.: Eventi

« Aprile 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          

.: Ultimi 5 commenti


Nessun commento...

.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Domenica, 15 Novembre, 2009 - 12:41

Acqua rifiuti pendolari crisi aziendali: i problemi esplodono

COMUNICATO STAMPA
 
Massimo Gatti (un’Altra Provincia-Prc-Pdci) incalza Podestà: “Acqua pubblica, rifiuti, pendolari, crisi aziendali: i problemi esplodono e il Presidente sta a guardare
 
Milano, 13 novembre 2009 . Nel corso del Consiglio provinciale di ieri pomeriggio, il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un'Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti, ha dichiarato:
“Sono passati ormai cinque mesi dall’insediamento della nuova giunta ed ormai è chiaro: Podestà e i suoi Assessori non sono in grado di proporre delibere al Consiglio. Mentre i problemi del territorio, dalle crisi aziendali ai problemi dei pendolari del sud Milano esplodono, la Giunta e il suo Presidente stanno a guardare, senza prendere decisioni ed iniziative concrete a favore dei cittadini.
Siamo innanzi all’ennesima seduta in cui il Presidente Podestà, nonché “super Assessore” con diciannove deleghe (Ambiente, Cave, Bonifiche, Risorse naturali e idraulica, Energia, Rapporti istituzionali, Relazioni internazionali, Accordi di programma con Stato-regioni ed Enti locali, Tavolo Milano, Città metropolitana, Comunicazione, Società e Consorzi partecipati, Università, Ricerca scientifica e Innovazione, Poli di eccellenza, Lotta all'usura, Idroscalo, Rapporti con il Volontariato, Benessere animali)è assente.
E’ da ben settanta giorni che sto aspettando una risposta a due interrogazioni essenziali sulle quali sarebbe invece opportuno che l’Assessore all’Ambiente Podestà rispondesse subito.
Primo: cosa intende fare la Giunta in merito all’inceneritore di Mediglia? Abbiamo saputo che qualche settimana fa c’è stato un incontro tra Podestà e le amministrazioni locali di Mediglia e Tribiano. Perché il Presidente non ha ritenuto opportuno nemmeno informare i Comuni confinanti di Colturano, Pantigliate e Paullo? E forse una questione di colore politico? Sarebbe ora che Podestà incalzasse la Regione per chiudere questa questione definitivamente, con provvidenti amministrativi di bocciatura irreversibile del gassificatore/inceneritore di Mediglia e per evitare che si ripeto lo scempio della discarica di Inzago (tutti contrari ma poi regione Lombardia ha autorizzato).
La seconda mia interrogazione che giace da agosto nei cassetti del Presidente è quella che riguarda l’acqua pubblica e le società partecipate. Il Parlamento sta privatizzando l’acqua e il Presidente della più importante Provincia italiana cosa fa? Non si confronta con il Consiglio, non risponde alle interrogazioni e non promuove iniziative. E’ inaccettabile.
Con un interrogazione ho poi chiesto cosa la Provincia intende fare per dare una risposta ai pendolari del sud-est Milano che hanno lamentato pesanti disservizi nel trasporto pubblico.
Ultimo, ma non ultimo, sarebbe necessario che la fantomatica “Unità di crisi della” Provincia cominciasse ad affrontare le crisi aziendali nel suo insieme con un disegno generale e con una proposta a livello provinciale. E’ insufficiente, anche se doveroso, pensare di continuare ad esaminare caso per caso, senza, oltretutto, raggiungere molte realtà.
E’ ora che il Presidente e la sua Giunta si mettano seriamente al lavoro, non possiamo accettare che la nostra Provincia diventi il fanalino di coda delle Province italiane.
 
