramente precari, dottorandi, assegnisti retribuiti con poche centinaia di euro per un intero corso universitario e una speranza oramai svanita di carriera. Gli altri forse sono docenti strutturati, ma mica di stanza a Celano. Nell'ideologia difesa da Stella del tanto a peso andranno a Celano mugugnando per completare il loro orario di lavoro (misurato sulla docenza), quando più produttivamente per tutti potrebbero stare in sede (l'Aquila, Roma ...) a far ricerca.
Ammette Stella che: "Il tutto è finanziato ("Noi non ci rimettiamo un euro", ci tiene a spiegare il rettore dell'Università dell'Aquila Ferdinando di Orio) da un Consorzio voluto dal Comune, banche e alcune aziende locali". Bravo, è tutto qui il punto. Altro che follia dell'Università! E' il libero mercato bellezza. Gli enti locali non servono ad attrarre sviluppo? Cosa succederà adesso col federalismo?
Quello che omette di dire Stella, perché sennò il suo articolo non andrebbe rubricato nella categoria "follie dell'Università" ma in quella delle "vergogne della Confindustria" o delle banche, è che i famosi "privati" spesso poi non rispettano gli impegni presi. Semplicemente non pagano e allora nelle sedi periferiche non arrivano i computer, non ci sono le aule, i soldi, le biblioteche, i collegamenti Internet promessi.
I soldi non vogliono metterli loro, ma pretendono che li metta lo Stato. Questo non li può mettere e allora quelli che l'università in periferia avevano voluto si ricredono sul fatto che la sede universitaria dia lustro al paesello e abbandonano con una mano davanti e l'altra di dietro gli studenti e le famiglie che ci avevano creduto e le stesse università invitate ad investire parte dei loro magri bilanci per espandersi nel territorio.
La verità è che le Università pubbliche hanno onorato gli impegni anche nelle sedi periferiche, mentre i privati, le confindustrie, le banche, non lo hanno fatto. E adesso che ci hanno ripensato, che c'è crisi, che l'utopia dei corsi di laurea in "Etologia degli Animali d'Affezione" non hanno funzionato, adesso che tutti hanno capito quello che l'Università sapeva da sempre, ovvero che quella dell'Università diffusa sul territorio era una balla, cercano di fare lo scaricabarile. E uno Stella disponibile si trova sempre.

Lunedì, 15 Dicembre, 2008 - 10:51

RETROMARCIA SULLA SCUOLA

RETROMARCIA SULLA SCUOLA di Gennaro Carotenuto
(11 dicembre - www.gennarocarotenuto.it)
Sembra, si rumoreggia, si dice in giro, che del maestro unico, della chiusura delle scuole disagiate, dell'aumento degli alunni per classe e di tutte le altre boiate non se ne faccia più niente, per un anno almeno e poi chissà.
Sembra, si rumoreggia, si dice in giro che il maestro unico diventerà a richiesta, come i funghi o il prosciutto sulla pizza al taglio.
Sembra, si rumoreggia, si dice in giro, che a Mariastella Gelmini sia stato detto di mettersi lì in un angolo a giocare col Cavaliere e lasciar fare i grandi.
Vedremo, incrociamo le dita, perché sarebbe un bene per la scuola italiana. Lasciateci però levare due sassolini da una tonnellata l'uno dalle scarpe:
Il "governo del fare" dovrebbe sotterrarsi. La "consecutio" normale delle cose infatti è completamente ribaltata ed è diventata:
si approva un decreto legge in 30 secondi o in nove minuti;
lo si converte in legge, possibilmente con voto di fiducia, perché si sa, con questa opposizione non si può avere a che fare;
mesi dopo si convocano le parti sociali e si comincia a discutere da zero sospendendo l'entrata in vigore di quella che nel frattempo è legge dello Stato.
Tutti quelli che hanno difeso a spada tratta il maestro unico e tutto il resto, dovrebbero andare a incatenarsi in Viale Trastevere ed entrare in sciopero della fame e della sete. Se fossero persone serie. Se vivessimo in un paese serio.

