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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Venerdì, 12 Settembre, 2008 - 17:20

"La scuola dei diritti": conoscere la dichiarazione universale

Iniziativa promossa dalla Sezione Italiana di Amnesty International, "La scuola dei diritti", rivolta agli istituti di ogni ordine e grado e funzionale alla conoscenza della Dichiarazione dei Diritti Umani

 
La sezione italiana di Amnesty International promuove sul territorio nazionale un'iniziativa, dal titolo “La scuola dei diritti”, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, secondo un modulo formativo e un catalogo extradidattico utile e funzionale a progettare e a realizzare interventi di Educazione ai diritti umani da includere nei piani dell'offerta formativa e nei piani di studio personalizzati.
Quest'anno si celebra il 60° Anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, stipulata il 10 dicembre 1948, e in questa occasione è sembrato opportuno dare rilievo e promuovere la conoscenza del Testo, riferimento ancora oggi utile e necessario per garantire lo sviluppo della persona umana, la giustizia civile, l'eguaglianza e l'universalità dei diritti, a prescindere dall'appartenenza etnica, religiosa, sessuale e politica, nonché l'autodeterminazione dei popoli.
L'articolo 26, comma 2 della Dichiarazione recita:
"L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana e al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace."
In riferimento a questo disposto, che ha applicazione primaria nel nostro ordinamento in virtù dell'articolo 2 della nostra Costituzione Repubblicana, Amnesty International propone percorsi indirizzati allo sviluppo da parte di bambini/e e di ragazzi/e di una maggiore e consapevole conoscenza della
Dichiarazione universale dei diritti umani (DUDU), approfondendone in classe le singole tematiche.
 
si chiede
 
-         all'Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano se è stato predisposto un programma e una disposizione funzionali a condividere e recepire il progetto di Amnesty International, coinvolgendo in prima istanza le varie Direzioni Territoriali Scolastiche dei plessi di grado e ordine di competenza comunale, al fine di sviluppare in modo adeguato e pertinente i percorsi di conoscenza consapevole della DUDU, rendendo la celebrazione del 60° Anniversario occasione proficua e fondamentale per l'avvicinamento delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi alla cultura civica del rispetto dei diritti, della persona umana e delle differenze;
-         Settore Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano di provvedere a verificare le condizioni, in tempi brevi, presso i vari consigli di istituto e le direzioni territoriali scolastiche, di attuazione e promozione del percorso didattico formativo, coinvolgendo nella fase elaborativa Amnesty, con cui provvedere a redarre una richiesta di collaborazione, data l'autorevolezza dell'organizzazione in materia di Diritti Umani e della loro diffusione;
-         Alla Commissione Educazione del Consiglio di Zona 4 di provvedere a indire in una prossima riunione avente come punto nell'ordine del giorno la proposta formulata, invitando le direzioni territoriali scolastiche della zona, insegnanti e genitori, al fine di garantire, con la presenza di funzionari del Settore Comunale ed esponenti dell'Associazione prima proponente, Amnesty International,  un programma di sviluppo della proposta condiviso e ponderato.
 
 
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
 
 
 
 

Venerdì, 12 Settembre, 2008 - 10:52

Prostituzione, il governo come Ponzio Pilato

È intriso di proibizionismo ideologico il DDL sulla prostituzione approvato oggi dal Governo su proposta del ministro Mara Carfagna. Come al solito, si riduce quasi tutto ad una questione di ordine e decoro pubblico, punendo sia chi si prostituisce, sia i clienti.
Il dramma è che, sia per quanto riguarda la prostituzione maschile, che per buona parte di quella femminile, in molti casi si tratta di persone giovani o giovanissime, costrette alla vendita del proprio corpo perché senza un permesso di soggiorno, ricattatati da spietate organizzazioni criminali e dalle condizioni d’estrema povertà in cui si trovano.
Promuovere la prostituzione al chiuso, lontana dagli sguardi moralistici dei benpensanti, significa spostarla in una rete di case che la criminalità saprà immediatamente organizzare, controllando ancor meglio le proprie vittime: questo può far esultare chi non voleva più il mercimonio dei corpi nelle strade, ma renderà impossibile qualsiasi azione d’aiuto e riscatto da parte delle associazioni di volontariato. Si tratterebbe di un vero disastro anche dal punto della prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili (MTS).
Solamente con questi annunci repressivi e questo odio nei confronti di chi si prostituisce non si va da nessuna parte. Sarebbero state necessarie misure di ben altro tenore, che da una parte rispondessero alla sicurezza e alla tranquillità delle zone residenziali e, dall’altra permettessero a chi liberamente vuole prostituirsi di farlo contando su tutele e garanzie. Invece ancora una volta si confondono i piani, i problemi, le possibili soluzioni.
Aurelio Mancuso
Presidente nazionale Arcigay

http://www.arcigay.it/prostituzione-governo-come-ponzio-pilato

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 14:13

spostamento e trasferimento manifestazioni ARCI da MONLUE'

c.a del Settore Territorio del Comune di Milano

della Direzione ARPA di Milano

dell’Assessorato Territorio e Ambiente del Comune di Milano

del Consiglio di Zona 4 e di tutte le sue componenti;

della Commissione Territorio del consiglio di zona 4

 