Federico Gamberini

Domenica, 15 Novembre, 2009 - 02:42

Il Liceo Gandhi deve essere difeso: solidarietà con i ragazzi

Solidarietà massima esprimo per le studentsse e gli studenti del Liceo Civico serale Gandhi di Milano. Oggi in Via Marsala le forze dell'ordine hanno fatto irruzione nell'istituto per sgomberarlo dal presidio permanente delle ragazze e dei ragazzi in protesta con la volontà del Comune di non riaprire la scuola, nonostante una sentenza del TAR abbia dato ragione ai docenti e agli studenti per la ripresa delle lezioni e dei corsi, in sospensione da settembre. Per queste persone l'anno scolastico non è ancora iniziato e non si saprà quando inizierà. L'Assessorato all'Educazione del Comune di Milano ha risposto, finora, solamente con la determinazione di cancellare un istituto che era qualitativamente elevato, interessante e che garantiva a diverse ragazze e diversi ragazzi di poter accedere al diploma in caso di recupero degli anni scolastici, nelle ore serali, compatibilmente con la propria attività lavorativa diurna. Una ragazza aveva chiesto al sindaco Moratti il perchè non poteva continuare a studiare, mentre il primo cittadino di Milano era impegnato in un'esecuzione corale al MITO al Teatro Dal Verme. Il sindaco aveva risposto con un laconico rinvio della questione a un possibile incontro, che ancora non è stato indetto, con le studentesse e gli studenti del Liceo. La risposta concreta finora avanzata è quella di inviare le forze dell'ordine e sgomberare chi protesta per fare valere il proprio diritto costituzionale. L'Assessore Moioli risponde da tempo con un insostenbile rinvio della responsabilità a disposizioni ministeriali, ricordiamo che lei stessa era stata consulente privato del precedente ministro Moratti, secondo cui non si possono aprire sezioni con un numero inferiore di iscritti rispetto a quello dettato dalle normative. La scuola civica, assessore Moioli, è di competenza comunale e, pertanto, tale risposta non sussiste, addivenendo dell'assessorato la responsabilità del proseguimento delle attività all'interno dell'istituto. La verità consiste nel volere smantellare un istituto che ha garantito a molte e a molti di diplomarsi con buoni voti, con un'ottima preparazione, dato il corpo insegnante molto valido e molto qualificato, nonostante appartenessero a ceti sociali deboli, in quanto spesso figlie e figli di famiglie che non hanno potuto assicurare gli studi senza che i primi intraprendessero un lavoro e potessero concorrere alle spese scolastiche di iscrizione. A beneficiare di questa opportunità, per esempio, è l'ormai famoso primo ballerino della Scala, Roberto Bolle, spesso in scena alla prima serata di apertura della programmazione annuale, appuntamento molto caro al sindaco e alla dirigenza amministrativa e finanziaria di questa città.

Si vieta, pertanto, l'accesso a un titolo di studio e a gradi superiori di formazione a persone che non possono permettersi di sostenere i corsi negli istituti scolastici diurni, oppure nei tanto elogiati quanto costosi e inaccessibili istituti privati o convenzionati. Difendere un diritto universale è interesse di tutta la città, anche in vista dell'esigenza di tutelare un'istituzione che ha garantito un accesso ai saperi rimuovendo scriminanti di natura sociale e redditizia: l'eguaglianza delle opportunità, spesso, non è un presupposto primario nelle politiche sociali della presente amministrazione.

Alessandro Rizzo

Capogruppo La Sinistra - Lista Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

 

Venerdì, 13 Novembre, 2009 - 23:17

In Zona 4 un altro episodio di omofobia: cosa fa il Comune di Milano?

