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.: Il Blog di Fiorello Cortiana
Martedì, 29 Novembre, 2011 - 12:26

Milano e Durban

Conferenza sul Clima a Durban mentre i comuni della Grande Milano e la Provincia non riescono a produrre una strategia per limitare le emissioni ed il traffico. Occorre una iniziativa "glocal" del Ministro dell'Ambiente per attivare in modo stringente le autonomie locali e per dare concretezza agli impegni della conferenza ONU.
www.greenpeace.org
On. ministro dell'Ambiente apprendo con piacere che parteciperà alla conferenza ONU sul Clima a Durban, in Sud Africa, dal 28 novembre al 9 dicembre. L'aumento dei fenomeni climatici estremi, come le tragiche alluvioni a Genova, Roma e Messina, sono chiari segnali che anche noi siamo vittime dei cam...


Martedì, 29 Novembre, 2011 - 12:24

Magri e Tutino

Il mio Saluto a Magri e Tutino, due inquieti e ingovernabili come è necessario essere.

Lunedì, 28 Novembre, 2011 - 10:15

Le nostre baruffe chiozzotte.

Perché ridurre la questione Pisapia-Boeri a fatto personale ed incompatibilità di carattere, con il PD che avrebbe il ruolo di mediatore saggio? La questione è politica e riguarda l'idea di città come i referendum hanno indicato. Mentre noi cittadini siamo ridotti a spettatori e tifoserie. Non giocate con Milano. 

 

Giovedì, 24 Novembre, 2011 - 14:47

l'Europa, il giudice e il provider

Ah l'Europa :-) La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha emesso oggi 24 novembre 2011 una sentenza storica che vieta ai Giudici nazionali di imporre l'introduzione a carico degli Internet Service provider di qualsiasi filtro tecnologico in grado di prevenire scaricamenti di files musicali e cinematografici da internet.

Il diritto dell'Unione vieta un’ingiunzione di un giudice nazionale diretta ad imporre ad un fornitore di accesso ad Internet di predisporre un sistema di filtraggio per prevenire gli scaricamenti illegali di file 

Un'ingiunzione di tale genere non rispetta il divieto di imporre a siffatto prestatore un obbligo generale di sorveglianza né l'esigenza di garantire un giusto equilibrio tra il diritto di proprietà intellettuale, da un lato, e la libertà d'impresa, il diritto alla tutela dei dati personali e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni, dall'altro

Mercoledì, 23 Novembre, 2011 - 09:32

I bambini che nascono qui

I bambini nascono per essere felici e avere dignità. Perché i bambini che nascono in Italia non dovrebbero essere italiani? Per le speculazioni del partito della paura leghista che prova l'ennesima speculazione elettorale su di loro?

Giovedì, 17 Novembre, 2011 - 16:20

Il Monti Digitale

Monti: "Occorre infine operare per raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea con l’agenda digitale". La prima volta che l'agenda digitale fa la sua comparsa nel discorso di fiducia di un un governo italiano. Vuoi vedere che ha letto la lettera mandatagli dall'IGF? Wow ;-)

Giovedì, 17 Novembre, 2011 - 11:35

Dopo l'IGF Italia

“Anche mia nonna non sapeva usare il computer: ha imparato. E’ stato grazie al tam tam sui social media come Twitter, Facebook e i blog che il 30% della popolazione tunisina che ha accesso a Internet ha potuto condividere le ragioni delle proteste e le denuncie della censura e della repressione.” Il blogger tunisino Slim Amamou, all’Internet Governance Forum di Trento (http://www.igfitalia2011.it/), ha fatto un emozionante resoconto della condivisione di competenze e di informazioni che ha dato corpo alla domanda e alla partecipazione alla lotta di liberazione. Grazie alla rete digitale in Tunisia Si è messo in moto un passa parola virale e per nulla virtuale che ha portato la gente comune a capire che la caduta del regime era possibile. Una viralità che non ha conosciuto confini e sta ormai interessando la tetragona e sanguinaria dittatura siriana.

Dal 10 al 12 di novembre a Trento si è svolta l’edizione italiana dell’IGF mondiale che le nazioni Unite hanno organizzato quest’anno a Nairobi-Kenya dove, oltre ogni luogo comune, è stato rilevato che Internet non è globale ma esclude il 68,9% della popolazione mondiale. Del resto non solo in Tunisia ma anche da noi il governo uscente ha reiteratamente attaccato la libertà di espressione in rete, con la proposta di decreti che proponevano norme censorie su siti e blog, portando Wikipedia al blocco del sito e suscitando la reazione di oltre 400.000 firmatari di una specifica petizione. Internet come spazio pubblico dunque, oggetto di conflitti per il suo controllo e l’affermazione di diritti costitutivi.

