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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 11:58

Incontro-Dibattito: "GOOD MORNING AFGHANISTAN"


ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE, CULTURALE E SPORTIVA IDEOPOLIS
presenta
 
 
GOOD MORNING AFGHANISTAN
Raccontiamo e ci confrontiamo con l’esperienza di chi ha vissuto le missioni
 alt
Relatori:
1-      TENENTE ROBERTO NERA – riserva selezionata Afghanistan e Iraq
2-      SERGENTE DARIO MACCHI – paracadutista missione Kosovo
3-      GIAN MICALESSIN – giornalista inviato in Afghanistan durante invasione russa e americana
4-      MARCO VALLE – giornalista storico e collaboratore del Ministero della Difesa
 
Per il ciclo di conferenze “Sapere per Colpire” venerdì ci confronteremo in un libero dibattito sulla questione della guerra in Afghanistan  con ci è stato, chi l’ha raccontata e chi l’esperienza della guerra l’ha vissuta sulla propria pelle.
Proveremo, durante il dibattito, a chiarire i dubbi e le perplessità di una guerra che non si conosce per capire cosa cambierà nell’Afghanistan di domani.
 
VENERDI’ 19 NOVEMBRE  -  ORE 20:30  -  Via Console Flaminio 2, MM2 Lambrate
Federico Santoro – Tel. 338/9514054
ideopolismilano@gmail.com
www.ideopolismilano.org

Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 08:47

Associazione Nazionale Combattenti X Flottiglia Mas

Pranzo sociale natalizio della Associazione
Combattenti della X Flottiglia Mas

Interverranno diversi reduci di guerra, fra i quali:
il Presidente Nazionale Mario Bordogna
(già Ufficiale Addetto al Comandante M.O. Junio Valerio Borghese)

Sabato 11 dicembre ore 13.00 a Milano

Informazioni e prenotazioni:
www.associazionedecimaflottigliamas.it
segreteria@associazionedecimaflottigliamas.it
Via Bassano del Grappa 32, 20127 Milano
Tel. 02.26142615 – Fax 02.26890893

Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 08:32

DESTRA-PDL: incontro politico-conviviale di Natale

Il Comandante Cav. Antonio De Simone
Presidente del Circolo PDL Gabriele D’Annunzio
e Cofondatore del Movimento Destrafuturo
Vi invita all’incontro politico-conviviale di Natale
che si terrà a Cusago (Mi)
sabato 11 dicembre - ore 19.30
Interverrà il vice Coordinatore Regionale
del Popolo della Libertà della Lombardia
On. Massimo Corsaro
Parteciperanno importanti esponenti politici del PDL, fra i quali:
Giovanni De Nicola (Assessore Provinciale ai Trasporti), Stefano Di Martino (vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano), On.Carlo Fidanza (Eurodeputato), On.Paola Frassinetti (Deputato), Umberto Maerna (Assessore alla Cultura e vice Presidente della Provincia di Milano), Emanuele Villantieri (Portavoce dei Circoli del Buon Governo) ed i promotori di Destrafuturo (Carlo Brignolo Gorla, Roberto Jonghi Lavarini, Flavio Nucci, Michele Puccinelli e Dario Vermi).
È stato invitato anche il Ministro della Difesa
e Coordinatore Nazionale del PDL
On. Ignazio La Russa
La prenotazione è obbligatoria ed il pagamento della quota (35,00 €) è anticipato.
Informazioni e prenotazioni: Tel. 02.66220584 – Fax 02.66280176

Mercoledì, 17 Novembre, 2010 - 09:31

Brescia

Se i servizi possono ancora impedire di conoscere la verità sulle stragi pensiamo a quanto sono deboli la politica pubblica e la sua classe dirigente tutta