L’omofobia è un’onda lunga dilagante e devastante da arginare con una ferma e convinta iniziativa politica. La zona 4 non è esente da questa violenza inaudita dovuta a un’intolleranza primitiva: Corso Lodi nella notte di sabato 24 ottobre è stato teatro di un’aggressione a danno di due ragazzi gay, all’uscita da un locale vicino. Quattro ignoti in una macchina si appostano vicino al passaggio dei due ragazzi e iniziano, una volta scesi dalla vettura, a insultarli. I due ragazzi vengono fisicamente attaccati tanto da arrecare loro ecchimosi ed ematomi su varie parti del corpo, nonchè danni agli occhi a uno dei due aggrediti. Ho esposto in Consiglio di Zona 4 le stesse domande da me tante volte rivolte all’amministrazione comunale circa misure che tendano a prevenire e reprimere simili fenomeni: da un reparto specifico della Polizia Locale sulla perseguibilità di reati omofobici, a uno sportello di assistenza giuridica e psicologica per le vittime, a provvedimenti diretti all’estensione dei diritti per le persone lgbt. Simili episodi si sono già verificati in zona: ricordiamo le scritte omofobiche apparse sulle saracinesche dei locali dell’Arcigay di Milano; ricordiamo l’aggressione avuta a danno del presidente dell’Arcigay di Milano, Paolo Ferigo. Il Comando della Polizia Locale di Zona era al corrente dell’episodio accaduto e, in caso affermativo, quali disposizioni ha previsto per prevenire simili atti violenti: un’ultima domanda è questa sorta spontanea nell’interrogazione che ho fatto nella seduta di giovedì 5 novembre.

Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Lista Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

Giovedì, 12 Novembre, 2009 - 15:32

ANM, CON RIFORMA PDL A VUOTO NUMERO ENORME PROCESSI (ANSA)

ANM, CON RIFORMA PDL A VUOTO NUMERO ENORME PROCESSI

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - ‘Abbiamo espresso le nostre forti preoccupazioni - ha
detto Palamara - perchè l’ipotesi del processo breve che astrattamente è un’idea
condivisibile rischia in concreto di creare seri danni al processo penale’.
Senza interventi a monte, a cominciare dalla revisione delle circoscrizioni
giudiziarie e dalla depenalizzazione dei reati minori oltre che a iniziative per
destinare più risorse agli uffici giudiziari, ‘diventa impossibile concludere i
processi penali in sei anni’. Non solo dunque si farebbero finire nel nulla
processi in corso, ma il risultato sarebbe anche quello che la magistratura
‘verrebbe indicata come la responsabile del cattivo funzionamento della
giustizia’. ‘Oggi i processi purtroppo durano molto più di sei anni - ha insistito
Cascini - perchè i sistemi sono farraginosi e non ci sono mezzi e risorse.
Insomma nell’attuale realtà degradata della giustizia, il limite dei sei anni per i
processi, significherebbe accettare di far diventare inevitabilmente maggiore
l’alto numero di processi che già oggi si conclude con la prescrizione, che è
sempre una sconfitta per lo Stato’. In sostanza oggi ‘non ci sono le condizioni
normative e organizzative per garantire questi tempi per i processi. Per questo si
tratta di una scelta sbagliata’.
E c’è anche un ulteriore rischio: il pericolo che questa ferrea scadenza per i
processi penali induca gli uffici giudiziari a trasferire le risorse disponibili dal
settore civile, con il risultato di indebolire ulteriormente questo tipo di processi.
(ANSA).

Giovedì, 12 Novembre, 2009 - 14:29

Rom e Sinti: accampamenti sgomberi e politiche per l'integrazione


CIRCOLO MIX
di cultura sport e tempo libero
CIRCOLO ACLI LAMBRATE
FORUM della sinistra zona 3
Associazione ARIA civile

 ROM E SINTI
accampamenti sgomberi e politiche per l'integrazione
 incontro per conoscere, capire, sapere
con
 
Tommaso Vitale - dipartimento sociologia  Università Bicocca Milano
Valerio Pedroni - volontario Comunità dei Padri Somaschi
Stefano Pasta - volontario Comunità di Sant’Egidio

lunedì 16 novembre alle ore 21.00
presso il Circolo ACLI LAMBRATE via Conte Rosso 5
 
Giovedì, 12 Novembre, 2009 - 11:26

Cromosomi xx: quando l’arte emancipa le donne

In occasione della settimana contro la violenza sulle donne un pomeriggio dedicato all'arte al femminile con performance teatrali e un video concerto.
Introduce l'evento un incontro con Amnesty International.