17 luglio 2008

 

 

Interrogazione in merito allo spostamento e trasferimento delle manifestazioni organizzate da ARCI Milano, e patrocinate dal Consiglio di Zona 4, in quanto si sono riscontrate rimostranze per superamento dei livelli di emissione dovute a inquinamento acustico

 

 

Preso atto di fatto

 

Che le manifestazioni musicali, di forte impatto aggregativo culturale e di valorizzazione di un sito storico e importante per la nostra circoscrizione, quale la Casina Monluè, futura sede di iniziative di natura artistica e sperimentale, associazionistica e istituzionale, organizzate dal Comitato Provinciale ARCI di Milano e patrocinato dal nostro Consiglio di Zona 4, come consuetudine da diverse edizioni, sono state interrotte e trasferite in altra sede, presso il Circolo ARCI Magnolia, perché considerate causa di ripetute rimostranze da parte di alcuni residenti per superamento dei livelli minimi di emissioni acustiche

 

Preso atto in diritto che

 

 

I Comuni hanno il ruolo di Ente di riferimento per la prevenzione ed il risanamento dell'inquinamento acustico, secondo quanto stabilito dalla Legge Quadro (Art. 6) dove vengono assegnati ai comuni stessi, secondo i criteri stabiliti dalla regione, vari compiti di prevenzione e di classificazione del livello di inquinamento acustico, e in particolare prevede la facoltà del Comune di rilasciare autorizzazioni, anche in deroga ai valori limite, per attività temporanee edili e manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile

 

Constatato che

 

Il REGOLAMENTO LOCALE D'IGIENE, TITOLO II, CAPITOLO 7, ART. 2.7.4 E SEGUENTI prevede particolari disposizioni per le manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico

 

Visto che

 

 

La DELIBERA di GIUNTA COMUNALE del 28 luglio 1998 n. 2294, definisce i criteri e le procedure per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai valori limite di inquinamento acustico per attività temporanee di pubblico spettacolo, nonché le relative fasce orarie, il numero di deroghe annuali per lo stesso luogo

Considerato che

 

La Legge Regionale n° 13, titolata «Norme in materia di inquinamento acustico», tratta in materia di prevenzione dell’inquinamento acustico e di eliminazione delle sue cause le finalità (art. 1), la classificazione acustica del territorio comunale e il suo rapporto con la pianificazione urbanistica (artt. 2, 3 e 4), nonché la previsione di impatto acustico (art. 5);

 

e infine

 

la stessa disposizione prevede l’assegnazione dei valori limiti di emissioni e dei valori di attenzione secondo quanto stabilisce il comma 2 dell’articolo 2 della stessa legge regionale

 

Si chiede

 

  • Al Settore Territorio e Ambiente del Comune di Milano, se siano state fatte adeguate rilevazioni delle emissioni acustiche durante l’effettuazione dei concerti e, in caso affermativo, quali siano stati i livelli riscontrati, quali siano i livelli stabiliti dal Regolamento del Comune di Milano, in quali fasce orarie siano stati eseguite le rilevazioni stesse, e se i casi considerati erano ascrivibili alle eccezioni consentite dalla deroga prevista dalla Delibera Comunale di cui sopra;

  • All’ARPA se i dati rilevati delle emissioni siano stati contestualizzati alle condizioni naturali esistenti dei livelli acustici strutturali esistenti in loco, ponderando, così, il livello sulla base del complessivo ambiente e sulla presenza costante di rumore, dato che la presenza della tangenziale limitrofa determina un aumento dei livelli di tollerabilità nella rivelazione del dato;

  • Al Consiglio di Zona 4 e all’Amministrazione del Settore Decentramento, nonché allo stesso Settore e all’Amministrazione Comunale se siano state riscontrate petizioni e raccolte firme di denuncia dell’inottemperanza da parte degli organizzatori dei livelli massimi di tollerabilità di emissioni, quali siano stati i soggetti interessati, chi i promotori, il numero di firme raccolte, l’esistenza di un comitato di cittadine e di cittadini, formalmente costituito secondo i criteri regolamentativi, promotore della petizione;

  • All’Assessorato al Territorio se esiste la volontà di rivedere la portata dei limiti presenti nel regolamento per la rilevazione delle emissioni acustiche, soprattutto in riferimento al cambiamento complessivo delle esigenze di adattare siti pubblici, piazze e strade, per la realizzazione ed esecuzioni di performance artistiche, valorizzanti il territorio complessivo, soprattutto periferico;

  • Al Consiglio di Zona 4, soggetto istituzionale patrocinante la manifestazione estiva interrotta e trasferita, di farsi promotore di un’interlocuzione tra cittadinanza residente e i soggetti promotori degli eventi al fine di garantire soluzioni che tutelino la vivibilità e la diffusione dell’arte, la sua promozione, l’accesso plurale alla cultura, utili elementi funzionali a valorizzare un sito storico quale quello della Cascina Monluè, in una futura prospettiva di riqualificarne la struttura al fine di destinarlo ad attività aggregative e di sperimentazione culturale.

