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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Giovedì, 22 Febbraio, 2007 - 12:34

Valorizzare i Centri di Aggregazione Giovanile

Alla cortese attenzione della Presidentessa della Commissione CAM
Adonella Milici
Alla cortese attenzione del presidente della commissione politiche giovanili
Paolo Bassi
Alla cortese attenzione del Consiglio di Zona 4 e delle sue componenti

 
 
Interrogazione finalizzata alla richiesta di una commissione congiunta al fine di concertare con il personale preposto alla gestione dei Centri di Aggregazione Giovanile un programma di iniziative di promozione sociale sul territorio, rivolto alle nuove generazioni
 
Premesso che
 
nella relazione programmatica e previsionale di bilancio è espressamente scritto l’incentivo a “nuove politiche” per i giovani che “favoriscano il loro futuro e la loro presenza nella città consentendo l’espressione dei loro bisogni e della loro creatività”; e che per giungere a questa finalità occorre coinvolgere il decentramento dei servizi, soprattutto nella parte in cui nel PGS, Piano Generale dei Servizi del Comune di Milano, si evince la promozione dell’”aumento e miglioramento dei Centri di Aggregazione Giovanile, anche integrandoli con i CAM”;
 
Considerato che
 
la competenza dei CAG è affidata ai Consigli di Zona per, citando lo stesso documento, “il loro ruolo di motori e registri della rivitalizzazione del territorio” e il “consolidamento del rapporto di collaborazione tra tutte le istituzioni pubbliche e private presenti, che si misurino quotidianamente con le difficoltà del vivere in periferia;
 
Chiedo
 
alla Commissione PMZ CAM e alla Commissione politiche giovanili di provvedere a definire in modo congiunto un incontro con il personale addetto alla gestione dei servizi offerti dai CAG, presenti nella nostra circoscrizione, e precisamente il CAG “Ponte Lambro”, il CAG “Tempo e poi” e il CAG “Icaro”, affinchè si possa programmare in modo coordinato iniziative volte all’aggregazione sociale e al coinvolgimento delle espressioni, collettive e associative, presenti nella circoscrizione che trattano le tematiche giovanili, e affinchè si possa, così, definire un lavoro in rete con altri servizi esistenti sul territorio per un’ottimizzazione delle politiche di integrazione giovanile, definendo un programma di intervento omogeneo sul territorio e di valorizzazione delle suddette strutture.
 
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
 

Giovedì, 22 Febbraio, 2007 - 12:33

Quale futuro per i CAM

Alla Presidentessa della Commissione PMZ CAM del Consiglio di Zona 4
Adonella Milici
Alla cortese attenzione della direzione centrale del settore decentramento
Alla cortese attenzione del Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti

 
 
Interrogazione: sul futuro gestionale del servizio dei Centri di Aggregazione Multifunzionale, e sui rapporti di lavoro in esso presenti
 
Preso conoscenza
 
da ultime riunioni avutesi tra le rappresentanze sindacali e l’amministrazione comunale, e precisamente il settore decentramento, di un’incertezza sul futuro gestionale e del rapporto lavorativo inerenti l’amministrazione del servizio dei Centri di Aggregazione Multifunzionale, delineandosi affidamenti della stessa gestione a soggetti esterni;
 
Considerando
 
i servizi offerti dai Centri di Aggregazione Multifunzionale come rilevanti per la cittadinanza per il loro carattere di inclusione e di promozione sociale, culturale e civica rivolte alle diverse fasce di età e generazioni,
 
Essendo venuto a conoscenza
 
della possibilità di una modifica strutturale della modalità di erogazione e di organizzazione del servizio medesimo, alla luce anche della possibilità di una esternalizzazione della gestione a soggetti terzi rispetto all’amministrazione comunale, tale per cui si possa presupporre il problema di una mancanza di professionalità del personale futuro così adibito alla gestione del servizio medesimo,
 
Sottopongo
 
alla presidenza della commissione CAM del Consiglio di Zona 4 e al Consiglio di Zona, la questione sollevata, indicendo una commissione preposta all’analisi delle informazioni che sono state rilevate sopra, al fine di avere risposte chiare da parte dell’amministrazione comunale centrale e del settore del decentramento in merito ai seguenti quesiti:
 
-         se è sussistente il possibile appalto del servizio di gestione dei CAM a soggetti terzi, cooperative in primis;
-         se è possibile, in caso di verifica di questa possibilità, visionare e analizzare i punti fondanti il bando di appalto, prendendo conoscenza, così, delle sue parti strutturali e dei soggetti interessati;
-         verificare, sempre in caso di conferma della questione avanzata nel primo punto, della continuità del rapporto di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori oggi presenti e della loro eventuale destinazione in caso di appalto, considerando anche l’opportunità, prevista dalla legge finanziaria, di optare per l’assunzione, per una determinata quota, di lavoratrici e di lavoratori, impiegati presso il servizio, tramite contratti di collaborazione coordinata e continuativa;
-         la verifica dei possibili cambiamenti delle politiche gestionali derivanti dal possibile appalto della gestione;
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4

Mercoledì, 21 Febbraio, 2007 - 09:45

Tutt in Piazza fiaccolata a Roma il 17 marzo


 

Tutti in piazza per una grande fiaccolata in nome della pace nel mondo il 17 marzo 2007

