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.: Il Blog di Roberto Jonghi Lavarini
Venerdì, 10 Giugno, 2011 - 10:17

Berlusconi e il quorum

Berusconi è in palla e ormai fuori sintonia con ciò che è in movimento, buon quorum a tutti

Martedì, 7 Giugno, 2011 - 15:45

i Navigli per il SI' ai Referendum


Martedì, 7 Giugno, 2011 - 10:59

il wi fi per esempio...

il wi fi per esempio...
L’inusuale e goffa uscita di Elio Catania, il presidente e amministratore delegato di Atm, che si è affrettato a complimentarsi con Giuliano Pisapia per la «netta vittoria», evidenzia l’organizzazione e l’attribuzione di responsabilità nella macchina comunale e nelle partecipate come passaggio cruciale per il cambio di senso e indirizzo dell’amministrazione. Catania, a detta del Giornale “un morattiano di ferro, tanto che alcuni consulenti della comunicazione Atm sono stati distaccati al quartier generale della campagna elettorale di lady Letizia.” E ancora “pronto a presentarsi come «tecnico dei trasporti» senza tessere di partito, a parlare di «nuova alleanza» e proporre la sua collaborazione, certo che «sarà data una centralità ancora più forte al trasporto pubblico».”. Non è soltanto la disinvolta messa a disposizione dei consulenti Atm per una campagna personale e privata del sindaco uscente a mettere in luce la necessità di un cambiamento fondato sulla competenza e sulla loyalty verso la cosa pubblica e la trasparenza. Il wi fi ad esempio è un caso illuminante di come l’amministrazione comunale e le sue aziende abbiano gestito le infrastrutture digitali nella città che fa dell’innovazione partecipata la sua ragion d’essere. 

Quando il sindaco di Milano Letizia Moratti diede il via libera all'Azienda energetica municipale per la cessione di Metroweb al fondo inglese Stirling Square, controllata da tre finanziarie offshore con sede a Bermuda, Isole Vergini e Guernsey, motivò la decisione con queste ragioni: "La rete non fornisce accesso ai cittadini" mentre "i servizi innovativi non hanno bisogno della rete per essere erogati","Metroweb non ha know how innovativo" e "il Comune non sta utilizzando la rete per se stesso". Maurizio Lupi, allora di Forza Italia, a sostegno: "Sarebbe stato incoerente lasciare la gestione di Metroweb agli enti pubblici". I tempi rapidi dell’economia e della finanza legati all’IT hanno dimostrato l’assoluto errore di valutazione economico e strategico. Errore che risalta ancor più a fronte del buco che l’amministrazione Moratti ha lasciato nelle casse della città. 31 milioni di utili in quattro anni, un valore passato dai 232 milioni di quando venne venduta alla cifra compresa tra i 430 e i 490 milioni, alla luce delle dieci offerte giunte alla Stirling che ha deciso di mettere in vendita la società.

Nel frattempo Giuseppe Sala, divenuto Direttore Generale del Comune di Milano, aveva iniziato a raccogliere informazioni sulle proposte delle diverse corporation per lo sviluppo del wi fi in città. La comparazione tra le proposte aveva evidenziato una soluzione, a parità di banda garantita e/o di utenti simultanei garantiti, con un numero inferiore di access point, o altrimenti con stesso numero di access point più utenti e più banda, costi inferiori quindi e più innovazione. Una soluzione migliore di quella avanzata da Atm . Con il passaggio di Sala all'Expo lo sviluppo del wi fi è stato assegnato comunque ad Atm . Ed ecco nascere WIMI “powered by ATM”, come i cartelloni pubblicitari apparsi qualche settimana prima delle elezioni hanno comunicato ai milanesi. Una scelta alla luce della relazione costi/benefici mai spiegata né dal sindaco Moratti né dal presidente Atm Catania. Ora il wi fi, a macchia di leopardo, oltre alla rete del Comune (con Atm e British Telecom) che fa navigare gratis per un’ora al giorno da Cairoli a San Babila (a tempo illimitato nei siti istituzionali), si estende grazie anche alle associazioni come Green Geek, che in collaborazione con la rivista WIRED, commercianti, uffici e singoli cittadini, piazzano hotspot per il collegamento wifi in diversi punti della città. E’ evidente a tutti l’importanza dell’accesso alla rete digitale nell’economia della conoscenza, un servizio che rende competitiva la città alla pari di quelli amministrativi, del trasporto pubblico, dell’ambiente e dell’offerta formativa. La governance aperta e partecipata di questa infrastruttura va’ perciò sottratta ad ogni deriva della speculazione finanziaria internazionale per metterla al servizio del sistema delle imprese, delle amministrazioni e dei cittadini che vivono Milano come opportunità civile e di impresa. Altroché spoil system come sostituzione di una cordata con un’altra, ci vogliono competenze e cuore perché Milano sia capace di Futuro, come nei secoli ha saputo essere.

