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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Venerdì, 23 Novembre, 2007 - 01:58

commissione su progetto "Citta' della giustizia"

c.a. dell’Assessorato al Territorio;
c.a. della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4;

    * Oggetto: richiesta di commissione su progetto carcere e “Città della Giustizia” prevista per l’area di porto di Mare

considerato
 
che si prevede l’inizio dei lavori di cantiere per il 2009 e che su un’area edificabile di 1 milione e 200 mila metri quadrati si destineranno 175 mila per la realizzazione del Palazzo di Giustizia e 220 mila per la realizzazione del carcere
 
preso atto
 
che il Comune, la Regione e la Provincia con il Ministero della Giustizia e il Ministero dei Beni Culturali hanno sottoscritto un progetto a riguardo, destinando come onere di urbanizzazione 665 mila metri quadrati ad aree di verde e che lo stesso progetto di intervento è stato considerato da più parti istituzionali una proposta di riqualificazione della metropoli
 
si chiede, pertanto
 
alla Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4 di indire una riunione di commissione avente come ordine del giorno l’esame del progetto, la sua entità e la sua portata, garantendo una maggiore conoscenza per il consiglio stesso in merito a elementi importanti riguardanti il progetto stesso quali i costi, la durata dei lavori e le parti inerenti alla convenzione sottoscritta dagli organi istituzionali e amministrativi sopraccennati.
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 23 Novembre, 2007 - 01:57

eventuali ristrutturazioni edificio comunale di Viale Ungheria

c.a. della Direzione di Settore della Zona 4;
del Settore Demanio del Comune di Milano;
della Commissione Territorio del consiglio di zona 4;
della Commissione CAM/PMZ del Consiglio di Zona 4

    * Oggetto: eventuali lavori di ristrutturazione dell’edificio comunale sito in Viale Ungheria.

Si ipotizza

 
da diverso tempo la possibilità che l’edificio comunale, ex centro civico, sito in Viale Ungheria 29 potrebbe essere sottoposto a partire dal prossimo anno a lavori di ristrutturazione complessiva, apportando, in questo caso, una certa probabile interferenza con le attività nella programmazione del Centro di Aggregazione Multifunzionale di Via Parea, effettuate in questa sede a partire dal gennaio 2008 a causa di lavori di intervento strutturale nella sede di Via Parea.
 
si richiede, pertanto

 
se sussiste l’ipotesi e, in caso affermativo, quando i lavori dovranno avere inizio e per quale periodo proseguire.
 
si richiede altresì
 
al settore demanio del Comune di Milano di fornire il Consiglio di Zona 4 del progetto elaborato e di indire una commissione territorio per verificarne la portata.
 
si richiede infine
 
di indire una commissione CAM/PMZ per verificare la possibilità del prosieguo delle attività del centro trasferite nella sede di Viale Ungheria pur in presenza di eventuali lavori di ristrutturazione e di provvedere a riproporre un lavoro congiunto per la soluzione di questioni gestionali riguardanti i CAM di Zona 4, considerando come prioritarie l’esigenza di un aggiornamento dell’indicizzazione dei livelli retributivi delle animatrici e degli animatori dei centri e, infine, la tipologia amministrativa prossima e futura che deve confermare il carattere pubblico fino a oggi assicurato.
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 23 Novembre, 2007 - 01:56

Carenza strutture scuole via colletta

c.a. del Settore Educazione del Comune di Milano;
del Settore Edilizia  del Comune di Milano;
della Commissione Educazionedel consiglio di zona 4;

  • Oggetto: carenza strutture scolastiche presso la scuola materna e l’asilo nido siti in Via Colletta.