All’interno della Campagna Mondiale per la Pace e il Disarmo Nucleare lanciata lo scorso mese di ottobre, stiamo organizzando dei pullman per partecipare alla creazione del più grande Simbolo della Pace Umano mai realizzato al mondo; l’evento si terrà il 17 marzo 2007 a Roma in contemporanea alle seguenti città del mondo:
http://www.simbolod ellapace. net/  
Infine stiamo lanciando una campagna per un'Italia libera dalle armi nucleari, con una petizione che chiede al governo di restituire le armi presenti nelle basi Nato. Abbiamo verificato che gli stati che fanno parte della Nato possono decidere autonomamente di non accettare queste armi ed hanno il potere di richiederne la rimozione; Canada, Grecia, Danimarca e Islanda hanno rimosso gli ordigni nucleari USA-NATO dal loro territorio, pur continuando a far parte della Nato.
L'uscita dalla Nato resta nelle nostre proposte, ma vogliamo rendere evidente la malafede di chi utilizza sempre il rispetto dei nostri impegni internazionali per bloccare qualsiasi tentativo di opporsi alle pretese degli Stati Uniti .
Vi allego l'appello; la petizione si puo' firmare online sul sito
http://www.partitou manista.it/ petizioni 

Mercoledì, 21 Febbraio, 2007 - 09:37

Giù le Armi

Giù Le Armi                               
PACE, DIFESA, LAVORO
non hanno bisogno degli F35 a Cameri
Apparteniamo al movimento che ha detto NO alla guerra in Iraq e chiede politiche attive di pace: “chi vuole la pace, prepara la pace”.
Siamo fortemente contrari al progetto USA di 2.700 F35, cacciabombardieri d’attacco; all’acquisto italiano di 131 F35, alle ingenti spese militari sottratte a spese sociali e al coinvolgimento del territorio novarese.
I caccia multiruolo Joint Strike Fighters, progettati da Lockheed Martin Corporation, sono bombardieri da guerra, trasportatori di bombe e potenziali trasportatori di testate nucleari. Costeranno ai cittadini italiani da 150 a 250 milioni di euro l'uno (totale da 20 a 30 miliardi di euro per l’ordinazione prevista: 131 velivoli). L'Italia è partner di 2° livello, con una dipendenza tecnologica e politica dagli Stati Uniti, con aggiunta negli anni di ulteriori spese per gli aggiornamenti del sistema: sarà interessata dalla produzione di alcune parti presso aziende sparse in Italia e all’eventuale assemblaggio a Cameri. Tutto ciò nel caso si concluda l'accordo con gli Stati Uniti, nazione padre del progetto;
Si tratta di un progetto costosissimo (già versato un miliardo di euro per parteciparvi) e lungo, che allontana l'Italia da un quadro di riferimento europeo e la lega alle scelte e ai tempi del Pentagono. Inoltre stona vistosamente con le attuali esigenze di contenere la spesa pubblica anzi consuma somme pubbliche ingenti che si possono impegnare per obbiettivi sociali ambientali occupazionali civili. Un progetto che nasce a livello militare-industriale, un progetto al quale dicono NO altri paesi europei e altre forze politiche europee in Germania, Belgio, Gran Bretagna, Norvegia. In Olanda la Corte dei Conti mette in discussione la sostenibilità economica del progetto. Anche l'Italia può fare scelte diverse;
da ultimo la questione morale: e questa riguarda ognuno di noi come persona e nella collettività. Aerei come gli F35 sono velivoli di attacco al suolo, trasportatori di bombe aria-terra, aria-aria e anche possibili testate nucleari. Abbiamo ancora davanti agli occhi gli effetti dei bombardamenti aerei israeliani in Libano ed il costo enorme in vittime civili e distruzioni. Il mestiere della guerra prevede di uccidere e di morire e l’Italia nella sua Costituzione ripudia la guerra. Vuol dire che deve investire altrove, non nella guerra, non per la morte, ma per giustizia sociale, diritto internazionale, cooperazione e solidarietà
Chiediamo che le somme rese disponibili nella finanziaria 2007 per il Progetto F35 siano impegnate per:
1.ricerche e progettazione finalizzate alla riconversione dell’industria bellica, come previsto dalla Legge nazionale 185 e da disegni di legge regionali presentati sia in Lombardia che in Piemonte 2.politiche di cooperazione internazionale (l’Italia è al penultimo posto nella graduatoria delle potenze internazionali per il rapporto PIL/aiuti allo sviluppo e quindi in vergognoso ritardo nel raggiungimento di uno degli Obiettivi ONU del Millennio)

Martedì, 20 Febbraio, 2007 - 10:35

Metropolitana fino a Paullo: aggiornamenti

AGGIORNAMENTO AL 19 FEBBRAIO 2007: 
RAGGIUNTE  1800 Adesioni
-----------------HO UNA PROPOSTA DA FARE A CHI HA ADERITO, RISPONDETEMI, DATEMI UN PARERE PER FAVORE :
1.
VORREI COSTITUIRE UN "COMITATO PROLUNGAMENTO M3" (CPM3) CHE SI OCCUPI DI ORGANIZZARE E DIFFONDERE LA NOSTRA INIZIATIVA AL FINE DI ALLARGARE LE ADESIONI, DI PROMUOVERE AZIONI VISIBILI E FATTIVE ("Passeggiate", "Marce" chiamatele come volete, qualcuno ha paura della parola "Manifestazione", per cui usate quella che piu' vi soddisfa..) ALLO SCOPO DI ATTRARRE L'ATTENZIONE DEI MEDIA E DELLE AUTORITA' COMPETENTI.  DOBBIAMO SOSTENERE L'INIZIATIVA CON UN MINIMO DI IMPEGNO PERSONALE. ALTROVE L'HANNO FATTO E I RISULTATI SONO ARRIVATI. 
UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE: IL COMITATO NON DEVE AVERE ALCUNA CONNOTAZIONE POLITICA, NE' DEVE POTER ESSERE STRUMENTALIZZATO O STRUMENTALIZZABILE DA QUESTO O QUEL PARTITO POLITICO.
E' E DEVE RESTARE UN'INIZIATIVA POPOLARE, TRASVERSALE, PARTITA DAL BASSO, DA LIBERI CITTADINI CHE VOGLIONO FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE, AL FINE DI SOSTENERE LE AUTORITA' LOCALI, NELLA SOLUZIONE DI UN PROBLEMA CHE RIGUARDA LA MOBILITA' E LA SALUTE DI TUTTI I CITTADINI, DI QUALSIASI APPARTENENZA POLITICA.