Martedì, 7 Giugno, 2011 - 10:56

modello ambrosiano

La proposta Tabacci fa discutere e crea imbarazzi trasversali, vuol dire che già funziona.
Se Pisapia tiene duro sul "modello ambrosiano" alla faccia delle formule dei partiti e delle vestali antagoniste del '900 lui e Milano partono con il piede giusto.
Martedì, 7 Giugno, 2011 - 10:55

un bell'esempio

bella esperienza, di partecipazione informata e non violentahttp://vimeo.com/24395865

Mercoledì, 1 Giugno, 2011 - 11:53

Bravo Pisapia

Bravo Pisapia:"Vendola ascolti la città prima di parlare" la Milano che ha vinto non è la tribuna per la leadership nazionale della sinistra ricomposta è più complicata e innovativa.

Mercoledì, 1 Giugno, 2011 - 11:52

Referendum Nucleare

La Cassazione dice sì il quesito sul nucleare, ma vai!!!!!!!

Martedì, 31 Maggio, 2011 - 10:47

Buon giorno Italia

Lo spazio politico si è riaperto: buongiorno Italia. La slavina che si è messa in moto interessa tutta la politica italiana, nessun partito e nessuna leadership è fuori discussione. La pedagogia demagogica di Vendola, con la sua onesta passionalità lo conferma: "Abbiamo espugnato Milano". No, Milano, come Napoli hanno visto un protagonismo politico sussidiario, dalle professioni al volontariato ai tantissimi giovani, che ha concorso in modo determinante agli esiti elettorali. Pensare di ricondurre questo straordinario processo di liberazione dalla teledipendenza personalistica/plebiscitaria/carismatica alla competizione e alle alchimie dei partiti attuali e dei loro aspiranti leader è velleitario e irresponsabile. Il caimano ha trovato una palude nella quale spadroneggiare: consociativismo in luogo di mercati aperti, nomine per fedeltà e non per competenza, rappresentanza negoziale solo per imprese/dipendenti/pensionati non riconoscendo i nuovi produttori di valore con partita IVA, risorse pubbliche finanziarie e normative usate per tesoretti e rendite di cordata e non per il pubblico interesse, consumo delle risorse naturali e del paesaggio senza riguardo ai limiti, alla sostenibilità e all'estetica, disprezzo per l'istruzione e la conoscenza perché non si coltiva l'intelligenza ma si esalta la furbizia. Non basterà togliere il caimano per bonificare la palude, occorre un'altra strada, occorre una partecipazione informata alla politica pubblica della riserva di intelligenza e di sensibilità sociale che ha costituito la slavina che sta travolgendo questa che sembrava una transizione infinita in un paese finito fuori dal tempo dell'evoluzione e dell'innovazione, una Bielorussia d'Europa. Si è aperto un nuovo giorno, usiamolo.