Evento organizzato da Circolo Equinozio con il patrocinio di Regione Lombardia.
Un Evento con: Emanuele Scataglini, Barbara Rosenberg, Livio Boccioni, Simona Ferrara, Lucia Mulas Andrea Luzzi

 

Data:
sabato 28 novembre 2009
Ora:
16.15 - 19.15
Luogo:
Biblioteca Valvassori Peroni, via Valvassori Peroni 56

 

Mercoledì, 11 Novembre, 2009 - 21:27

Festeggiamo il Mandela Day, ricorrenza di libertà

11/11/2009 - Ufficio stampa Arcigay

 

L'assemblea generale dell'ONU ha varato oggi il Mandela Day: ogni 18 luglio, giorno del compleanno di Nelson Mandela, si celebrerà il fondamentale contributo dato alla lotta all’apartheid e alla realizzazione degli ideali di libertà dal 91enne leader sudafricano, premio Nobel per la pace.

Primo Presidente nero del Sudafrica, Mandela ha guidato la lotta contro il regime segregazionista e come presidente della Repubblica ha promosso la nuova Costituzione nel 1996, che tra l’altro, prima nazione al mondo, ha proibito esplicitamente la discriminazione dell'individuo a causa dell’orientamento sessuale.

La figura di Nelson Mandela è un esempio eccelso di lotta per i diritti umani e civili e la comunità lgbt guarda con gioia a questo riconoscimento universale che propone un modello di istituzione che garantisce a tutte le persone la lora libera espressione individuale.

Il Sudafrica è dal 2006 una delle 7 nazioni al mondo ad avere esteso il diritto al matrimonio anche alle coppie gay e lesbiche.

Negli ultimi anni Nelson Mandela si è impegnato anche nella lotta all’HIV e alle discriminazioni verso le persone sieropositive, dopo aver raccontato al mondo la tragedia del figlio morto di AIDS nel 2005.

Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay

Mercoledì, 11 Novembre, 2009 - 15:26

Un caffè con il Presidente : No Grazie!

Un Caffè con il Presidente : No Grazie!!!

Sono trascorsi quasi tre anni dalle elezioni dell'attuale Consiglio di Zona 6, anche se il Presidente e l'attuale maggioranza di centrodestra amministrano la nostra zona da 9 anni.

In questi ultimi mesi stiamo assistendo ad una ulteriore involuzione nella gestione del Cdz 6 che ci porta come opposizione, sino ad ora sempre responsabile e propositiva, a denunciare la situazione antidemocratica dell'amministrazione della nostra Zona.

La gestione dell’attuale Presidente Girtanner si caratterizza infatti come una “gestione proprietaria”, che non gli permette di svolgere correttamente la funzione di garanzia dell’istituzione e per niente adeguata al buon funzionamento dei lavori del Consiglio di Zona.

Nell'attuale amministrazione di centrodestra non è infatti presente la volontà di incidere realmente in relazione ai grossi problemi dei quartieri della zona limitandosi, invece, a gestire (a volte anche in modo clientelare) la ripartizione dei fondi assegnati dal Comune.

Le sedute di commissione e di Consiglio vengono disertate dai cittadini, in quanto non esprimono evidentemente l’idea di un “decentramento partecipato”. Tali istituti vengono infatti vissuti dall’attuale maggioranza solo come “ passacarte” per politiche decise a livello centrale dal Comune.

Le stesse figure istituzionali tendono ad instaurare un rapporto clientelare e personalizzato con i cittadini, (vedi l’iniziativa “un caffè con il Presidente” o le tante proposte di contributi di associazioni “amiche” dell’attuale maggioranza).