LE RISPOSTE CHE AVRO', IL LORO NUMERO, COSTITUIRA' UN BUON TEST PER CAPIRE LA REALE FATTIBILITA' E LA CONSISTENZA DELLA VOLONTA' DI PORRE RIMEDIO A QUANTO CI PROPONIAMO CON LA PETIZIONE.
POTETE INSERIRE  INVIARMI IL VOSTRO PARERE CON UNA MAIL ALL'INDIRIZZO :
                                                    musicianxever@yahoo.it
GRAZIE.
Un cordiale saluto.
Franco Valenzano
Martedì, 20 Febbraio, 2007 - 08:11

assemblea nazionale a Roma

 

CONTRO LA GUERRA GLOBALE
PER IL RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN  
SMILITARIZZARE  LA POLITICA ITALIANA 
PROPOSTE PER UNA PROSPETTIVA POLITICA DI PACE
ASSEMBLEA NAZIONALE – 24 febbraio 2007 a Roma
Teatro Colosseo, via Capo d'Africa , 5a - dalle 10 alle 17

MATTINA  dalle 10 alle 13,30
Presentazione: un’assemblea per saperne di più, per discutere, per progettare iniziative
Alessandra Mecozzi - uff. internaz. Fiom-Cgil; CISDA
L’Afghanistan visto da vicino: analisi e testimonianze sulla guerra, la società civile, l’economia, la lotta per la ricostruzione, la pace e la democrazia
Intervengono: Maryam Rawi (RAWA – Afghanistan); Emanuele Giordana (Lettera22); Maso Notarianni (Peacereporter); Leopoldo Tartaglia (dip. internaz.Cgil)
Noi e la guerra: tavola rotonda su spese, missioni e basi militari; la questione Nato.
Coordina: Nicoletta Dentico - giornalista
Intervengono: Alex Zanotelli, Tommaso Di Francesco (il manifesto); Cinzia Bottene (no Dal Molin-Vicenza), Piero Maestri (Guerre&pace); Tonio dell’Olio (Libera); Giulio Marcon (Sbilanciamoci)
POMERIGGIO Dalle 14,30 alle 17,00
Forum di discussione: quali campagne, quali iniziative, quali impegni del movimento contro la guerra e per la pace (associazioni, organizzazioni, movimenti nazionali e locali)
Promuovono: ARCI, ATTAC, ASSOCIAZIONE PER LA PACE, FIOM-CGIL, CISDA - ITALIA-RAWA, RETE LILLIPUT, DONNE IN NERO, CGIL-LAVORO SOCIETA', RETE 28 APRILE-CGIL, SdL INTERCATEGORIALE, GUERRE&PACE, COORDINAMENTO COLLETTIVI UNIVERSITARI; BEATI I COSTRUTTORI DI PACE, LIBERA, PAX CHRISTI, UN PONTE PER...
Adesioni:
Giovani Comunisti, Unione degli Studenti, Brescia social forum, gruppo Bastaguerra Milano, Comitato Fermiamo la guerra Firenze, Assoc. Utopia reale (Albano L.), Assoc. Obiettori non violenti, Ass. Liblab, Ass. Sinistra critica, Lunaria, Lettera22, Partito umanista, WILPF Italia, Coordinamento pace Cinisello Balsamo (MI), Circolo Boshi Rabuffo (TO), Assoc. culturale Punto Rosso (Jesi), Carta, Riva Sinistra Roma, Collettivo di Lettere e Filosofia - Firenze, Rete Studentesca Farfalle Rosse, Giovani Comunisti Roma, Statunitensi contro la guerra, Circolo Gramsci Prc Trieste,
Per adesioni: ass.afghanistan@libero.it

APPELLO

L'attacco lanciato dagli Stati Uniti nel 2001 contro l'Afghanistan è stato il primo atto della guerra globale permanente. Una guerra "contro il terrorismo" che ha provocato centinaia di migliaia di vittime, che si è estesa nel Medio Oriente e recentemente anche in Somalia, che minaccia Iran e Siria, che ha sconvolto il mondo rendendolo sempre più insicuro. Una guerra contro le popolazioni, che ha fallito tutti i suoi obiettivi, che ha usato e alimentato il terrore, una guerra di dominio, per l'accaparramento di risorse economiche.
In Afghanistan la popolazione non è "più sicura", le donne non sono più libere, la produzione e il traffico di oppio è aumentato; oltre 50.000 sono finora le vittime.
Il disastro provocato nell'economia e nella società è sotto gli occhi di tutti: la popolazione è schiacciata tra i signori della guerra, che siano quelli sostenuti dagli Usa o i talebani. Non può nascere né crescere democrazia in una situazione di guerra permanente: per questo siamo a fianco di quelle parti di società civile democratica e laica che, in un paese distrutto, cerca di resistere alla guerra.
Per questo chiediamo al Governo italiano di ritirare subito le truppe, di porre fine ad una missione militare, da tempo passata sotto il comando della Nato e pienamente inserita - con i rischi conseguenti - nella guerra "al terrore".
Per questo vogliamo, con questa Assemblea, lanciare una campagna di conoscenza, discussione, azioni, diffusa nei territori e nelle città per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan. Una campagna che ridia voce e forza alle cittadine e ai cittadini, che rimetta al centro l'opposizione alla guerra, senza condizioni e in tutte le sue forme, che ridia la parola ai movimenti contro la guerra e per la pace.
Anche per queste ragioni sosteniamo la lotta e la manifestazione nazionale del 17 febbraio indetta dai comitati di Vicenza contro la inaccettabile decisione dichiarata dal Presidente del Consiglio di consentire alla richiesta statunitense di un'altra base militare in quel territorio, ulteriore passo verso una politica di guerra, contraria all'art. 11 della nostra Costituzione, contraria al primo diritto umano fondamentale, quello alla pace.
L'Italia non ha bisogno di più armi e di più basi militari, ma del contrario. All'Italia e all'Europa chiediamo una politica internazionale realmente basata sul ripudio della guerra: solo questo può aiutare l'Afghanistan.
L'Afghanistan ha bisogno di essere in pace e di essere sostenuto nella ricostruzione di una economia disastrata, l'Afghanistan ha bisogno che tutti coloro che sono contro la guerra nel mondo sostengano l'impegno a ricostruire la società di tutte le forze che da decenni si battono contro guerre e occupazioni, per poter decidere del proprio destino.