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

 

 

 

 

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 14:10

tempi realizzazione Cittadella della Giustizia

Alla c.a.

del Settore Lavori Pubblici del Comune di Milano;

dell'Assessorato al Territorio del Comune di Milano;

del Settore Territorio del Comune di Milano;

della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4 di Milano;

della Commissione Edilizia del Consiglio di Zona 4 di Milano

Oggetto: rinvio e dilazione nei tempi dell'avvio dei lavori per la realizzazione della Cittadella della Giustizia

preso atto

che è presente allo stato attuale uno stanziamento di 700 milioni di euro disposti per l'avvio dei lavori di costruzione ed edificazione della Cittadella della Giustizia, che dovrebbe sorgere nella nostra zona e che dovrebbe ospitare parte del Tribunale oggi ubicato in Corso di Porta Vittoria e il carcere di San Vittore

considerato che

tali lavori di realizzazione della Cittadella vengono avvertiti come urgenti e necessari, dato che le strutture oggi adibite alle funzioni giuridiche e giurisdizionali penali sono soggette a deperimento e a decadimento, data l'aumento dei casi di cedimento dei soffitti e di allagamenti interni dei locali

visto che

l'accordo che aveva previsto l'avvio dei lavori, comprensivo di progetto preliminare era stato siglato l'anno scorso dal precedente Ministro di Grazia e Giustizia e dall'amministrazione comunale

constatato

che la fase di attuazione dei lavori e di discussione del progetto in via esecutiva hanno necessità di essere sottoposte, discusso preventivamente dagli organi consiliari circoscrizionali, sia la commissione territorio ed edilizia, sia la stessa assemblea consiliare,

e in particolare

vista di fatto

l'esigenza di calibrare l'intervento con la dimensione urbanistica e sociale in cui esso sarà inserito, registrando e analizzando le istanze provenienti dalle realtà presenti in loco, della cittadinanza residente e del complessivo contesto ambientale e civico presente

si chiede

  • al Settore Lavori Pubblici e al Settore Territorio del Comune di Milano se sussiste un cronoprogramma puntuale e preciso dei lavori di intervento per l'edificazione della Cittadella della Giustizia, al fine di valutare con chiarezza la data di inizio e di conclusione dei medesimi;

  • all'Assessorato al Territorio del Comune di Milano, in base alle previsioni attuate nella fase elaborativa del nuovo Piano Generale, se vi è l'intenzione di coinvolgere per questo preciso intervento di elavata portata volumetrica e impatto urbanistico il consiglio circoscrizionale e la cittadinanza residente al fine di valutare le modalità e i contenuti del progetto stesso, nonché si chiede allo stesso organo amministrativo e all'assessorato ai lavori pubblici i motivi inerenti la dilazione nei tempi e il rinvio dell'inizio dell'attuazione del programma di intervento, comprensivo di tutte le fasi necessarie e funzionali alla realizzazione del progetto;

  • all'Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Milano se siano state avviate le procedure per l'affidamento, tramite gara pubblica, dell'appalto per i lavori stessi, considerando, infine, i contenuti economici e sostanziali del medesimo accordo e convenzione;

  • alla Commissione Territorio e alla Commissione Edilizia del Consiglio di Zona 4 l'indizione di una riunione di commissione congiunta dove valutare e analizzare lo stato attuale del progetto di intervento e di verificare alla presenza di funzionari dello stesso settore competente a livello comunale, dell'assessorato e dei progettisti la portata, la dimensione, i tempi e i contenuti economici di copertura dei lavori stessi

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 14:08

Audizione responsabili per la sicurezza sul lavoro di MM spa

c.a della Presidenza della Commissione Consiliare Nr 02 BILANCIO - PRIVATIZZAZIONI E AZIENDE A PARTECIPAZIONE COMUNALE del Comune di Milano;

della Presidenza della Commissione Nr 15 POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE - PERSONALE - FORMAZIONE - RICERCA E INNOVAZIONE del Comune di Milano;

del Settore POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE del Comune di Milano;

della Commissione Servizi Sociali del Consiglio di Zona 4 di Milano;

della Commissione Sicurezza del Consiglio di Zona 4 di Milano

 

3 luglio 2008

 

Interrogazione in merito al primo punto all’ordine del giorno della Commissione Consiliare Congiunta Nr 02 BILANCIO - PRIVATIZZAZIONI E AZIENDE A PARTECIPAZIONE COMUNALE e Nr 15 POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE - PERSONALE - FORMAZIONE - RICERCA E INNOVAZIONE del Comune di Milano, “Audizione responsabili per la sicurezza sul lavoro di Metropolitana Milanese S.p.A.”