Considerato che

la struttura scolastica che comprende materne e asilo nido sita in Via Colletta ha limitato quest’anno l’iscrizione a un numero di 60 bambine e bambini a fronte di 160 domande a causa di carenza spazi interni per assorbire la richiesta totale, in quanto al piano terra il corridoio è adibito esclusivamente a servizio mensa e nella stessa struttura una parte è disposta per accogliere la scuola civica del cinema, presenza, questa, importante e fondamentale per l’offerta formativa e culturale, in un’area complessiva, quella dell’ex ABB, sottoposta a progetto di riqualificazione urbanistica, civile e sociale

si richiede, pertanto

se sono previsti interventi strutturali, da parte del settore educazione e del settore edilizia, affinché si possa garantire un ampliamento degli spazi dedicati alle scuole materne e all’asilo nido e una collocazione adeguata alla scuola di cinema in vista di adeguamento delle strutture per soddisfare le diverse e fondamentali necessità educative formative.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Giovedì, 22 Novembre, 2007 - 16:59

Padova: cacciato dal coro perche' e' gay

Succede in Italia nel 2007. Un ragazzo gay italiano - Alberto Ruggin - dal Veneto “bianco” va in televisione alla trasmissione di Paolo Bonolis Ciao Darwin e partecipa nella squadra dei gay contro quella degli etero. Prima ancora che il programma vada in onda (ottimo questo lancio pubblicitario, complimenti all’ufficio stampa di Canale 5) il parroco del paese di Alberto, Este in provincia di Padova, decide per l’ostracismo: il giovane non potrà più cantare nel coro della chiesa.

Sì, perché è questo l’aspetto più sorprendente, Alberto (20 anni) è impegnato da una vita in parrocchia: prima chierichetto, poi catechista, adesso voce del coro. Ma non basta! Oltre alla chiesa cattolica, Alberto ha deciso di entrare in un’altra organizzazione che lo discrimina per il suo orientamento sessuale, la destra italiana. Ruggin, infatti, è uno dei fondatori del Circolo della libertà di Este, l’associazione politica promossa da Michela Vittoria Brambilla, la rossa (di capelli) imprenditrice sostenuta da Berlusconi.
Anche fra i suoi compagni “di partito” c’è stato chi ha criticato la scelta di Alberto: non quella di essere omosessuale (non è una scelta), ma quella di rendere pubblica la propria identità gay. Sul sito del Circolo, comunque, si può leggere solidarietà per Alberto, ma con qualche distinguo
Attenzione il circolo non intende entrare nel merito delle coppie di fatto, dei pacs o dico che siano, ne’ intende toccare il tema della famiglia. Vuole solo aprire un dibattito sereno su una realtà che ci circonda.
In fondo è un circolo politico, perché dovrebbe parlare di proposte di legge e di diritti civili?

http://www.queerblog.it

Giovedì, 22 Novembre, 2007 - 13:38

FA-RE MUSICA

Comunicato stampa

"FA-RE MUSICA"
3 workshop
ITSOS Steiner - Via San Dionigi 36
28 novembre, 5 dicembre, 12 dicembre 2007
h 14,30
Tre mercoledì dedicati non solo al piacere di fare musica: il 28 novembre
e il 5 e 12 dicembre alle ore 14.30 presso l’Itsos Albe Steiner di via San
Dionigi 36. Si terranno tre workshop dedicati non solo al piacere, ma
anche agli aspetti professionali del "FA-RE MUSICA"
La partecipazione ai tre seminari/laboratorio è gratuita ma a numero
chiuso: massimo 30 posti.
Il progetto è organizzato dal Consiglio di Zona 4 di Milano, con la
collaborazione dell’Istituto Steiner, di Arci Milano e Arci Sapharydeluxe.
Gli incontri della durata di circa tre ore saranno tenuti da
professionisti esperti del mondo musicale soffermandosi sui vari aspetti
del fare musica: dalla creazione alla preproduzione discografica, alla
produzione e postproduzione.
Nel progetto sono coinvolti gli studenti dell’I.T.S.O.S, primo istituto in
Italia a sviluppare progetti didattici sulla comunicazione multimediale ma
anche quei giovani della zona interessati a conoscere quali siano le fasi
principali, le tecnologie e i metodi del fare musica in modo
professionale: creare, registrare e i vari studi di registrazione, la
realizzazione del master, la postproduzione dei brani, fino alla
distribuzione e promozione dei brani.
Fare musica, quindi, ma conoscere quali sono i processi e le fasi tecniche
che permettono di superare la soglia della professionalità.
Le iscrizioni sono aperte fino a lunedì 26 novembre e sono disponibili
massimo 30 posti.
Per info e iscrizioni telefonare al n. 3939573094 oppure inviare una mail
a materazzi@arci.it
Giovedì, 22 Novembre, 2007 - 13:28