A Trento Stefano Rodotà ha illustrato la proposta di modifica costituzionale all’articolo 21 affinché “Tutti hanno uguale diritto di accedere alla rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale.”. Internet è un sistema e volano per la produzione di valore, dato che l’economia digitale rappresenta già il 2% del PIL, 30 miliardi di euro dell’economia nazionale e, negli ultimi quindici anni, ha creato oltre 700.000 posti di lavoro specifici. Per questo aziende come Telecom, Vodafone e Microsoft, a gennaio, hanno sottoscritto un appello affinché la politica adottasse un’Agenda Digitale, in un paese dove solo il 55,9% degli adulti possiede un computer e dove i giovani nati nell’era digitale non trovano politiche pubbliche che non declinino la flessibilità come precarietà, la condivisione come contraffazione, il credito di imposta di chi investe in ricerca come assistenzialismo elusivo e l’accesso alla banda larga come privilegio.

Infatti nell’emendamento alla legge stabilità ogni riferimento allo sviluppo della banda larga in Italia è scomparso, come i fondi a essa destinati. Eppure è evidente che e-commerce, Voip, servizi bancari e finanziari e servizi amministrativi online già oggi sono un fattore di innovazione e sviluppo. Oltre spread tra i rendimenti dei titoli tedeschi e dei titoli di stato italiani c’è anche uno Spread Digitale che separa l’Italia dal resto d’Europa, condannando l’Italia alla posizione di coda nelle classifiche internazionali sulla banda ultra larga. La Commissione Europea nella Strategia 2020 afferma che investire in banda ultra larga e nuove tecnologie è prioritario per tornare a crescere e superare l’attuale, dura, crisi economica. Lo studio che Ericsson ha illustrato a Trento afferma che il raddoppio della velocità di connessione a banda larga genera un aumento del PIL dello 0,3%.

Lo Spread Digitale prodotto dall’inazione del governo Berlusconi ha ormai raggiunto livelli economicamente insostenibili, da qui l’appello dell’Internet Governance Forum (IGF) di Trento al professor Mario Monti affinché non si aspetti il superamento della crisi economica per investire nel digitale, perché lo sviluppo dell’economia digitale è una delle condizioni imprescindibili per il superamento stesso della crisi. L’IGF dice a Monti che “Il Paese non può continuare a rimanere politicamente emarginato rispetto a questi temi. Sono state abbandonate le iniziative che, grazie anche a documenti sottoscritti con altri stati, avevano fatto del nostro paese un indiscusso protagonista dell’iniziativa per un Internet Bill of Rights nel quadro degli Internet Governance Forum promossi dalle Nazioni Unite. A fronte di questo ruolo, negli ultimi anni l’Italia è stata mortificata dall’inazione e da ripetuti tentativi di limitare la libertà in rete e lo sviluppo dell’economia digitale”.

L’accesso alla rete e la sua neutralità, uno statuto del lavoro che su essa si svolge, la partecipazione informata ai processi deliberativi, la conoscenza come bene comune globale condiviso, sono questioni che riguardano la sfera economica e civile di un paese più consapevole e trasparente, capace di riscatto ed equità per “Tornare a essere elemento di forza e non di debolezza in Europa”, come ha proposto Mario Monti. All’IGF di Trento rappresentanti delle imprese, dell’associazionismo, dell’accademia, delle amministrazioni locali, italiani e non, hanno confrontato esperienze e condiviso proposte, dimostrando così le potenzialità di contributo economico, civile e ambientale di una comunità aperta e inclusiva come l’IGF può essere.

Martedì, 15 Novembre, 2011 - 15:17

Stati Generali dell'Innovazione

Comunicato Stampa

 

Un Ministro con delega all'Agenda Digitale Italiana:

necessario un impulso forte e chiaro per la strategia digitale del Paese

 

L’associazione statigeneralinnovazione.it si associa a quanto richiesto in questi giorni dall'Internet Governance Forum Italia  perché l'Agenda Digitale Italiana sia tra i punti prioritari del governo che si sta formando e sia nominato un ministro con delega all'economia digitale e all'innovazione.

 

L'associazione statigeneralinnovazione.it ritiene che le migliori opportunità di crescita per il nostro Paese siano offerte dal sostegno all'innovazione come opportunità di sviluppo delle imprese, dallo sviluppo della banda larga e dall’abbattimento del digital divide di natura sociale, territoriale e generazionale, dal rinnovamento dello Stato attraverso l’Open Government, dalla valorizzazione della creatività, riconoscendo ai lavoratori della conoscenza ed in particolare alle nuove generazioni un ruolo fondamentale per la ripresa del sistema Italia. 