Lunedì, 19 Febbraio, 2007 - 23:35

CAMBIARE SISTEMA ELETTORALE NAZIONALE

Riporto un articolo comunicato stampa che ho ricevuto dall'associazione Io partecipo, firmato da Ivan Scalfarotto, il candidato otusider alle primarie del 2006, quell'importante e direi unico, irripetibile, momento di partecipazione attiva e diretta della cittadinanza a una decisione fondamentale nazionale: l'indicazione del candidato premier del centrosinistra. Oggi riprendo questo comunicato, articolo di Ivan, che ritengo fondamentale per fare conprendere quanto sia insostenbile, antidemocratica e fortemente eliminatoria, fortemente partitocratica nel senso più negativo e clientelare del termine, altamente esclusiva e premiante solamente i segretari di dirigenti di partito, l'attuale legge elettorale battezzata dal suo "autore" porcellum. Antidemocratica, contro la partecipazione, contro il diretto coinvolgimento della cittadinanza. Così per comprendere quanto sia necessario e indefferibile la riforma del sistema elettorale. Parliamone, almeno, discutiamone, ma superiamo l'attuale sistema voluto da una coalizione per riconfermare proprie quote di potere o mettere, in caso di sconfitta, come è successo fortunatamente, in crisi la presente maggioranza con maggioranze risicate al Senato e difformi da quella della Camera. Cambiare si può e si deve.

Alessandro Rizzo

07/03/2006
L’Unione chiude le liste: fuori Scalfarotto, unica vera novità della Sinistra.
Ivan Scalfarotto, il candidato outsider delle primarie del centrosinistra, non sarà candidato alle prossime elezioni politiche. Le linee guida del rilancio della associazione seguiranno il terreno del web (tramite il sito www.iopartecipo.it) e delle pres

Ivan Scalfarotto, il candidato outsider delle primarie del centrosinistra, non sarà candidato alle prossime elezioni politiche. Scalfarotto, in conclusione della Assemblea Nazionale della Associazione Io Partecipo, nata subito dopo l’esperienza delle primarie, ha spiegato: “non mi candiderò alle politiche del nove di aprile perché, a causa delle “chiusure” che questa legge elettorale prevede, non avrei in alcun modo aver avuto la possibilità di una elezione.” “Devo aggiungere – ha proseguito il presidente di Io Partecipo - che faccio una grandissima fatica a riconoscermi in un centro-sinistra che garantisce visibilità e voce ad uno come Domenico Fisichella (il fondatore di Alleanza Nazionale che, tanto per dirne una, ha licenziato il suo assistente solo per aver partecipato ad un party gay) o a Paola Binetti (esponente "dichiarata" – delizioso aggettivo sempre usato per me in quanto omosessuale - dell'Opus Dei e battagliera campionessa della legge 40) ma che cancella senza preoccupazione alcuna quel piccolo drappello di 27 mila persone che avevano sostenuto i temi che sono alla base della nostra associazione.” “Del resto – ha concluso Scalfarotto – ai tempi delle primarie ho preso un preciso impegno di appoggiare l'Unione e il suo Candidato Premier ed intendo rispettarlo. Infatti, come elettore, esprimerò il mio voto scegliendo tra Verdi o Rosa nel Pugno. Mentre, come associazione, abbiamo deciso di lasciare libera la decisione alla coscienza politica di ciascun iscritto, anche in caso di eventuali candidature di associati”. La “due giorni” della Associazione Io Partecipo si è conclusa con la nomina del nuovo Consiglio Direttivo (che comprende lo stesso Scalfarotto più Marella Reitani, Emanuela Marchiafava, Daniel Salzotto e Gianfranco Mascia) e la identificazione degli obiettivi a breve termine sui quali gli iscritti ed i gruppi territoriali saranno impegnati nel rilancio dell’Associazione. Nello specifico: - Mobilitazione e coordinamento di iniziative per il cambiamento di questa nuova legge elettorale - Approfondimento delle tematiche legate alla laicità dello Stato ed in particolar modo sulla questione dei Pacs - Impegno insieme al Comitato referendario costituzionale Le linee guida del rilancio della associazione seguiranno il terreno del web (tramite il sito www.iopartecipo.it) e delle presentazioni, in tutta Italia, del libro di Ivan Scalfarotto “Contro i perpetui”, che uscirà il 16 marzo per i tipi del Gruppo Saggiatore.

Ufficio stampa:

Cell. 347 0384944
ufficiostampa@iopartecipo.it

Lunedì, 19 Febbraio, 2007 - 16:03

vivere slowly!