Sabato, 13 Dicembre, 2008 - 22:31

HUMOR: Diritti fondamentali e fondamentalisti.

Venerdì, 12 Dicembre, 2008 - 15:10

SPORTELLO ETICO

Il Negozio Civico     
presenta
Sportello etico
domenica 14 dicembre dalle 15.00 alle 18.00

 Presso il Negozio Civico Chiamamilano, Largo Corsia dei Servi (MM Duomo e S. Babila)

A Milano vi è un forte risveglio dell'attenzione verso uno stile di vita in cui l'etica sia presente nelle scelte quotidiane, ma cambiare abitudini non è facile, soprattutto se le informazioni utili per decidere in che direzione agire sono difficili da reperire e interpretare.
Happyvegan, in collaborazione con il Negozio civico Chiamamilano,  propone una risposta a questa esigenza di eticità, mettendo a disposizione la sua esperienza tramite lo SPORTELLO ETICO: un momento di condivisione nel quale si rispondere alle domande pratiche e teoriche, con libri, articoli e esperienza pratica su tematiche quali: alimentazione, abbigliamento, autoproduzione, consumo, viaggi, gruppi di acquisto, ecologia domestica, cosmesi e pulizia personale.
HappyVegan  nasce a Milano nel 1999, come evoluzione di un progetto che già in precedenza agiva sul territorio milanese e italiano.
Si compone di una decina di partecipanti, che spontaneamente si sono ritrovati a occuparsi attivamente della diffusione di informazioni teoriche e pratiche relative a temi di tipo etico, e alle possibili  metodologie di una loro applicazione nel quotidiano, partendo da una particolare attenzione agli aspetti etici dell'alimentazione non violenta e andando sempre pi˘ verso svariate tematiche, accomunate dall'intenzione di valutare le conseguenze delle proprie azioni quotidiane sul prossimo (sia esso umano o non umano ) e sull'ambiente, nonchè a provare un diverso stile di vita.
Da circa dodici anni organizza eventi mirati a diffondere in modo pratico queste informazioni: cene, pic-nic, gite, incontri di autoproduzione e riflessione, gare di torte e altro.
Il primo pomeriggio è dedicato alle vie etiche per il Natale: regali, viaggi, pranzi e cene, strategie di sopravvivenza sociale, accompagnato da te e biscotti non violenti.
Il calendario completo è disponibile sul sito www.Chiamamilano.it
L'iniziativa è gratuita.
Negozio Civico C H I A M A L A NO    
Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 20
Largo Corsia dei Servi 11
Tel 02 76398628
Fax 02 76313223
www.CHIAMAMILAN.it
CHIAMAMILANO è un'associazione senza scopo di lucro, nata nel 2002 da un'idea di Milly e Massimo Moratti. La missione della associazione è sostenere la partecipazione cittadina e l'informazione sulla città e sulla qualità dell'aria attraverso strumenti di informazione, orientamento e consulenza. 

Sabato, 6 Dicembre, 2008 - 12:34

HUMOR: scuola privata e scuola pubblica

scuole_cattoliche.png

Crisi, crisi, crisi.
Sarà questa la parola del 2008? In Italia continuo a vedere avanti e di parecchie posizioni il termine “sopruso”.
Il buon Tremonti aveva stabilito di dare un taglio ai fondi della scuola privata cattolica.
Apriti cielo, sono venute giù le scomuniche delle più alte toghe del Vaticano e dallo stesso Benedetto XVI, nostro vero capo di stato che, per circa dieci minuti (il tempo del dietrofront di questo governo), ha lasciato in pace gay e comatosi per bacchettare i suoi servi al potere.
Così, centoventi milioni di euro, che in un paese in cui le scuole crollano per una scorreggia avrebbero fatto un tantino comodo, tornano nelle già opulente casse di San Pietro.
Nelle nostre casse, invece, noi metteremo direttamente il prossimo studente seppellito dalla scuola, anzi, dal sistema scolastico. – Arnald
p.s.: spero che Gesù Cristo torni e prenda a calci nel culo questa folla di usurpatori che fanno le cose peggiori in suo nome.

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