Martedì, 31 Maggio, 2011 - 10:43

Incontro-Dibattito sui risultati elettorali

DOMANI sera, MERCOLEDI’ 1 GIUGNO ALLE ORE 21.00

presso la sede del movimento DESTRAFUTURO nel Popolo della Libertà

in VIA STRAMBIO 9, a MILANO (in Zona Città Studi) - citofono SICIEMME

INCONTRO – DIBATTITO

“Analisi dei risultati elettorali e prospettive politiche per la Destra ed il centro-destra, a Milano e in Italia”

http://elezioni.comune.milano.it/index.html - http://www.interno.it/

Interverranno: Leonardo Bosi, Carlo Brignolo Gorla, Antonio De Simone, Guido Giraudo, Massimo Grecchi, Roberto Jonghi Lavarini, Dario Macchi, Elena Manzoni di Chiosca, Francesco Filippo Marotta, Mario Mazzocchi Palmieri, Flavio Nucci, Michele Puccinelli, Enrico Verga, Dario Vermi, dirigenti e consiglieri di zona.

Si parlerà di Politica e tutti i presenti potranno intervenire ed esprimere liberamente la propria opinione. La destra riparte dalla sua storia e dalla sua base militante, chiedendo ai vertici del PDL e del centro-destra: rinnovamento, partecipazione, trasparenza, meritocrazia, sobrietà, congressi ed elezioni primarie.

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE!

Martedì, 31 Maggio, 2011 - 08:58

Primi commenti ai risultati elettorali.

La sinistra ha vinto queste elezioni amministrative, non solo ha conquistato la nostra Milano, ma ha ottenuto sindaci in tutta Italia, da Trieste a Napoli.

Ha inequivocabilmente perso questo centro-destra berlusconiano, si tratta di una svolta politica storica ed irreversibile che impone a tutti di cambiare.

La gente è stufa dei bunga-bunga e delle battute di Berlusconi e, non vedendo alcuna riforma, non crede più al suo carisma ed alle sue solite promesse.

A ciò si aggiunge la motivata insofferenza per questa classe politica, condivisa sia dagli astensionisti che da coloro che hanno votato "turandosi il naso".

A Milano, per esempio, vicende come quelle della Minetti e del call-center di Paternò, hanno fatto perdere migliaia di voti sia al PDL che alla Lega.

A Milano, come in altre città, il popolo della libertà ha voluto punire i vertici del PDL, diventati vera e propria casta di potere parassitario e clientelare.

Ora, nel PDL, serve un vera rivoluzione: azeramento dei vertici nazionali e locali, partecipazione, trasparenza e meritocrazia, congressi ed elezioni primarie.

Silvio Berlusconi ha il diritto-dovere di governare fino alla naturale scadenza della legislatura, attuando il programma votato dalla maggioranza degli Italiani.

Il PDL ed il centro-destra, devono subito organizzarsi per il futuro, ricucire con l'UDC, aprirsi alla società civile e scegliere il successore di Berlusconi.

Abbiamo perso una importante battaglia, non la guerra! Ora riflettiamo, discutiamo, ragioniamo e riorganiziamo le forze per le prossime sfide politiche!

ROBERTO JONGHI LAVARINI
Milano, 31 maggio 2011

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L'EDITORIALE Grande psicodramma dopo le elezioni... - Interni - ilGiornale.it del 31-05-2011

A Milano Vendola ruba subito la festa a Pisapia E svela il suo vero programma su rom e islamici - Interni - ilGiornale.it del 31-05-2011

Una giornata surreale tra vecchi slogan e fantasmi del passato - Interni - ilGiornale.it del 31-05-2011

Rainews24.it - Il direttore Giuliano Ferrara - [ Il Foglio.it ]

Albertini: «Più legalità e meritocrazia: così si riconquista la città»

L'editoriale - ballottaggio, Napoli, Milano, Pdl, allarme, Pdl, Silvio Berlusconi, Cagliari, Novara, Maurizio Belpietro, Libero - Libero-News.it - L'editoriale - Letizia Moratti, Gianni De Magistris, Gianni Lettieri, Giuliano Pisapia, Idv, Pdl, lettera, Silvio Berlusconi, flop, Fli, Idv, Vittorio Feltri, Libero - Libero-News.it

Destra per Milano: Milano: previsioni azzeccate, purtroppo... :-(

Destra per Milano: Rinnovamento, Partecipazione, Trasparenza e Meritocrazia per un PDL più forte!