Oggi l'arte del vivere con lentezza. Non è il titolo di un saggio di Shopenauer, che si aggiunge al mitico "L'arte di avere sempre ragione". E' un'iniziativa che viene promossa dall'associazione "Vivere con lentezza", che vedrà ben 55 centri italiani, tra cui Milano, impegnate a valorizzare il gusto di godersi il tempo, la vita, ma non nell'ozio puro, nella nedia, nell'abbandono dei sensi, nell'apatia, ma nel senso positivo di valorizzare la propria esistenza, ponderare il proprio tempo, approfondire le notizie, le informazioni, i legami reali, quelli sentimentali, quelli umani, quelli sociali, dare spazio alle proprie inclinazioni, alle proprie passioni, coltivare i propri interessi, culturali, civici, artistici, inellettuali. L'Ozio è padre dei vizi? Se diventa fine a sè stesso, ma se diventa sinonimo di conoscenza del proprio essere, della propria personalità in relazione alla propria comunità, ai rapporti sociali, collettivi: prendersi del tempo, rivendicarne la sua natura e la sua funzione, ossia quello di essere strumento nostro per conoscere, informarsi, pensare, parlare, dialogare, leggere, vedere, guardare, contemplare. L'alienazione è derivata da una routine ossessiva e troppo velocizzata, dove tutto scorre, come la teoria del pantharei, dove tutto passa davanti ai nostri occhi totalmente distratti a perseguire un obiettivo sempre più lontano, sempre più irraggiungibile, sempre più incomprensibile: la meta fugge, bisogna rincorrerla, bisogna raggiungerla, perchè, altrimenti, si rischia di perdere qualcosa. Ma che cosa si perda non si capisce bene: forse il denaro, il profitto. Diversi economisti considerano che l'economia di oggi si regge sull'acquisizione di informazioni, notizie, sempre più aggiornate, sulla ricerca ossessiva e ossessionante delle nuove, per cercare di anticipare i tempi, di anticipare gli altri, di prefigurare i tempi, l'evoluzione dei tempi. Non è , questa, forse, una pratica fuori dalla natura, innaturale per l'appunto? Anticipare i tempi per predisporre, per preoccuparsi anzichè occuparsi, per anticipare anzichè attendere e prepararsi ad affrontare il tutto con maggiore ponderazione e responsabilità, ma anche capacità di divenire flessibili ai cosidetti "imprevisti". Arte di vivere slowly. Take it easy: prendere il tutto con più filosofia, la filosofia del sapere vivere, del sapersi gustare la vita, la propria esistenza, la propria personalità: incominciare ad ascoltare e ad ascoltarsi, a conoscere e a conoscersi. Forse così si può anche comprendere la realtà che ci circonda, valorizzare i momenti come opportunità di interpretare l'ambiente, di percepire i segnali che l'arte e la cultura che vive il nostro territorio ci danno e ci forniscono. Carpe diem: cogliere l'attimo fuggente, che scivola come acqua su una superficie impermeabile della nostra qutodianeità frenetica e velocizzata, perchè viviamo tutto in funzione di qualcosa, di scadenze, perdendoci e perdendo le occasioni che la natura, l'ambiente, la collettività, la comunità, il tempo, la vita ci offrono ogni minuto. Si vive per lavorare, si vive per corere a casa, si vive per mangiare, poi si vive per andare in vacanza, per ritornare al lavoro, per pagare le bollette, per correre dietro al cliente, per telefonare al proprio utente, per relazionare al proprio datore di lavoro. E poi, ancora, il ciclo stancamente si ripercuote, si ripropone, come una corrente continua e alternata intramontabile, stressante, imperscrutabile. Occorre fermare questo flusso frenetico e alienante per comonicare a conoscere la vita, a riappropriarsi degli spazi, a riprendere le relazioni reali, quelle sincere, i veri sentimenti, le reali passioni, i forti interessi, ascoltare le nostre virtù e le nostre risorse psicologiche, culturali e intellettive interne. Il 19 febbraio, oggi, è la giornata mondiale dell'arte di vivere con lentezza. E' un'arte, certamente, bisogna saperla adattare, saperla interpretare, saperla esprimere nel miglior modo possibile. A Milano alcuni volontari dell'associazione Vivere con lentezza saranno postati in Corso Vittorio Emanuele e daranno le multe, di pura testimonianza, a chi eccede il limite di frenesia e di velocità, chiedendo poi se questa velocità era funzionale realemnte a qualcosa, consapevole. A Torino gli Amici di Beppe Grillo, invece, organizzeranno delle lunghe passeggiate immerse nella natura della città, nel territorio, nell'ambiente, leggendo passi di libri e romanzi, poesie, fermandosi a parlare e a riflettere, a scrutare le forme artistiche, a svilupparle, a esprimerle. Poi anche a Roma, Napoli, Bologna, ma anche all'estero: è una giornata internazionale, per l'appunto. Vivere con lentezza contro ogni fattore che ci induce a vivere con stress perchè velocizzati da tempi inesistenti, da scadenze non condivisibili e non consapevoli, non conosciute, aleatorie, ma imperative, imponenti degli stili di esistenza frustrati e alienati. La Rete internazionale delle città del buon vivere è una rete che unisce diverse città dove ancora è possibile praticare meotodologie e comportamenti sostenibili e umanamente compatibili.
Questa pratica non deve diventare saltuaria, singola, solitaria, unica. Deve estendersi, riappropriandoci di noi stessi, del nostro tempo, vivendo il territorio e la propria dimensione, collettiva e soggettiva. Dall'arte del vivere con lentezza al diritto di vivere con consapevolezza, senza essere strumentalizzati e strumentali al raggiungimento di fini a noi estranei e sconosciuti, interni a un ingranaggio, come la ruota infernale che imbriglia il povero operaio Charlie Chaplin nel mitico film "Tempi moderni". La modernizzazione, appunto contro la tradizione naturale del vivere ascoltando e ascoltandoci.

Alessandro Rizzo

Lunedì, 19 Febbraio, 2007 - 15:21

Giornata della lentezza

13 02 2007
Il 19 febbraio 2007 Giornata della lentezza

“La giornata è dedicata a quanti hanno la prepotente sensazione che il mondo giri troppo in fretta per rimanervi in equilibrio; un equilibrio che diventa sempre più precario per chi vive e lavora nelle nostre città, assecondando tempi tiranni con sforzi disumani”, dichiara Bruno Contigiani, presidente dell’Associazione L’Arte del Vivere con Lentezza (www.vivereconlentezza.it). “Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano, cosa che proponiamo di iniziare a fare dal prossimo 19 febbraio alle persone che riconoscono nell’affanno la regola delle proprie giornate”.