Ecco solo alcuni degli esempi di cattivo funzionamento:

  1. La Commissione Navigli, in tutti questi anni si è limitata a svolgere la funzione di “passacarte” di tutte le scelte calate dall’alto dalla giunta Moratti-De Corato: parcheggio sotto la Darsena, isole estive funzionali a una certa idea di movida ad uso esclusivo dei locali e dei pubblici esercizi che, di fatto, dettano la linea all'amministrazione comunale. Un quartiere completamente abbandonato al degrado, funzionale unicamente agli interessi di bottega e al “partito del cemento”;

  1. La Commissione Sport si limita a sponsorizzazioni e finanziamenti di una molteplicità di piccoli progetti, invece che affrontare stabilmente grosse problematiche come il recupero e/o la riapertura di strutture sportive presenti nella zona , ad esempio dello storico Campo Colombo;

  1. La Commissione Casa in questi anni ha cambiato ben tre presidenti, senza che a tutt’oggi si abbia un quadro completo ed articolato dello stato del patrimonio pubblico presente in zona e senza che sia mai stata avviata alcuna azione di pressione nei confronti delle competenti istituzioni, Comune e Aler, per contribuire a risolvere gli aspetti più drammatici dei problemi abitativi presenti nei quartieri.

L’Opposizione, Partiti e Liste presenti nel CDZ6, , a fronte di questa situazione, aggravata anche da episodi di arroganza e di totale disprezzo della dialettica istituzionale, non garantirà più il numero legale se la maggioranza non sarà autosufficiente e continuerà a denunciare ai cittadini della zona che le scelte clientelari non contribuiscono al miglioramento della zona ma favoriscono solo specifici interessi legati alla costruzione di un consenso politico.

Come opposizione democratica, civica, di sinistra vogliamo costruire con i cittadini, i comitati e le associazioni un diverso decentramento legato alle vere esigenze della zona e dei quartieri.

Noi rivendichiamo un decentramento amministrativo che dia reali poteri di Municipalità alle attuali zone .

Partito Democratico, Rifondazione Comunista,Verdi,

Italia dei Valori, Socialisti, Lista Fo, Lista Ferrante

del Consiglio di Zona 6

Porta Genova, Barona, Lorenteggio, Giambellino

Martedì, 10 Novembre, 2009 - 22:53

CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA".IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ACQUA!

PER OPPORTUNA INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE.
CHI DESIDERA PUO' DIFFONDERE LA NOTIZIA TRA AMICI E PARENTI.

CHI DESIDERA PUO' SOTTOSCRIVERE ANCHE L'APPELLO A SOSTEGNO DEL MANTENIMETO DELLA GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA

FIRMA L'APPELLO CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA"  IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ ACQUA !
http://www.facebook.com/l/9fda0;www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133

 
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
-----------------------------------------
”L'ACQUA NON É SCONTATA”
13 novembre 2009 ore 18.00 - 20.30
Via Guglielmo Pepe 14 ang. Via Carmagnola - Milano
presso l'Associazione Culturale Punto Rosso
(MM2 Verde – Passante Ferr. Garibaldi – uscita Via Pepe)
 
Questa iniziativa, organizzata dall'associazione Progetto Civile di Milano, é stata inserita nel programma della ”Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile” 2009, promossa e patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO che si terrà dal 9 al 15 novembre 2009.
L'incontro si prefigge di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza sulla difesa dell'acqua quale bene comune, diritto di ogni essere vivente e risorsa non mercificabile, promuovendo comportamenti virtuosi, consumi consapevoli e il coinvolgimento della cittadinanza alla lotta contro la sua privatizzazione.
Oltre agli interventi di esperti sul tema, si coinvolgeranno i cittadini attraverso il dibattito e spazi espositivi e di informazione sulle iniziative Imbrocchiamola, Acqua San Rubinetto ed altre.
 
Interverranno:
Emilio Molinari - Forum Mondiale per L'Acqua: Situazione Internazionale.
Massimo Gatti - Consigliere in provincia di Milano per la Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI: La privatizzazione dell'acqua in Lombardia.
Giovanna Procacci - Comitato Milanese Acquapubblica: la situazione milanese e future iniziative.
Gli interventi saranno alternati da brevi filmati.
 
Sono gradite collaborazioni, adesione di cittadini-associazioni-comitati; chi volesse inviare un messaggio da leggere durante l'incontro, scrivere a donofrio.eleonora@gmail.com.
 