APPELLO CONTRO PRECARIETA'

Appello per l’attuazione dei referendum contro la precarietà e per la democrazia sindacale

I firmatari del presente appello, considerando la precarietà uno dei peggiori mali della nostra società che impedisce a giovani e meno giovani di costruirsi un futuro, che riduce certezze e diritti, che ostacola qualsiasi possibilità di cambiamento in positivo della società civile, che affossa la solidarietà e la giustizia sociale, ritengono opportuno accompagnare alle mobilitazioni ed alle lotte che si sono messe in atto sino ad oggi e che sicuramente continueranno nel prossimo futuro, uno strumento democratico e di massa come il Referendum abrogativo.

Una ipotesi aperta che, partendo dalle Legge 30 e dalla Legge 276 relative ai lavori atipici e passando alla Legge 368 che regola specificatamente i contratti a tempo determinato, vada ad intercettare anche la richiesta diffusa di maggiore democrazia sindacale attraverso l'abrogazione parziale dell'Art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, nella parte che discrimina le organizzazioni sindacali non firmatarie di contratto, eliminando un assurdo giuridico e politico che ha messo nelle mani dei datori di lavoro il riconoscimento della controparte sindacale. Il 16 Ottobre alcuni giuslavoristi e alcuni precari e rappresentanti sindacali di base hanno depositato in cassazione tre quesiti referendari sul lavoro precario e sulla democrazia sindacale nei posti di lavoro.
I quesiti sono finalizzati ad eliminare le maggiori storture del mercato del lavoro presenti nell'attuale legislazione ed a ripristinare la democrazia sindacale. - abrogazione totale della Legge 30 e del decreto legislativo di attuazione 276 del 2003; - abrogazione parziale del Decreto Legislativo 368 del 2001 sui contratti a tempo determinato. - abolizione delle parole: “nell'ambito delle organizzazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità produttiva” dell'art. 19 della Legge 300/70.
I firmatari del presente appello sostengono il Comitato Promotore che non si ritiene il detentore unico dei quesiti referendari depositati, considerandoli una proposta aperta a modifiche, ampliamenti ed integrazioni.
I firmatari, insieme al Comitato Promotore, proporranno un incontro per verificare la concreta fattibilità del percorso referendario finalizzato alla lotta alla precarietà ed allo sviluppo della democrazia sindacale.
22 novembre 2007

per aderire: http://www.bastaprecarieta.org

ADESIONI:

Fabrizio Tomaselli (Coordinatore Nazionale SdL Intercategoriale),
Giorgio Cremaschi (Rete 28 Aprile),
Stefano Zuccherini (Sen. Prc - Vice Presid. XI Comm. Lavoro Senato),
Dino Tibaldi          (Sen. e Responsabile Lavoro Pdci),
Giulietto Chiesa (Parlamentare europeo),
Augusto Rocchi (Dep. Prc – Capogruppo XI Comm. Lavoro  Camera),
Claudio Grassi (Sen. Prc),
Salvatore Cannavò  (Dep. Prc ed esponente di Sinistra Critica),
Paolo Sabatini (Vice Coordinatore Nazionale SdL Intercategoriale),
Stefano D'Errico (Coordinatore Nazionale Cib Unicobas),
Ugo Boghetta (Resp. Dip. Trasporti Prc),
Marco Ferri (Pubblicitario),
Antonio Conte (Vice Presid. Megachip),
Franco Turigliatto (Sen. ed esponente di Sinistra Critica),
Alberto Burgio (Dep. Prc),
Luigi Malabarba (Sinistra Critica),
Antonio Ruggieri (giornalista - Direttore megachip.info),
Vittorio Mantelli (Resp. Dip. Inchiesta Prc),
Alessandro Favilli (Resp. Coord. Grandi Gruppi Industr. Prc),
Alessandro Rizzo (Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano CDZ 4 Milano).