 

 

Considerato che

 

Si è tenuta Mercoledì 2 Luglio presso la Sala Commissioni di Palazzo Marino una riunione della Commissione Consiliare Congiunta Nr 02 BILANCIO - PRIVATIZZAZIONI E AZIENDE A PARTECIPAZIONE COMUNALE e Nr 15 POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE - PERSONALE - FORMAZIONE - RICERCA E INNOVAZIONE del Comune di Milano

 

Preso atto

 

Dell’ordine del giorno della seduta, “Audizione responsabili per la sicurezza sul lavoro di Metropolitana Milanese S.p.A.”, importante punto che definisce un tema di interesse fortemente attuale e generale, soprattutto centrale nell’esecuzione dei lavori di intervento nell’ambito degli appalti concernenti i progetti interni all’EXPO 2015

 

Visto che

 

Il Consiglio di Zona 4 ha approvato all’unanimità una mozione per la sicurezza sui luoghi dfi lavoro, titolata “Per la tutela della legalità, della sicurezza e dell’incolumità della persona nei rapporti di lavoro e sui luoghi di lavoro, per la tutela della libera concorrenza e degli interessi dei cittadini e delle imprese operanti nella nostra Zona”

 

Constatato in specifico

 

Che nel testo della mozione, nella parte dispositiva, si delibera la seguente richiesta al Sindaco e alla Giunta Comunale di Milano:

di voler attivare un programma di ispezioni in tutte le imprese pubbliche e private operanti in Zona (cantieri edili, attività produttive e di servizi) e indipendentemente dalla dimensione, da effettuarsi da parte della Polizia Municipale, per delle semplici verifiche utili a monitorare la situazione e per accertare il rispetto delle normative vigenti, come ad esempio:

· regolarità contributiva dei lavoratori presenti (in caso di violazioni segnalazione ad autorità come da art 5 legge 123/97)

· tessera di riconoscimento o registro per il personale di imprese appaltatrici e subappaltatrici (art 6 legge 123/97)

· presenza o meno delle figure previste dal Dlgs 626/94 (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, addetti alle emergenze e primo soccorso, Medico competente se previsto),

 

evinto che

 

nel testo di dispone positivamente un elenco di criteri e linee di indirizzo funzionali a rendere maggiormente efficaci i controlli inerenti all’ottemperanza delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro fortemente fondamentali in occasione dell’avvio dei lavori di intervento strutturale ed edilizio conseguenti con i progetti in ambito EXPO 2015, conseguendo rapporti bilaterali e plurilaterali con enti locali e aziende municipali finalizzati a rendere efficienti le attività di monitoraggio e di perseguibilità degli inadempienti

 

Si chiede

 

  • Alle Presidenze delle Commissioni Consiliari Nr 02 BILANCIO - PRIVATIZZAZIONI E AZIENDE A PARTECIPAZIONE COMUNALE e Nr 15 POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE - PERSONALE - FORMAZIONE - RICERCA E INNOVAZIONE del Comune di Milano quali siano stati i punti affrontati nella discussione del punto all’ordine del giorno della seduta di cui in oggetto e se esista la volontà di protrarre azioni congiunte utili a funzionali a monitorare i livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro nell’ambito cantieristico della metropolitana milanese, nonché forme e azioni di perseguibilità di violazioni commesse a proposito

  • All’Amministrazione della Società Metropolitana Milanese spa se siano previste misure e disposizioni utili a garantire un rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e una funzione di monitoraggio utile a determinare un controllo più peculiare e preciso, soprattutto nell’ambito cantieristico;

  • All’Assessorato POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE se sia previsto un programma completo ed efficace in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro, prendendo come riferimento l’esigenza di attivare forme di collaborazione con altri enti istituzionali locali, Provincia e Regione, e società municipali o partecipate, utili e funzionali a garantire interventi diretti a sanzionare le imprese che, violando la libera concorrenza, non ottemperano alle normative esistenti in materia e instaurano rapporti di lavoro non regolarizzati e, pertanto, privi di disposizioni di garanzie e di tutele sociali

  • All’Amministrazione Comunale, all’Assessorato alle POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE se, a fronte di approvazioni avutesi in diversi consigli circoscrizionali di testi di mozione, ora delibere, aventi come oggetto la richiesta di disposizioni urgenti e misure utili a tutelare la sicurezza sui luoghi di lavoro, sia stato attivato un programma e un progetto, che si possa esaurire nella proposta di delibera, utile e funzionale ad attivare le disposizioni positive delineate nei singoli testi delle delibere approvate dai consigli stessi.

 

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

 

 

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 14:06

Affermazione del diritto d'asilo politico ex art 14 Dichiarazione

Comunicazione al Consiglio di Zona inerente la richiesta e l’appello di Amnesty International agli stati firmatari di affermare il diritto d’asilo politico riconosciuto nell'art. 14 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948

Il dato è allarmante, quello fornito da Amnesty International in merito alla tutela e applicazione del diritto d'asilo per le rifugiate e i rifugiati politici. A 60 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, non si poteva che rendere la Giornata dei diritti delle rifugiate e dei rifugiati, che si è celebrata il 20 giugno, occasione politica per fare un punto e un'analisi sulla situazione in cui versano coloro che ricercano sostegno e ospitalità perchè in fuga da zone martoriate da guerre civili, disastri economici, devastazioni ambientali e climatiche e dall'assenza di risorse vitali, quali l'acqua o il cibo, sempre più carenti in diverse zone del pianeta.