19 FEBBRAIO: GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA
Lenti festeggiamenti in tutta Italia il 19 febbraio!
Per aggiornamenti in tempo reale consultare il sito www.vivereconlentezza.it.
Milano, 16 febbraio 2007 – La “Giornata mondiale della Lentezza”, promossa dall’Associazione L’Arte del Vivere con Lentezza per il 19 febbraio 2007, sta raccogliendo sempre più adesioni spontanee da persone e organizzazioni di tutte Italia, ciascuna unica e bellissima, magicamente lenta. Alle singole iniziative di Milano (dove continuano ad aumentare), Casciano Terme, Castel San Pietro Terme, Corbetta, Modena, Napoli, Roma e Teramo si aggiungono quelle “allargate” e distribuite su tutta Italia delle 55 Città Slow e dell’Associazione Manager Zen e dalla Germania arriva il messaggio di Lothar Seiwert, autore di “La strategia dell’orso”.
Le Cittaslow
In Italia, sono 55 le città parte del movimento internazionale delle “piccole città del buon vivere” collegate a Slow Food; tutte hanno aderito alla Giornata Mondiale della Lentezza, proponendo passeggiate e incontri lenti nelle loro piazze, nei corsi, nelle biblioteche e nelle enoteche.
Manager Zen
Un gesto naturale quello dell’adesione dell’Associazione Manager Zen (www.managerzen.it) alla Giornata del 19 febbraio, cui si stanno avvicinando con entusiasmo sempre più persone fra i suoi iscritti.
Lothar Seiwert
La Giornata Mondiale della Lentezza approda, lentamente, anche in Germania, dove sorgono iniziative sollecitate dal messaggio di Lothar Seiwert, autore del libro La strategia dell’orso: La forza è nella calma (Die Bären-Strategie: In der Ruhe liegt die Kraft – Ed. TEA, Milano 2006 – ISBN 88-502-1026-4 www.tealibri.it o www.baeren-strategie.de).
Gli appuntamenti
Le iniziative venute spontaneamente alla luce sono davvero tante; qui di seguito gli appuntamenti confermati (in ordine alfabetico di città):
A Casciano Terme (Pi)
  • i piccoli asinelli Gioconda, Gaia, Libero e Allegra, saranno gli inusuali compagni di viaggio per una camminata lenta con meta il bellissimo borgo medioevale di Lari. La partenza è alle ore 10,00 dall’Agriturismo Le Valli (www.agriturismolevalli.it - Località Le Valli, Collemontanino). Per informazioni e prenotazioni contattare l’Associazione “Orecchie Lunghe e Passi Lenti”, Luisella Trameri al numero 338.7298600, oppure via e-mail all’indirizzo biasba@libero.it.
A Castel San Pietro Terme (Bo)
  • Il giorno successivo all’atteso “Carnevale Slow” del 18 febbraio, la Cittaslow di Castel San Pietro Terme (www.comune.castelsanpietroterme.bo.it) si fa capofila nel territorio bolognese ed imolese della Giornata della Lentezza, invitando i cittadino a usare i mezzi pubblici o la bicicletta al posto dell’auto, a camminare un po’ più del solito e iniziare, così, ad “allenarsi” per la Festa di primavera delle 54 Cittaslow italiane che si terrà nel Comune emiliano i prossimi 17 e 18 marzo.
A Corbetta (Mi)
  • al bar Pane e Cioccolata, in piazza Corbas, alle h. 18,00 lettura lenta organizzata da Nucci Rota.
A Cuneo
La Compagnia del Buon Cammino e il Comune di Cuneo organizzano un momento di lettura seguito da una breve passeggiata nel parco fluviale. L’Appuntamento è alle ore 17,15 presso la Biblioteca dei Ragazzi, in Via Cacciatori delle Alpi n.4.
A Ferrara
  • Il gruppo Ferrara-NordKapp organizza una gara ciclistica, di lentezza: …vince chi arriva ultimo! Consultare il sito www.ferraranordkapp.it per tutte le informazioni e la filosofia che ne è alla base.
A Follonica
  • Va-Lentino, Va-Lontano, Va-Pensiero: i nonni leggono a tutti i bambini dai 2 ai 60 anni le loro fiabe.
A Firenze
  • Andrea Pelù e Marco Vichi invitano i fiorentini dalle h.17,00 del pomeriggio a gustare, lentamente, un tè al latte presso il “Colle Bereto” di piazza Strozzi.
A Guspini (Ca)
  • Poesie a domicilio, a casa e nei supermercati, lette dai giovani della Banca del Tempo. Al pomeriggio, i bambini terranno in alcune strade del paese l’Asta dell’immaginario: sogni, idee, ricordi offerti a chiunque si fermerà un momento da loro.
A Heidelberg
  • In tanti, privatamente o in piccoli gruppi, nelle case e nei caffè, dedicheranno qualche momento della giornata alla lettura lenta di “La strategia dell’Orso” di Lothar Seiwert.
A Milano
  • in Corso Vittorio Emanuele, alle h.11,30 e poi per tutto il pomeriggio, scatteranno i Passovelox per calcolare la frenesia dei milanesi che saranno simbolicamente multati e invitati a consapevolizzare la loro urgenza e, quindi, a rallentare un po’ per abbracciare un minuto di calma; 
  • i CITYWALKERS invitano i milanesi, ma non solo, a percorrere a piedi la città. L'iniziativa è lanciata da Ludovica Amat, con l’obiettivo di raccogliere testimonianze utili a realizzare una grande manifestazione la prossima estate dedicata al tema del viaggio a piedi, progetto oggi allo studio di Amat Comunicazione.