Giovedì, 22 Novembre, 2007 - 11:00

Per una politica urbanistica partecipata e condivisa

Allego il documento sottoscritto da opposizione e maggioranza del Consiglio di Zona 6 sulle politiche urbanistiche letto e consegnato all'assessore Masseroli ieri 21 novembre durante l'incontro in consiglio di zona  a seguito della sua visita in zona 6.

Giovedì, 22 Novembre, 2007 - 10:03

Forum rappresentanze universitarie

Lanciato in occasione del Forum delle rappresentanze studentesche milanesi, Uniwiki è il primo strumento che si propone di rendere accessibile a tutti il dibattito sulla riforma dell'Università, studenti, docenti, dipendenti, ricercatori, legislatori, giuristi, storici, partiti e associazioni... tutti, senza limiti o barriere, nello spirito della migliore democrazia partecipativa...

Il Forum delle Rappresentanze Studentesche di Milano è un organismo costituito da rappresentanti degli studenti delle università milanese riuniti per costruire la strada per il miglioramento del mondo universitario.

Il Forum ha lo scopo di dare il via ad una nuova stagione di critica costruttiva progressiva nazionale volta a raccogliere e presentare soluzioni per risolvere la crisi del sistema universitario italiano.

http://www.uniwiki.it

Lunedì, 19 Novembre, 2007 - 16:24

Un paradosso ciclistico

Non so se avete letto l'ultima notizia, ma credo sia veramente incredibile: mi sembrava leggere "Il processo" di Kafka, dove il paradosso diventa prassi ortodossa, quotidiana, senza nessun tipo di carattere stupefacente, accettato, accolto, considerato come normale.
L'altro ieri un bambino attraversa con la bicicletta Via montevideo sulle strisce, ripeto strisce, pedonali, insieme alla sua mamma, anche lei in bicicletta, a passo d'uomo, senza alcun eccesso di velocità (quale velocità pericolosa possa procurare la bicicletta è questione ancora irrisolvibile). Il bambino si arrecava a scuola, con tranquillità e dovuta attenzione alle regole del codice stradale, sotto l'occhio attento e vigile della propria mamma. All'improvviso una motocicletta, uscita da uno stabile vicino, impatta fortunatamente non ad alta velocità, con la bicicletta guidata dal bambino. Nessun grave danno come conseguenza: il bambino viene portato all'Ospedale per accertamenti: niente di irreparabile per la salute del piccolo, solo alcune sbucciature e ferite di bassa rilevanza. Si poteva, però, pensare che il fatto acquisisse dimensioni peggiori: da un incidente la tragedia.
Il paradosso, oltre a un ulteriore fatto che avviene a danni e a spese dell'incolumità dei ciclisti, un ennesimo sinistro causato da motociclisti o da automobilisti a pregiudizio dei ciclisti e dei pedoni, da aggiungersi all'elenco già cospicuo di incidenti stradali, è quello che è accaduto dopo l'incidente. All'ospedale, durante gli accertamenti e i controlli, la mamma del piccolo viene avvicinata da un vigile, arrecatosi nella struttura ospedaliera, fornito di verbale per multare non il motociclista che avrebbe dovuto fermarsi all'inizio delle strisce pedonali lasciando precedenza al bambino in bicicletta, ma il bambino stesso perchè non avrebbe dovuto attraversare le strisce in bicicletta sulla sella ma a piedi accompagnando la bicicletta. Il paradosso che sembra quasi teatrale si esplica nella sua portata drammatica e assurda. E' vero il codice della strada prevede il divieto dell'attraversamento dei ciclisti in sella al mezzo a due ruote e impone di attraversare le stesse a piedi accompagnando la bicicletta. Ma chi era a conoscenza di questa norma, che oserei definire ridicola e burocraticamente impensabile? Io personalmente non ne conoscevo l'esistenza e