Mercoledì, 17 Novembre, 2010 - 08:50

La nostra DESTRA nel PDL

Di fronte ad altrui tradimenti e divisioni, la destra missina, in nome della fedeltà alle comuni radici ideali, ritrova e rinnova la propria unità politica e d’azione. Nella foto, da sinistra: Monica, Lavinia, Roberta CAPOTOSTI (battagliera Consigliera Provinciale di Milano e Presidente della Commissione Cultura di Zona 2), l’On. Ignazio LA RUSSA (Ministro della Difesa e Coordinatore Nazionale del Popolo della Libertà), Francesca, Marco VALLE (giornalista e storico Segretario del Fronte della Gioventù) e Roberto JONGHI LAVARINI (Presidente del Comitato Destra per Milano, vice Presidente del Centro Studi Patria e Libertà e cofondatore del Movimento Destrafuturo), insieme, domenica scorsa, 14 novembre, nella simbolica Piazza San Babila, alla manifestazione del PDL a sostegno del Governo di Silvio Berlusconi, della maggioranza voluta dagli Italiani e della alleanza con la Lega Nord e La Destra.

Martedì, 16 Novembre, 2010 - 16:55

Il TAR sospende l'irragionevole ordinanza: cosa fa la Giunta?

Scricchiola come una vecchia sedia di paglia la politica non politica, non risolutiva, dell'order without law, ordine senza regole, senza norme, spesso senza fini, del vicesindaco De Corato e dell'attuale giunta milanese. Le ordinanze in Via Padova hanno visto deroghe presentarsi gradualmente su ricorso di alcuni esercenti. Così il TAR, in totale coerenza giurispudenziale amministrativa, ha accolto i ricorsi di tre locali in zona Corvetto, che diventa sempre più esentedibile come zona a macchia d'olio nelle ricorrenti cronache "notturne" giornalistiche, che hanno chiesto la sospensione dell'ordinanza emessa ad agosto e rinnovata a metà ottobre. I tre esercizi commerciali, Patchouli, la discoteca il Karma e la birreria Moon Shine potranno chiudere alle 2 anzichè a mezzanotte, come previsto dall'atto voluto dal sindaco, che sempre più, grazie anche alla legge sul pacchetto sicurezza del governo, acquisisce sempre più la caratteristica di "prefetto". Le politiche non politiche dell'attuale giunta di centrodestra non apportano benefici. Più volte ho sottolienato questo concetto in diversi miei interventi in consiglio di zona e su alcuni giornali e periodici locali, nonchè sul presente blog. Non ha apportato benefici soprattutto se si considera l'assenza totale di disposizioni funzionali a cotnrastare con coerenza e costanza il fenomeno malavitoso delle cosche mafiose di controllo e di mercanteggiamento degli alloggi sfitti delle case popolari, mi riferisco in aprticolare modo a quelle nel quartiere "Mazzini". Il carattere dell'ordinanza, come più volte descritto dall'EPAN, l'associazione dei pubblici esercizi, aveva un sapore fortemente paternalistico e lesivo di quella libera espressione dell'attività imprenditoriale commerciale, capisaldo ideale e culturale di una destra che si professa a parole "liberista". La contraddizione nasceva anche dal fatto che il Comune stesso a suo tempo aveva rilasciato le licenze a locali, lounge bar, locali pubblici con un determinato orario di apertura e che tale orario venisse ridimensionato con un atto voluto arbitrariamente dall'attuale vicesindaco, con delega alla sicurezza, e dall'attuale sindaco di Milano. Una lettera di un cittadino pubblicata sul Corriere di Milano qualche mese fa, all'origine dell'applicazione dell'ordinanza, aveva considerato come fosse più difficile e pericoloso per la propria moglie passeggiare per Via Mincio e Viale Brenta all'uscita dalla piscina in Via Mincio per giungere a casa, dato che le strade sarebbero apparse deserte e prive di punti di aggregazione. Un noto sociologo, Bonomi, ha più volte sottolineato come punti di aggregazione umana siano deterrenti a forme di microcriminalità e alla commissione di reati di piccolo e medio calibro, spesso disturbanti la quiete e l'ordine pubblico, spesso offensivi dell'incolumità delle persone. De Corato come è suo stile scarica la frustrazione del fallimento della propria politica delle ordinanze e dei divieti, se non degli sbarramenti e delle cancellate, su una scelta legittima ed equilibrata espressa dalla magistratura amministrativa, adducendo che i cittadini valgono meno delle lobby. Ma quale lobby intende De Corato? I commercianti che hanno fatto ricorso hanno solamente esercitato un diritto e una propria prerogativa nei confronti di un atto arbitrario e inutile quale è l'ordinanza, applicata a macchia di leopardo, creando alcune zone come "ghetti", luoghi di emarginazione, spazi da tenere lontani e isolati, adottando, così, misure disomogenee sul territorio municipale, definendo quartieri da ritenersi "pericolosi" e altri da ritenersi "meno pericolosi". L'ordinanza ha spaccato la cittadinanza, ha dato risposte eccessive, non ragionevoli e non proporzionate, a problematiche da risolvere attraverso il dialogo civico, rendendo partecipi i vari soggetti sociali intweressati, e garantendo, così, una regolamentazione rinnovata e innovativa del commercio. La generalizzazione banale e pericolosa dell'ordinanza, infine, ha apportato a un'applicazione fuori dall'ambito dei presupposti richiesti dalla legge. La stessa maggiroanza ha avuto posizioni variegate e diversificate in merito, tanto che la Lega, vistasi "scippata dal protagonismo volitivo del vicesindaco" riguardo la materia dell'"ordine pubblico, ha più volte, con toni certamente discriminatori e punitivi verso gli esercenti tenuti da gestori immigrati, sottolineato come l'ordinanza penalizzasse senza senso locali e discoteche che non potevano essere definite come "pericolose". La libera concorrenza veniva e viene alterata dalla presente ordinanza in quanto applica diverse misure in base ai diversi casi. I grandi discount potranno proseguire nel vendere al consumatore birre e alcoolici anche oltre agli orari consentiti, mentre i locali non potranno farlo, venendo sanzionati nel caso in cui trasgredissero la disposizione a riguardo. Occorrerebbe, se ci fosse un'amministrazione resposnabile e consapevole della portata del tema sicurezza, aprire tavoli di confronto propositivo utili a garantire nuove regole per tutti in materia di rilascio delle licenze e disposizioni che assicurino il contrasto effettivo ed efficace della criminalità organizzata che si annida in diverse situazioni dei quartieri popolari e che registra affari illeciti e malavitosi di alta portata, spesso agenti inalterati nell'ambito cittadino, ma fonte di speculazione e di gestione del crimine pericolosa per la convivenza sociale.

Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 16 Novembre, 2010 - 16:18

Master Universitario in Araldica e Genealogia

Storico risultato per la Società Genealogica Italiana (S.G.I.) e il suo Presidente, nostro caro amico, Marchese Dott. Prof. Don Marco Lupis Macedonio dei Principi di Santa Margherita, Duca di San Donato e Patrizio di Giovinazzo.

Roberto Jonghi Lavarini
Membro Corrispondente della S.G.I.

Società Genealogica Italiana
http://www.genmarenostrum.com/sgi.htm

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Le materie araldiche e genealogiche entrano finalmente a far parte del mondo dell'Università Italiana La notizia, per tutti gli appassionati e i cultori delle materie a noi tanto care, è di quelle che si possono definire, senza tema di esagerare "epocali": finalmente e per la prima volta l'araldica, la genealogia, gli ordini cavallereschi, l'araldica eccelesiastica, l'informatica e la genetica applicate alla ricerca genealogica etc. diventano materie di studio universitarie, con l'apertura ufficiale delle iscrizioni al primo Master Universitario in Scienze Araldiche e Genealogiche presso l'Università di Castel Sant'Angelo a Roma, con il diretto coinvolgimento della Società Genealogica Italiana nella persona del nostro presidente, Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita, che è stato incaricato per la docenza dei corsi di Storia della Genealogia e Storia del Diritto Nobiliare. Promosso dalla Società di formazione Genuensis, in collaborazione con l’Università di Castel Sant’Angelo di Roma, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni Culturali, della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Camerino (MC) e la collaborazione dell’Associazione ANVU, il Master può contare su un corpo docente altamente qualificato formato da Clemente Riva di Sanseverino, già presidente del Corpo della Nobiltà Italiana CNI, Simone La Bella dell'Università La Sapienza di Roma, Catia Eliana Gentilucci dell'Università di Camerino, Giulia Petrangeli del Policlinico Umberto I, Alessandro Simonetti, Valeria Lupidi e Franca Soldato della Criminalpol, oltre che dal presidente della Società Genealogica Italiana SGI, Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita e molti altri. Il Corso avrà una durata di un anno e prevede lezioni suddivise in moduli concentrati nelle giornate di sabato nonché la redazione della Tesi finale. Le lezioni avranno luogo presso l’Università di Castel Sant’Angelo (Roma), palazzo Principi Sora, anche se per casi particolari è prevista anche la possibilità di una frequenza e-learning. Al termine del Master verrà rilasciato l’attestato di “Perito araldico – genealogista”. “La finalità del Master – come ha sottolineato il prof. La Bella, direttore del corso - "è approfondire i temi proposti ed offrire gli strumenti e le conoscenze per riscoprire e affrontare le origini delle discipline dell’araldica e della genealogia, quali patrimonio del singolo e dei gruppi familiari”. Per ulteriori dettagli, informazioni e richieste di iscrizione: http://www.genuensecm.it/ Invitiamo tutti i nostri amici che ci seguono ad iscriversi, precisando che per i membri dela Società Genealogica Italiana che lo faranno presente al momento dell'iscrizione, è previsto uno sconto sulla quota di partecipazione. Di seguito diamo il Piano dei vari corsi nei quali si articola il Master, con i nomi dei Docenti e le ore di insegnamento: Master di I liv. In sc.araldiche e genealogiche materia/docente/ore Araldica Clemente Riva di Sanseverino 10 Elementi di genetica Petrangeli Giulia Policlinico Umberto I 5 Elementi di grafologia Maria Caria 10 Elementi di paleografia Eleonora Messina 10 Storia della genealogia Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita 10 Scienze diplomatiche Giorgio Bosco 10 Cerimoniale Vinicio Raso 10 Storia degli Ordini Cavallereschi Catia Eliana Gentilucci Università Camerino 10 Le moderne attività degli ordini cavallereschi: il caso Smom Leandro Abeille 5 Storia del Diritto Nobiliare Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita 10 Storia e Sociologia delle Istituzioni Valeria Lupidi - Criminalpol 7 Storia Medievale Roberto Mongardini 10 Storia delle Chiesa Franca Soldato- Criminalpol 8 Araldica Ecclesiastica Clemete Riva di Sanseverino 10 Storia e composizione degli stemmi araldici Samuele Solarino 5 Economia degli ordini Simone La Bella - Università La Sapienza 5 Diritto degli ordini Avv. Givanni Mancini 5 Diritto associativo: status degli ordini cavallereschi Sandro Valletta - Università Marconi 5 Cenni di Informatica Alessandro Simonetti - Criminalpol 5 Ore Totali 150