 

Per questa ragione chiediamo al Presidente del Consiglio incaricato prof. Mario Monti di prevedere una delega governativa esplicita per la definizione e l'attuazione di una strategia digitale per il Paese, la cui assenza pesa come un macigno sulle possibilità di uscita dalla crisi.

Il ministro a cui sarà assegnata questa responsabilità avrà il contributo e il sostegno di tutti gli stakeholders dell'innovazione, per i quali l'iniziativa degli Stati Generali dell'Innovazione vuole costituire un punto di riferimento e prima di tutto un luogo di incontro e di confronto, anche con la Consulta Permanente degli Stati Generali dell'Innovazione, in fase di costituzione.

 

Gli Stati Generali dell'Innovazione

 

 

 

L'iniziativa degli Stati Generali dell'Innovazione (www.statigeneralinnovazione.it)

è promossa da un network di associazioni, aziende e privati cittadini che credono che le migliori opportunità di crescita per il nostro Paese siano offerte dalla creatività dei giovani, dal riconoscimento del merito, dall'abbattimento del digital divide, dal rinnovamento dello Stato attraverso l'Open Government.

 

Venerdì, 11 Novembre, 2011 - 19:18

Lettera a Mario Monti

   Cari tutti,

  Questa e' la lettera che l'Internet Governance Forum Italia in corso a Trento ha inviato al Prof.Monti,
divulgate come credete

  Ciao

 Fiorello

Al Professor Mario Monti, Senato della Repubblica

Crisi: per la crescita il nuovo governo deve affrontare lo “spread digitale”

Gentile Professore,

Non abbiamo bisogno di ricordarle l’importanza di Internet, spazio di libertà globale, strumento di organizzazione politica e sociale, sostegno indispensabile dell’economia. Lo “spread digitale” dell’Italia nei confronti dei principali paesi del mondo ha ormai raggiunto livelli insostenibili anche per la tenuta economica nazionale. Ancora più preoccupante, anche in queste ore di straordinaria apprensione per la situazione finanziaria del Paese, è il persistere di una condizione di inconsapevolezza politica e di inazione governativa nell’affrontare tale ritardo che pregiudica gravemente le nostre possibilità di crescita e di sviluppo. In particolare, l’incapacità di affrontare i problemi legati alla diffusione della banda larga è indegna di un paese che voglia restare in Europa.

Non si può aspettare il superamento della crisi economica per investire nel digitale, perché, come sancito dalla Commissione Europea nella Strategia 2020, lo sviluppo dell’economia digitale è una delle condizioni imprescindibili per il superamento stesso della crisi.

Nonostante i ritardi, l’economia digitale rappresenta già il 2% del PIL dell’economia nazionale e, negli ultimi 15 anni, ha creato oltre 700.000 posti di lavoro. Internet non può essere più ignorata. Il Paese non può continuare a rimanere politicamente emarginato rispetto a questi temi. Sono state abbandonate le iniziative che, grazie anche a documenti sottoscritti con altri stati, avevano fatto del nostro Paese un indiscusso protagonista dell’iniziativa per un Internet Bill of Rights nel quadro degli Internet Governance Forum promossi dalle Nazioni Unite. A fronte di questo ruolo, negli ultimi anni l’Italia è stata mortificata dall’inazione e da ripetuti tentativi di limitare la libertà in rete e lo sviluppo dell’economia digitale.

L’Internet Governance Forum Italia 2011 si rivolge a Lei affinché un nuovo governo si impegni concretamente, anche attraverso la nomina di un ministro se necessario, per la piena implementazione di un’agenda digitale in conformità con quanto stabilito dall’Europa. Richiamiamo in particolare l’attenzione sull’accesso ad Internet come diritto fondamentale della persona, come già riconosciuto da costituzioni, leggi nazionali e risoluzioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa; sul riconoscimento in via di principio della conoscenza come bene comune globale; sulla garanzia della neutralità della rete in relazione ai flussi di dati; sulla definizione di uno statuto del lavoro in rete.

 

 

 

 

Venerdì, 11 Novembre, 2011 - 15:53

La scuola primaria tra apprendimento e intrattenimento

Dall'eccellenza alla catastrofe La coppia Gelmini/Tremonti e' riuscita nell'impresa di distruggere (quasi) la scuola primaria italiana, che era il fiore all'occhiello del nostro sistema scolastico, un'eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale. Grazie soprattutto ai maestri italiani, instancabili promotori di esperienze di qualità, in passato recepite dai decisori politici ed istituzionalizzate, la scuola elementare aveva consentito ai nostri alunni di raggiungere le posizioni più elevate nelle comparazioni internazionali. 
http://www.gildami.it/primapagina/primopiano2011/articolo101111.htm

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