Adesioni già pervenute:
Associazione Culturale Punto Rosso, Milano - Associazione Aria Civile, Milano - Comitato Milanese Acquapubblica – Coordinamento Nord Sud del Mondo -  Lista Civica “A Sinistra per Cambiare”, Paullo - Lista Civica “Uniti con Dario Fo per Milano” - Lista Civica “Un'Altra Provincia”, Milano - Partito dei Comunisti Italiani, Milano - PRC, Milano e Provincia – Partito Umanista, Milano – Umanisti per l’Ambiente, Milano.

Durante l’incontro continuerà la raccolta delle adesioni alla “Vertenza Cip6 o ci fai?” Nazionale contro il finanziamento degli inceneritori, effettuato tramite il pagamento delle nostre bollette elettriche. Portare fotocopia fronte-retro della carta d’identità,copia dell’ultima bolletta e 10 € per contributo spese legali.
---------------------------
Il Senato, il 04 Novembre, ha approvato l'Art.15 del DL 135/09 che sottrae ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, fatto gravisimo.
Il decreto poi approderà alla Camera dei Deputati a partire da lunedì 09 Novembre (nella Commissione 1°) e verrà discusso dall'aula lunedì 16 Novembre.
 
Martedì, 10 Novembre, 2009 - 18:26

In Via Pisani un'altra tragedia sul lavoro: è ora di dire BASTA

Mi domando se è possibile che a Milano in piena città, in Via Pisani, in un quartiere vivo dal punto di vista economico e finanziario, cuore pulsante lombardo e nazionale dell'economia e dell'amministrazione, a pochi passi dal Consiglio Regionale sia possibile che un lavoratore operaio possa morire cadendo da 10 piani di un edificio dove è presente un cantiere. Un cantiere che, all'arrivo della polizia e dei soccorsi, si è letteralmente svuotato con velòocità impressionante, come testimoniano alcune denunce di lavoratrici e lavoratori appartenenti a diverse sigle sindacali. E' veramente impensabile che in pieno giorno in una metropoli che si definisce europea avvengano episodi simili dovuti all'illegalità diffusa degli appalti, dovuti al lavoro non regolarizzato, dovuti all'assenza di garanzie e di controllo, dovuti a uno sfruttamento dei lavoratori senza tutele, fuori da ogni ambito di protezione sociale e civile. Non è possibile tollerare che tale avvenimento si verifichi, sempre più presente nelle pagine della cronaca nazionale e locale, in un ambito territoriale che trova referenti istituzionali e amministrativi che, a parole, spesso si ammantano di buoni intenti all'insegna della lotta allo sfruttamento, al lavoro nero, al sommerso, cause dell'insicurezza elevata dei lavoratori sui luoghi di lavoro. La lavoratricie e il lavoratore vengono visti come merci che possono essere utilizzati in qualsiasi momento, sotto un regime di orario intenso, in un contesto di organizzazione del lavoro proteso all'ottimizzazione delle risorse, al risparmio per incrementare utili e guadagni falsificati e fittizi. La vita di una persona non è scambiabile e barattabile con nessun altro tipo di obiettivo e di finalità: qualcuno parla di sacralità della vita solo quando occorre andare a definire politiche conservatrici e integraliste dal punto di vista ideologico e confessionale, ma in questo caso spesso questo qualcuno, a volte anche amministratore istituzionale, non prevede nessun tipo di provvedimento utile a definire norme e regole garanti della persona umana in quanto lavoratrice e lavoratore. Chiediamo chiarezza, maggiore attenzione e sorveglianza, vigilanza, sugli appalti, sulle concessioni, sulle regole della cocnorrenza economica tra imprese e sulla trasparenza nell'applicazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro, una maggiore efficacia e certezza delle responsabilità e dei provvedimenti penali a carico degli evasori delle norme sulla sicurezza.
Solo così possiamo cambiare pagina: ricordiamo l'articolo 1 della nostra Costituzione Repubblicana e il valore centrale del lavoratore come persona e cittadino attivo nella definizione del progresso sociale e collettivo.

Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Lista Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 Milano

...
72 73 74 75 76 77 78 79 80
...
RSS feed