Lunedì, 15 Novembre, 2010 - 14:40

Primarie finite: la Costituzione divenga il buon progetto di città

Pisapia ha vinto. E' il risultato di una lunga giornata uggiosa passata in diversi seggi, sezioni di partito, circoli associazionistici, circoli ARCI, alcune sedi curiose come quella di un parucchiere o una vineria in Via Padova, tra schede elettorali, certificati elettorali esibiti, carte d'identità, versamenti di euro e moduli contrassegnati. Pisapia ha vinto con un margine discreto rispetto al secondo distacco, Boeri. Io ho sempre espresso il mio sostegno a Valerio Onida, Presidente della Corte Costituzionale, docente di diritto costituzionale, insegnante e uomo di cultura giuridica, che rende questa figura notevole, nobile ed eticamente ineccepibile. Valerio Onida per il sottoscritto rappresentava e rappresenta tutt'ora quella società civile che pensa che da Milano si possa partire con una buona amministrazione, con un buon progetto politico, con una buona prassi etica civile nel segno della Carta Costituzionale. Credo che il risultato configurato per Valerio, a cui faccio non solo i miei complimenti ma anche esprimo la mia stima imperitura e intramontabile, sia notevole, 13,41%, e indica che esiste una cittadinanza non "partiticizzata", con il rispetto per i partiti, ma che rivendichi un ruolo da protagonista di una società civile, senza scadere in trionfali retoriche e messaggi di purezza e premazia moraleggiante. Di questa cifra, di cui faccio parte come votante e sostenitore di Valerio Onida, la prossima "squadra" candidata a essere alternativa di governo della disastrosa e immorale amministrazione Moratti non può non essere tenuta in considerazione e deve essere un riferimento per un plus valore di alto contenuto che apporti in modo coinvolgente linfa programmatica vitale per il disegno di una Milano altra e delle alterità. Bassa l'affluenza ai seggi rispetto ai dati delle scorse primarie del 2006 sempre per la candidatura a sindaco di Milano del centrosinistra. E', questo, un dato su cui occorre riflettere per declinare proposte politiche e progettuali per una città futura, diceva Gramsci: di eguali, di persone che rivendicano trasparenza, etica nella gestione della cosa pubblica, tutela del pubblico contro un privato affarismo bieco e truffaldino, esclusivo ed escludente. Occorre fare comprendere che il protagonismo per costruire una Milano altra è della cittadina e del cittadino, il quale dovrà essere il perno attorno a cui si edificherà quel progetto politico di città, che potrebbe essere stilizzato nel quadro celeberrimo e meraviglioso di Leon Battista Alberti: la città dell'umanesimo. Pisapia quindi ha vinto e credo che sia da sostenere in modo convinto. Ma occorre dare segnali di rinnovamento delle metodologie di espressione del consenso e della partecipazione, che non devono essere appannaggio delle burocrazie, spesso perpetranti gli schemi sterili dell'amministrativismo puro, dei partiti, ma conseguenze di uno stile nuovo e dinamico di intendere l'attività civica, senza soffocanti "ismi", dove ognuna e ognuno di noi diventa responsabile di idee e di proposte per un progetto partecipato e partecipante di società collettiva. Direi a Pisapia, da futuro sostenitore attivo e convinto di una coalizione di centrosinistra che batta la Moratti e l'inquietante e devastante modello di pessima amministrazione guidata in modo cencelliano e lobbistico dalla Lega, dal PdL e da un centrodestra dissipatore quanto alienante, disumanizzante, di declinare i punti principali della