  • al Teatro Zazie, alle h.21,00 la compagnia teatrale Scimmie Nude organizza letture lente tratte da “La Strategia dell’Orso” di Lothar Seiwert, accompagnate da musica dal vivo… naturalmente lenta.
  • Alla Bodeguita del Pilar, in via Malipiero n.10, si potrà gustare una Cena Lenta, a base di prelibatezze eno-gastronimiche che richiedono il giusto tempo per la loro preparazione e degustazione. Per informazioni Infoline 02.58019499 – www.bodeguitadelpilar.it.
A Modena
  • L’associazione taoista Tienli (www.tienli.it) invita i concittadini a “camminare adagio tutti insieme con il taijiquan”. L’appuntamento è alle ore 12,00 sotto i portici di Piazza Grande. Per maggiori informazioni 335.6767406 - http://tienli.blogspot.com.
A Napoli
  • Su iniziativa di Alberto D’Angelo e Lina Marigliano de Il Filo di Partenope Editori Artigiani (www.ilfilodipartenope.it), nasce “Raccontiamo a occhi chiusi”, esperienza di armonia, che si terrà alle 17,30 presso Il Pavone Nero Libreria Caffè, in via Luca Giordano n.10/a. L’incontro è condotto dall’architetto-poeta Riccardo Dalisi. Per informazioni e prenotazioni www.ilpavonenero.it – 081.5562542.
A Pavia
  • Invito del Club Vogatori Pavesi, in Borgo Basso, a provare il Barcé dalle ore 17 alle ore 18: per muoversi sul fiume come una volta, lentamente…
A Roma
  • Paolo Sottocorona, il noto metereologo de La7 ha risposto all’appello ai “Cercatori di nuvole” romani. Sarà con coloro che amano avere lo sguardo rivolto verso l’altro per catturare con la macchina fotografica uno scorcio della città spesso ignorato per la fretta: il meraviglioso cielo capitolino, e fare quattro chiacchiere tra le nuvole L’appuntamento è al Pincio, dalle 12,30 alle 16,30, per gustare le ore centrali e più luminose della giornata, con la nota Piazza del Popolo ai piedi e, sulla testa, le imprevedibili nuvole del cielo di Roma.
  • Florilegio Ars Factory (www.florilegio.net) organizza la “Maratona Lenta”: dalle ore 19,00, da Piazza Trilussa a Piazza Santa Maria in Trastevere, 300 metri in un’ora e mezza per un record di anti-velocità in omaggio ai particolari e al particolare.
  • La redazione della casa editrice Voland (www.voland.it), in Via del Boschetto n.129, a partire dalle 17,30 organizza un aperitivo letterario, per sorseggiare un bicchiere di vino, sfogliare e scegliere libri accompagnati dalla musica e dalla lettura di brani scelti per l’occasione.
  • Spazi dell’Anima (www.spazidellanima.it) raccoglie racconti e testimonianze personali sulle esperienze questa "giornata leeeeentaaaaaaa"; i testi possono essere inviati a lentezza@spazidellanima.it.
A Teramo
  • SlowFIT apre le porte del suo fitness club dalle 8,30 alle 22,00 con lezioni gratuite di pilates, yoga, meditazione e free sessions di personal training. In particolare, a Tortoreto Lido alle ore 20,00 ci sarà una lezione speciale con Fausto Di Giulio, ideatore della formula.
Per conoscere l’elenco dei fitness club italiani che aderiranno all’iniziativa anche in altre città, consultare il sito www.slowfit.com, aggiornato in tempo reale.
A Torino
  • Il meetup Amici di Bebbe Grillo a Torino (http://beppegrillo.meetup.com/13/) organizza i seguenti incontri:
    • h.13,45: ritrovo in Piazza Palazzo di Città all'ingresso del Municipio per assistere al Consiglio Comunale. Serve un documento d'idendità per la registrazione.
    • h.15.40: ritrovo in Piazza Palazzo di Città fuori dal Municipio e passeggiata fino a Grom (http://www.grom.it/pages/filosofia.htm).
    • h.17.30 ritrovo in Via Bogino 9 davanti al circolo dei lettori ( http://www.circololettori.it/). Una volta entrati sarà possibile partecipare all'incontro della serata oppure prendersi il tempo di leggere!
A Rimini
A Viareggio
  • Coquelìcot Teatro organizza un aperitivo poetico musicale, "IL VOLO DEL GRANDE COLIBRì",  con Giacomo Fabbri e Laerte Neri - Drammaturgia di Laerte Neri. L’appuntamento è dalle ore 18.00 in poi al "IL KIOSKO" art-cafè, Viale dei Tigli, Pineta di Levante, Viareggio. Per informazioni: 338/9234535 o coquelicoteatro@tiscali.it
e lentamente sono arrivati anche gli sponsor
  • La Pasta Rummo Lenta lavorazione (www.pastarummo.it) sostiene la “Giornata mondiale della lentezza”. La lentezza è infatti parte integrante del codice genetico di questa pasta di altissima qualità, perché per fare le cose buone ci vuole tempo!
  • Lexmark (www.lexmark.it), è Partner Tecnico della Giornata Mondiale della Lentezza.
…l’appuntamento, quindi, è per lunedì 19 febbraio, per festeggiare insieme il giorno si san Va-Lentino… lentamente!
Per ulteriori informazioni:
Giornata Mondiale della Lentezza
Contatti Utili
  • Ufficio Stampa
Mariangela Fusco – Tel. +39 328 9724635
  • Ufficio Stampa Citywalkers
Amat Comunicazione
  • Associazione L’Arte del Vivere con Lentezza
  • Ufficio Stampa Scimmie Nude
Francesca Audisio – Tel. 333-5223569
  • Ufficio Stampa Bodeguita del Pilar
Michele Novaga – Tel. 333.4959056
  • Ufficio Stampa Manager Zen
Annalisa Fassetta – Tel. 338.3576143
Lunedì, 19 Febbraio, 2007 - 12:50