direi che non riesco a comprenderne, ora, che utilità abbia: in un contesto urbanistico del territorio dove la viabilità ciclistica è fortemente ostacolata, in quanto vi è un'assenza di un percorso continuativo delle piste ciclabili, progetto da realizzare da tempo, ma ancora non presente e disponibile nei piani di intervento triennale, a parte le esternazioni dell'assessore alla mobilità Croci che già a febbraio pronosticava una triplicazione delle piste ciclabili. La FIAB, giustamente, ha provveduto a esprimere in un comunicato stampa la proposta che possa risolvere questa assurda situazione, ossia permettere al ciclista l'attraversamento delle strisce pedonali in sella se il percorso avviene a passo d'uomo e non ad alta velocità (vorrei sapere quale pericolo poteva comportare l'attraversamento di un bambino in sella della propria bicicletta, se la velocità del mezzo a due ruote del piccolo sicuramente sarà avvenuta a bassa velocità), dato che "rebus sic stantibus", in assenza di una completa rete di piste ciclabili coerenti e continuative nel loro percorso e nella loro portata cittadina, quindi non interrotte da strade, oppure non intermittenti, non è possibile petendere che l'attraversamento di una strada, seppure su strisce pedonali, non possa essere consentito se non si è in presenza di un'interruzione stradale e momentanea tra due piste ciclabili comunicanti da un condotto appositamente realizzato per l'attraversamento ciclistico.
Una cosa rimane assolutamente insostenibile e intollerabile a Milano: le vittime maggiori e in continuo aumento degli incidenti stradali sono i ciclisti. Forse è opportuno provvedere ad arginare questo fenomeno a dir poco inaccettabile.
Quale è il progetto e la risposta dell'amministrazione per una mobilità sostenibile?

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Sabato, 17 Novembre, 2007 - 13:12

Per l'inclusione degli studenti LGBT

Per l'inclusione degli studenti LGBT
Arcigay, Rete degli Studenti, Studenti di Sinistra, Unione degli Studenti si impegnano a cooperare in progetti per migliorare nelle scuole italiane l'inclusione dei giovani LGBT

www.arcigay.it

Arcigay e le associazioni Rete degli Studenti, Studenti di Sinistra, Unione degli Studenti in occasione della Giornata mondiale di mobilitazione studentesca si impegnano pubblicamente a cooperare in progetti per migliorare nelle scuole italiane l'inclusione delle studentesse e degli studenti lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT).

Per tutto l'anno scolastico saranno organizzate, nell'ambito delle attività curriculari ed extra curriculari, assemblee di istituto, laboratori, seminari e cineforum dedicati a studenti e insegnanti. Tutto ciò allo scopo di prevenire fenomeni di discriminazione e violenza a danni degli studenti omosessuali o percepiti come tali.

Sarà questa l'occasione per richiamare le istituzioni scolastiche e il Ministero a un maggior rispetto verso tutte le libere esperienze di partecipazione studentesca e al contributo attivo che le associazioni, con solida esperienza educativa, possono dare all'arricchimento della scuola italiana.

Chiediamo nuovamente attenzione al problema urgente della violenza, del bullismo omofobico e della prevaricazione che gli studenti lgbt soffrono quotidianamente. Invitiamo infine le istituzioni a coinvolgere le nostre associazioni nella costruzione e nell'applicazione delle prassi di intervento.

Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
Giulia Tosoni, portavoce nazionale ReDS
Elisabetta Ferrari, portavoce nazionale SdS
Roberto Iovino, coordinatore nazionale UdS

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