147 è il numero dei firmatari della Dichiarazione e dei Protocolli seguenti per la tutela internazionale del rifugiato e del diritto d'asilo politico. Ma vengono denunciate da alcuni anni, nel rapporto dell'Alto Commissariato per i diritti dei rifugiati dell'ONU, l'UNCHR, e dalla stessa organizzazione mondiale per i diritti dell'uomo, Amnesty International, un costante inadempimento dell'attuazione dei diritti stessi. L'Italia e la Spagna adoperano e propongono metodi e provvedimenti di intercettazione, in collaborazione con gli stati frontalieri presenti nella parte meridionale del Mediterraneo, funzionali a bloccare il transito di persone le quali, tramite viaggi della fortuna e fortemente disastrati, vanno alla ricerca di un'accoglienza, abbandonando gli stati di origine dove sarebbero soggetti a torture, persecuzioni razziali, religiose o politiche, restrizioni di vario tipo, fino a giungere alla pena capitale. Sono diversi i casi, anche in violazione del diritto costituzionale, l'articolo 2, del nostro ordinamento, di persone richiedenti asilo politico rimpatriate rischiando, così, di essere soggette a pene che non sono contemplate nel nostro codice penale in quanto esterne alla cultura giuridica del rispetto della dignità dell'essere umano.

Alcuni stati come la Giordania e la Siria vedono un'esiguità di fondi per i commissariati dei diritti umani al fine di assistere i rifugiati iracheni in ricerca di tutela sanitaria. Non solo: ma molti stati, come la Svezia, che spesso si è evidenziata come nazione dell’integrazione, e che è il paese con maggior numero di rifugiati politici, sta provvedendo ad adottare provvedimenti di espulsione e di rimpatrio di civili iracheni.

Amnesty International ha emesso nella giornata internazionale del rifugiato un appello agli stati firmatari della Convenzione, unico strumento internazionale che assicura una tutela globale ai diritti dei richiedenti asilo politico, in particolare: chiede maggiore collaborazione tra Paesi ospitanti, al fine di sgravare il numero di rifugiati negli stati dove maggiore è la loro concentrazione; politiche di accoglienza, assicuratrici di un’abitazione, di un lavoro, di un’occupazione, di servizi educativi e formativi adeguati, e di assistenza sanitaria, nell’ottica del progetto di “reinsediamento” unica strada che possa determinare un riconoscimento adeguato di una collocazione stabile e durevole. Infine evitare pratiche di rimpatrio di massa, che genera pericolo per coloro che fuggono da situazioni in cui si vedono perseguitati, emarginati, sottoposti a pene capitali, a torture, soggetti a deportazioni etniche, spesso in luoghi impervi e degradati, come le popolazioni africane del Darfur costrette a essere relegate in distese desertiche privi di acqua e di cibo.

Milano è una città europea e come tale dovrebbe adeguare un progetto di inserimento e di reinsediamento funzionale a dare una collocazione stabile e durevole alle persone che richiedono asilo politico: in questi ultimi anni abbiamo visto dare soluzioni temporanee e precarie alle richieste di intervento da parte di diversi migranti. Abbiamo potuto constatare l’inadeguatezza nella nostra circoscrizione dei provvedimenti amministrativi adottati per fare fronte alla questione. Molti migranti sono ancora oggi costretti a vivere in condizioni degradanti e disumane, fortemente instabili, a tempo determinato tanto che, trascorso il periodo queste persone sono costrette a vivere in case abbandonate e fatiscenti, alla diaccio, privi di una minima assistenza sanitaria e sociale, esclusi da ogni possibilità di reinserimento. E’ con questa comunicazione che vorrei rendere rafforzativo quanto richiesto nell’interrogazione riguardante lo sgombero dell’ex scalo di Porta Romana, dove i migranti aventi diritto d’asilo sono stati destinati momentaneamente alle case di accoglienza di Viale Omero, ma in futuro sono soggetti a ritrovarsi nuovamente nelle condizioni di precarietà fino a oggi riscontrate. Vorrei che questa comunicazione, che prende in riferimento il comunicato di Amnesty International, conosciuta e autorevole organizzazione internazionale per i diritti umani, invitasse il Comune a prendere stabili provvedimenti in coerenza all’obbligo di assistere e di integrare, reinsediare, i migranti con diritto di asilo, i rifugiati, in quanto occorre ricordare che proprio quest’anno il 20 giugno è stato dedicato dall’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR) al tema della protezione internazionale con il messaggio “Proteggere i rifugiati è un dovere. Essere protetti è un diritto”. Questo monito divenga riferimento di una politica più integrativa e stabile in materia di assicurare protezione e diritti a chi è costantemente vittima di soprusi e di ingiustizie.