Jan Tamas Presidente Partito Umanista ceco

 

Sabato 17 febbraio 2007 il Partito Umanista ha partecipato alla manifestazione di Vicenza contro la base USA.
Jan Tamas, presidente del Partito Umanista ceco e portavoce del coordinamento contro le basi USA in Repubblica Ceca ha parlato sul palco della manifestazione.

http://www.pumilano.it/images/Intervento_a_Vicenza_17-02-07/index.html
Di seguito potete leggere il testo del suo discorso.

Ahoj!   Ciao!
Cari amici,

vi ringrazio dell’invito e dell’ospitalità. Vi ringrazio della possibilità di informarvi su cosa accade nel non tanto lontano Est europeo. Vi ringrazio anche di riuscire a capire il mio italiano.
Oggi mi ritrovo qui come rappresentante dell'iniziativa Ne základnám, No alle Basi, che opera in Repubblica ceca contro la creazione di una nuova base militare americana. Credevamo che il vecchio sogno di Reagan dello scudo stellare fosse solo un triste ricordo ed invece é un progetto quanto mai attuale. Dal duemiladue gli Stati Uniti hanno preso contatto con i governi dell´Ungheria, della Repubblica Ceca e della Polonia per la realizzazione di nuove basi. Gli accordi si sono svolti in segreto con il governo di sinistra e solo nell´agosto duemilasei, grazie alla nostra iniziativa, la notizia é divenuta di dominio pubblico.
A questo movimento, che è stato promosso dal Partito umanista, da Solidarietà socialista e da Cerchio socialista, partècipano oggi quasi 50 organizzazioni.
La nostra protesta è stata fortissima, con manifestazioni continue, conferenze e attività sostenute. La popolazione è stata dalla nostra parte, soprattutto perchè si è sentita tradita e manipolata dal governo. Sembra che questa forte opposizione abbia portato gli americani a sospendere i loro tentativi per qualche mese. Poi hanno cercato di usare i mass media per manipolare l’opinione pubblica denigrando i membri del movimento. Quindi hanno cambiato strategia: hanno diviso la base militare in due parti: in Repubblica Ceca la base radar e in Polonia quella missilistica per distruggere i razzi in arrivo. Questo è il loro progetto al momento attuale. Il governo ora è di destra e la politica delle menzogne e del tradimento ovviamente è diventata molto piu’ aggressiva.
Lo slogan piu’ gridato nelle nostre manifestazioni è: “už nikdy o nás bez nás”, „mai piu’ si deciderà su di noi senza di noi”! E questa mi sembra la stessa cosa che sta capitando qui a voi. Ormai la politica degli Stati è nelle mani di un gruppo di irresponsabili, che credono di poter decidere sulla vita della gente senza ascoltarla. Credono di poter calpestare la volontà della gente. Loro non hanno piu’ idee o posizioni. Dicono solo quello che credono sia meglio dire per avere piu’ voti.
E’ simpatico vedere in Repubblica ceca come i Verdi, che sono al governo con la destra, scìvolano sulle parole per non dire chiaramente qual’è la loro posizione! Ed è sempre molto simpatico vedere i socialisti che cambiano opinione giorno dopo giorno. Ma mi sembra che qualcosa di simile accada anche qui da voi... Forse si tratta di una malattia molto contagiosa...
Questo gruppo di irresponsabili non rappresenta per niente la volontà del popolo. Sono solo dei funzionari dei grandi interessi economici, sono solo delle marionette in mano agli americani.
Cari amici, la nostra lotta anche se si svolge in paesi diversi, anche se parliamo lingue diverse, è la stessa: la lotta per una Democrazia reale. La gente, i popoli devono riprendere il potere che gli è stato tolto!
Sicuramente in una situazione internazionale che vede
  • la ripresa della corsa agli armamenti nucleari
  • l’instabilità politica in Medio Oriente
  • la Francia e gli USA che dichiarano che potrebbero usare la bomba nucleare per primi contro il terrorismo,
installare queste basi nell´Est è buttare benzina sul fuoco. Il presidente russo Putin ha già dichiarato che realizzare questo progetto è come un atto di guerra e che sicuramente i russi costruiranno nuove armi nucleari contro lo scudo americano.
La domanda a questo punto è: al di la delle dichiarazioni ufficiali, a cosa mira veramente la politica americana? Non possiamo credere che tutto questo sia per contrastare la bombetta nucleare della Corea del Nord o dell´Iran o, come dicono a Praga, per proteggere l´Europa! Si osserva chiaramente una tendenza al controllo delle risorse a tutti i costi, una grave tendenza distruttiva. L’Europa non può sottomettersi ad una politica che sta portando tutti verso la catastrofe nucleare.
Osservate come gli Stati Uniti, per indebolire e disarticolare l’Europa, intervengono ed influiscono nelle politiche dei suoi membri piu’ deboli: quelli dell’Est europeo. Cosi come in passato hanno fatto con l’intervento militare nella ex Jugoslavia!
Cari amici, la nostra lotta è radicata sul territorio, si svolge nelle città dove vogliono costruire le basi militari. Abbiamo bisogno però di una visione ampia che inquadri la nostra azione e ci faccia sentire uniti e solidali con altri.
Sono qui come portavoce della iniziativa Ne zakladnam della Repubblica ceca, e come umanista voglio aggiungere che è necessario cominciare un’attività comune in tutta Europa.
E’ urgente cominciare un disarmo nucleare globale con la supervisione dell´ONU.
Pretendiamo che gli Stati Uniti ritìrino le 500 bombe nucleari custodite nelle loro basi in Europa.
Non vogliamo piu’ nessuna nuova base militare USA in Europa.
Non lasciamoci dividere e confondere, troviamo quello che ci unisce e non quello che ci differenzia, abbiamo bisogno di tutte le nostre energie perchè la lotta sarà molto dura...
Amici, la manifestazione di oggi è solo l’inizio di una grande ribellione, di un grande movimento potente e non-violento che si estenderà a tutta l’Europa.
Grazie e ahoj

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