proposta su Milano sui capisaldi della nostra Costituzione, che è la lex fundamentalis dirà Kelsen, che può vedere la sua applicazione partendo dal nostro comune, dalla nostra area municipale, dalla nostra collettività sociale milanese contemporanea. La Costituzione deve diventare il fondamento come fosse una vera carta programmatica, quale essa è, l'unica a cui mi sento di appartenere e di ispirarmi idealmente, e che si invera in un progetto, mai applicato, spesso disatteso oggi offeso e vilipeso, di società futura, ritorna Gramsci, ma ritorna anche Calamandrei; in un sintonico e armonico coacervo sinfonico di ideali e valori equilibrati sulle basi organizzative che un'amministrazione politica deve sapersi dotare. Suggerisco a Pisapia, ora, ma sono convinto che sarà così, a bocce ormai ferme e fermate di una competizione spesso vissuta come contrasto personalistico delle primarie, di recepiore un'idea di città che sappia nutrirsi di esperienza costituzionale e valoriale rappresentata da Valerio Onida, sostenuto e votato da quella parte cosciente e responsabile di un'altra Milano o di una Milano delle alterità civiche, che vuole riaffermare una democrazia della trasparenza e dell'eguaglianza, della solidarietà non caritatevole ma umanizzante, della laicità, dello sviluppo sostenibile partendo dal concetto di persona, mi viene in mente il significato etimologico e romantico di questo termine in senso greco, in un contesto angariato e violentato da basse furbizie di potere, da violente misure disumanizzanti, da pratiche di contrasto e di conflittualità sociale interiorizzata e strumentalizzata da un potere che offende la memoria di questa città da riscattare. Dico questo non in modo comparativo e alternativo a coloro che, votanti e desiderosi di cambiamento, hanno sostenuto altri candidati: non voglio adombrare le ricche esperienze poltiiche e culturali che possono essere unitariamente apportate al disegno "umanistico" di una Milano delle alterità. Ma proprio perchè ogni candidato esprimeva una propria sensibilità, dovuta anche alla professione e al percorso politico cutlruale, Valerio rappresenta la rivendicazione non urlata nè gridata, ma con moderazione non moderata, spesso l'indignazione dirà Martin Luther King si esprime anche coi silenzi nonviolenti, di una società civile che può e deve diventare uno dei tanti perni fruttuosi e fruttiferi per una rinascita di questa città che vuole potenzialmente rigettare modelli esapseranti ed esasperati a essa alieni, ma imposti da una sottocultura dell'ignoranza e dell'individualismo ferino e bestiale, le libertà, e non la libertà, intese come fare ciò che si vuole fare non prendendosi cura dell'altro. Valerio Onida e con lui le migliaia di votanti e suoi sostenitori possono trovare un protagonismo attivo e costruttivo per una rinascita etica e civile di questa città vilipesa: si tenga conto che diversi cittadini hanno detto che la società civile non è quella disegnata spesso con carattere di subordinazione rispetto ad altre società ma è una comunità che vuole proporsi come responsabile soggettività civica per una crescita collettiva. Vi ricordate il "socialismo municipale" di Caldara, sindaco di questa città? Oggi parlerei di "solidarimo municipale", parlando di un'idea di comunità di eguali liberi e coscienti. La Costituzione incarna questa idea, Valerio Onida può rappresentare senza logiche di parte o faziose eterodirette questa proposta in spirito unitario, che deve alimentarci ora, conclusa la competizione spesso esasperata delle primarie.

Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 Milano

Lunedì, 15 Novembre, 2010 - 09:43

Se anche alle primarie di Milano prevalgono gli astenuti...

Il sogno dell'Ulivo '96 proponeva l'incontro tra le culture democratiche storiche e recenti sul piano della responsabilità della proposta di governo. Se aumentano gli astenuti anche alle primarie di Milano si devono porre qualche domanda i gruppi dirigenti che hanno fagocitato il sogno dell'Ulivo '96 riducendo la metafora di un partito democratico, inclusivo e aperto, ad una contesa tra cordate figlie del bipolarismo consociativo. Nel loro vuoto di proposta politica si inserisce l'opa di Vendola, con la sua narrazione, che qui al Nord suona retorica. Le carte sono sparigliate e i recinti ideologici del '900 non tengono più. E' tempo di proposte che si legittimino perché capaci di affrontare i nodi dell'equità e del talento dentro una tenuta sociale democratica, a Milano ed in Italia.

Giovedì, 11 Novembre, 2010 - 15:54

Book out di Pisa: la diretta su tumblr e twitter!

Domani inizia l'allestimento degli spazi espositivi. E noi vi terremo aggiornati attraverso tumblr

http://bookoutit.tumblr.com/

 

e twitter

http://twitter.com/bookoutit

 

Potrete trovare, quasi in tempo reale, gli aggiornamenti su Bookout, gli ospiti, gli interventi, i momenti più emozionanti e i retroscena più curiosi.

Vieni a vedere.

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