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

 

3 luglio 2008

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 14:05

lavori stradali e modifica viabilità in Via Ardigò

c.a del Settore Parchi e Giardini del Comune di Milano

del Settore Lavori Pubblici del Comune di Milano

del Settore Viabilità del Comune di Milano

della commissione territorio del consiglio di zona 4

 

3 luglio 2008

 

Interrogazione in merito ai lavori di intervento stradale e di modifica della viabilità presso Via Ardigò finalizzati a rendere comunicanti Via Cucchi con Viale Corsica

 

Constatato che

 

Nel Consiglio di Zona 4 del 26 luglio 2007 avevo presentato un’interrogazione al settore parchi e giardini del Comune di Milano e viabilità in merito al progetto di modifica della viabilità in Via Ardigò al fine di rendere comunicanti Viale Corsica con Via Cucchi

Preso atto che

 

Nell’interrogazione, rivolta anche alla Commissione Territorio e Viabilità del Consiglio di Zona 4 denunciavo alcune doglianze di residenti delle suddette vie, non solo per il calibro del flusso veicolare che si creerebbe con la realizzazione del progetto non assorbibile dalla struttura e dalla dimensione della via, ma anche alla presenza di diversi plessi scolastici e del Centro Anziani Acquabella, soggette a un’elevata concentrazione di utenza pedonale

Visto che

 

Si evidenziava nella stessa interrogazione il fatto che è stato riscontrato un progressivo depauperamento di verde ad alto fusto nei giardini limitrofi alla struttura del Pio Istituto Figli della Provvidenza, sito in Via Cucchi, le cui motivazioni e circostanze sono oscure e ignote

Considerato che

 

In questi giorni, come riportano alcuni residenti, si assistono alla realizzazione di lavori di intervento che implicano “grosse movimentazioni di terra con ruspe e camion” inspiegabile nella natura e nelle finalità, tanto da poter ascrivere questo dato di fatto all’attuazione dei postumi dei lavori di attivazione del teleriscaldamento

Si chiede

 

Al settore parchi e giardini di provvedere a ripristinare in tempo urgente la parte di verde ad alto fusto sacrificato a causa dei lavori di intervento e di motivare le ragioni che hanno addotto all’abbattimento di tale vegetazione, arrecante danno e pregiudizio a un’importante e unica porzione di verde presente nella zona

Al settore viabilità quali siano le motivazioni che sono state definite nell’apertura al traffico veicolare di Via Ardirò al fine di rendere comunicanti le vie Cucchi e Viale Corsica, date anche le presenze dei plessi scolastici e della struttura medico sanitaria di ricovero per anziani

Al settore lavori pubblici la durata dei lavori, i tempi e le modalità di attuazioni, se sussistano pregiudizi e ostacoli alla mobilità nelle vie limitrofe, nonché, infine le motivazioni adducibili all’avvio dei lavori postumi alla realizzazione del teleriscaldamento

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

 

 

 

 

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 14:02

Anagrafe erogazione servizio nei mesi estivi

c.a dell’Assessorato alla Qualità, Servizi al Cittadino e Semplificazione, Servizi Civici del Comune di Milano;

del Settore Servizi al Cittadino del Comune di Milano;

del Consiglio di Zona 4 e di tutte le sue Componenti

 

 Milano 3 luglio 2008

Interrogazione in merito al servizio disposto dall’Ufficio Anagrafe nei mesi estivi e nelle precise pratiche consistenti nel rinnovo dei Documenti scaduti nei giorni prossimamente successivi alla data del 24 giugno e nel caso di cambiamento della residenza

 

 

Considerato che

 

Il decreto legge 112 collegato alla manovra finanziaria estiva prevede che le carte d’identità abbiano una vigenza pari a 10 anni dalla sua emissione, eccetto le persone che hanno il documento scadente prima del 24 giugno per cui è previsto l’obbligo di rinnovare la carta stessa

 

Preso atto che

 

I documenti emanati dall’Anagrafe del Comune di Milano prevedono ancora una validità per un lasso di tempo di cinque anni e, le persone che hanno la Carta d’Identità scadente dopo il 24 giugno, precisamente il 25 e il 26, e magari in partenza per le vacanze hanno evidenziato sul proprio documento identificativo la scadenza e il documento risulta, così, essere non valido, elemento, questo, di una certa problematicità soprattutto se si è in viaggio verso località estere

 

Constatato che

 

Una circolare del Ministero attuativa ed esecutiva del decreto, giunta agli uffici nella serata di giovedì, ha espresso che chi avesse una carta d'identità in scadenza avrebbe potuto andare agli uffici anagrafici dei comuni per ricevere un timbro che confermasse la proroga. Tale dispositivo ha determinato un sovraccarico di lavoro per gli uffici, in un tempo brevissimo utile a garantirne l’applicazione

 

Visto di fatto che

 

Sussiste un disagio derivante dalla procedura di denuncia di cambiamento della residenza, per cui il documento emesso può essere rinnovato solamente dal Comune di provenienza mentre, solamente nei casi di smarrimento o di usura, il documento può essere emesso dal Comune dove la persona si trova