Destra per Milano: "Jonghi nel Mirino"... :-)

Destra per Milano: Intervista a Roberto Jonghi Lavarini

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Milano: previsioni azzeccate, purtroppo... :-(

Milano, 30 maggio 2011 - Ore 14.30
(a pochi minuti dalla chiusura dei seggi)

PISAPIA 53% - MORATTI 47%

Spero sempre di sbagliarmi ma queste sono le mie previsioni...

:-(

Il centro-destra perderà, Letizia Moratti recupera ma sarà sconfitta ed al suo posto avremo Giuliano Pisapia Sindaco di Milano. Non vince il centro-sinistra che praticamente conferma il suo elettorato ma perde il centro-destra punito dal forte astensionismo-autolesionismo della borghesia milanese.

La Moratti era una candidatura debole e contestata. Gli Assessori uscenti della Giunta Moratti non hanno prodotto consenso elettorale. Le liste ed i candidati di PDL e Lega non hanno convinto gli indecisi. Il PDL viene sonoramente punito per le sue divisioni interne e per come ha gestito il potere di sottogoverno locale e la selezione della classe dirigente (il caso Minetti ha fatto perdere migliaia di voti!). Viene sconfitto Berlusconi che ha sbagliato a politicizzare e personalizzare questa campagna elettorale amministrativa. Una campagna elettorale "contro e non pro", costosissima ma sbagliata nei toni e nei contenuti, spesso anche nella scelta dei candidati, della comunicazione e delle iniziative male organizzate.

Pisapia, a differenza della Moratti, è riuscito a suscitare grande e reale entusiasmo, a richiamare chi si era allontanato dalla politica, a coinvolgere giovani e giovanissimi, ad intercettare la voglia di cambiamento, a mobilitare il popolo della sinistra, portandolo fino alla riscossa. Queste fondamentali differenze, di stile e di clima, sono state evidenti per tutta la campagna elettorale, nelle strade e nelle piazze, fra la gente, ai mercati rionali dove, per la Moratti volantinavano solo vecchi (i seniores del PDL), pochi militanti (ciellini, leghisti ed ex missini) e squallidi mercenari, mentre per Pisapia decine di volontari pieni di entusiasmo, musica, colore, fiori e palloncini. E' la sconfitta del partito di plastica, degli impiegati della partitocrazia, dei raccomandati e degli opportunisti, degli "yes man" senza passione e senza consenso. Hanno perso la Moratti ed il PDL ma ha vinto la vera Politica, quella che suscita ancora emozioni!

E, parliamoci chiaro, al di là degli appelli elettorali anticomunisti, Pisapia è un vero borghese, moderato e garantista, che sarà condizionato più che dai suoi vecchi compagni di Rifondazione e del Leonkavallo, dai "poteri forti", dalla Curia e della banche, dal Corriere della Sera e dal Sole 24 Ore, da Assolombarda e Confcommercio. Probabilmente, essendo Milano un modello di governo per l'Italia, la Giunta Pisapia, almeno per i primi anni, sarà più ordinaria e legalitaria di quella precedente. Il danno sarà culturale e sociale, più che economico ed amministrativo. La sinistra entrerà, occuperà "militarmente" ed influenzerà tutti i settori del Comune di Milano, piazzando i suoi uomini e "non facendo prigionieri"!

Non sono affatto contento della vittoria della sinistra radicale, comunista e giacobina, sia ben chiaro, ma questa batosta, questa dieta forzata sarà utile al PDL ed al centro-destra per ripulirsi da veleni e tossine, da grassi e da zuccheri, da parassiti e zavorra. Ora vigiliamo sulla nostra città, meditiamo sulla nostra sconfitta, riorganizziamoci e prepariamoci per le prossime elezioni. Da domani incomincia una nuova stagione politica ed un pò di opposizione non ci farà certamente male: altre battaglie ed altre sfide ci attendono!

Roberto Jonghi Lavarini

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