 

Si chiede

 

  • All’Assessorato ai Servizi Civici del Comune di Milano quali siano le disposizioni e i provvedimenti urgenti previsti alfine di elidere l’inconveniente che ha determinato un aumento del lavoro e un sovraccarico di attività per gli Uffici preposti;

  • Allo stesso Assessorato ai Servizi Civici se sia previsto un programma di intervento e una campagna informativa che possa assicurare la conoscenza delle procedure utili e funzionali a garantire il rinnovo del documento in caso di cambiamento della residenza, visti gli elementi ostativi esistenti e sopra menzionati;

  • In caso di spedizione di etichette agli interessati utili a rendere una proroga alla validità del documento scaduto nei due giorni posteriori al 24 giugno e configurabile come non valido, se sia stato previsto un servizio di adeguata informazione e comunicazione alla cittadinanza;

  • Al Settore Servizi al Cittadino del Comune di Milano se sia previsto un servizio di informazione e di comunicazione utile a rendere noti gli uffici periferici dell’Anagrafe dove il servizio è attivato nei mesi estivi, dato che diversi uffici sono chiusi fino al mese di settembre, a partire da quello presente nella nostra struttura del Centro Civico di Zona 4, e dato che tale chiusura ha generato alcuni disagi all’utenza, non conoscente della disposizione

 

 

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

 

 

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 14:00

Analisi problematiche inerenti l'apertura nidi e materne

c.a della Presidenza della Commissione Consiliare Nr 17 EDUCAZIONE - SERVIZI ALL'INFANZIA del Comune di Milano;

del Settore Educazione del Comune di Milano;

della Commissione Educazione e Biblioteche del Consiglio di Zona 4 di Milano

 

 

Interrogazione in merito al secondo punto all’ordine del giorno della Commissione Consiliare Nr 17 EDUCAZIONE - SERVIZI ALL'INFANZIA del Comune di Milano, “Analisi problematiche inerenti l'apertura dei nidi e delle materne nel mese di luglio”

 

 

Considerato che

 

Si è tenuta Mercoledì 25 giugno presso la Sala Commissioni di Palazzo Marino una riunione della Commissione Consiliare Congiunta Nr 17 EDUCAZIONE - SERVIZI ALL'INFANZIA del Comune di Milano

Preso atto

 

Del secondo punto all’ordine del giorno della seduta, “Analisi problematiche inerenti l'apertura dei nidi e delle materne nel mese di luglio”, che si riferisce al programma generale, riportato sul sito del Comune di Milano, riguardante i Centri estivi nei nidi e nelle scuole dell'infanzia

 

In particolare si constata che

 

Il programma concerne l’organizzazione, nel mese di luglio, di centri estivi per i bambini frequentanti i nidi e le scuole dell’infanzia, funzionanti con modalità organizzative analoghe a quelle dei servizi all’infanzia e che garantiscono proposte educative e ludiche adatte al periodo estivo

 

Si prende atto

 

Che le scuole e i nidi saranno accorpati e che apriranno 67 sedi di nido e 70 di scuole dell'infanzia, in particolare, per quanto riguarda la nostra circoscrizione, 11 sedi per i primi, 10 sedi per le seconde

 

Considerato che

 

Il servizio estivo assume sempre più importanza e rilevanza, soprattutto in presenza di genitori impossibilitati ad accudire alle proprie bambine e ai propri bambini, a causa di un prolungamento della propria attività lavorativa

 

Visto che

 

Si riscontra da alcuni anni un preoccupante calo dell'attenzione sulla qualità pedagogica, sulla qualità edilizia delle strutture, sul dialogo con i genitori, sulla qualità del servizio di ristorazione e sull’inadeguatezza dei criteri di ammissione e di iscrizione, spesso penalizzanti la maggioranza dei nuclei familiari necessitanti e, pertanto, compromettente il principio universale di accesso

 

Si chiede

 

  • Alla Presidenza della Commissione Consiliare Nr 17 EDUCAZIONE - SERVIZI ALL'INFANZIA del Comune di Milano quali siano stati i punti affrontati nella discussione del secondo punto all’ordine del giorno della seduta di cui in oggetto, quali siano state le problematiche rilevate, quali linee di indirizzo, magari componenti una proposta di delibera, siano state individuate al fine di risolvere le problematiche riscontrate e se le questioni affrontate e considerate siano ascrivibili all’inadeguatezza delle strutture aperte funzionali a fare fronte alla richiesta e alla domanda dell’utenza

  • All’Amministrazione e all’Assessorato Educazione del Comune di Milano se sia previsto un miglioramento dei criteri di ammissione al servizio, funzionale a non penalizzare un principio da sempre statuito consistente in un accesso universale e in una tutela del livello qualitativo educativo previsto e delle strutture scolastiche, da tempo sottoposti a una progressiva diminuzione;

  • Al Settore Educazione del Comune di Milano il numero delle richieste avutesi per l’iscrizioni ai centri estivi nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, se esiste un incremento delle stesse e quali siano stati i criteri che abbiano evidenziato il numero delle strutture aperte;

  • Alla Commissione Educazione del Consiglio di Zona 4 di provvedere a inserire in un punto all’ordine del giorno di una prossima seduta il monitoraggio delle necessità e dei bisogni presenti nella nostra circoscrizione in merito e il censimento dello stato delle strutture presenti adibite all’esercizio del servizio estivo contemplato.

 

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

 

29 giugno 2008

 

Giovedì, 11 Settembre, 2008 - 13:57

stabilità abitativa e sociale ai profughi scalo Porta Romana

c.a dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano;

del Settore alle Politiche Sociali del Comune di Milano;

della Commissione ai Servizi Sociali del Consiglio di Zona 4 di Milano;

del Consiglio di Zona 4 e di tutte le sue Componenti

Interrogazione in merito ai provvedimenti e alle misure previste dall'Assessorato Politiche Sociali e dall'Amministrazione Comunale per assicurare stabilità abitativa e sociale ai migranti profughi, soggetti di diritto d'asilo, sgomberati dall'area dell'ex Scalo Ferroviario di Porta Romana

Considerato che

Il 24 giugno sono stati sgomberati profughi migranti da tempo presenti in condizioni di degrado nell'ex scalo ferroviario di Porta Romana, confinante con il territorio della nostra circoscrizione

Visto di fatto che

Tali migranti erano stati già identificati in varie occasioni nel passato prossimo da parte del Comune di Milano e dell'Assessorato alle Politiche Sociali, tanto da essere riconosciuti soggetti di diritto di asilo e di accoglienza, essendo provenienti da situazioni di forte disagio sociale, umano, civile

E visto in modo specifico che

Tra queste persone erano presenti i migranti che hanno vissuto per diversi mesi nell'ex caserma dell?aviazione di Viale Forlanini, e, da ultimo, nei prefabbricati di Via Morosini angolo Via Bezzecca, oggetto di un attacco incendiario per mano di ignoti la scorsa notte del 14 maggio, fortunatamente vuoti al momento del vile attacco

Constatato che

Il Comune di Milano, nella specifica l'assessorato alle Politiche Sociali, ha espresso l?intenzione di collocare le persone di cui in oggetto in collocazioni temporanee presso i noti centri di accoglienza e del dormitorio di viale Ortles, luoghi, questi, che assicurano una collocazione momentanea, rendendo precaria ogni soluzione alla difficile condizione di esistenza e di vita degli stessi soggetti di diritto di tutela e di integrazione

A tale proposito

Ricordiamo che l?anno scorso il tema è stato affrontato dalla Commissione Servizi Sociali del Consiglio di Zona 4 e dal Consiglio stesso, senza riuscire a garantire delle scelte risolutive che potessero assicurare quello che è  importante garantire ai migranti soggetti di diritto di asilo, ossia una collocazione stabile, una casa, un lavoro e un?'ccupazione, una giusta integrazione condivisa, dato che allo stato attuale vediamo una situazione precaria e instabile per le persone interessate

Si chied'

  • all?Assessorato Politiche Sociali se si intende procedere come nel passato prossimo, ossia offrendo collocazioni temporanee e momentanee, assai precarie, per i migranti profughi aventi diritto di asilo o se sia previsto un programma completo e coerente che garantisca una soluzione stabile e sicura dal punto di vista abitativo e dal punto di vista dell'inserimento sociale;
  • se siano previsti dall'Assessorato stesso e dall'Amministrazione comunale l'utilizzo dei fondi trasferiti dallo stato per assicurare misure e provvedimenti urgenti utili ad assicurare situazioni e condizioni abitative e sociali stabili e sicure per i rifugiati profughi e, in caso affermativo, come tali fondi siano investiti e in quali tipologie di interventi di integrazione;
  • se sia previsto dalla stessa Amministrazione Comunale la promozione di un'azione e di un progetto di intervento coordinato con l'amministrazione Provinciale, già interessata nel dicembre 2005 ad assicurare una protezione e una proposta di integrazione per i rifugiati migranti presenti nella struttura fatiscente e pericolante dello stabile abbandonato di Via Lecco, e con la stessa Regione Lombardia, assicurando l?impegno delle tre istituzioni locali in un?ottica di collaborazione e di cooperazione utile, con la collaborazione del terzo settore, a operare per garantire il diritto di asilo e una dignitosa accoglienza per le persone in fuga da persecuzioni, come avviene già da alcuni mesi in Emilia Romagna tramite il progetto "Emilia Romagna: Terra d'Asilo";
  • alla Commissione Servizi Sociali di provvedere a riprendere in un punto all'ordine del giorno delle prossime riunioni il tema assicurando una funzione di monitoraggio della situazione presente nella circoscrizione e interpellando, invitando funzionari del settore e dell'Assessorato Politiche Sociali del Comune di Milano, l'amministrazione in merito ai progetti e alle proposte su cui convalidare un intervento completo e urgente per assicurare una stabile soluzione alla precaria esistenza della persone interessate e dei migranti rifugiati

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

 

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